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DAX – Previsioni e Analisi per Luglio 2021

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Quello che si è appena concluso è stato un mese piuttosto piatto per gli investitori che hanno seguito l’andamento del DAX. Concludendo sullo stesso livello di fine maggio, il mese di giugno è stato dominato da un lungo trend laterale interrotto solo da un po’di volatilità in occasione delle dichiarazioni della Federal Reserve a fine mese. Siamo tuttavia convinti che questa “noia” non durerà per molto.

Oggi vogliamo aggiornare le nostre considerazioni sull’indice tedesco, portando le nostre previsioni sul DAX per luglio 2021. Ci sono tante notizie in arrivo e come sempre, siamo già pronti a posizionarci sul mercato di conseguenza.

DAX, lo scenario macroeconomico

Le nostre analisi sugli indici di Borsa cominciamo sempre con l’analisi del contesto economico. Da qui si possono sempre ottenere informazioni concrete sullo sviluppo dell’economia reale e di conseguenza sull’andamento delle aziende. Cominciamo analizzando i dati macroeconomici che sono arrivati il mese scorso dalla Germania e dall’Unione Europea:

Il sentiment delle imprese tedesche continua a scendere. L’indice ZEW di giugno segna 63.3 punti, che comunque indica un atteggiamento ottimista in generale
Gli ordini industriali sono diminuiti del 3,7% contro delle attese positive del +1.0%
L’indice dei servizi è stato leggermente inferiore alle attese, ma comunque superiore a quello di maggio
Le vendite al dettaglio aumentano del 4,2,%, ma gli analisti avevano previsto un +5,0%
Il mercato del lavoro fa segnare i dati più incoraggianti, con 38.000 disoccupati in meno
Il modo in cui ci sentiamo di interpretare questi dati è che l’economia tedesca sia in ripresa dopo il Covid, ma con uno slancio che sta gradualmente rallentando. La riapertura totale dell’economia a maggio ha fatto subito impennare gli indici macroeconomici, ma questo boom andrà gradualmente a svanire man mano che la nazione lascia la pandemia alle spalle.

Produzione industriale al centro delle previsioni

Quello che davvero non ci aspettavamo è che gli ordini industriali fossero in calo, tanto più un calo del 3,7%. Il consensus degli analisti prevedeva una leggera crescita, in armonia con l’idea che un mondo in ripresa dopo la pandemia dovrebbe vedere aumentare la sua produzione industriale almeno per il resto del 2021. Quando il dato è stato pubblicato i mercati hanno reagito con un calo improvviso, che poi è stato colmato all’interno delle 24 ore successive.

In realtà qualche economista aveva già iniziato a parlare di questa eventualità. La mancanza di materie prime e di semilavorati sta effettivamente rallentando la produzione industriale, soprattutto in paesi come la Germania che hanno industrie avanzate. La manifattura tedesca, estremamente specializzata, trasforma beni ad alto valore aggiunto partendo dai materiali di base e dai semilavorati che arrivano dal tutto il mondo. La mancanza di semiconduttori, metalli, legno e altri materiali si sta facendo sentire.

Forse l’ottimismo generale sui mercati ha fatto sì che, fino a questo momento, il prezzo delle azioni sottovalutasse la possibilità di un forte collo di bottiglia nella produzione industriale. Il DAX questo mese ne emerge evidentemente segnato. Al contrario del FTSE MIB, che è un indice fortemente segnato dall’andamento delle banche e dei titoli energetici, il DAX è occupato in larga parte da imprese che vivono di manifattura o sono strettamente correlate al settore.

Visioni discordanti sulla crescita dell’economia tedesca

Il mese scorso il Ministro del Tesoro tedesco aveva rivisto le sue previsioni a rialzo per la crescita del PIL in Germania nel 2021 fino al +4.0%. Un intervento che diede ancora più slancio al DAX, malgrado la sua performance già molto positiva in quelle settimane. Nel corso di giugno, invece, si sono espresse sia la Bundesbank (la banca centrale tedesca) che l’Ifo. Per chi non ne fosse a conoscenza, l’Ifo è un istituto di ricerca governativo con sede a Monaco di Baviera. Il suo compito è analogo a quello dell’Istat in Italia, ma con un focus esclusivamente dedicato all’economia e alla finanza.

Da una parte la Bundesbank ha alzato il suo target per la crescita tedesca nel 2021, portandolo dal 3,0% al 3,7%. Dall’altra parte l’Ifo ha tagliato le stime sulla crescita del 2021, portandole dal 3,7% al 3,3%. L’istituto di ricerca ha motivato questa scelta proprio spiegando che a suo modo di vedere, i colli di bottiglia nella produzione industriale saranno un forte impedimento nei prossimi mesi. Contestualmente l’Ifo ha alzato le sue stime sul PIL tedesco nel 2022, portandole al 4,3% contro il 3,2% precedente.

Un analista di ING ha comunque fatto un’osservazione interessante sulla questione degli ordinativi industriali. Ha sottolineato che, analizzando gli ordini già ricevuti dalle aziende manifatturiere, al momento il loro problema più grande è smaltire gli ordinativi già ricevuti piuttosto che acquisirne di nuovi.

Verdetto: dove andrà il DAX a Luglio 2021?

La nostra previsione sul DAX per luglio 2021 è rialzista. Crediamo che, anche se a maggio abbiamo visto un rallentamento dell’indice della Borsa di Francoforte, questo possa solo dare più slancio alla sua crescita nei mesi successivi dell’anno. Le imprese si stanno rimettendo in piedi e la BCE continua a supportare una politica espansionista, per cui è legittimo pensare che i prossimi dati trimestrali saranno positivi e spingeranno il DAX più in alto.
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