GOLD | Inizio settimana cauto.Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Oggi scendiamo un po' di Timeframe e guardiamo le cose con la lente d'ingrandimento, dopo l'analisi settimanale di ieri.
In notturna c'è stato un leggero GAP rialzista e poi un LONG in continuazione, il GAP non è stato totalmente colmato, quindi me lo potrei aspettare in giornata, ricordiamoci che il Lunedì tipicamente è ribassista per probabilità, quindi non punterei molto al LONG dopo che l'ha già fatto in notturna, se non dalla fresh demand che vi ho lasciato sotto.
Lo short invece qualche rischio dalla zona sopra potremmo correrlo ma valutate bene in base al timeframe, non andrei sotto i 15 minuti assolutamente.
Ricapitolando vorrei uno Short in giornata dai 3245/50$ fino ai 3175$ o 3140$ per poi valutare movimenti a favore dei tori, vediamo come si sviluppa.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Analisi fondamentale
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Per le mie analisi utilizzo:
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Continuazione ribassista o prima una correzione?
Punti chiave:
Dati sull’inflazione più deboli e vendite al dettaglio in calo hanno ridotto l’attrattiva dell’oro.
L’oro ha perso il 3,6% nella sua peggior settimana da novembre, a causa delle liquidazioni dopo l’allentamento delle tensioni commerciali.
La tregua sui dazi tra USA e Cina ha tagliato le tariffe e rilanciato l’appetito per il rischio, causando forti deflussi dall’oro.
Il dollaro guadagna per la quarta settimana consecutiva, spinto da prezzi all’importazione in rialzo e aspettative d’inflazione in aumento.
La guerra commerciale degli Stati Uniti con gran parte del mondo continuerà a influenzare le notizie anche questa settimana.
Il calendario dei colloqui bilaterali resta incerto, e questa incertezza potrebbe favorire un rimbalzo dell’oro dopo la brutta performance della scorsa settimana.
Nonostante la struttura del mercato resti ribassista, una correzione al rialzo non è da escludere proprio a causa delle nuove tensioni legate alla guerra dei dazi.
Sì, c’è stata una tregua tra USA e Cina .... tu quanto ci credi?? xd
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Perché l’oro è salito questi giorni ?
L’oro è salito dello 0,9%, toccando i 3.231$/oz lunedì.
Il rialzo è legato a diversi fattori macro e di sentiment di mercato.
Fattori rialzisti
▼ Downgrade del rating USA da parte di Moody’s
• Aumentano i timori sul debito USA
→ spinta verso asset rifugio.
• Il rating più basso indebolisce la fiducia a lungo termine, anche se i rendimenti salgono (30 anni sopra il 5%).
▼ Debolezza del dollaro
• L’indice del dollaro (DXY) è sceso dello 0,5%, nonostante l’aumento dei rendimenti.
• Segnale di minor fiducia negli asset USA, anche per aspettative di una Fed meno aggressiva.
▼ Inflazione in calo e cambio di aspettative sui tassi
• Dati CPI e PPI deboli → meno rischio di nuovi rialzi dei tassi.
• L’oro beneficia: l’inflazione bassa lo rende più interessante in ottica di incertezza e possibili recessioni.
▼ Geopolitica e tensioni commerciali
• Crescono i rischi in Medio Oriente e tensioni USA–Cina (ipotesi nuovi dazi).
• Il Segretario al Tesoro USA ha parlato di possibili sanzioni per i Paesi che non “negoziano in buona fede” → aumento del rischio macro → domanda di oro.
Resto cautamente rialzista sull’oro.
Ma serve attenzione: nuovi dati o eventi possono cambiare il sentiment e il prezzo in fretta.
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Il ciclo toro dell'oro si sta esaurendo?Introduzione: Dopo un marcato trend rialzista che ha visto l'oro raggiungere i 3.500 dollari a fine aprile, con un rialzo annuo di quasi il 30% dall'inizio dell'anno e 1.500 dollari in più dalla rottura rialzista del febbraio 2024 (rottura rialzista del vecchio massimo storico di 2075 dollari di allora), il messaggio dell'analisi tecnica è il seguente: È giunto il momento di gestire i guadagni, poiché il ciclo rialzista sta mostrando i primi segni di esaurimento. L'esaurimento dello slancio rialzista non significa che il mercato stia per virare al ribasso, quindi diamo un'occhiata ai fattori fondamentali che influenzano l'andamento dell'oro nel comparto dei metalli preziosi.
