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Quattro pretendenti per quota terminale Gnl di Exxon a Rovigo - fonti

Quattro gruppi internazionali sono in gara per acquistare una quota di maggioranza del terminale Gnl offshore di Rovigo di Exxon Mobil Corp XOM.

E' quanto hanno riferito due fonti a conoscenza della situazione, aggiungendo che l'operazione valuterebbe l'intera infrastrutture circa 800 milioni di euro.

Lo scorso marzo Exxon aveva annunciato una possibile vendita della quota di maggioranza di Adriatic Lng, il principale terminale di rigassificazione italiano, nell'ambito di una più ampia strategia di disinvestimento da attività non strategiche.

L'asset, che il gruppo Usa punta a vendere con l'aiuto di Rothschild & Co, ha attirato l'interesse di diversi fondi infrastrutturali e gruppi internazionali grazie anche all'atteso aumento dell'importazioni di gas da parte dell'Italia per sostituire in parte le forniture tramite gasdotti dalla Russia.

BlackRock BLK, Igneo Infrastructure Partners, l'asset manager tedesco IKAV e il gruppo di infrastrutture energetiche VTTI, legato al trader di materie prime Vitol e al fondo infrastrutturale australiano IFM, sono nella short-list per l'acquisto della quota di maggioranza nel terminal, secondo una delle fonti.

Non è stato possibile al momento avere un commento da parte di BlackRock, IKAV e VTTI. Nessun commento da parte di Igneo Infrastructure Partners e Rotschild.

"Come prassi aziendale, non commentiamo voci di mercato o speculazioni", ha detto a Reuters Todd Spitler, portavoce di Exxon.

Il terminale di Rovigo è detenuto al 70,7% dalla controllata ExxonMobil Italiana Gas, mentre Qatar Terminal Company Limited, divisione di QatarEnergy, e Snam SRG controllano rispettivamente il 22% e il 7,3%.

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