quello su cui voglio fare riflettere, è il ripetuto argomento, "della bolla del mercato azionario". come prima cosa, uno short è statisticamente nella storia dei mercati azionari, il più atteso ma il meno probabile ad avvenire. perchè abbiamo dato il nome di short e long alle posizioni, semplicemente perche i long hanno una durata più lunga, dello short che è di breve o brevissima durata. perciò se ragioniamo statisticamente, il long avrà più possibilità di successo, di uno short. avere il timing perfetto nello short non è roba da poco, non dico sia impossibile, ma è molto complicato prevederlo. guardando un grafico da 20/30 anni a oggi, cosa si nota ?? che il market piano ma inesorabile, sale !! perchè questo, perchè i cassettisti comprano azioni e le holdano nel tempo ed a nessuno fa piacere un crollo dell'economia e le bance centrali fanno di tutto per non far avvenire nessun crollo. perciò perche complicarci la vita nel cercare il tanto atteso short, quando puoi fare soldi più semplicemente con un long. questa prospettiva, ragionata e compresa cambierà l'idea di trading di uno che è alle prime armi e che vuole fare questa professione. è tutto un lavoro di statistica e di chi è capace a perdere il meno possibile, non a guadagnare. nel trading pure ad occhi chiusi, cliccando sul mouse si ha il 50%, anche senza nemmeno aver aperto il grafico, ma perchè alla fine l'80%, perde, perchè non si ha una strategia e non si ha la statistica a propio favore. ho passato un intera giornata sul grafico dell' sp500; volevo trovare delle motivazioni per un ipotetico short "cosa che magari potrebbe essere sensata dal punto di vista fondamentale, " ma senza timing, uno studio anche ben accurato e preciso, è nulla " !! perciò facciamo muovere prima le cosidette balene e accodiamoci nel caso in cui, loro vogliano cambiare il trend.
spero abbiate trovato interessante questa breve precisazione buon week end
Buonasera, concordo con la sua interpretazione del mercato, tuttavia mi sembra manchi un pezzo importante. Per non essere spazzati via, o si ha un timing altrettanto preciso per un ingresso long (anche questo tutt'altro che semplice da trovare per un principiante) o si entra senza nemmeno pensare di usare uno stop loss, cosa invisa da tutti i guru che si rivolgono ai principianti, anche su questo sito, e che a mio parere danno il contributo più importante alla perdita di denaro raccomandandolo come il più importante dei mantra. Certo, per la seconda ipotesi è indispensabile essere ben capitalizzati e avere un risk e money menagement di prim'ordine.
OdraEdo
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@Flyflok concordo anche io con la sua precisazione; programmare un ingresso è semplice, è l’uscita che è la parte difficile sia che si sia in perdita o in guadagno. Sempre seguire la propria strategia, nel lungo ripagherà di più che una singola operazione ottimizzata al massimo.