Negli ultimi giorni abbiamo visto l'S&P500 reagire alla trendline ribassista, con tre sessioni chiuse al ribasso, ad eccetto di quella di venerdì che ha marcato un significativo rialzo. Per provare ad interpretare i movimenti del mercato e per costruire un'idea sulle prossime settimane, mi avvalgo periodicamente di alcuni indicatori di volatilità.
Partendo dai più semplici, il sistema di medie mobili indica una situazione inequivocabile: impostazione ribassista, con massimi e minimi di media decrescenti. Sarà molto importante osservare i prossimi punti di reazione che daranno indicazioni su un'eventuale continuazione del trend.
Il Vix, malgrado tutto, si trova in una zona di scarico, confermata anche dalla volatilità della volatilità (VVIX). Una stabilità del VVIX, infatti indica una situazione in cui la volatilità attuale viene ritenuta stabile. Da questo punto di vista, il 2021 ed il 2022 sono stati anni più difficili caratterizzati da forte instabilità dei movimenti.
Questa situazione è confermata anche da ATR e dalla "Volatilità storica". Ci troviamo in una fase di momentaneo scarico.
Il Put Call Ratio è sostanzialmente vicino alla pari, anche se sbilanciato verso una dominanza delle opzioni call. Sappiamo che chi acquista call in genere ha una visione "non ribassista" del mercato. Infine lo Skew index, che viene considerato come uno strumento ottimale per individuare i crash di mercato, tende verso valori di maggior confort?
Guardando i segnali di volatilità, sembrerebbe esserci quasi una situazione di tranquillità sui mercati.
Provo a dire la mia. Gli indicatori di volatilità, sono tanto più attendibili, quanto più la situazione sui mercati è in fase di equilibrio. Durante un trend in corso, gli indicatori tendono a stabilizzarsi, in quanto sempre più operatori del mercato prendono quell'andamento per buono e si accodano. Un cambiamento ai fondamenti del mercato, nel bene o nel male, tenderà a cambiare gli equilibri della volatilità.
L'equilibrio si esprime considerando l'andamento attuale del mercato. Ci troviamo in una fase di trend ribassista, tutto sommato abbastanza regolare e persistente, che per molte categorie di investitori potrebbe essere considerata come una situazione di equilibrio nella quale poter tradare serenamente lato short.
Nel momento in cui la maggior parte degli investitori è short, un cambiamento delle condizioni di mercato (esempio: riduzione del ritmo di incremento dei tassi) porterà ad un'inversione delle posizioni lato long che per forza andrà a creare un incremento della volatilità del mercato.
In questa fase è impossibile capire quando finirà il downtrend in anticipo, tuttavia possiamo osservare la sequenza dei massimi e dei minimi. Quando essa si invertirà, sarà un segnale forte di perdita di potere da parte dei venditori.
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