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Average True Range (ATR): una guida operativa

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Cos'è l'Average True Range (ATR)?

L'Average True Range (ATR) è un indicatore tecnico sviluppato da J. Welles Wilder nel suo libro "New Concepts in Technical Trading Systems". L'ATR misura la volatilità di un asset finanziario, indicando quanto il prezzo di uno strumento tende a variare in un determinato periodo di tempo.
L’ATR tuttavia non fornisce indicazioni sulla direzione del prezzo, ma esclusivamente sulla volatilità.


I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.

Calcolo dell'ATR

Ormai qualunque piattaforma di trading implementa l’ATR ed è sufficiente applicare l’indicatore ad un qualsiasi grafico per ottenere in modo automatico e veloce il calcolo del suo valore.
Per questo motivo potrebbe anche sembrare superfluo vedere come questo algoritmo sia calcolato ma non siamo dello stesso avviso. Infatti è opinione comune che l’ATR sia una semplice media del range dei prezzi sul time frame considerato ma non è così.

L'ATR infatti si calcola seguendo i seguenti passaggi:
1) True Range (TR): Anzitutto si determina il True Range per ogni periodo, che è il massimo tra i seguenti valori:
  • La differenza tra il massimo corrente e il minimo corrente.
  • La differenza tra il massimo corrente e la chiusura precedente.
  • La differenza tra il minimo corrente e la chiusura precedente.
2)Media Mobile Semplice del True Range (ATR): Successivamente si calcola la media mobile semplice del True Range su un determinato numero di periodi, tipicamente sulle piattaforme di trading troverete di default 14 periodi.

Utilizzo dell'ATR nel Trading

1. Determinazione della Volatilità

L'ATR è principalmente usato per determinare la volatilità di un asset finanziario. E’ intuitivo che un ATR alto indichi alta volatilità, mentre un ATR basso significhi bassa volatilità.
Prestare attenzione al valore dell’ATR può essere di grande utilità per il trader per adattare le loro strategie di trading alle condizioni del mercato. Ad esempio potremmo decidere di non operare in condizioni di bassa volatilità o viceversa, in relazione al tipo di strategia adottata. Ancora potremmo adattare l’ampiezza dello stop loss così come del target della nostra operazione alle condizioni attuali di volatilità dello strumento considerato.

Vediamo meglio nel dettaglio come sfruttare i valori dell’ATR.

2. Filtrare i Segnali di Trading

L'ATR può essere usato per evitare di entrare nel mercato in periodi di bassa volatilità. I trader possono decidere di aprire operazioni solo quando l'ATR supera una certa soglia.
Non esiste un valore valido per tutte le occasioni ed è opportuno ottenere tale valore calcolando opportunamente l’ATR facendo una statistica sui risultati ottenibili sullo strumento considerato e sul time frame utilizzato.

3. Impostazione degli Stop-Loss

L'ATR può anche essere utilizzato per impostare gli stop-loss in modo da tenere conto della volatilità del mercato. Ad esempio, uno dei metodi maggiormente utilizzati è quello di impostare uno stop-loss a una distanza di 1.5 volte l'ATR dal prezzo di ingresso. Esistono ovviamente metodi più sofisticati come quello di sottrarre dal calcolo precedente la distanza già percorsa dal prezzo tra il massimo e il minimo nel momento in cui si apre la posizione e piazzare lo stop tenendo conto anche di questo range (da sottrarre all’1,5 ATR).

4. Impostazione dei Target

La stessa tecnica può essere utilizzata per posizionare il target. Naturalmente maggiore è la volatilità più ampio dovrà essere lo stop loss ma allo stesso tempo anche il target atteso potrà essere maggiormente ambizioso.

Esempi Pratici

Esempio 1: Calcolo dell'ATR
Supponiamo di avere i seguenti dati per un asset su un periodo di 5 giorni:
Giorno 1
Massimo: 50
Minimo: 45
Chiusura: 48

Giorno 2
Massimo: 52
Minimo: 46
Chiusura: 50

Giorno 3
Massimo: 55
Minimo: 49
Chiusura: 53

Giorno 4
Massimo: 54
Minimo: 48
Chiusura: 52

Giorno 5
Massimo: 56
Minimo: 50
Chiusura: 55

Calcoliamo il TR per ciascun giorno:
Giorno 1: TR = 50 - 45 = 5
Giorno 2: TR = max(52 - 46, 52 - 48, 50 - 46) = 6
Giorno 3: TR = max(55 - 49, 55 - 50, 53 - 46) = 6
Giorno 4: TR = max(54 - 48, 54 - 53, 52 - 49) = 6
Giorno 5: TR = max(56 - 50, 56 - 52, 55 - 48) = 6
ATR = (5 + 6 + 6 + 6 + 6) / 5 = 5.8

Esempio 2: Uso dell'ATR per uno Stop-Loss

Supponiamo che tu abbia acquistato un'azione a 100 euro e l'ATR a 14 periodi sia 2. Se desideri impostare uno stop-loss a 1.5 volte l'ATR, lo posizionerai a:
100 - (1.5 * 2) = 100 - 3 = 97 euro
Lascio a voi come esercizio (davvero semplice) calcolare l’eventuale target.

Naturalmente queste tecniche possono indifferentemente essere applicate su qualunque strumento finanziario indipendentemente dal time frame considerato.

Vediamo un esempio di ATR applicato all’indice Dax su time frame 4 ore:
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.

In un caso come quello rappresentato abbiamo un ATR di circa 74 punti, dunque il valore da impostare per uno stop loss che tenga conto della volatilità dello strumento sarebbe da calcolare come segue:
1,5 * ATR = 1,5 * 74 = 111 punti

Considerazioni finali

L’utilizzo di questo indicatore non mette al riparo da stop loss e non garantisce di raggiungere i target con il calcolo che abbiamo visto ma è sicuramente un modo per costruirsi un metodo di gestione della posizione che tenga conto delle diverse condizioni di mercato a tal punto, come non abbiamo mancato di sottolineare, da poter anche funzionare da filtro per l’apertura delle posizioni, evitando al trader di operare al di sotto o al disopra di valori predefiniti dell’indicatore.

La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.

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