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Tim, Cdp condivide strategia con azionisti, ha autonomia operativa - Gorno

Cassa Depositi e Prestiti deve obbligatoriamente confrontarsi con i suoi azionisti, in primis il Ministero dell'Economia, ma in quanto operatore di mercato ha una sua autonomia operativa.

E' quanto affermato dal presidente dell'istituto Giovanni Gorno Tempini, nel corso di un convegno a Bergamo, in risposta ad una domanda sulla libertà di azione di Cdp rispetto ai desiderata del governo di turno, in particolare in riferimento al dossier di Telecom Italia (Tim) TIT

"Non voglio entrare nel merito del singolo caso perchè non è opportuno", ha precisato Gorno Tempini, che siede anche nel cda di Tim.

"Noi abbiamo necessariamente l'obbligo di confrontarci con i nostri azionisti...dall'altro lato, noi abbiamo un cda che ha una sua autonomia operativa", ha proseguito.

"Se noi fossimo percepiti come semplici esecutori di strategie imposte da altri, saremmo riclassificati da Eurostat come parte del perimetro del debito pubblico. E questo non credo sia interesse di nessuno", ha sottolineato Gorno Tempini, ricordando che il debito di Cassa ammonta a circa 400 miliardi di euro.

Cassa Depositi e Prestiti, di cui il Ministero dell'Economia detiene una quota di poco superioe all'80%, sta trattando l'acquisto della rete di Tim per favorire la creazione di una rete unica con Open Fiber. L'operazione è anche un asse portante del piano di riassetto del gruppo telefonico elaborato dall'AD di Tim Pietro Labriola.

Il termine per inviare un'offerta non vincolante per la rete di Tim scade alla fine di questo mese.

All'interno del nuovo governo di centrodestra si sono levate voci critiche rispetto a tale schema, con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessio Butti che sta sponsorizzando uno schema che passa invece per il lancio di un'Opa sul capitale di Tim, di cui Cassa possiede già il 10% delle azioni ordinarie.

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