L'AUD/USD reagisce con forza al sell off di cui è stato recentemente protagonista e che ha visto le quotazioni scendere di oltre 300 pips in circa 8 sedute, portando drammaticamente le quotazioni in prossimità di minimi relativi registrati l’ultima volta a febbraio 2016.
Dall'analisi del configurazioni candlestick emerge la formazioni di un three advance soldiers dalla valenza estremamente positiva, che proietta i corsi verso il superamento dei supporti prima di 0.7270 e in seguito di 0.7320 dollari.
Invece l’analisi dell’indicatore di trend CCi, mette in evidenza una chiara divergenza classica perfezionata proprio in corrispondenza dei minimi registrati in prossimità di 0.7080 usd.
Tale circostanza dal punto di vista operativo ha creato le condizioni per valutare ingressi a rialzo, con un profilo di rischio comunque elevato, tenuto conto della potente pressione di vendita che puntava a violare livelli di minimo ancora sotto quota 0.6975.
Sfortunatamente al momento per quanto il recupero sia veloce ed ampio, non è ancora sufficiente a riportare l'oscillatore a valori superiori lo zero, rimandando l’inversione del trend alla violazione di 0.7340 dollari, eventualità comunque assai probabile.
Infine possibili cedimenti sotto quota 0.7180 vanno valutati come estremamente negativi e tali da produrre allunghi verso il basso oltre 0.7090: la spinta discendente non si è ancora placata.
Strategia operativa
Per le posizioni Buy: in ottica operativa di brevissimo termine collocare un ordine condizionato a ridosso di 0.7130, con target verso 0.7290 e stop loss a 0.7070 usd.
Il livello di rischiosità dell’operazione è medio alto in quanto contrari al trend dominante.
Per le posizioni Sell: collocare ordini pendenti a ridosso della resistenza di 0.7360, con stop loss 0.7425 e target 0.7230 usd, con un profilo di rischio medio basso.