RENDIMENTO DEL NOSTRO "TRADING SYSTEM" 17/09/2020RENDIMENTO DEL NOSTRO "TRADING SYSTEM" APPLICATO SUI NOSTRI PORTAFOGLI:
• Rendimento “Trading System” applicato sul Future Nasdaq nel 2020 +467,52%
• Si basa sul movimento di 1 solo contratto (operatività Long o Short)
• Capitale iniziale necessario circa $15.100,00 USD
• RENDIMENTO OPERATIVITA' IN USD $. (OGNI 1=20$) =+70.595,00 USD
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• Rendimento “Trading System” applicato sul FIB nel 2020 -33,92%
• Si basa sul movimento di 1 solo contratto (operatività Long o Short)
• Capitale iniziale necessario circa €12.500,00
• RENDIMENTO OPERATIVITA' IN € (OGNI 1=5€) = - 4.240,00€
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• Rendimento “Trading System” applicato sull'azionario USA nel 2020
• Sono usciti dalla tabella "Best Brands" del portafoglio USA:
•HONDA MOTOR CO ADR-SPONS -2,23%
•NVIDIA CORP -2,78%
•UNITED PARCEL SERVICE -1,03%
• E' usciti dalla tabella "Tutte le recenti #1 USA" del portafoglio USA:
•BRP INC 10,24%
• Rendimento aggiornato del “Trading System” applicato sull'azionario USA nel 2020 passa da +257,86% a +262,06%
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• Rendimento “Trading System” applicato sull'azionario ITALIA nel 2020
• E' uscito dalla tabella "Tutte le recenti #1 Italia " del portafoglio ITALIA:
•UBI BANCA -2,15%
Rendimento aggiornato del “Trading System” applicato sull'azionario ITALIA nel 2020 passa da +42,94% a +40,78%
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Per completare la panoramica delle informazioni a questo punto mancherebbe solo il timing perfetto per l'entrata e per l'uscita dal trade.
• Timing e disciplina sono le chiavi del Trading.
• La disciplina e’ insieme alla strategia ” la regola” richiesta per uscire vincitori dalla sfida con il mercato.
• Il metodo se applicato correttamente e disciplinatamente non ti farà mai trovare dalla parte sbagliata del mercato perché sarai sempre indirizzato dove il mercato sta indicando di voler andare e sempre dinamico nel cambiare direzione.
Per operare seguendo LA STRATEGIA PER IL SUCCESSO bisogna applicare ogni parte di essa,
Il Trading System + Metodo + Disciplina.
Limitarsi a conoscere il nome del titolo non serve a sapere come comprarlo, quando comprarlo e sopratutto se comprarlo... e una volta comprato quando venderlo ottenendo il maggior profitto da ogni singola operazione.
Cerca nelle idee per "NVIDIA"
RENDIMENTO DEL NOSTRO "TRADING SYSTEM" 11/09/2020RENDIMENTO DEL NOSTRO "TRADING SYSTEM" APPLICATO SUI NOSTRI PORTAFOGLI:
• Rendimento “Trading System” applicato sul Future Nasdaq nel 2020 +505,23%
• Si basa sul movimento di 1 solo contratto (operatività Long o Short)
• Capitale iniziale necessario circa $15.100,00 USD
• RENDIMENTO OPERATIVITA' IN USD $. (OGNI 1=20$) =+76.290,00 USD
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• Rendimento “Trading System” applicato sul FIB nel 2020 -29,00%
• Si basa sul movimento di 1 solo contratto (operatività Long o Short)
• Capitale iniziale necessario circa €12.500,00
• RENDIMENTO OPERATIVITA' IN € (OGNI 1=5€) = -3.625,00€
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• Rendimento “Trading System” applicato sull'azionario USA nel 2020
• Sono usciti dalla tabella "Best Brands" del portafoglio USA:
•BOOKING HOLDINGS INC 5,32%
•COCA COLA BOTTLING -1,57%
•INTEL CORP -1,33%
•JPMORGAN CHASE-CO -1,03%
•NVIDIA CORP -3,17%
• Sono usciti dalla tabella "Tutte le recenti #1 Usa" del portafoglio USA:
•EVOKE PHARMA INC 3,48%
•G1 THERAPEUTICS INC -6,11%
• Rendimento aggiornato del “Trading System” applicato sull'azionario USA nel 2020 passa da +244,56% a 240,15%
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• Rendimento “Trading System” applicato sull'azionario ITALIA nel 2020
• E' uscito dalla tabella "MIB 40" del portafoglio ITALIA:
• SNAM -1,37%
• Sono usciti dalla tabella "Recenti #1" del portafoglio ITALIA:
• IREN -1,60%
•TINEXTA -0,90%
• Rendimento aggiornato del “Trading System” applicato sull'azionario ITALIA nel 2020 passa da +54,01% a +50,14%
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Per completare la panoramica delle informazioni a questo punto mancherebbe solo il timing perfetto per l'entrata e per l'uscita dal trade.
