WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.11.2025Un ottimo avvio di settimana: Milano sui massimi dal 2007, lebanche corrono.
Torna il risk-on mood a Wall Street: aiutano trimestrali e fine shut-down.
Acquisti ripristinati su metalli preziosi ed industriali: watch-out!
Giappone: il neo premier Takaichi prepara pacchetto di stimoli fiscali.
Settimana iniziata con il vento in poppa per i mercati azionari europei, trainati dall’ottimismo per la probabile riapertura delle attività governative negli Stati Uniti dopo 40 giorni di shutdown, il più lungo della storia americana. L’attesa di un accordo a Washington ha alimentato il rally anche a Wall Street, dove gli operatori scommettono su una rapida normalizzazione.
«Ci stiamo avvicinando alla fine dello shutdown», ha dichiarato Donald Trump, commentando il pre-accordo bipartisan raggiunto al Senato. Il testo, approvato in via procedurale con il sostegno di otto senatori democratici, prevede la riapertura del governo a gennaio, la cancellazione di alcuni licenziamenti federali e nuove tutele per i dipendenti pubblici. Resta esclusa, per ora, l’estensione dei sussidi per l’Obamacare — un punto su cui i democratici chiederanno un voto separato.
L’intesa dovrà superare il voto finale in Senato e poi alla Camera, ma il solo annuncio ha già migliorato il sentiment sui mercati. Resta però evidente l’impatto economico dello shutdown: il sentiment dei consumatori Usa è sceso ai minimi degli ultimi tre anni, secondo l’indice dell’Università del Michigan, mentre la sospensione di diversi dati macro ha messo in difficoltà la Federal Reserve, costretta a navigare a vista sulle prossime mosse in materia di tassi.
In Europa, i listini chiudono in positivo: Ftse Mib +0,33% a un soffio dai 44.000 punti, livelli che non si vedevano da maggio 2007. Segni più anche per Francoforte (+0,06%), Parigi (+0,38%), Madrid (+0,39%) e Stoxx Europe 50 +1,56%.
Sul fronte macro, la settimana sarà densa di appuntamenti: martedì 11 novembre atteso il report sul lavoro britannico, mentre giovedì 13 novembre sarà la volta dell’inflazione Usa. Numerosi anche gli interventi di esponenti Fed e Bce, ma senza aspettative di svolte immediate sulla traiettoria dei tassi.
Oltreoceano, il clima resta positivo. Dow Jones +0,81%, S&P 500 +1,54% e Nasdaq +2,27% tornano a correre dopo la settimana di vendite. A guidare la riscossa sono i titoli tecnologici e in particolare il comparto intelligenza artificiale, con Nvidia, Broadcom e altri leader del settore in forte rialzo. Il Nasdaq tenta così di archiviare la peggior settimana da aprile, mentre ritorna l’appetito per i growth stock.
Sul mercato valutario, euro/dollaro stabile in area 1,154 (da 1,158 di venerdì), euro/yen a 177,7, dollaro/yen a 153,9.
Le scommesse su nuovi tagli Fed e i dubbi sulla solidità dell’economia Usa spingono invece i metalli preziosi: Oro spot a 4.090 dollari l’oncia, future a 4.100 dollari, ai massimi dal 27 ottobre; Argento +3,2% a 50 dollari; Platino +2,4% a 1.580 dollari; Palladio +2,9% a 1.415 dollari.
Sul fronte obbligazionario, il BTp decennale si attesta al 3,41% (dal 3,43% di venerdì), mentre lo spread con il Bund si restringe a 74 punti base da 77, grazie alla debolezza dei titoli tedeschi.
Oggi, 11 novembre, i mercati dell’Asia Pacifico si mostrano più cauti dopo il rally americano: i future Usa restano comunque positivi (+0,2% alle 11.00 CET) e i listini europei aprono ancora in rialzo di circa +0,5%.
In Giappone, il Nikkei -0,2% e lo yen si indebolisce a 154,3 per dollaro, minimo da febbraio. Il premier Sanae Takaichi prepara un pacchetto di stimoli per rilanciare la crescita, con interventi mirati su settori strategici.
