Niente frenata per il prezzo dell’oro che continua ad essere scambiato sui massimi storici.
A spingere il prezzo dell’oro ci sono le incognite sul taglio dei tassi d’interesse Fed ma soprattutto le crescenti tensioni internazionali dopo che Israele ha compiuto un raid su Damasco, colpendo edifici diplomatici iraniani in Siria e scatenando l’ira di Teheran.
Il prezzo dell’oro continua la sua ascesa, stabilendo nuovi record, in un periodo caratterizzato da crescenti incertezze economiche, in particolare riguardo l’inflazione negli Stati Uniti e le attese sulle decisioni di politica monetaria.
La quotazione spot del metallo prezioso ha toccato un picco di 2.284,68 dollari, mentre i future con consegna a giugno hanno visto il loro valore superare la soglia dei 2.300 dollari, raggiungendo i 2.305 dollari.
Parallelamente anche l’argento ha registrato un significativo aumento, toccando i 26 dollari l’oncia, il suo prezzo più alto degli ultimi due anni.
La soglia dei 2300 dollari rappresenta uno spartiacque fondamentale, per capire come posizionarsi in vista dei prossimi incontri della Fed.
Un aggiornamento dei massimi storici cosi continuativo, in un periodo cosi breve era difficilmente auspicabile.
Il momento è abbastanza incerto ma allo stesso tempo, rappresenta un'opportunità sia per una fase correttiva fino a 2000 dollari, sia per una ulteriore estensione del prezzo in caso di rottura dei 2300 prezzo tondo e psicologico chiave.