• Timing e disciplina sono le chiavi del Trading.
• La disciplina e’ insieme alla strategia ” la regola” richiesta per uscire vincitori dalla sfida con il mercato.
• Il metodo se applicato correttamente e disciplinatamente non ti farà mai trovare dalla parte sbagliata del mercato perché sarai sempre indirizzato dove il mercato sta indicando di voler andare e sempre dinamico nel cambiare direzione.
Vorrei precisare a chi leggesse queste analisi e ne volesse fare uso alcuni dettagli fondamentali del mio trading:
• Il mio trading system opera su time frame daily e quindi il dato che conta per me è il dato di chiusura.
• Non potendo operare in quel momento io cerco di operare il più vicino possibile alla chiusura delle contrattazioni della Borsa.
• Quando un titolo è indicato come "IO COMPRO SE E' MAGGIORE DI" io faccio l'acquisto solo alla rottura del segnale indicato e nell'orario prestabilito.
• Se il prezzo del titolo a quell'ora si trova sopra il prezzo indicato nella frase "IO COMPRO SE E' MAGGIORE DI ***", io acquisto A MERCATO.
Aggiungo che la stessa attenzione e serietà va applicata quando poi il titolo sarà venduto:
• Il mio trading system opera su time frame daily e quindi il dato che conta per me è il dato di chiusura.
• Non potendo operare in quel momento io cerco di operare il più vicino possibile alla chiusura delle contrattazioni della Borsa.
• La mia uscita è sempre comunicata nella colonna (STOP LOSS o TAKE PROFIT).
• Se il prezzo del titolo a quell'ora si trova sotto il prezzo della colonna, io vendo A MERCATO.
Per operare seguendo LA STRATEGIA PER IL SUCCESSO bisogna applicare ogni parte di essa,
Il Trading System + Metodo + Disciplina.
Limitarsi a conoscere il nome del titolo non serve a sapere come comprarlo, quando comprarlo e sopratutto se comprarlo... e una volta comprato quando venderlo ottenendo il maggior profitto da ogni singola operazione.
9 Titoli del nostro portafoglio “Tutte le recenti #1’sUSA” 02/09Oggi vorrei segnalarvi i 9 titoli all’interno del nostro portafoglio “Tutte le recenti #1’s USA”, che negli ultimi due mesi hanno performato meglio.
