Preparandosi alle montagne russe della tecnologia

Uno sguardo alla giornata dei mercati europei e globali a cura di Ankur Banerjee

I titoli tecnologici sono ancora una volta destinati a influenzare i mercati dopo che le previsioni poco brillanti della società madre di Facebook, Meta Platforms META, hanno scatenato un ampio sell-off in tutte le regioni.

Le previsioni di Meta sui ricavi, inferiori alle attese, e le indicazioni di un aumento delle spese hanno fatto crollare il valore di mercato di Meta di 200 miliardi di dollari e hanno trascinato al ribasso molti dei suoi rivali, mentre le preoccupazioni per l'aumento dei costi dell'IA pesano sul sentiment.

I titoli tecnologici asiatici (.MIAPJIT00NUS) hanno seguito l'esempio e sono scesi del 2%, mentre i titoli tecnologici di Taiwan TAIEX e della Corea del Sud KOSPI hanno perso entrambi l'1%. Tutti gli occhi saranno ora puntati sui titoli tecnologici europei (.SX8P).

I risultati di Intel INTC, Alphabet GOOG e Microsoft MSFT forniranno probabilmente un quadro più completo della situazione delle aziende nella corsa all'intelligenza artificiale.

Un giovedì ricco di utili attende i trader in Europa, con le banche sotto i riflettori, mentre gli osservatori dello yen continuano a guardarsi intorno per un possibile intervento ora che la valuta ha superato l'importante soglia psicologica di 155 per dollaro.

Deutsche Bank DBK, BNP Paribas SA BNP e Barclays Plc BARC hanno in calendario oggi i risultati e l'attenzione si concentrerà sul loro margine d'interesse netto, soprattutto con i tassi d'interesse in Europa e nel Regno Unito che nelle attese dovrebbero scendere nella seconda metà dell'anno.

La banca centrale turca non ridurrà il tasso di riferimento dall'attuale 50% fino al quarto trimestre, secondo un sondaggio Reuters condotto tra gli economisti. La decisione politica è prevista in giornata.

Lo yen ha superato l'ultima linea di demarcazione di 155 per dollaro e, mentre lo spettro di un intervento da parte di Tokyo incombe, l'assenza di notizie da parte del ministero delle Finanze può forse incoraggiare gli orsi dello yen.

Domani la Banca del Giappone conclude la sua riunione politica e l'attenzione sarà rivolta ai commenti del governatore della BoJ Kazuo Ueda e al suo tono. Ueda dovrà evitare l'episodio del 2022, quando le osservazioni dovish del suo predecessore innescarono un crollo dello yen che costrinse Tokyo a intervenire, spendendo circa 60 miliardi di dollari per difendere lo yen.