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L'euro sale

Uno sguardo alla giornata di Wayne Cole.

Avvio di settimana all'insegna della tranquillità in Asia per via delle festività che interessano buona parte della regione. I futures su Wall Street sono pressoché piatti ma quelli su Eurostoxx guadagnano lo 0,5% e sembrano destinati a estendere la corsa al rialzo.

Probabilmente molto di questo trend si deve al calo del 60% nei prezzi del gas visto da dicembre e dal sollievo per aver constatato che non si è concretizzato lo scenario peggiore della crisi energetica, nonostante il calo delle temperature di questi giorni.

Secondo gli analisti, questa settimana assisteremo anche a un miglioramento delle stime 'flash' degli indici Pmi in Europa per il mese di gennaio.

A questi fattori si aggiungono le dichiarazioni 'hawkish' del consigliere Bce Knot che hanno spinto l'euro a un nuovo massimo da nove mesi a 1,0903 sul dollaro.

Knot viene considerato in seno al consiglio Bce un esponente dei falchi, ala che recentemente ha dovuto fare i conti con le indiscrezioni su un possibile rallentamento della stretta monetaria di Francoforte.

Secondo l'ultimo sondaggio Reuters, la Bce varerà un rialzo da 50 punti base sia in febbraio che in marzo con un picco a 3,25% mentre la Fed dovrebbe quasi sicuramente procedere con un ritocco all'insù da 25 punti base la prossima settimana.

Le minute della riunione di dicembre della Banca del Giappone, quando Tokyo ha sorpreso i mercati allargando il range di oscillazione della curva dei rendimenti, hanno messo in luce un approccio ancora 'dovish' da parte dei consiglieri. La decisione allora era davvero mirata a porre rimedio alle storture del mercato obbligazionario e non era un segnale di una futura stretta o di un abbandono della politica di controllo della curva dei rendimenti.

I consiglieri hanno chiesto che la Banca del Giappone spiegasse ai mercati che il cambiamento non era da interpretare come un passo verso l'abbandono di una politica accomodante, cosa che non si è verificato nel comunicato.

Il fulcro della discussione ha riguardato l'importanza di mantenere lo stimolo, una posizione che il governatore Kuroda ha ripetuto con più forza dopo la riunione della scorsa settimana.

Alla luce di tutto ciò, se la politica di controllo della curva dei rendimenti cambierà ciò avverrà probabilmente con il nuovo governatore in aprile, e non è chiaro se l'intero consiglio sarà d'accordo.

Principali 'driver' di seduta:

- Interventi Bce: Lagarde e Panetta

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