Evasione fiscale e serbatoi manodopera, sequestro 46,6 mln euro a FedEx
La procura di Milano ha disposto il sequestro preventivo d'urgenza di 46,6 milioni di euro alla unit italiana del colosso Usa delle spedizioni FedEx FDX nell'ambito di una inchiesta per frode fiscale legata alla illecita somministrazione di manodopera.
Lo si evince dal decreto di sequestro di 75 pagine, letto da Reuters ed eseguito dalla Guardia di Finanza di Milano a carico di FedEx Express Italy srl per il largo ricorso all'esternalizzazione dei servizi di logistica a cooperative-serbatoi di manodopera, in grado di offrire un costo del lavoro stracciato perché inadempienti rispetto agli obblighi di pagare le tasse all'Erario e versare i contributi all'Inps.
FedEx in un comunicato ha risposto che l'azienda "gestisce la propria attività secondo i più elevati standard etici e di conformità".
"Stiamo collaborando con le autorità competenti, fornendo tutte le informazioni richieste nell'ambito dell'indagine".
"Questa situazione non ha alcun impatto sui nostri servizi. L'Italia continua a essere un mercato cruciale per FedEx, con investimenti significativi effettuati nella nostra rete negli ultimi anni", ha concluso.
Si tratta solo dell'ultimo caso, identico a una lunga serie scoperta dalla GdF e dalla procura negli ultimi anni.
Uguale la dinamica, evidenziata nel decreto di sequestro: un vantaggio per le cooperative-serbatoi di manodopera che non pagano le imposte dirette e indirette e non pagano i contributi previdenziali e assicurativi dei lavoratori; il vantaggio per il committente di turno che sta nell'abbattimento del costo del lavoro e nell'avere a disposizione una forza lavoro sempre flessibile e disponibile.
Nel decreto, i pm elencano le 19 società che sono state oggetto di indagini per le stesse fattispecie negli ultimi anni: si va da Dhl a Gls, da Schenker a Esselunga, Gs, Bennet, Geodis e Ups.
Finora, scrivono i pm, queste aziende hanno dovuto versare all'erario oltre 552 milioni di euro.