9 titoli che in soli due mesi hanno fatto performance tra il 30% e il 61%
I TITOLI SONO:
ULTRAPRO S&P500 (UPRO) – INGRESSO il 02/07 - 45,90 - Ultimo Prezzo - 65,54 - Performance - 42,79%
ADVANCED MICRO DEVICES – INGRESSO il 09/07 - 57,25 - Ultimo Prezzo - 92,18 - Performance - 61,01%
FIVERR INTERNATIONAL LTD – INGRESSO il 27/07 - 85,34 - Ultimo Prezzo - 125,31- Performance - 46,84%
NVIDIA CORP - INGRESSO il 27/07 - 416,86 - Ultimo Prezzo - 552,84 - Performance - 32,62%
ULTRAPRO (TQQQ) – INGRESSO il 30/07 - 113,27 - Ultimo Prezzo - 169,74 - Performance - 49,85%
BOOT BARN HOLDINGS – INGRESSO il 03/08 - 19,64 - Ultimo Prezzo - 28,56 - Performance - 45,42%
WTREE NASDAQ 100 3XL (QQQ3) – INGRESSO il 03/08 - 2301,44 - Ultimo Prezzo - 3045,59 - Performance - 32,33%
NATERA INC – INGRESSO il 03/08 - 49,78 - Ultimo Prezzo - 64,12 - Performance - 28,81%
NATIONAL BEVERAGE CORP – INGRESSO il 13/08 - 63, 17 - Ultimo Prezzo - 83,27 - Performance - 31,82%
La serietà e lo studio sono alla base di un metodo accurato e disciplinato.
Solo con l'uso di armi come quelle descritte si può pensare di battere il mercato.
Questo è solo un esempio del nostro Trading System, facciamo la stessa cosa sugli altri 12 indicatori.
E questo su ogni titolo.
ADVANCED MICRO DEVCS INC Long dichiarato dal 1° giornoAdvanced Micro Devices (in ancronimo AMD) è una multinazionale statunitense produttrice di semiconduttori con sede a Sunnyvale, California. È uno dei leader mondiali nella produzione di CPU per il mercato consumer, workstation e server; di chip grafici integrati e discreti dopo la fusione con ATI oltre che di chipset.
Si classifica seconda al mondo nella produzione di microprocessori con architettura x86 dopo Intel; mentre nella produzione di chip grafici ad agosto 2015 si trova in terza posizione (con quota di mercato del 10,7%) preceduta da Intel (75,2%) e da NVIDIA (14,1%) . Nel 2009, AMD si è classificata al nono posto tra i produttori di semiconduttori in termini di entrate annue. .
La compagnia possiede anche il 21% di Spansion, un fornitore di chip di memoria flash e il 34% di The Foundry Company, abbreviata in TFC. Attualmente la produzione di chipset e chip grafici AMD è affidata a TSMC, la più importante fonderia taiwanese, mentre la produzione di CPU è in buona parte affidata a GlobalFoundries. Il 25 agosto 2011 il consiglio di amministrazione ha nominato Rory Read CEO della società, l'8 ottobre 2014 è Lisa Su a prendere l'incarico di CEO.
Acquisto il 08/07
• INGRESSO $53,43
• chiusura del 31/07 $77,43
Performance +44,11%
La scelta è facile, il segreto è la metodologia.
Quando arriva il segnale io non devo fare altro che comprare:
ADVANCED MICRO DEVCS INC +44,11% OTTIMO!!!!
IO QUANDO HO COMPRATO il 15 luglio mi sono basato solo sul mio metodo.
Io mi baso solo sul mio metodo...
Quindi davvero E' IL METODO il segreto...nessuna sfera di CRISTALLO
Io baso il mio trading su una metodologia applicata con disciplina ferrea e un Trading System altamente performante.
I risultati sono evidenti...
Quando entrare, quando uscire come gestire il trading...
Leggi alla fine del mio articolo nella parte dove è permessa la comunicazione commerciale come fare per venire in contatto con me.
long senza un domaniancora long sia PAC che di breve
long sulla tenuta della gialla
volatile e brutale qui per stare di posizione ci vuole un cippino ogni tanto e non controllare troppo spesso... per chi alleggerisce e carica lungo la via invece è un grafico che si muove perfetto
Fondamentali:
restiling dei processori senza presentazioni ufficiali... giusto per rispondere ad intel.. ma Lisa potrebbe stupire e lanciare un carico da 90 per impensierire il fenomeno inarrivabile Nvidia, unica casa che ha pubblicizzato grosse novità in arrivo.
