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In rialzo su taglio Arabia Saudita, nonostante contesto negativo

I prezzi del greggio perdono terreno, grazie all'impegno a sorpresa dell'Arabia Saudita nel fine settimana ad approfondire i tagli alla produzione, che ha controbilanciato i deboli dati sulle esportazioni cinesi e l'aumento delle scorte di carburante negli Stati Uniti.

** Intorno alle ore 12,20 italiane, i futures sul Brent BRN1! scambiano in rialzo di 53 centesimi, o dello 0,7%, a 76,82 dollari il barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate statunitense CL1! guadagnano 55 centesimi, o lo 0,8%, a 72,29 dollari il barile.

** Entrambi i benchmark sono balzati di oltre un dollaro dopo la decisione dell'Arabia Saudita di ridurre la produzione a 9 milioni di barili al giorno nel mese di luglio.

** I prezzi sono calati a inizio seduta a causa dei deboli dati economici cinesi e dell'aumento delle scorte di carburante negli Stati Uniti.

** Una nota di JP Morgan ha mostrato che le coperture a termine in Cina sono aumentate, indicando che le raffinerie non hanno aumentato i tassi di lavorazione ma stanno invece immagazzinando petrolio.

** Le scorte di benzina statunitensi sono aumentate di circa 2,4 milioni di barili e quelle di distillati di circa 4,5 milioni di barili nella settimana conclusasi il 2 giugno, secondo quanto riferito ieri da fonti di mercato a conoscenza dei dati dell'American Petroleum Institute.

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