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Derivati energia, nozionale lordo salito a 87 mld a metà novembre - Bankitalia

Il rincaro dei prezzi e l'accresciuta volatilità dei prezzi dell'energia ha fatto lievitare le richiesta di margini per i derivati sulle materia prime e in Italia a metà novembre il nozionale lordo complessivamente detenuto da banche e imprese ammontava a 87 miliardi di euro, in forte crescita rispetto ai 60 dell’anno precedente.

Lo si legge nell'ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d'Italia che viene pubblicato semestralmente.

L'incremento del nozionale riflette il rincaro dei prodotti energetici sottostanti.

"I margini iniziali chiesti per aprire una posizione in derivati, in aggregato sono saliti nel corso dell'anno a 12 miliardi (5% del nozionale) da 5 miliardi dell'anno prima (3,8% del nozionale", dice il rapporto.

"Anche i margini di variazione ricevuti e corrisposti giornalmente in base al valore dei contratti derivati sono cresciuti e diventati più volatili, contribuendo a un maggiore rischio di liquidità per la gestione dei portafogli di derivati".

Le banche italiane hanno una esposizione limitata mente è maggiore quella delle imprese, dice Bankitalia.

Delle oltre 200 controparti attive, le prime 20 coprono oltre il 95% del mercato.

"Il portafoglio di derivati su prodotti energetici delle banche è nel complesso ben bilanciato tra posizioni lunghe e corte e rappresenta solo lo 0,3 per cento delle loro esposizioni in derivati", dice il rapporto, segnalando che gli istituti di credito rappresentano almeno una delle due controparti nel 40 per cento dei contratti in termini di nozionale lordo.

"Le imprese non finanziarie italiane sono una controparte nel 66% del nozionale lordo totale dei contratti in essere", dice il rapporto, spiegando che la quasi totalità di queste è relativa a società che operano nel mercato dell’energia.

"In media il nozionale lordo delle imprese coinvolte è pari al 30 per cento del loro fatturato alla fine del 2021 per le aziende del settore energetico e al 7 per cento per le altre".

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