intel latita, lucida e perfeziona architetture prestanti ma datate e senza futuro per i troppi limiti anche solo proprio di tecnologia produttiva.. stà rincorrendo e ha i mezzi per farlo.. ma riprendere AMD sa di impossibile
5 MOTIVI PER CUI RITENGO CHE BUFFET ABBIA RAGIONE1) NASDAQ, ‘CHE LA FORZA SIA CON TE’:
Il motore di tutti gli indici azionari mondiali nell’ultimo mese è stato chiaramente il Nasdaq. Basta sovrapporre su TW i grafici di Nasdaq, S&P500, DAX, CAC, IBEX ..(e, se ci tenete, metteteci pure il bistrattato FTSE-MIB, anestetizzato in un movimento laterale rialzista e condizionato dal divieto di short fino al 18 giugno) e anche visivamente, senza bisogno di indici di forza relativa, emergerà ‘NASDAQ ROCKET’!
E quand’è che il Nasdaq ha iniziato il rump-up che in poco più di un mesetto lo ha portato dal minimo di 6.771 al valore di chiusura di ieri di 9.200, con una performance del 36%?
Quando è iniziato il lockdown negli USA, diciamo tra il 20 e il 23 marzo scorsi. Ah, se avete piacere di vedere da quando e in che misura ha impattato il lockdown nei vari paesi nel mondo potete attingere da Wikipedia a questo link:
en.wikipedia.org
Ma torniamo a noi. Perché sono saliti i titoli tecnologici? Beh non è difficile. La vita di clausura a cui sono stati costretti il 90% dei 300 m.ni di americani e mezza popolazione mondiale ha portato inevitabilmente ad una fame di soluzioni nella “nuvola” dei titoli più capitalizzati (più ordini Amazon, più abbonamenti Netflix, più videoconference Micosoft Teams e Zoom, più Twitter, più ore su Facebook, più acquisti su eBay, più ricerche su Google, più transazioni Paypal, più siti di ecommerce Shopify, più ordini attesi per Tesla complice la crisi climatica e petrolifera ecc. ecc.) con conseguente incremento dei ricavi attesi per questi signori.
Poi è iniziata la spinta dei Biotech a bassa capitalizzazione: tutto ciò che sia in qualche modo anche solo lontanamente collegabile ad una terapia anti COVID-19 e che abbia nel naming della società i termini ‘therapeutics’, ‘pharmaceuticals’ vive tutt’ora, a rotazione, performance anche da +300% dall’apertura alla chiusura di giornata… Performance il più delle volte effimere fatemi dire, perché difficili da cogliere per l’altissima volatilità e spesso basate su trial discutibili, indiscrezioni, ipotesi.. Insomma, tutti a correre alla ricerca del colpo del secolo, la company che salverà il mondo dal coronavirus e che in poco tempo avrà introiti pari al PIL della UE!
Da ultimo sono rientrate in gioco società che erano state penalizzate dal lockdown e su cui gli investitori tornano a mettere i ‘dindaroli’ convinti che da qui in avanti esprimeranno fatturati uguali se non più alti di prima (Uber, booking.com ecc.).
Tutto quanto sopra ha portato a generare un entusiasmo generalizzato, una corsa agli acquisti, un nuovo Eldorado, a colpi di gap up e green long bar e performance settimanali da sogno.
MERA BOLLA? SOLO SPECULAZIONE DI BREVE TERMINE DESTINATA A FINIRE CON LA FINE DEL LOCKDOWN? La mia idea me la sono fatta e vi riporto di seguito i punti oggetto dell’analisi personale. Lascio a voi trarre le vostre conclusioni.
2) IL CORONAVIRUS? NON E’ MAI ESISTITO (si fa per dire)..
Guardando il grafico mensile del Nasdaq, si direbbe che l’evento più catastrofico, per estensione e gravità, che l’umanità abbia mai affrontato dal termine della seconda guerra mondiale ad oggi sia stato solo un incidente di percorso. Negli scorsi 30 giorni gli indici hanno guardato solo agli elementi di cui al punto 1 ignorando (io dico solo temporaneamente) gli indicatori sempre più drammatici che arrivano da tutti i fronti.
