OIL .... NON OIL - I tagli avverranno come promesso?

ERRONEAMENTE PUBBLICATA SUL PORTALE AMERICANO LA PUBBLICO ANCHE IN QUELLO ITALIANO

I prezzi del petrolio si attestano sui massimi da luglio 2015 e questo appena prima dell’implementazione dei tagli alla produzione che saranno applicati nel mese di gennaio 2017. L’ottimismo degli analisti (Human Contrarian Indicator) sembra sempre più diffuso e la convinzione che i prezzi saliranno ulteriormente si rispecchia nelle decisione dei gestori che riducono le Short Bets ai minimi da luglio 2014.
Nel frattempo però per la seconda settimana consecutiva le scorte aumentano e Trump ha tutta l’intenzione di mantenere la sua promessa di produrre molto di più per soddisfare il fabbisogno interno americano, senza tenere in considerazione il limite delle quote OPEC, pensate per evitare un surplus.
Per quanto mi riguarda non sono così convinto di un ulteriore allungo “tutto di un fiato” del WTI in area 60 $ senza fare prima un fisiologico ritracciamento, complice la stagionalità gennaio marzo degli ultimi 24 anni.
Da un punto di vista tecnico direi che se domani il WTI riuscisse a chiudere l’ottava al di sotto della HCR di febbraio 2015 in area 52,5 la candela rappresenterebbe una conferma dopo il setup e la signature delle ultime due settimane e lo short potrebbe trovare un senso, con primo target 50,50. Entro un mese un ritorno sulla mediana del canale rialzista in area 48 $ dove transita EMA 21 sembra essere una t r a le ipotesi più accreditate.
Ciò a maggior ragione se teniamo conto che i prezzi si trovano sulla VAH (Value Area High) dal 2015 e gli oscillatori sul daily presentano divergenze ribassiste.

Leonardo Franci | Ph .D.
CEO & Founder | NEXIT ADVISORS
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