TradingView
DomenicoIvanPontillo
31 ott 2021 10:38

Analisi Intermarket al 31/10/2021 

E-mini S&P 500 FuturesCME

Descrizione

Spiegare le dinamiche del mercato non è semplice e spesso è un gioco che porta a brutte figure. Siamo stati assillati negli ultimi periodi da media, tv, notiziari circa i timori dell’inflazione, quando in realtà i movimenti al rialzo delle materie prime e le opportunità per i traders sono iniziati svariati mesi fa.
Nel contesto attuale attendiamo a breve l'attuazione di politiche di tapering, ovvero di riduzione degli stimoli monetari da parte delle principali banche centrali e di un possibile rialzo dei tassi di riferimento.


Posto che, per quanto riguarda il mercato azionario, il valore di un’azienda è dato dalla "sommatoria dei flussi di cassa attesi futuri attualizzati" che la suddetta è in grado di generare, un incremento dei tassi di riferimento, andrebbe ad aumentare il fattore di sconto, riducendo pertanto il valore dei flussi attesi e di conseguenza il valore attuale dell’azienda. Aspettative d’incremento dei tassi, andrebbero pertanto a penalizzare i corsi azionari delle aziende.
Tuttavia in questi giorni i mercati stanno aggiornando per l’ennesima volta i loro massimi, probabilmente per effetto di trimestrali particolarmente positive, soprattutto in termini di tasso di crescita di utili e fatturato anno su anno.

Nel grafico sotto riporto il Commitment of Traders dell’S&P500, ovvero il posizionamento Long o Short delle varie categorie di operatori. Possiamo notare come, dagli ultimi report, i Large Traders - linea Blu -(Banche, Istituzioni, fondi) abbiamo una posizione long, congiuntamente ai retail traders. La sommatoria delle loro posizioni è data dall’istogramma in sottofondo. I Commercials – linea rossa - (hedge funds, operatori commerciali) sono short, questa categoria però opera anche per esigenze di copertura dei rischi e non solo per scopo di lucro.



Per provare a capire l’andamento dei flussi è interessante anche valutare la forza relativa tra il CRB Index (paniere di materie prime, primo grafico sotto) e Gold ed S&P500 (secondo grafico sotto). Notiamo come dopo la fiammata inflazionistica di settembre, dal 12 ottobre il rapporto tra CRB ed SP500 stia virando in favore del comparto azionario. Per quanto riguarda il gold, è stato costantemente più debole rispetto all’ S&P500. Bisogna cercare di capire se è solo una pausa delle materie prime dopo la corsa indomita oppure potrebbe essere iniziata l’inversione del trend. Possiamo capirlo osservando l’andamento dei massimi e minimi del modello. Qualora venissero aggiornati nuovi minimi decrescenti rispetto ai precedenti, mi convincerei circa l’incremento di posizioni sui comparti azionari più forti, cominciando a chiudere le esposizioni su Oil & Gas e bancari.




Analizzando infine il VIX, ovvero la volatilità prezzata sulle opzioni, possiamo vedere come essa sia stazionaria ed in condizioni favorevoli ad un’operatività sul mercato azionario. Negli ultimi giorni abbiamo anche visto una pausa delle vendite nel settore obbligazionario. Il grafico sotto riporta l’andamento del prezzo di obbligazioni americane a breve, 10 anni e 30 anni, a testimonianza che negli ultimi 10 giorni i mercati sembrerebbe aver “dimenticato” un’imminente manovra sui tassi, già in parte scontata con i ribassi iniziati ad agosto.



Concludo infine con il dollar index, attualmente in fase di fisiologico ritracciamento su un trend di crescita iniziato da marzo 2021. Conosciamo la storica decorrelazione tra materie prime e dollaro, tuttavia la ripresa della domanda e la pressione inflazionistica non ha impedito alle materie prime di apprezzarsi seppur in presenza di un dollaro crescente.



