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Cosa succede ai Treasuries?

Uno sguardo alla giornata sui mercati europeo a globale a cura di Wayne Cole.

In cerca di un amico.

Non accade spesso che il tasso del decennale Usa perda all'improvviso 11 punti base, rompa un'importante barriera tecnica sui grafici e scivoli al minimo degli ultimi tre mesi senza un particolare motivo.

Per qualcuno la responsabilità è della revisione al ribasso dei dati sul costo del lavoro Usa nel terzo trimestre. Il terzo trimestre è però ormai acqua passata e i dati sul costo del lavoro sono studiati da pochissimi specialisti.

E' vero che i dati sulla bilancia commerciale cinesi sono stati davvero orribili, ma quelli Usa - sia sugli occupati mensili di novembre sia sull'Ism nel settore dei servizi - hanno sorpreso al rialzo. Si tratta di statistiche particolarmente rilevanti per i Tresauries.

E' altrettanto vero che la banca centrale canadese è riuscita a porsi ad un tempo come 'falco' e 'colomba', alzando i tassi di riferimento di 50 punti base ma lasciando intendere che il ciclo delle strette monetarie potrebbe essere prossimo alla fine.

Federal Reserve di appresta comunque a varare una stretta da mezzo punto la prossima settimana, quando aggiornerà anche - presumibilmente al rialzo - i cosiddetti 'dot plots', vale a dire il grafico che sintetizza le indicazioni del consiglio sul livelli dei tassi, per contrastare la recente discesa dei rendimenti.

Discesa peraltro davvero importante: da quando la banca centrale Usa ha varato il mese scorso una stretta monetaria da 75 punti base il tasso del decennale ha perso 90 punti base e viaggia oggi 37 centesimi al di sotto del riferimento sul 'cash', i mutui decennali a tasso fisso sono calati a 6,07% da 6,67%.

Il presidente Fed Jerome Powell ha naturalmente una responsabilità di primo piano in questa discesa dei tassi: la scorsa settimana avrebbe avuto modo di frenarla con un semplice intervento verbale ma non lo ha fatto, e ancora non se ne conosce la vera ragione.

Può essere che i timori di recessione preoccupino finalmente davvero anche i banchieri centrali. In questo caso, i titoli di Stato Usa sono direttamente coinvolti, dal momento che maggiore è l'inversione della curva [sul segmento 2/10 anni] più il rischio si concretizza.

Si osservava fino a qualche tempo fa che delle ultime cinque recessioni previste dalla curva dei Treasuries Usa se ne sono realizzate soltanto due, ma di questi tempi è difficile dubitare che l'inversione della curva 2/10 anni non sia il sintomo di una prossima frenata della prima economia mondiale.

Si può allora forse dire che i rendimenti sulla parte lunga della curva Usa sono in forte ribasso a causa dei timori di recessione causati proprio dal loro ribasso?

Un amico vuole veramente saperlo.

Appuntamenti che potrebbero offrire spunti al mercato nella seduta odierna:

- Autorità sanitarie cinese annunciano nuovi provvedimenti su contenimento, prevenzione e controllo pandemia Covid-19.

- Nuove richieste settimanali sussidi disoccupazione Usa viste in rialzo a 230.000, tendenza volatile da qui a fine anno.

- Interventi esponenti Bce, Riksbank e banca centrale canadese.

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