Marco_Bernasconi

Giornate come ieri in prospettiva sono occasioni per rientrare..

TVC:IXIC   Indice Composite US
Giornate come ieri in prospettiva sono occasioni per rientrare nel mercato.

Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è sceso del -0,76%.

Il mercato americano ieri ha restituito la maggior parte dei guadagni del giorno precedente, i settori più penalizzati sono stati il tecnologico, l’industriale e il bancario. La fiducia degli investitori ha vacillato dopo la notizia che la Germania, e i Paesi Bassi hanno esteso le chiusure e imposto nuove restrizioni commerciali e limitato gli spostamenti in risposta a nuovi picchi di infezione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha comunicato che il tasso di mortalità globale settimanale per il virus sta di nuovo aumentando dopo sei settimane di declino. Ha comunicato inoltre che il numero di nuovi casi segnalati è aumentato in quattro dei sei continenti.

Io vedo questo momento come una buona occasione per un investimento di medio periodo.

Proprio quando sembra che gli investitori siano tornati a lottare per salvarsi nel mare tempestoso della pandemia di coronavirus, è il momento di riuscire a guardare oltre. La “lungimiranza” è la dote numero 1 del trader. Riuscire a guardare lontano significa in questo caso semplicemente prevedere ciò che è certo perché verificatosi già un anno fa.
Tra 40/50 giorni i numeri caleranno drasticamente e vedremo questi momenti come quelli che sono… Ottimi momenti per rientrare a prezzi più bassi.

Ovviamente non con acquisti casuali. Ma seguendo un metodo e una strategia che preveda:

Selezione accurata dei titoli.

Ingresso su livelli di rottura di resistenze accuratamente calcolati.

Stop alle operazioni sempre in azione, pronto a proteggere da un lato ma anche a massimizzare i profitti dall’altro.

I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente acquistati nell’ultima sessione di borsa sono stati:

Utilities
Beni essenziali
Immobiliare


I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente venduti nell’ultima sessione di borsa sono stati:

Finanziario
Industriale
Materials


Ieri il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso all’1,63% dopo aver scambiato fino all’1,74% la settimana scorsa. Ricordo sempre che gli investitori si preoccupano che l’aumento dei rendimenti obbligazionari potrebbe essere un presagio di inflazione.

Coloro che mi leggono abitualmente sanno che le ragioni per cui i rendimenti più alti sono percepiti negativamente dai mercati azionari sono:

1. Perché possono allontanare gli investimenti dal mercato azionario e portarli invece nelle obbligazioni.
2. Perché conseguentemente questo rende gli investitori meno disposti a pagare prezzi troppo alti per le azioni.
La FED con numerosi interventi ha sempre tentato di riportare tranquillità sul mercato, ma il mercato non abbandona le preoccupazioni a breve termine.

I rendimenti obbligazionari continueranno a salire nonostante la FED ma l’effetto sulle azioni progressivamente si affievolirà.

Vi ricordo che a gennaio ho iniziato ad accendere l’attenzione verso il limite di 1,50/1,60% come soglia psicologica di allarme. Quello che ho scritto per settimane è puntualmente avvenuto.

Cosa succederà ai mercati quando il Treasury a 10 anni supererà il 2%?

Ora scrivo che i mercati continueranno in questa altalena di preoccupazioni fintanto che questo rendimento non avrà superato, e lo supererà il 2%.

Poi quando andrà oltre il 2,20%, come è successo per altri temi in passato il mercato se ne dimenticherà e finirà di essere lo spauracchio che rappresenta adesso.

Il rendimento del Treasury dal 2016 al 2019 è stato abbondantemente sopra il 2,5% raggiungendo anche il 3,14% e per i mercati quello non era un tema così centrale come lo è adesso.

Il calo di ieri ha pesato sul settore finanziario e sulle azioni delle banche in particolare che osservano i rendimenti obbligazionari come un punto di riferimento per i tassi di interesse che fanno pagare sui mutui e altri tipi di prestiti.

Bank of America è scesa del 2,0%.
Wells Fargo ha perso l’1,9%.
American Express è scesa del 2,8%.