Quali fronti? In primis proprio la diffusione del contagio. Nel grafico ho sovrapposto all’indice Nasdaq quello dei contagiati e dei deceduti registrati negli Stati Uniti. I numeri fanno impressione, soprattutto guardando le curve che non registrano la minima attenuazione della pendenza, diversamente da quelle in Europa, anzi, quasi verticali, sono proiettate verso nuovi massimi day-by-day. Mentre scrivo siamo a 1,3 M.ni di contagiati e 78.000 deceduti. Numeri che verosimilmente saliranno vertiginosamente da lunedì, quando diversi stati USA riapriranno i battenti, con governatori incapaci a gestire le pressioni pro-riapertura e il Taikun che alimenta l’idea della fine dell’emergenza (sembra abbia detto esattamente così e che voglia smantellare l’unità di crisi COVID!), a caccia com’è di punti di popolarità in vista della partenza della campagna elettorale per le presidenziali. Tra l’altro riaprirà lunedì, sia pur con modalità differenziate, anche tutta l’Europa o quasi.
Il tutto mentre negli USA si registra il dato mostruoso di 20 m.ni di disoccupati ad aprile, che emerge nella sua drammaticità istantanea guardando l’istogramma che trovate a questo link:
tradingeconomics.com e che molto, ma molto ottimisticamente gli analisti governativi confidano di portare (folli a mio parere, ma sarei ben lieto di essere smentito) a soli 800 k per giugno, grazie alla riapertura. Ah, a proposito, da noi i dati di disoccupazione sono drogati dal divieto per le aziende di licenziare per 5 mesi. Ne riparliamo a settembre! Nel frattempo questa estate gli stagionali saranno massacrati dalla mancata riapertura di una percentuale altissima di alberghi, pensioni, B&B, stabilimenti balneari, ristoranti ecc. troppo penalizzati dalle regole imposte dal distanziamento sociale e dal rischio di una denuncia penale nel caso di un positivo nella struttura per una misura di sicurezza magari applicata non troppo rigidamente. Per carità, chiudiamo subito la parentesi Italia, che mi viene la depressione acuta.
Gli altri fronti oltre a una pandemia tutt’altro che sopita e una disoccupazione devastante? La crisi petrolifera tamponata da un ipotetico taglio della produzione (temporaneo) concordato da tutti ma difficile da attuare e quasi sicuramente insufficiente ad arginare la crisi del mondo oil, soprattutto se dovese persistere o addirittura aggravarsi quella COVID.
Poi ancora? Altri fronti? Beh come non citare i rapporti USA-Cina da vertiginose montagne russe (anche se qui i russi c’entrano poco, e a dire la verità avrei dovuto citarli sopra, in ambito virus, perché sembra stiano registrando 10.000 contagiati/giorno!). Tra accuse e improvvise riappacificazioni. Un altalena di emozioni che passa dalle accuse del Taikun di aver generato il virus per attaccare gli USA, al rischio di isolamento internazionale cinese per altre accuse, quelle di un’inadeguata condivisione iniziale dell’emergenza sanitaria, e non ultimo dalla riduzione del 5% dell’import da parte sempre cinese, per via dell’emergenza, che potrebbe rimettere in discussione gli acquisti programmati di beni USA a base dell’accordo tombale che aveva sancito la fine della guerra commerciale tra i due paesi.
3) I MAYA CI HANNO INSEGNATO QUALCOSA?
Questo Eldorado fatto da acquisti pesanti sul Nasdaq ad ogni minima correzione è dunque destinato a continuare all’infinito? Riflettiamoci un attimo. Riaprono tutti, la gente starà meno a casa, farà meno ecommerce, meno videoconference, meno acquisti tecnologici, forse chiuderà l’abbonamento Netflix aperto nel periodo di clausura, starà molto meno su Facebook, su Google ecc.