1. Gli obiettivi tecnici teorici rialzisti di lungo periodo sono rispettati
Il ciclo rialzista rappresentato dall'onda 5 ha raggiunto i suoi obiettivi teorici. L'onda 5 è l'ultima onda di un ciclo frattale completo a onde di Elliott. In termini tecnici, ciò significa che il potenziale di rialzo è ora più limitato rispetto a un anno fa. I supporti chiave sono a portata di mano, rendendo il rapporto rischio/rendimento molto sfavorevole per un investitore che non abbia già una posizione nel mercato dell'oro.
2. Segnali di un'inversione di tendenza nei flussi e nella domanda
I flussi netti verso gli ETF sull'oro sono tornati in territorio negativo. Ciò indica un arretramento della domanda di investimento dopo diverse settimane in territorio ampiamente positivo. Allo stesso tempo, gli investitori istituzionali stanno riducendo la loro esposizione rialzista ai futures sull'oro, secondo il rapporto COT. Le mani forti stanno prendendo profitto, senza adottare strategie ribassiste.
3. Il dollaro USA e la correlazione inversa con il prezzo dell'oro
Il dollaro USA, che ha una forte correlazione negativa con l'oro, è ora in ipervenduto e su un importante supporto tecnico. Il dollaro USA (DXY) è stata la valuta più debole sul mercato Forex quest'anno, e questo calo ha contribuito in modo determinante al rialzo dell'oro. Ora che è in ipervenduto, il dollaro USA sarà meno determinante per il rialzo dell'oro.
4. Tassi di interesse elevati e intransigenza della Federal Reserve
I tassi di interesse a lungo termine rimangono elevati a causa del debito pubblico statunitense e la Fed è irremovibile sul rischio di un ritorno dell'inflazione nel contesto di una guerra commerciale. Finché questa situazione persisterà, peserà strutturalmente sugli asset non remunerativi come l'oro. Naturalmente, se la FED dovesse abbassare nuovamente il tasso dei fondi federali statunitensi, ciò rappresenterebbe una spinta per il prezzo dell'oro.
5. Il contesto commerciale e geopolitico rimane decisivo
Certo, alcuni scenari estremi potrebbero spingere l'oro verso l'alto (recessione economica globale, crollo del dollaro, tensioni geopolitiche incontrollabili), ma si tratta di eventi eccezionali, mentre il periodo attuale è più incentrato sulla diplomazia commerciale. Tuttavia, fino a quando non saranno firmati accordi commerciali decisivi tra gli Stati Uniti e i loro principali partner commerciali, l'oro potrà continuare a godere di un sostegno su questo tema fondamentale.
6. Il trade-off tra oro e bitcoin non va sottovalutato
In termini di arbitraggio, il Bitcoin, o oro digitale secondo alcuni investitori istituzionali, ha recuperato terreno dall'inizio di aprile, passando da 74.000 dollari a poco più di 100.000 dollari. L'analisi tecnica evidenzia la presenza di un supporto grafico sul rapporto BTC/GOLD, che suggerisce che il BTC potrebbe sovraperformare il prezzo dell'oro nelle prossime settimane.
Conclusione: il ciclo rialzista dell'oro ha raggiunto ambiziosi obiettivi tecnici teorici e si avvertono i primi segnali di esaurimento. La soglia dei 3500 dollari potrebbe essere il top annuale dell'oro, ma non ci sono ancora prove tecniche sufficienti per affermarlo. Tuttavia, la chiave ora è assicurare i guadagni, proteggere il capitale e osservare i segnali di inversione della tendenza a medio termine. Il rapporto rischio/rendimento, sia dal punto di vista tecnico che da quello fondamentale, non è più adeguato per una posizione iniziale lunga in questo mercato.
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Wall Street resiste e consolidaLa Borsa USA ha recuperato le perdite registrate in apertura nella giornata di ieri, in un contesto che rimane comunque caratterizzato da incertezza e da tassi di interesse elevati. L'S&P 500, il Nasdaq 100 e il Dow Jones hanno chiuso in leggero rialzo dopo un avvio di sessione in rosso.
Moody’s ha declassato il rating del debito sovrano degli Stati Uniti, diventando l’ultima grande agenzia a rimuovere la tripla A. Questo rappresenta un chiaro segnale d’allarme sul fronte del deficit, in linea con le preoccupazioni espresse dalla Fed e da parte del mercato.
