Parigi si contende la corona europea dell'intelligenza artificiale con l'avvicinarsi di una conferenza chiave

Questa settimana la Francia ospiterà dirigenti tecnologici e personalità politiche, tra cui l'ex segretario di Stato americano John Kerry, il capo dell'industria della Ue Thierry Breton e l'ex capo di Google Eric Schmidt, per affermare il ruolo di Parigi come hub dell'intelligenza artificiale.

La conferenza "Viva Technology" metterà gli innovatori francesi al centro dell'attenzione, mentre i partecipanti affronteranno le questioni chiave dell'intelligenza artificiale (AI), compreso il suo potenziale impatto sulle prossime elezioni e sul cambiamento climatico.

Anche LVMH MC, il più grande gruppo del lusso al mondo, con sede a Parigi, ha sostenuto VivaTech come partner fondatore dell'evento.

Il presidente e amministratore delegato Bernard Arnault - uno degli individui più ricchi del mondo - dovrebbe attirare le folle durante la sua visita al vasto stand del gruppo, che presenta le nuove tecnologie di marchi prestigiosi come Louis Vuitton, Tag Heuer e Dior.

Negli ultimi 18 mesi, la Francia ha cercato di costruirsi una reputazione come leader nell'IA generativa, la tecnologia alla base di ChatGPT di OpenAI e di strumenti simili, cercando di attrarre nuove startup.

Il presidente Emmanuel Macron ha attirato investimenti (link) da grandi aziende tecnologiche americane come Amazon AMZN e Microsoft MSFT, cercando di rilanciare i piani della Ue (link) per integrare meglio i mercati dei capitali in tutto il continente. Egli spera che ciò contribuisca a raccogliere i capitali necessari per alimentare le aziende emergenti nel campo dell'intelligenza artificiale.

Secondo gli organizzatori, lo status di Parigi come capitale mondiale del lusso può aiutarla ad attrarre investimenti nella tecnologia.

"Il lusso è sempre legato all'innovazione, perché l'obiettivo è sempre quello di fornire qualcosa che nessun altro è in grado di fornire", ha detto Francois Bitouzet, amministratore delegato di VivaTech, che ha citato l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue come fattore di crescita della Francia.

Parigi si è classificata al secondo posto rispetto a Londra in termini di investimenti tecnologici, ma ci sono segnali di cambiamento, ha aggiunto Bitouzet.

"L'ecosistema di Parigi è molto dinamico e negli ultimi anni sono stati effettuati molti investimenti", ha detto.

Secondo un recente rapporto della società di venture capital Atomico, gli investitori hanno investito quasi 8 miliardi di dollari nelle aziende tecnologiche francesi nel 2023, dietro alla Gran Bretagna (13 miliardi di dollari) ma davanti alla Germania, terza classificata (7 miliardi di dollari).

Sebbene Parigi non sia in grado di sfidare immediatamente Londra per il primo posto, le startup tecnologiche sono nate in Francia a un ritmo più veloce rispetto a qualsiasi altra parte d'Europa, con quasi 3.000 fondazioni nel 2023, secondo Atomico.

Un numero simile si è insediato in Gran Bretagna nello stesso periodo, ma il numero di nuove aziende fondate ogni anno è in calo dal 2020.

LE AZIENDE PIÙ IN VOGA

Nei 18 mesi trascorsi da quando ChatGPT ha scatenato la mania dell'IA generativa, alcuni dei round di raccolta fondi più redditizi sono stati raccolti da aziende con sede a Parigi.

Alcune delle aziende più interessanti di Parigi sono state fondate da ex ricercatori di aziende leader del settore come Google DeepMind GOOG, come Mistral AI e Holistic AI.

Lo scorso settembre, Julien Launay ha lasciato il suo lavoro presso Hugging Face (link), un'azienda franco-americana leader nel settore dell'IA, per lanciare la sua startup, Adaptive ML, che aiuta altre aziende a costruire i propri strumenti di IA generativa e ha personale a Parigi e New York.

La società ha raccolto 20 milioni di dollari meno di sei mesi dopo, in un round guidato dalla californiana ICONIQ Capital e da Index Ventures, che ha sedi sia a Londra che a San Francisco.

"ICONIQ e Index sono stati i due investitori principali, ma se si considerano quelli più piccoli abbiamo cercato di coinvolgere molti finanziatori francesi perché pensavamo che fosse una buona mossa", ha detto Launay. "La Francia ha molti talenti e molte startup, ma in termini di fondi è ancora molto inferiore agli Stati Uniti"

Le startup europee hanno storicamente trovato difficoltà a raccogliere le grandi quantità di capitale richieste dagli investitori locali. Mentre la Ue offre un enorme mercato unico per beni e servizi, i mercati dei capitali dei 27 Stati membri sono caratterizzati da un labirinto di leggi sui titoli, tasse e contabilità diverse, con conseguenti costi di conformità più elevati e mercati meno liquidi.

la cosa più importante è che queste aziende ottengano finanziamenti", ha detto Hannah Seal, partner di Index. "L'importante è che queste aziende sentano di poter continuare a trovare e reclutare i talenti per costruire colossi in Europa, e vediamo che è sempre più così"