In India, il Sensex di Mumbai -0,3%. Trump ha anticipato un accordo economico e di sicurezza con l’India, mirato ad ampliare i legami bilaterali e gli investimenti energetici.
Nell’area Greater China, andamento misto: Hang Seng -0,3%, CSI 300 -0,7%, Taiex Taipei +0,3%. TSMC chiude ottobre con vendite +17% a/a, minimo da febbraio 2024. In forte rally Xpeng +16%, ai massimi triennali, grazie ai progressi nella robotica umanoide.
A Seoul, Kospi stabile dopo il +3% di lunedì.
Il prezzo del Brent si mantiene a 63,60 dollari al barile, con impatto limitato dall’imminente riapertura del governo Usa: gli investitori stimano un effetto solo temporaneo sul consumo di carburante e voli, mentre restano i timori per eccesso di offerta e aumento delle scorte americane.
Nel complesso, le commodities restano toniche: l’indice Bloomberg Commodity è a 109,10 dollari, vicino ai massimi triennali, con una performance annua di +10,5%. L’oro estende il +2,8% di lunedì, miglior seduta da sei mesi, sostenuto dalle aspettative di tagli Fed a dicembre. I dati sospesi durante lo shutdown — su occupazione e fiducia dei consumatori (ai minimi da 3 anni e mezzo) — potrebbero rafforzare questa ipotesi, nonostante la prudenza espressa dal presidente Jerome Powell.
Il dollaro, a 1,155 contro euro, non trae beneficio dalla distensione politica: i mercati valutano che nuovi dati deboli possano frenare la valuta Usa. Il presidente della Fed di St. Louis, Alberto Musalem, resta comunque fiducioso su una ripresa dell’economia Usa nel 2025, suggerendo un approccio cauto sui futuri tagli dei tassi.
Infine, il Bitcoin ha toccato 107.000 dollari lunedì, prima di ritracciare. Brilla invece Coinbase Global (+3%), dopo l’annuncio di una nuova piattaforma per la vendita anticipata di token. L’obiettivo: permettere anche ai piccoli investitori di accedere ai nuovi progetti crypto, con una finestra di una settimana per presentare le richieste e una vendita di token al mese.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Idee di trading
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.01.2023Wall Street scende, teme la recessione indotta dai tassi di interesse elevati.
Dal WEF di Davos inviti alla prudenza e toni ancora "hawkish" dell’ECB.
Kristalina Georgieva (FMI): economia globale riparte se cresce la Cina.
Borse cinesi alla 4’ settimana di rialzi, alla vigilia del Capodanno lunare.
Finalmente, verrebbe da dire, una seduta di cali tra -1 e -2% per le Borse europee, che interrompono 6 giorni consecutivi di recuperi, condizionate dalle dichiarazioni caute di Christine Lagarde (Presidente della Banca centrale europea, ECB) a Davos, dalle pesanti chiusure di Wall Street della sera prima e dai toni severi emersi dai verbali dell’ultima riunione dell’ECB di dicembre.
Milano ha perso -1,75%, Parigi -1,86%, Francoforte -1,72%, Londra -1,07%. Anche Wall Street e’ scesa, scontando uno scenario di rallentamento per il 2023: Dow Jones ed S&P500 -0,76%, Nasdaq -0,96%, con l’indice di volatilita’ Vix tornato sopra 20.
Secondo Lagarde l'inflazione europea è ancora troppo elevata e richiede nuove “strette”, cioe’ rialzi dei tassi: un simile intendimento emerge anche dalle minute dell’ultimo meeting, durante il quale diversi membri (Governatori delle banche centrali nazionali) erano favorevoli ad un rialzo di 75 bps, contro 50 deliberati.
Swiss National Bank, per voce del suo Presidente Jordan, ribadisce la necessita’ di nuovi rialzi, mentre l’istituto centrale norvegese Norges Bank, che ha deciso di lasciare i tassi invariati, non esclude un nuovo rialzo a marzo, pur riconosendo che sono già stati aumentati significativamente ed in breve tempo, frenando l’economia.