Nel frattempo, il pacchetto di tagli fiscali proposto dal presidente Trump — che prevede centinaia di miliardi di dollari in riduzioni non finanziate — è stato approvato nel fine settimana. L’obiettivo è stimolare la crescita tramite una politica fiscale espansiva, che però contrasta con la necessità di tenere sotto controllo i conti pubblici, attualmente in condizioni preoccupanti.
Tesla e Palantir hanno perso il 3%, mentre Apple ha ceduto l’1,5%, contribuendo a una seduta negativa per il settore tecnologico. Al contrario, UnitedHealth è salita del 7,5%, attenuando l’aggressiva svendita registrata quest’anno.
Sul fronte geopolitico, Putin ha definito “molto significativo, istruttivo e utile” il colloquio telefonico avuto ieri sera con Trump. Quest’ultimo ha annunciato che Russia e Ucraina inizieranno immediatamente i negoziati per un cessate il fuoco. Non è molto, ma rappresenta un primo passo.
VALUTE
Sul mercato dei cambi, i tentativi di rottura al rialzo di EUR/USD a 1,1265, del Cable a 1,3410 e di USD/JPY a 144,50 sono per ora falliti. Le notizie positive emerse in serata sul fronte geopolitico hanno favorito un parziale ritorno del “risk on”, con l’indice VIX sceso da quota 20,00 a sotto i 18 punti.
Nel 2025, la correlazione osservata è che il dollaro si rafforza in condizioni di appetito per il rischio, contrariamente a quanto accadeva nel 2024. Questo è dovuto all’ampliamento del differenziale dei tassi tra il dollaro e le altre valute, che rende il biglietto verde una valuta da investimento.
Per assistere a una ripresa delle altre valute, sarà necessario attendere un rallentamento dell’economia statunitense, che possa spingere la Fed a ridurre i tassi, rendendo il dollaro meno interessante in termini di rendimento.
PROSPETTIVE EUROZONA
Secondo la Commissione Europea, l’economia dell’area euro crescerà dello 0,9% nel 2025 e dell’1,4% nel 2026, in calo rispetto all’1,3% e all’1,6% previsti in autunno. Il declassamento è attribuito all’aumento dei dazi e all’incertezza derivante dai recenti cambiamenti nella politica commerciale statunitense.
L’inflazione dovrebbe scendere al 2,1% entro metà 2025, raggiungendo l’obiettivo della BCE prima del previsto, e calare ulteriormente all’1,7% nel 2026.
Per la Germania, si prevede una sostanziale stagnazione nel 2025. Le tensioni commerciali peseranno sulle esportazioni, mentre i consumi privati dovrebbero registrare un modesto aumento. Gli investimenti, invece, dovrebbero rimanere stabili.
LA PBOC TAGLIA I TASSI
La Banca Popolare Cinese ha tagliato i tassi sui prestiti a maggio, come previsto. È la prima riduzione da ottobre scorso, volta ad attutire gli effetti della guerra commerciale con gli Stati Uniti.
Il tasso sui prestiti a 1 anno è stato ridotto di 10 punti base al 3,0%, mentre quello a 5 anni è sceso al 3,5%. Il cambio USD/CNH è rimasto stabile in area 7,2200.
ANCHE LA RBA INTERVIENE
La Reserve Bank of Australia ha tagliato i tassi di 25 punti base, portandoli al 3,85%. È il primo taglio da gennaio, in linea con le attese del mercato. I costi di finanziamento sono ora ai minimi degli ultimi due anni, grazie alla discesa dell’inflazione nel range obiettivo del 2-3%.
La RBA ha segnalato che i rischi inflazionistici sono più bilanciati, ma le prospettive restano incerte a causa della volatilità delle politiche commerciali globali. Il deterioramento del contesto economico, dovuto all’aumento dei dazi USA, ha spinto la banca centrale a considerare uno scenario di forte ribasso.
Nonostante ciò, si prevede una ripresa del PIL australiano. La RBA è pronta ad agire ancora, sebbene in modo più graduale, a causa della debolezza della domanda estera e del rallentamento dei consumi. Il mercato del lavoro resta solido, con la disoccupazione stabile al 4,1%.
RENDIMENTI DEI TITOLI DEL TESORO USA
Il rendimento dei Treasury a 10 anni è salito verso il 4,55% lunedì, il livello più alto da metà febbraio. Il rendimento a 30 anni ha superato il 5% per la prima volta da aprile, toccando i massimi da ottobre 2023.
