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Si stabilizza dopo calo vicino a minimi di 6 mesi

I prezzi del petrolio sono sostanzialmente stabili, mentre il mercato valuta la scarsità dell'offerta in un contesto di timori per la domanda, dopo che l'accumulo di scorte di greggio e di benzina negli Stati Uniti ha fatto scendere i prezzi ai minimi di diversi mesi nella seduta precedente.

** Intorno alle 12,00 i futures sul Brent BRN1! sono in rialzo di 53 centesimi, pari allo 0,54%, a 97,29 dollari al barile, mentre i futures del West Texas Intermediate CL1! guadagnano 76 centesimi, o l'0,82%, a 91,41 dollari.

** Entrambi i benchmark erano calati ieri ai livelli più bassi da prima dell'invasione russa dell'Ucraina del 24 febbraio, che Mosca chiama una "operazione speciale".

** La decisione di ieri dell'Opec+ di aumentare l'obiettivo di produzione di petrolio di 100.000 barili al giorno a settembre ha contribuito ad alimentare un sentiment ribassista.

** Sebbene l'aumento equivalga ad appena lo 0,1% della domanda globale, le prospettive della domanda rimangono offuscate dai crescenti timori di una contrazione dell'economia negli Stati Uniti e in Europa, dalle difficoltà del debito nelle economie dei mercati emergenti e da una rigida politica contro il Covid-19 in Cina, il maggiore importatore di petrolio al mondo.

** Un ulteriore sostegno ai prezzi è arrivato dal Consorzio dell'oleodotto del Caspio (Cpc), che collega i campi petroliferi kazaki con il porto russo di Novorossiisk sul Mar Nero, e che ieri ha detto che le forniture sono notevolmente diminuite.

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