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Wall St oscilla in una chiusura contrastata di venerdì 13; la Fed è in agguato

Punti chiave:
  • Il Nasdaq avanza; l'S&P 500 è in calo; il Dow scende
  • I settori delle telecomunicazioni sono i più in calo tra quelli dell'S&P; i tecnologici guidano i guadagni
  • Dollaro ~basso; bitcoin, greggio in rialzo >1%; oro in calo >1%
  • Il rendimento del decennale USA sale al 4,40%

WALL ST VACILLA IN UNA CHIUSURA MISTA DI VENERDÌ 13; LA FED È IN AGGUATO

I titoli azionari statunitensi hanno faticato a trovare una direzione venerdì, mentre gli investitori hanno dovuto fare i conti con l'aumento dei rendimenti dei Treasury da un lato e il rinnovato fervore dell'AI dall'altro.

I rendimenti di riferimento dei Treasury decennali statunitensi hanno toccato i massimi di tre settimane, offrendo agli investitori un'alternativa alle azioni in un momento di valutazioni elevate, mentre le previsioni ottimistiche di Broadcom AVGO hanno alimentato le speranze che la mania dell'intelligenza artificiale, che ha guidato gran parte dei guadagni di Wall Street negli ultimi due anni, abbia ancora gambe.

I principali indici hanno fornito un quadro misto alla chiusura: il Nasdaq ha chiuso in verde, l'S&P 500 ha chiuso sostanzialmente poco mosso, mentre il Dow ha chiuso la seduta in territorio negativo.

L'S&P 500 e il Dow hanno registrato perdite settimanali, mentre le azioni tecnologiche hanno spinto il Nasdaq - che mercoledì ha superato per la prima volta il livello di 20.000 - a un modesto guadagno da venerdì a venerdì.

La settimana è stata segnata da una serie di indiscrezioni stampa economici che hanno confermato che l'inflazione si è fermata a novembre lungo il suo serpeggiante percorso di rientro verso l'obiettivo del 2% fissato dalla Federal Reserve.

Sebbene i mercati finanziari continuino a prevedere che la Fed taglierà i tassi di 25 punti base al termine della riunione politica della prossima settimana - lo strumento FedWatch del CME fissa tale probabilità al 97,1% - cresce la sensazione che il taglio sarà accompagnato da un lato di retorica da falco e da un grafico a punti che prevede un ritmo più lento di riduzione dei tassi di interesse nel prossimo anno.

La decisione della banca centrale sui tassi, la dichiarazione che l'accompagna e la sintesi delle proiezioni economiche (SEP) sono al centro dell'attenzione la prossima settimana.

Altri potenziali movimenti di mercato sono rappresentati da quattro distinti indiscrezioni stampa dell'instancabile Dipartimento del Commercio: le vendite al dettaglio, l'avvio delle costruzioni e i permessi edilizi, la terza e ultima puntata del PIL del terzo trimestre e, di particolare importanza, la serie ad ampio raggio delle spese per consumi personali (PCE) di venerdì.

Ecco l'istantanea di chiusura:

(Stephen Culp)

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