Le preoccupazioni fiscali sono aumentate dopo il declassamento del rating da parte di Moody’s, che ha portato il giudizio da Aaa ad Aa1, citando l’aumento del debito pubblico e del deficit.
A peggiorare il quadro, la proposta di legge di Trump per nuovi tagli fiscali non coperti, che secondo l’amministrazione stimoleranno la crescita e, in teoria, ridurranno il deficit. Tuttavia, l’efficacia di questa strategia è tutta da dimostrare, soprattutto se i dazi resteranno in vigore, penalizzando i consumi.
Sul fronte monetario, i mercati continuano ad anticipare due tagli dei tassi da parte della Fed nel 2025, previsti per settembre e dicembre.
Saverio Berlinzani
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Il Dow e l’S&P in positivo per il 2025 dopo una settimana solidaIl Dow raggiunge l’S&P in territorio positivo per il 2025 dopo una settimana solida!
Il Dow Jones Industrial Average ha finalmente raggiunto lo S&P 500, chiudendo la settimana in territorio positivo per l’anno grazie a una performance solida su tutti i principali indici. Dopo mesi di volatilità e incertezze legate a inflazione, tassi di interesse e tensioni geopolitiche, l’ultima settimana ha mostrato segnali di fiducia nei mercati azionari USA.
Tra i principali fattori che hanno sostenuto il rally:
Dati economici migliori del previsto
Trimestrali solide, soprattutto nel settore finanziario e tecnologico
Segnali di stabilizzazione sul fronte della politica monetaria della Federal
Con questa chiusura settimanale, il Dow si unisce allo S&P 500 nel segnare un bilancio positivo da inizio 2025, un risultato che fino a poco tempo fa sembrava incerto.<\p>
Dow Jones: +0,78% (≈332 punti) a 42.654,75 → ora positivo YTD
S&P: +0,70% a 5.958,38 → 5ª seduta consecutiva in rialzo
NASDAQ: +0,52% (≈100 punti) a 19.211,10 → a soli 0,5% dal verde YTD
Un movimento assolutamente incredibile dai minimi di aprile a oggi.
Per quanto brusca e rapida sia stata la reazione al ribasso che ci ha portato a quei minimi, è altrettanto impressionante e furiosa questa ripresa.
Ad aprile, mi sarebbe piaciuto vedere l'S&P 500 di nuovo minacciare un movimento sopra i 6.000. Ora siamo a nord dei 200 giorni, a nord dei 50 giorni e guardiamo in rialzo.
Performance settimanale
NASDAQ: +7,2%
S&P 500: +5,3%
Dow Jones: +3,4%
Tre settimane positive nelle ultime quattro, spinte dai colloqui USA-Cina.
Sentiment e inflazione
Venerdì, il mercato ha continuato a crescere nonostante un deludente rapporto sul sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan, sceso a 50,8 a maggio da 52,2 ad aprile.
I consumatori appaiono sempre più pessimisti sull'inflazione a causa delle persistenti preoccupazioni sui dazi:
Aspettative inflazione 1 anno: 7,3% (da 6,5%)
Aspettative inflazione 5-10 anni: 4,6% (da 4,4%)
Nota: i dati del Michigan non riflettono la pausa sui dazi.
Questa settimana: utili in arrivo
Siamo ben oltre la metà della stagione degli utili, ma la prossima settimana sono previsti ancora molti report.
Tra i nomi in programma:
Martedì: Home Depot (HD), Palo Alto Networks (PANW)
Mercoledì: The TJX Cos. (TJX), Lowe's Cos. (LOW)
Giovedì: Intuit (INTU), Analog Devices (ADI)
La propensione al rischio è stata fantastica.
So che alla fine questa situazione cederà un po', ma non scommetterei contro il mercato in questo momento.
Un sacco di soldi sta arrivando da bordo campo.
Lo si può vedere non solo negli indici di mercato generali, ma anche nei titoli speculativi.
Marco Bernasconi Trading
NAS100 - Nasdaq Futures PoV - "Cit. I Massimi visti dai Minimi"🏛️ Contesto Macroeconomico: Incertezze Persistenti
La recente decisione di Moody's di declassare il rating sovrano degli Stati Uniti da "Aaa" a "Aa1" ha aumentato l'incertezza nei mercati finanziari, portando a una fuga verso beni rifugio e a una pressione sulle azioni tecnologiche, che costituiscono una parte significativa dell'indice Nasdaq 100.
