ReutersReuters

Pmi sotto la lente, mercati alla ricerca di segnali di ripresa

Uno sguardo alla giornata sui mercati europei e globali, di Tom Westbrook

Gli indici Pmi danno il via a una settimana intensa dal punto di vista macro e dei risultati.

Gli ultimi dati sulla manifattura sono stati positivi, soprattutto negli Stati uniti, e gli investitori sono alla ricerca di segnali di un miglioramento anche fuori dagli Usa.

Le aspettative fotografano un indice per la manifattura europea ancora in contrazione, a 46,6, in un quadro che potrebbe aumentare le pressioni sull'euro EURUSD.

In Giappone la manifattura è stata protagonista di una flessione nel mese di aprile, sebbene a un ritmo molto lento con l'indice che si è attestato a 49,9, a un soffio dalla soglia di 50 che separa crescita da contrazione.

Lo yen USDJPY scambia vicino ai minimi di un trentennio e a un soffio dalla soglia di 155 che, secondo gli operatori, potrebbe far scattare l'intervento delle autorità giapponesi.

Nella notte è stato infatti lanciato il più forte monito su un possibile intervento a sostegno dello yen in attesa del meeting della Banca del Giappone dei prossimi giorni.

Gli indici Pmi in Gran Bretagna sono visti pressoché stabili. La sterlina ha perso terreno dopo che, la scorsa settimana, il vice governatore della Banca d'Inghilterra, Dave Ramsden, ha usato toni 'dovish' affermando che è più probabile che l'inflazione sorprenda al ribasso.

La divisa britannica GBPUSD ha toccato il minimo di cinque mesi ieri e i rendimenti dei gilt sono scesi con gli investitori che hanno previsto un taglio dei tassi in agosto.

Passando ai risultati societari, da ricordare quelli Texas Instruments TXN e Tesla TSLA ma anche General Motors GM, General Electric GE, Pepsi PEP e Ups UPS.

La Cina ha indicato il fixing dello yuan a un livello inferiore rispetto alla precedente seduta USDCNY. I titoli di Stato cinesi hanno aumentato i guadagni che stanno spingendo i rendimenti ai minimi storici e portando quello del decennale al di sotto dell'analoga scadenza Usa con il più ampio divario in vent'anni.

L'oro perde GOLD l'1% e i mercati obbligazionari si stabilizzano con gli operatori in attesa dei dati sull'inflazione Usa di giovedì.

Reuters Graphics
Thomson ReutersYen weakens to a 34 year low

Principali 'driver' di mercato:

Indici Pmi zona euro, Gran Bretagna e Usa

Risultati: Texas Instruments, Visa, Tesla, Pepsi, Ups, Gm, Ge, Lockheed e Halliburton

(versione italiana Sara Rossi, editing Andrea Mandalà) ((sara.rossi@thomsonreuters.com; +39 06 80307736))

Accedi o crea un account gratuito per leggere queste notizie