Il mio approccio al trading, prende sempre in considerazione l'analisi intermarket, necessaria per costruire la "big picture" entro la quale muovermi. Tuttavia, ho l'umiltà di mettere in discussione le mie "certezze" in virtù dell'andamento dei prezzi. I prezzi contengono tutta l'informazione di cui abbiamo bisogno, informazione presente e futura, pertanto sono disposto a rivedere le mie posizioni, sempre però secondo un approccio dettato da precise strategie e regole di gestione del rischio.
Commenti
DomenicoIvanPontillo
Ti ringrazio. Si il Dry Index può essere usato in ottica di confronto con la domanda di materie prime. Posso pensare a costruire un rapporto tra materie prime e dry index per quanto riguarda l'operatività in futures. Grazie per il feedback.
cozzamara
Complimenti Domenico, bellissima esposizione! Si nota la professionalita' di chi proviene dal settore bancario 👍. Se ti puo' interessare dai un'occhiata anche al Baltic Dry Index che nelle ultime ore sta ricevendo molte attenzioni da parte degli analisti sui social networks. Grazie per aver trovato il tempo di condividere quest'analisi intermarket🙏 Ottimo lavoro!
Steelpencil
Grazie.
DomenicoIvanPontillo
scoiattolinobianco
ciao domenico e ottimo il tuo intervento di visione, che aiuta molto , volevo chiederti su <commintment of trade > che tu hai citato sul primo grafico, questo tipo di indicatore lo si può usare anche x singole azioni ?.
ciao
DomenicoIvanPontillo
@scoiattolinobianco, Ciao, per quanto a mia conoscenza con gli strumenti a nostra disposizione no. È un bollettino su mercati futures ed opzioni emesso dalla CFCT (commodity futures trading commission), puoi consultare sul sito di CFCT gli strumenti per i quali viene emesso. È un vero e proprio foglio di tabulato con le varie posizioni. Esiste su indici, valute, materie prime. Forse ti può venire in aiuto il report settoriale, ricavabile dal sito. Quindi ad esempio vedi le posizioni nette dei vari settori (tecnologico,real estate ecc...)
scoiattolinobianco
@DomenicoIvanPontillo, ciao domenico e buon mattino, ok x il tuo suggerimento, e grazie ancora.
bello seguirti x le informazioni che dai ! ciao
DomenicoIvanPontillo
@scoiattolinobianco, Buongiorno a te e grazie mille. 🙏
mauriziopalumbo
Grazie Domenico, articolo super interessante da leggere con la dovuta attenzione cercando di metabolizzare le correlazioni intermarket che suggerisci e prenderle come spunto per allargare la propria view di analisi. Grazie davvero.

Una mia nota sull'interpretazione del COT Report riguardo all'SP500-mini: concordo, il posizionamento dei Large Speculators è indubbiamente net-long. Tuttavia c'è una sorta di campanello di allarme inerente al loro posizionamento attuale se questo viene riscontrato con gli ultimi 3-5 anni di storico, dove si nota che stanno per raggiungere il limite superiore della loro capacità di acquisto (il COT Index infatti per loro segna quota 74%). Quando, quasi un anno fa (51-settimane per la precisione), si son trovati nello stesso punto in termini di net-position abbiamo a dire il vero avuto una ulteriore brusca salita del prezzo dell'indice, il che ci fornisce due elementi tendenzialmente contrastanti tra loro. Sarà quindi indubbiamente interessante vedere nelle prossime settimane cosa potrà accadere! :D

Vorrei in chiusura sottolineare una tua frase in cui personalmente mi ci riconosco parecchio: " I prezzi contengono tutta l'informazione di cui abbiamo bisogno".
Io ci credo parecchio, e su questo assunto ho basato gran parte della mia strategia di Price Action. :)

Un saluto, buon w.e.
Maurizio
DomenicoIvanPontillo
@mauriziopalumbo, Ciao Maurizio, grazie per l'attento e costruttivo commento. Sappi che sto seguendo le tue idee dove vedo che interpreti in maniera magistrale il cot report. Si, i prezzi sono fondamentali e devo dirti che anche se mi costruisco delle attese macroeconomiche sia per formazione che per passione, alla fine le mie strategie si basano su price action o su combinazione tra prezzi ed indicatori. Pian piano sto cercando di inserire nel portafoglio una parte di capitale allocata solo su strategie "mecccaniche" basate sui prezzi e statistica ( è un progetto a 2 anni). Presto cercherò di condividere qualcosa su Pine con corredo di backtest.
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