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In calo, Russia minimizza prospettive ulteriori tagli Opec+

I prezzi del greggio perdono terreno dopo che il vice primo ministro russo Alexander Novak ha minimizzato la prospettiva di ulteriori tagli alla produzione da parte dell'Opec+ alla riunione della prossima settimana.

** Intorno alle 11,15 italiane, i futures sul Brent BRN1! cedono 90 centesimi, o l'1,15%, a 77,46 dollari il barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) CL1! perde 97 centesimi, o l'1,3%, a 73,37 dollari il barile.

** "Non credo che ci saranno nuovi passi, perché solo un mese fa sono state prese certe decisioni sulla riduzione volontaria della produzione di petrolio da parte di alcuni Paesi...", ha detto Novak secondo quanto riferito dal quotidiano Izvestia.

** Nella seduta precedente, i prezzi del petrolio sono stati sostenuti da un avvertimento del ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita, secondo cui gli 'short-seller' che scommettono su un calo dei prezzi del petrolio dovrebbero "stare attenti".

** Anche l'incertezza sul debito degli Stati Uniti pesa sui prezzi.

** Nonostante i progressi fatti nelle trattative sul tetto di debito, diverse questioni rimangono irrisolte, ha detto lo speaker della Camera Kevin McCarthy, a pochi giorni dalla scadenza fissata per alzare il limite di indebitamento del governo federale e scongiurare il rischio di un default.

** I cali dei prezzi sono limitati da una inattesa e forte contrazione delle scorte di greggio statunitensi nella settimana fino al 19 maggio, emersa dai dati Eia di ieri.

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