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Venture Capital, in Italia primo trimestre in frenata dopo forte 2022 - Bain&Co

Dopo la corsa nel 2022, nei primi tre mesi del 2023 il venture capital italiano rallenta il passo a causa del contesto globale di incertezza, ma la chiusura di alcuni mega-deal e l'utilizzo delle risorse del Pnnr possono contribuire a sostenere il mercato per il resto dell'anno.

E' quanto emerge da una ricerca di Bain & Company sugli investimenti nel venture capital.

Il rapporto della società di consulenza evidenzia come l'anno scorso l'Italia si sia mossa in controtendenza rispetto al resto d'Europa, con un record di investimenti di 1,6 miliardi di euro, in crescita del 46% a fronte di una contrazione nel resto del Vecchio Continente, in particolare in Spagna e Germania.

Si tratta del secondo anno consecutivo in cui il funding nel venture capitale in Italia supera quota un miliardo anche se, con un peso del 2%, l'Italia ricopre ancora un ruolo marginale nel panorama venture capital europeo.

Il 2023 si è aperto invece con un tono più debole. Nei primi tre mesi dell'anno si è registrata una contrazione del 16% in termini di volume (48 deal per startup italiane) e del 69% per valore (123 milioni di euro in equity raccolti) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, quando il mercato era stato tuttavia fortemente influenzato dal mega deal di Scalapay.

"Nella seconda metà dell'anno sarà fondamentale il supporto istituzionale, in particolare la messa a terra delle risorse del Pnrr destinate a transizione energetica e digitale", commenta in una nota Emanuele Veratti, Partner e digital practice leader di Bain & Company.

"Questa liquidità sarà cruciale per sostenere il volume dei deal, fornire ulteriore spinta a questo mercato e replicare i numeri dello scorso anno", aggiunge.

Tra i singoli settori la ricerca mostra che i maggiori investimenti si concentrano nei servizi finanziari, seguiti dall'IT. Tra i principali deal dell'anno scorso il report ricorda Bending Spoons, Satispay e Scalapay.

Quanto invece alle regioni, la Lombardia è il cuore pulsante del mercato del venture capital italiano, con 1,3 miliardi investiti nel 2022 (circa 80% del totale), seguita da Toscana (77 milioni) e Lazio (56 milioni).

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