“Sale tutto”... ORA OCCHIO AI DATI MACRO IN USCITA OGGI
L’informazione che traiamo da tale spaccato e’ la seguente: Viene acquistato “un po’ di tutto” dando un po’ piu’ di enfasi ai settori Tech (settore che rappresenta al meglio la “scommessa sulla ripresa economica”) e ai settori OIL e BANCARIO che invece rappresentano un tentativo di sovra-pesare le strategie value. T
In sintesi, cio’ che accomuna gli operatori e’ la tendenza ad acquistare e ad aumentare l’investito, magari perche’ si vuole evitare di trovarsi nella stessa situazione spiacevole in cui si sono trovati molti gestori lo scorso anno: sottopesati azioni in un mercato in pieno rally.
Il tema del 2020 e’ quello della ripresa del ciclo macro.
Saranno i dati macro a decretare il proseguimento del rally. Da essi dipende il sostegno del mercato. Le politiche monetarie accomodanti delle banche centrali vengono ormai date per assodate.
In tale contesto si inseriscono i dati sulla disoccupazione USA attesi per oggi pomeriggio. Lo scenario ideale e’ che essi confermino la forza del mercato del lavoro statunitense senza eccedere troppo al rialzo. Eccessive spinte rialziste potrebbero portare il mercato a scontare una FED meno accomodante delle attese con effetti negativi sui mercati azionari.
Atteso per oggi un numero di Non Farm Payroll a 164.000 contro un precedente a 266.000. Una lettura inferiore alle 100.000 unita’ potrebbe essere letta negativamente e potrebbe portare il mercato ad uno storno dai massimi. Sara’ poi importante monitorare l’eventuale aumento del numero di ore medie settimanali ma soprattutto l’andamento dei salari orari attesi in rialzo del 3.1%. Per preservare gli attuali livelli del mercato e’ necessario che non emergano eccessive spinte inflazionistiche sul lato salariale.
Nel frattempo, nel mercato delle commodities, il petrolio sembra ormai aver perso decisamente il momentum rialzista.
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In tale contesto si inseriscono i dati sulla disoccupazione USA attesi per oggi pomeriggio. Lo scenario ideale e’ che essi confermino la forza del mercato del lavoro statunitense senza eccedere troppo al rialzo. Eccessive spinte rialziste potrebbero portare il mercato a scontare una FED meno accomodante delle attese con effetti negativi sui mercati azionari.
Atteso per oggi un numero di Non Farm Payroll a 164.000 contro un precedente a 266.000. Una lettura inferiore alle 100.000 unita’ potrebbe essere letta negativamente e potrebbe portare il mercato ad uno storno dai massimi. Sara’ poi importante monitorare l’eventuale aumento del numero di ore medie settimanali ma soprattutto l’andamento dei salari orari attesi in rialzo del 3.1%. Per preservare gli attuali livelli del mercato e’ necessario che non emergano eccessive spinte inflazionistiche sul lato salariale.
Nel frattempo, nel mercato delle commodities, il petrolio sembra ormai aver perso decisamente il momentum rialzista.
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