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la Ue è preoccupata per l'impatto dell'operazione di KKR e Telecom Italia sulla concorrenza all'ingrosso, dicono le fonti

Le autorità antitrust dell'Unione europea stanno chiedendo a rivali e clienti se la proposta di acquisizione della rete di accesso alla rete fissa di Telecom Italia (TIM) TIT da parte della società di investimento statunitense KKR KKR possa ostacolare il mercato all'ingrosso italiano, hanno detto martedì persone che hanno familiarità con la questione.

Tali preoccupazioni normative potrebbero portare a una lunga indagine sull'accordo e mettere sotto pressione KKR affinché offra rimedi significativi. I rivali hanno citato il rischio di un aumento dei prezzi una volta completata l'operazione.

KKR sta acquistando la rete nazionale di TIM per un valore massimo di 22 miliardi di euro (23,5 miliardi di dollari) in un'operazione (link) che renderebbe il gruppo italiano di telecomunicazioni il primo in un grande Paese europeo a cedere la propria rete fissa.

La rete fissa di TIM, o NetCo, copre quasi l'89% delle abitazioni del Paese e i suoi cavi in fibra e rame si estendono per 23 milioni di km (14,3 milioni di miglia) in tutto il Paese. La vendita fa parte di un piano sostenuto dal governo per ridurre il debito e rilanciare il gruppo.

La settimana scorsa KKR ha chiesto l'approvazione dell'antitrust della Ue (link) per l'operazione, spingendo l'autorità di controllo della concorrenza della Ue a inviare lunedì dei questionari ai rivali e ai clienti per chiedere un riscontro.

Gli intervistati hanno tempo fino al 30 aprile per rispondere al documento di 49 pagine con 79 domande.

Il documento indica che la Commissione Europea è preoccupata per la sostenibilità della concorrenza all'ingrosso in Italia.

La Commissione e KKR hanno rifiutato di commentare.

L'autorità di vigilanza della Ue si è anche preoccupata di sapere se l'accordo tra le due società mettesse a rischio la concorrenza in Italia e anche i rischi di coordinamento nel mercato tra NetCo e la rivale OpenFiber, controllata dal finanziatore statale italiano CDP e dal gruppo di investimento australiano Macquarie.

Il questionario chiedeva anche di valutare l'impatto dell'operazione sugli utenti commerciali. Il governo italiano intende acquisire il 20% di NetCo per controllare un asset ritenuto di importanza strategica.

La settimana scorsa TIM ha detto di essere sulla buona strada per concludere l'operazione entro l'estate. La Commissione dovrebbe decidere sull'operazione entro il 30 maggio.

(1 dollaro = 0,9348 euro)

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