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Leonardo azzera i guadagni a due mesi. Ora che fare?

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MIL:LDO   LEONARDO
Pesantissima fase discendente per i corsi di Leonardo che azzera quasi del tutto gli ottimi guadagni realizzati nei mesi di giugno e luglio, con un crash costato quasi il 16% dai massimi a 11.84€.

Eppure non mancano le valutazioni positive da parte degli analisti, come ad esempio Banca Imi che ha confermato il giudizio di acquistare il titolo alzando il prezzo obiettivo a 12.8 da 12,20€.

I risultati del secondo trimestre di Leonardo "hanno superato le aspettative ed il consenso a livello di Ebit, arrivando molto al di sopra delle nostre previsioni per quanto riguarda l'utile netto".

Resta da tenere sotto controllo il livello d'indebitamento che si è ridotto notevolmente negli anni, ma che potrebbe tornare a crescere qualora si verificassero forti rallentamenti dei mercati chiave di Leonardo.

Perché acquistare azioni Leonardo

Dal punto di vista squisitamente tecnico l'andamento dei prezzi risente di una netta evoluzione discendente che è esplosa agli inizi di luglio con il cedimento del supporto a 11.25€, provocando a sua volta il calo quasi verticale dei corsi ora sotto quota 10€.

La prospettiva vista l'intensità con cui i prezzi sono scesi è che presto venga raggiunta quota 9.55€, supporto cruciale al di sotto del quale si aprono scenari di lungo termine disastrosi, con il primo target a 8.89€.

L'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero già in zona ipervenduto peggiora la propria tendenza, con la linea che punta verso nuovi minimi esaltando l'intensità delle vendite, come confermato anche dai volumi scambiati spesso oltre la media nelle ultime settimane.

Rischi sulle posizioni di Leonardo


Per chi ha il titolo in portafoglio: cumulare ulteriori posizioni sfruttando la tendenza dei prezzi a testare l'area di supporto lungo quota 9€.

Per le nuove posizioni: attendere il test del supporto a quota 9.20€ per iniziare ad acquistare il titolo, incrementando le posizioni in portafoglio qualora i prezzi testino la fascia di supporto sotto 8.70.

La prospettiva migliore è offerta nel medio termine verso il target di 10.50€, mentre il rischio dell'operazione può essere bilanciato nel tempo difendendo il valore dell'investimento attraverso l'acquisto di opzioni Put, scadenza dicembre 2019, strike 9€.
Per lo short selling: interventi ai prezzi attuali sono da evitare; meglio attendere rimbalzi oltre la soglia di 10.25 e 10.75 per tornare a rischiare posizioni al ribasso, con prospettive di target sotto 8.90€ nel medio termine.

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