Inoltre, l'inflazione negli Stati Uniti è scesa al 2,3% ad aprile, il livello più basso in quattro anni, alleviando alcune preoccupazioni nonostante le recenti tariffe annunciate da Donald Trump. Tuttavia, gli analisti suggeriscono che gli effetti delle tariffe potrebbero emergere più tardi nel secondo trimestre.
⚙️ Settori Trainanti: Intelligenza Artificiale e Semiconduttori
I settori dell'intelligenza artificiale (IA) e dei semiconduttori rimangono al centro della crescita del Nasdaq 100. Aziende come Nvidia e AMD hanno riportato una domanda eccezionale per i loro prodotti e servizi basati sull'IA, alimentando guadagni a due cifre nel 2023 e continuando nel 2024. Con le applicazioni dell'IA che si diffondono in vari settori, da quello sanitario a quello finanziario, questo settore dovrebbe continuare a essere un motore forte per la performance dell'indice.
Anche i settori del cloud computing e dei veicoli elettrici (EV), guidati da aziende come Amazon, Microsoft e Tesla, sono destinati a contribuire alla crescita sostenuta. I servizi cloud, in particolare, rimangono cruciali poiché più aziende abbracciano la trasformazione digitale nel periodo post-pandemia.
🔮 Prospettive fino a Fine Anno
📈 Scenario Ottimista
Se la Federal Reserve dovesse iniziare a ridurre i tassi di interesse entro la fine dell'anno, ciò potrebbe ridurre i costi di finanziamento per le aziende tecnologiche e stimolare la crescita economica. Storicamente, i periodi di riduzione dei tassi hanno coinciso con una forte performance del settore tecnologico, e potremmo assistere a una ripetizione di questa tendenza se la Fed procederà con le riduzioni previste.
📉 Scenario Ribassista
Se le tensioni commerciali dovessero intensificarsi, con l'imposizione di tariffe universali del 10% o ulteriori escalation nelle guerre commerciali, ciò potrebbe esercitare pressioni sulle aziende tecnologiche che dipendono dalle catene di approvvigionamento globali. Inoltre, l'incertezza politica e le preoccupazioni per una possibile recessione potrebbero continuare a influenzare negativamente il sentiment del mercato.
📈 ETF Correlati
Per gli investitori interessati a esporsi al Nasdaq 100, l'ETF Invesco QQQ Trust (QQQ) replica l'andamento dell'indice e offre un'opzione liquida e diversificata. Al momento, il QQQ è scambiato a 521,51 USD, con un incremento dello 0,45% rispetto alla chiusura precedente.
Azioni VS Obbligazioni, perché l'attuale divergenza?Introduzione: Dovremmo finalmente tornare a comprare obbligazioni? Mentre il mercato azionario è rimbalzato verticalmente da metà aprile e dall'inizio di un periodo di diplomazia commerciale tra gli Stati Uniti e i suoi principali partner commerciali, i prezzi delle obbligazioni sono rimasti a un livello basso.
Sebbene la volatilità realizzata e quella implicita siano scese bruscamente nelle ultime settimane (si veda la nostra analisi ribassista del VIX a fine aprile), come si spiega una tale divergenza tra la ripresa dei prezzi azionari statunitensi e quelli obbligazionari, ancora ai minimi?
Per le obbligazioni, è un'opportunità per posizionarsi a un prezzo interessante?
1) Innanzitutto, i due grafici seguenti mostrano la tendenza di fondo e l'andamento recente dell'S&P 500 (per il mercato azionario) e del contratto sui tassi d'interesse USA a 20 anni (per rappresentare il mercato obbligazionario)
Grafico che mostra le candele giapponesi settimanali sul contratto future dell'S&P 500
Grafico che mostra le candele giapponesi mensili sul contratto obbligazionario statunitense a 20 anni
2) Ci sono molte ragioni fondamentali per la sovraperformance delle azioni rispetto alle obbligazioni
La sottoperformance delle obbligazioni rispetto alle azioni è dovuta a una combinazione di fattori fondamentali:
- In primo luogo, le previsioni sugli utili aziendali rimangono ottimistiche per i prossimi 12 mesi, creando un arbitraggio favorevole per il mercato azionario (si veda la nostra precedente analisi dell'indice S&P 500).
