Obbligazionario High yield – Tutta questione di duration? Le previsioni circa gli incrementi dei tassi d’interesse, nonché prospettive di maggiori difficoltà per le aziende (e la loro situazione debitoria), mi hanno fatto –in maniera razionale- restare lontano dal mercato obbligazionario, considerato l’effetto clamoroso che l’innalzamento dei tassi e la fiammata inflazionistica hanno avuto sul valore in conto capitale delle obbligazioni. Se prendiamo in considerazione, il mercato dei bond investment grade di natura “aggregate”, ovvero utilizzando come parametro di riferimento un ETF diversificato a livello globale su tutta la curva delle scadenze, vedremo come il comparto, da inizio 2022 abbia determinato perdite di valore per circa il 10,80% .
Attenzione, parliamo di un’asset class utilizzata per la costruzione dei portafogli meno rischiosi, che in questo scenario ha portato ad importanti perdite persino gli investitori meno propensi al rischio.
In quest’ottica, come anticipato prima, sono rimasto lontano da tutto l’High Yield, tuttavia sembrerebbe essere stata una scelta errata.
Nel grafico sopra troviamo 3 tipologie di fondi sub-investment grade:
High Yield Short Duration USA (linea gialla);
High Yield USA (linea arancione);
High Yield Euro (linea celeste).
Come possiamo vedere, l’HY Europeo, seguendo il mercato obbligazionario, da gennaio 2022 ha molto sofferto, con una perdita dell’11% circa.
L’HY USA con il recupero degli ultimi mesi, fa segnare una performance del 2,7% circa.
Clamoroso, invece, l’andamentale dell’HY Short Term USA, con un guadagno del 9%.
Gli investitori in questa fase di incertezza e di forte inflazione, in un clima d’innalzamento dei tassi, sembrerebbero aver preferito obbligazioni corporate, con una cedola più elevata (considerato il maggior rischio default dell’emittente) denominate in dollari. Questa combinazione ha trainato il comparto, in controtendenza rispetto all’investment grade. La propensione verso la short duration e la scelta di emittenti più rischiosi, permette di poter godere di flussi di cassa più elevati, compensando il rischio sulla durata finanziaria breve degli strumenti sottostanti.