Speriamo di no, ma all’aggravarsi della crisi COVID, forse quei 20 m.ni di posti di lavoro persi non verranno recuperati, ma aumentati. Se non ci sono entrate fisse, in un paese peraltro, mi sono dimenticato di ricordarlo prima, basato su un sistema sanitario privato, e sei indebitato per il mutuo della casa e/o per il college dei figli, probabilmente non ti passerà neanche per la mente di acquistare l’iPhone SE o una Tesla nuova fiammante. A proposito di college e università americane, cercate su IlSole24Ore online un articolo che mette in evidenza che a settembre sembra che il 70% non riapriranno o si fonderanno con altri istituti per sopravvivere. Dunque anche tutto ciò che serve ad alimentare la formazione a distanza sarà messo in discussione probabilmente (abbonamenti videoconference, connettività, PC ecc.)
Ecco in questo contesto sarei cauto nel dire che il Nasdaq si sostituirà agli enti previdenziali e garantirà una rendita perpetual a tutti quelli che ci investiranno.
4) E’ IL CASO DI METTERSI ‘IN BOLLA’?
Dunque tutta speculazione a breve termine? Siamo in presenza di un’altra bolla?
Vediamo qualche dato significativo che porta a pensare che forse, dico forse, i titoli del Nasdaq sono giusto un po’ sopravvalutati e bisogna prestare attenzione a dove si investe (i trader intraday sono esclusi ovviamente da questo discorso).
A quale valore si può guardare in tal senso se non al PE, il price-to-earnings?
Ebbene c’è un indicatore poderoso in tal senso, il Shiller CAPE 10 ratio o meglio il Shiller cyclically adjusted (for inflation) price-to-earnings ratio. Partendo dall’idea di Benjamin Graham and David Dodd che utilizzarono invece del PE degli ultimi 12 mesi una media degli ultimi 10 anni, il Nobel per l’economia Robert Shiller ha ulteriormente affinato lo strumento.
Dove trovate il valore attuale di questo indicatore per il Nasdaq? Qui:
www.gurufocus.com
Il valore attuale è circa 40, esattamente 39.27. in un range che negli ultimi 10 anni è oscillato tra un minimo di 17.67 e un massimo di 42.50 . Bene e che vuol dire che siamo quasi a 40? Questi i dati storici semplificando molto:
CAPE 10 <= 9.6 mercato fortemente sottovalutato. Attesi rendimenti annuali a doppia cifra su base decennale
CAPE 10 >=25 mercato fortemente sopravvalutato. Le conseguenze sui rendimenti attesi potete immaginarli da soli. Documentatevi in rete per approfondimenti.
Qui ricordo solo il PE di alcuni big:
TESLA 133 (stima)
AMAZON INC 113
PAYPAL 92
NETFLIX 88
NVIDIA 67
ADOBE 55
e cito per cronaca la farmaceutica MYLAN che ha un PE di 600…
5) VOGLIAMO METTERCI UN PO’ DI A.T.? NO, NON ET, A.T….
Sì anche l’analisi tecnica, che molti bistrattano e che giudicano analisi ex-post priva di ogni capacità predittiva, ci racconta qualcosa. Valutate voi che peso darle.
Primo siamo sulla resistenza rappresentata dalla base del gap down da cui a febbraio è partito lo short. Probabilmente lo chiuderà il gap e magari andrà anche a fare doppio massimo lassù in alto, in corrispondenza di quello storico. Ma tutto questo movimento rialzista, soprattutto l’ultimo pezzo della salita lo sta facendo con volumi decrescenti e anche il vecchissimo e per molti inutile MACD dimostra una divergenza, massimi decrescenti.
Per dirla tutta quello che penso è che se arriva sui massimi e corregge e poi riparte verso la luna allora il movimento – prescindendo dal contesto – potrebbe anche convincermi, ma una salita così a razzo è da misurare con le incognite della riapertura e di quello che seguirà. Insomma non so se quella V disegnata sul daily è quella di “Vittoria”..
Superfluo dire che quelle sopra espresse sono considerazioni personali che non vogliono sollecitare minimamene alcunchè a fare alcun cosa. Sono solo ‘idee’ come riporta il nome di questa sezione di TW. Buon w.e.
