Bitcoin a 150.000 dollari: un traguardo possibile?

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Bitcoin a 150.000 dollari: un traguardo possibile?

Bitcoin prosegue nella sua fase di crescita, avvicinandosi a un nuovo picco storico. Tale tendenza dovrebbe indurre a una riflessione coloro che ancora manifestano incertezze, considerando che, a differenza dei mercati azionari globali in significativa diminuzione, Bitcoin ha conservato un valore considerevole.

Bitcoin sta puntando dritto al record, il traguardo che avevamo in mente è lì lì per essere centrato. A spingere su l’acceleratore sono i soldi che stanno entrando: negli USA, gli ETF spot hanno visto un’ondata di 5,3 miliardi di dollari nelle ultime tre settimane, mentre chi puntava al ribasso (gli hedge fund) ha messo in campo “solo” 1,2 miliardi.

Quindi, il saldo attivo supera abbondantemente i 4 miliardi, merito soprattutto dei grandi investitori che stanno facendo incetta di Bitcoin. Su tutti, spicca Strategy, quella che una volta era MicroStrategy, che ora si ritrova con ben 555.450 Bitcoin, un bel 2,6% di tutti quelli in circolazione.

Il rapporto evidenzia anche aspetti incoraggianti, come lo spostamento degli investimenti dagli ETF sull'oro verso quelli su Bitcoin, un incremento dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA e acquisizioni da parte di importanti istituzioni finanziarie quali la Banca Nazionale Svizzera e la Norges Bank. Inoltre, la svalutazione del dollaro sta incentivando l'interesse per Bitcoin, visto sempre più come un "oro digitale" e una valida alternativa ai classici beni rifugio.

Ingenti movimenti di capitali suggeriscono una rinnovata fiducia nella stabilità delle criptovalute, considerate una valida alternativa alle tradizionali forme di investimento. In un periodo di incertezza per azioni e obbligazioni, Bitcoin sta tornando ad attrarre investitori focalizzati sul rendimento e sulla protezione del capitale.

L'analisi tecnica evidenzia una marcata crescita di Bitcoin, supportata dall'ingresso di capitali significativi, come indicato dall'incremento dei volumi e dal superamento di resistenze cruciali. L'analisi on-chain avvalora questa interpretazione, con afflussi netti record negli ETF spot, suggerendo un movimento strutturale piuttosto che un mero rimbalzo tecnico.

Ci sono dei punti di domande in merito alla regolamentazione di Bitcoin.
Nel 2025, la regolamentazione delle criptovalute negli USA ha tenuto banco, con la SEC e altri enti molto attivi. Nonostante si aspettasse più chiarezza, è arrivata una bella notizia: il New Hampshire ha approvato una legge sulla "Strategic Bitcoin Reserve", aprendo all'investimento in asset digitali. Altri stati come Arizona, Illinois, Maryland, Michigan e Texas stanno considerando leggi simili, promosse da un'organizzazione pro-Bitcoin. L'umore generale è un po' misto, ma c'è ottimismo. Si spera che una regolamentazione rapida possa dare una bella spinta al mercato delle criptovalute.

Nel mio portafoglio ho sia Bitcoin che Chainlink, una criptovaluta che funge da rete oracolo decentralizzata. Chainlink mira a migliorare le prestazioni e la sicurezza degli smart contract blockchain, fornendo loro dati dal mondo reale e calcoli esterni. In pratica, Chainlink è un token oracolo, creato apposta per rendere gli smart contract più utili, dando loro la possibilità di accedere a dati concreti come il meteo o i risultati sportivi.
Il trend del Bitcoin è fortemente rialzista, con i recenti rialzi sostenuti da volumi sopra la media e con i prezzi sopra la media mobile a 200 periodi.

Anticipando una riduzione dei tassi di interesse e una regolamentazione più favorevole per le criptovalute nel corso di quest'anno, le condizioni appaiono promettenti. In tale scenario, ritengo che il prezzo del Bitcoin potrebbe superare i 150.000 dollari.

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