I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:

L’S&P 500 è sceso di 30,07 punti a 3.910,53 per un -0,76%.
Il Dow Jones è sceso di 308,00 punti a 32.423,20 per un -0,94%.
Il Nasdaq ha perso 149,80 punti, o -1,12%, a 13.227,70.


L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap ha perso il –3,60%, chiudendo a 2.266,84.

Il prezzo del greggio americano è sceso di 3,79 dollari chiudendo a 57,76 dollari al barile dopo che l’annuncio del lock down della Germania ha innescato la preoccupazione che la domanda per l’industria e i per i viaggi e gli spostamenti diminuisse.

In Europa, la Germania ha esteso le restrizioni antivirus fino al 18 aprile e ha comunicato che i viaggiatori che arrivano dall’estero per via aerea devono essere testati per il coronavirus prima di salire sul loro volo. Anche l’Olanda ha esteso il suo blocco di altre tre settimane, simili iniziative erano state prese pochi giorni fa da Italia e Francia.

I titoli al centro della mia attenzione nel bene e nel male nel mercato dopo l’ultima sessione di borsa sono stati:

Tesla Inc -1.17%

Amazon.com Inc +0.86%

Apple Inc -0.69%

Microsoft Corp +0.67%

Facebook Inc -0.99%

Takung Art CO Ltd +9,80% attenzione a questo titolo che gestisce una piattaforma di trading online per l’acquisizione e la vendita di belle arti asiatiche, gioielli e gemme preziose, ha sede ad Hong Kong. Per conoscere i corretti livelli di ingresso e non sbagliare il timing contattatemi.

Boeing Company -3.97%

Baidu Inc -1.72%

Viacomcbs Inc Cl B -9.06%

Dolphin Entertainment Inc +236.33% attenzione a questo titolo che è impegnato nella produzione di contenuti digitali sicuri per l’infanzia protetti da accesso con impronte digitali. Dolphin Digital Media crea e gestisce siti web di social networking per bambini. Per conoscere i corretti livelli di ingresso e non sbagliare il timing contattatemi.


Nelle analisi degli ultimi giorni ho spiegato che è proprio durante i ribassi di mercato il momento in cui deve avvenire la ricostruzione del portafoglio, e che è fondamentale non sbagliare timing e comprare i titoli giusti.

La volatilità di questi giorni non è certamente piacevole, ma permette ai portafogli preparati di tornare liquidi ed utilizzare questa liquidità per acquistare i titoli giusti, nel momento giusto, a prezzi notevolmente più bassi.

Il trading finanziario consiste esattamente in questo.

I mercati oscillano tra:

1. L’ottimismo che i vaccini per il coronavirus che permetteranno al business e ai viaggi di tornare alla normalità e,
2. I timori di una maggiore inflazione dopo che le economie, in pesante difficoltà, sono state inondate di credito ed investimenti pubblici per future infrastrutture.

Ogni giorno il mercato si sveglia con questa prospettiva e in certi giorni, come ieri, le riflessioni si fanno più importanti.

Esattamente un anno fa l’S&P 500 aveva toccato il minimo del momento peggiore della pandemia. Era il 23 marzo 2020, l’indice più importante degli Stati Uniti aveva perso il 34% in circa un mese. Questo aveva cancellato tre anni di mercato in rialzo.

L’indice nei mesi successivi ha iniziato una potente risalita, e ha recuperato tutte le perdite prima della fine di agosto.

Considerando la chiusura di lunedì, l’S&P 500 ha avuto una performance del 76% dal minimo del 23 Marzo 2020.

I valori dei mercati asiatici di questa mattina in prossimità della chiusura nel momento in cui sto scrivendo la mia analisi sono:
Il Kospi della Corea del Sud è sceso del -0,60% a 2.986,00.
Il Nikkei 225 del Giappone è sceso del -1,80% a 28.465,86.
L’S&P/ASX 200 dell’Australia è salito del +0,50% a 6.776,80.
L’Hang Seng di Hong Kong è sceso del -1,40% a 28.090,38.
lo Shanghai Composite ha perso il -0,60 % a 3.392,00.



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