ReutersReuters

Mfe, utile e ricavi 9 mesi in calo con contrazione pubblicità, aumento costi

MediaForEurope (Mfe) MFEA chiude i nove mesi con un utile netto di 78,5 milioni di euro, in netto calo rispetto ai 273,8 milioni del 2021 che beneficiavano della plusvalenza di 86,7 milioni generata dalla cessione di Towertel.

Il risultato operativo si attesta a 97,6 milioni rispetto ai 275 milioni dello stesso periodo del 2021, poco sopra il consensus fornito dalla società di 95,5 milioni.

A pesare sui conti il calo degli introiti pubblicitari nel mercato domestico e l'aumento dei costi.

Secondo una nota, i ricavi netti consolidati si attestano a 1.900,1 milioni in contrazione rispetto ai 1.992,7 milioni dell'anno precedente. I ricavi pubblicitari lordi in Italia raggiungono 1.309,2 milioni con una flessione 2,5% molto inferiore al -8,6% registrato nei nove mesi del mercato televisivo (dati Nielsen), spiega il comunicato della società dei media.

I costi sono aumentati del 5,7% a 1,32 miliardi.

In borsa le azioni MFE B cedono oltre il 3% a fronte di un mercato piatto. Secondo il broker Equita, "i risultati del terzo trimestre sono in linea, mentre il calo del 2,5% della pubblicità si confronta con una nostra stima per l'anno di -4,2%. La visibilità è bassa, ma ad ottobre-inizio novembre il calo sembra meno negativo delle attese".

Quanto alla stima per l'anno in corso, il gruppo Mfe conferma l'obiettivo di conseguire per l'esercizio 2022 risultati economici e una generazione di cassa caratteristica (free cash flow) positivi.

Infine, sul fronte della pubblicità, fino a metà novembre l'andamento della raccolta ha dimostrato una buona resilienza con un andamento migliore rispetto a quello dei primi nove mesi 2022, mentre per la seconda metà del trimestre si segnala scarsa visibilità e un andamento condizionato dalla presenza dei mondiali di calcio in Qatar trasmessi in esclusiva dalla Rai. Il direttore generale di Publitalia Matteo Cardani ha spiegato di attendersi un impatto "materiale" sull'andamento del business nel resto del trimestre.

In riferimento all'investimento in Germania nella concorrente ProSiebenSat.1 PSM, di cui Mfe è principale azionista, il direttore finanziario Marco Giordani, ha spiegato in una conference call con gli analisti di sperare in un cambio di strategia da parte del nuovo amministratore delegato Bert Habets.

"Spero che la strategia del nuovo AD sia diversa da quella passata", ha detto Giordani, sottolineando come sia necessario fornire "risposte alle sfide" attuali dell'industria dei media e puntare a creare valore.

Mfe ha recentemente rafforzato la sua posizione di primo azionista in Prosiebensat, rafforzando la sua partecipazione potenziale al 29%, compresa una quota di poco meno del 7% detenuta attraverso strumenti finanziari.

Sul fronte M&A, Giordani ha poi spiegato che allo stato non ci sono trattative in corso sulla integrazione tra EiTowers, la società delle torri di trasmissione televisiva di cui l'ex Mediaset detiene il 40%, con la rivale Rai Way RWAY. Uno stop legato al cambio di governo e alle potenziali ripercussioni che questo potrebbe avere sulla governance di Rai, controllata dal Ministero dell'Economia e principale azionista di Rai Way.

Accedi o crea un account gratuito per leggere queste notizie