La contrazione dei multipli e la rotazione sui value stocksSaranno due i temi dei prossimi mesi sul mercato azionario: la contrazione dei multipli di borsa e la rotazione sui value stocks.
Il focus e’ cambiato. Chi fino a soli 10 giorni fa comprava bendato, confidando sull’azione accomodante della FED, ora ha perso totalmente la fiducia. Spaventato, ha timore che la FED possa fare poco davanti ad un rischio macro mondiale associato alla diffusione del coronavirus. I multipli di borsa stellari a cui trattavano molti titoli iniziano ad essere messi in discussione e cosi, si passa alla rotazione. Si vendono i growth stocks e si comprano titoli piu’ cheap.
Per questo motivo, gli indici come quelli USA, Nasdaq in particolare, saranno gli indici piu’ a rischio nei prossimi mesi. Essi sono a rischio di maggiori ribassi dato che i loro multipli sono quelli piu’ elevati.
Primi fra tutti, i titoli del FANG+ index che racchiude Apple Inc., Amazon.com Inc., Google parent Alphabet Inc., Facebook Inc., Alibaba Group Holding Ltd., NVIDIA Corp., Netflix Inc., Tesla Inc., Baidu Inc. e Twitter Inc. Questi sono i titoli “piu’ amati” dai retailers e dai gestori. Sono quelli che maggiormente pesano sugli indici e che probabilmente traineranno al ribasso gli indici stessi, date le valutazioni a cui trattano.
Attualmente i titoli FANG+ trattano a 34X gli utili stimati dagli analisti per il 2020, multiplo simile a quello a cui trattavano i titoli del Russel 1000 a marzo del 2000, prima dello scoppio della bolla. Se poi prendiamo il multiplo considerando il rapporto dei prezzi sugli utili dello scorso anno, il ratio sale a 55, a premio dell’8% rispetto al medesimo ratio che aveva il Russel 1000 sugli utili storici prima dello scoppio della bolla. I multipli salgono poi ancora se si aggiustano gli utili per l’inflazione. Ma non finisce qua. Se analizziamo i multipli sul fatturato, la picture non cambia. I titoli FANG trattano a 5.9X il fatturato, circa il 40% in piu’ del multiplo a cui trattavano i titoli growth del Rusell 1000 prima del marzo 2000.
Da qualsiasi ottica si leggano questi multipli, essi risultano particolarmente cari.
Cio’ che preoccupa e’ il peso che questi titoli assumono sugli indici. 8 dei titoli FANG sono aziende USA che pesano solo per il 13% sul Russel 1000. Un ribasso del 10% di tali titoli e’ gia’ in grado, da solo, di far scendere il Russel 1000 dell’1.3%.
Ma il mercato USA, non e’ caro solo in termini assoluti, e’ caro anche in termini relativi.
Se raffrontiamo il P/E del mercato USA con i multipli dell’indice Morgan Stanley World Ex USA, il divario dal 2009 e’ considerevole. Tale divario sottopone il mercato USA ad un maggior rischio downside qualora gli operatori decidessero di non voler piu’ pagare un premio valutativo cosi elevato in un contesto di possibile rallentamento marcato dell’economia USA.
E allora entra in gioco la rotazione. In tale contesto, potrebbero essere i titoli value, quelli con valutazioni meno elevate in termini assoluti e relativi a sovraperformare il mercato. Questo e’ quanto e’ avvenuto nel sell off del 1973. In quel periodo, i titoli growth, a piu’ elevata crescita hanno registrato una flessione del 48% (da gennaio 1973 a settembre 1974). Al contrario, i titoli piu’ cheap hanno registrato una flessione del 28%.
Nello scoppio della bolla del 2000, le azioni piu’ cheap dello S&P500 realizzarono una perdita limitata al 10% mentre i titoli piu’ profittevoli dell’indice USA registrarono una flessione del 32%.
