GRANO, LA GUERRA NON C'ENTRA!Non facciamo altro che sentire parlare di inflazione da guerra, materie prime al rincaro a causa del conflitto, Russia che ha provocato la fame nel mondo per il blocco del grano ecc ecc, ma è davvero così? Senza volerci addentrare in discorsi di geopolitica o di economia bellica facciamo una cosa molto più semplice: apriamo il grafico daily di una delle cosiddette "major agricole", il grano e vediamo cosa appare ai nostri occhi. Immediatamente notiamo una fiammata rialzista verso fine febbraio 2022 e pensiamo "ecco il rialzo dovuto alla guerra!". Senz'altro, una spinta c'è stata ma...cerchiamo di leggere il grafico nel suo insieme e cosa notiamo? Notiamo che il grafico giornaliero del Wheat si trovava in realtà già all'interno di una tendenza rialzista che negli ultimi 2 anni esatti ha visto una progressione del prezzo (all'interno di un chiaro canale rialzista) che è praticamente raddoppiato passando dai $470 del giugno 2020 ai circa $900 ad inizio guerra Ucraina. La stessa fiammata "bellica" di fine febbraio è vero che ha accelerato il rialzo fino ad area $1.300 ma è altrettanto vero che si è poi sgonfiata perdendo circa un 70% del precedente rialzo ed entrando poi in una sorta di lateralità/"sali-scendi" con un prezzo che, via via, si è riportato sull'attuale valore $1.050 favorendo un trend di breve periodo ribassista. In un'ottica di trading e considerando la tendenza che abbiamo detto essere long, anche nel time frame settimanale (ed indipendentemente dalla guerra in Ucraina), cercherei proprio sul livello attuale, area statica e dinamica di supporto, un nuovo segnale di Price Action per entrare in acquisto con un target sul massimo $1.300.
Vediamo cosa succede nei prossimi giorni e, se volete, nel mio profilo Tradingview potete vedere dove seguire la mia operatività personale giornaliera!
Maurizio