Il Presidente della Banca centrale Olandese e membro del board dell’ECB Klaas Knot ha l’impressione che i mercati stiano sottovalutando i probabili nuovi aumenti dei tassi da parte della Banca centrale, che potrebbero essere da almeno 50 punti base ciascuno.
Il quadro prospettico dell'economia europea appare oggi meno negativo/recessivo di quanto si temesse un paio di mesi fa: Christine Lagarde ha dipinto uno scenario poco brillante per il 2023, ma ha precisato che l'inflazione, pur restando attentamente monitorata, sembra aver superato il picco ed e’ ora in discesa.
Dal World Economic Forum di Davos (Svizzera) giungono anche le parole di Kristalina Georgieva, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, che invita a rimanere vigili e “realistici” sull’evoluzione macroeconomica in atto, evitando di passare da un eccesso di pessimismo ad uno di ottimismo.
Sul tema delle proiezioni economiche del FMI, riviste 3 volte al ribasso negli ultimi 9 mesi, la Georgieva ha affermato che gia’ la mancanza di un nuovo “downgrade” dovrebbe essere letto positivamente. Il ritorno della Cina ad una crescita superiore a quella globale, potrebbe migliorare la prospettiva planetaria.
La cautela che ha fatto arretrare i mercati azionari ha parzialmente interessato anche quelli obbligazionari, reduci da 2 mesi di forti recuperi dei prezzi e di cali dei rendimenti. Lo spread tra BTP italiani e Bund tedeschi e’ risalito a 177 bps sulle parole della Lagarde e le minute dell’ECB, dopo un breve “passaggio” a 170.
Dagli Stati Uniti ieri, 19 gennaio, qualche dato depone a favore di un rallentamento economico gia’ in atto: il settore delle costruzioni sta soffrendo del calo della domanda dovuto alla crescente onerosita’ dei mutui, proprio mentre il Tesoro Usa ha raggiunto il limite del debito ed il Segretario di Stato Yellen annuncia misure correttive che il Congresso dovra’ deliberare in fretta e furia.
Secondo l’agenzia di rating Moody's il comparto “real estate” soffre molto dell’aumento del costo del denaro: le famiglie americane spendono circa il 30% del proprio reddito per affitti ed il rialzo del tassi ha tagliato fuori dall’acquisto di case una fetta crescente della popolazione, costretta a rivolgersi al mercato dei fitti, divenuti anch’essi piu’ cari.
Guardando alle materie prime energetiche notiamo il prezzo del petrolio stabile, col WTI (greggio di riferimento Usa) attorno 80 Dollari/barile (+0,2%) e quello del gas europeo (Ttf di Amasterdam), salire del +5,1% a 64,3 Euro/megawattora, sostenuto dall’aumento della domanda dovuto all'ondata di freddo dell’ultima settimana.
Continua la risalita dei rendimenti dei Titoli di Stato europei: quello del BTP decennale italiano torna a 3,89% (+11 bps) e lo spread tra Btp e Bund a 176 punti. Salgono anche i rendimenti del 10 anni tedesco (+4 punti) e francese (quasi +5 punti).
Piuttosto tranquillo il mercato valutario: l'Euro che resta sopra 1,08 verso US$, (1,084alle 10.00 CET) e sopra 139 contro Yen giapponese.
Le Borse asiatiche chiudono la settimana con un’intonazione positiva: quelle cinesi, alla 4’ settimana consecutiva di guadagni, testimoniano ottimismo sulla ripresa economica del Paese, che il Governo cercera’ di favorire con incentivi fiscali, garanzie e sussidi diretti, ma soprattutto con l’allentamento delle misure anti-Covid. Rialzi molto simili stamane, 20 gennaio, per Shanghai, +0,76%, e Shenzhen +0,65%.
A Tokio il Nikkei e’ salito +0,56%, per nulla disturbato dal dato sull'inflazione al consumo (CPI) giapponese, salita a dicembre +4%, livello massimi da 40 anni. Ad Hong Kong l’indice Hang Seng ha segnato un brillante +1,8%, alla vigilia della settimana di festeggiamenti e vacanze per il Capodanno lunare.
Borse europee in rialzo medio del +0,6% a fine mattinata. Futures u Wall Street poco mossi (13.30 CET).
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.