In sintesi, gli elevati multipli a cui trattano gli indici USA, rendono il mercato USA particolarmente vulnerabile, in particolare i titoli growth e ad elevata concentrazione delle posizioni sia da parte degli investitori retail che da parte degli investitori istituzionali. I titoli FANG sono un chiaro esempio.
La pressione sugli indici USA potrebbe aumentare se:
1) I fondi quant dovessero iniziare a vendere pesantemente. Importante monitorare la tenuta dei livelli di 3050 dello S&P500 e la rottura delle media a 200gg.
2) I casi di coronavirus dovessero espandersi massicciamente anche in USA.
3) La FED dovesse rimanere inerme e attendista.
Al contrario, potremmo assistere ad un rimbalzo degli indici, qualora l’amministrazione Trump e la FED dovessero introdurre misure concrete a sostegno dell’economia. A quel punto il focus si sposterebbe di nuovo e nessuno si preoccuperebbe piu’ di pagare multipli elevati. Il Coronavirus verrebbe considerato come una normale influenza.
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SHORT POSITION NVIDIA CORPORATIONSi e' verificata la condizione SHORT secondo la strategia delle medie mobili di Scott Lowry. La EMA 18 prima taglia al ribasso la EMA 40 mentre i prezzi si trovano sotto la EMA 18. I prezzi successivamente vanno a testare al ribasso la EMA 18 superandola di poco per poi tornare sotto la EMA 18. I prezzi si trovano anche sotto la media mobile a 200 periodi.
Possibile ritracciamento su NVDASalve a tutti. Oggi guardando il grafico daily di NVIDIA possiamo vedere ce c'è stato un breakout a rialzo del triangolo disegnato, il quale indicava un momento di respiro per l'azienda, la quale ha perso il 56% del suo valore. Questo breakout potrebbe farci pensare ad un ritracciamento che potrebbe fare, per poi magari continuare a scendere. Take profit posizionati sui livelli 38.2 e 61.8 di fibonacci partendo dall'ultimo massimo. Stop loss posizionato sotto l'ultimo ritracciamento.
Futuro incerto per Stm: domanda mondiale di chip in forte calo.Recentemente Equita Sim ha sottolinea le difficoltà di due grandi società statunitensi, come Applied Materials e Nvidia che hanno fornito una indicazione di vendite inferiori alle stime.
Ciò nonostante la banca d'affari conferma su Stmicroelectronics la raccomandazione d'acquisto a buy e Tp a 20 euro.
Purtroppo il quadro tecnico racconta una dinamica del prezzo totalmente divergente.
Infatti il canale ribassista che tiene in scacco i prezzi da fine agosto scorso, in prossimità del cedimento dei 19 euro, non ha ancora terminato la sua forza distruttiva minacciando di spingere presto i prezzi sotto quota 12 euro.
Inoltre la debole stabilizzazione delle quotazioni lungo il supporto di 12.10 euro, senza alcun tentativo di oltrepassare la resistenza più ravvicinata di 13.50 euro, fornisce indizi preoccupanti circa l'interesse del mercato ai prezzi attuali.
L'analisi dell'indicatore di trend cci segnala la formazione di una divergenza rialzista, caratterizzata da un tratto della linea a pendenza crescente, ma con valori assoluti negativi.
Ciò di traduce nella possibilità di vedere presto un forte ritorno della volatilità, con un possibile test oltre i 14 euro, qualora anche il Ftse Mib inizi una buona fase di recupero.
Al contrario qualsiasi cedimento sotto quota 12 aprirebbe la strada ad ulteriori cali verso i 10.50 euro, visto anche la pioggia di tagli sulle stime della domanda mondiale di chip.
Strategie operative
Per le posizioni long : attendere la fine del consolidamento dei prezzi lungo il supporto di 12.10 euro, prima di intraprendere acquisti.
In alternativa con un profilo di rischio più elevato collocare un ordine pendente a 11.40, con stop loss a 10.20 e target a 14.40 euro.
Per le posizioni short : attendere la verifica del test della resistenza di 14.40 il cui esito negativo può essere sfruttato acquistando una opzione Put, scadenza gennaio 2019, strike 14 euro.