- L'intransigenza della Federal Reserve di fronte al rischio di una ripresa dell'inflazione sullo sfondo della guerra commerciale. Il mercato non si aspetta che il tasso dei fondi federali statunitensi riprenda a scendere prima della decisione di politica monetaria di mercoledì 17 settembre. La correlazione inversa tra tassi d'interesse e prezzi delle obbligazioni sta quindi esercitando una pressione sui prezzi.
- Oltre alla politica monetaria, si discute anche del percorso fiscale degli Stati Uniti. La proposta di legge repubblicana di tagliare massicciamente le tasse potrebbe aggravare ulteriormente il deficit federale e aggiungere un debito pubblico già colossale, mantenendo alti i tassi di interesse a lungo termine. Tanto più che, secondo la Fondazione Peterson, nei prossimi 12 mesi giungeranno a scadenza quasi 9.300 miliardi di dollari di debito, che andranno ad aggiungersi al fabbisogno di finanziamento del deficit, stimato in 2.000 miliardi di dollari.
- Il nuovo massimo storico della liquidità globale sta creando un arbitraggio favorevole per gli asset rischiosi sul mercato azionario a causa della correlazione positiva di lungo periodo tra l'indice S&P 500 e la liquidità globale
3) Tuttavia, gli attuali prezzi delle obbligazioni si trovano in una zona tecnica di interesse a lungo termine e i fondamentali potrebbero consentire un rimbalzo delle obbligazioni nei prossimi mesi
Gli ultimi indicatori macroeconomici confermano che l'economia statunitense sta perdendo slancio. Ad aprile, i prezzi alla produzione hanno subito la contrazione più forte degli ultimi cinque anni, suggerendo che le aziende stanno assorbendo parte dei maggiori costi associati alle tensioni commerciali. Allo stesso tempo, le vendite al dettaglio sono rallentate, in quanto i consumatori hanno ridotto gli acquisti a fronte della persistente inflazione sui beni importati. Se confermati, questi segnali di rallentamento potrebbero portare a un fenomeno di “flight to quality”, ossia di arbitraggio a favore del mercato obbligazionario nei prossimi mesi.
Infine, il grafico seguente mostra che il mercato obbligazionario statunitense si trova attualmente su un importante livello di supporto tecnico.
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Istanbul, nulla di fatto, per oraIl primo tentativo di pace tra Russia e Ucraina sembra essere miseramente fallito sul nascere. Le richieste avanzate dalla delegazione di Mosca sono state ritenute “irricevibili” da Kiev, poiché includevano il ritiro totale dell'Ucraina dalle quattro regioni parzialmente occupate dalle forze russe: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson.
In realtà, sebbene i negoziati non abbiano prodotto grandi risultati, rappresentano comunque un primo tentativo di dialogo che non si verificava dal 2022. Si parla di uno scambio di mille prigionieri di guerra per parte e si prefigurano nuovi incontri. I mercati vedono positivamente questi piccoli passi avanti.
Sul fronte del conflitto israelo-palestinese, si registrano lievi progressi nei colloqui in corso a Doha, ma nulla di sostanziale per il momento.
Nel frattempo, l’agenzia di rating Moody’s ha declassato, venerdì sera prima della chiusura dei mercati, il rating a lungo termine del governo degli Stati Uniti per le obbligazioni senior non garantite e per le obbligazioni emesse a lungo termine, da Aaa ad Aa1. L’outlook è stato modificato da negativo a stabile.
Nonostante ciò, i principali indici azionari statunitensi hanno chiuso l’ultima seduta della settimana in territorio positivo.
WALL STREET SNOBBA MOODY’S
Wall Street ha chiuso la settimana in rialzo, con tutti e tre i principali indici che hanno registrato solidi guadagni settimanali, sostenuti dall’allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
L’S&P 500 è salito dello 0,7% venerdì, segnando il quinto guadagno giornaliero consecutivo. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,4%, mentre il Dow Jones è avanzato di 331 punti, recuperando le perdite da inizio anno.
Una tregua tariffaria di 90 giorni tra Stati Uniti e Cina ha migliorato il sentiment del mercato, riportando l’S&P 500 in territorio positivo per l’anno. Tuttavia, i dati deboli sul sentiment dei consumatori hanno leggermente attenuato il rally, con l’indice dell’Università del Michigan sceso a 50,8, il secondo valore più basso mai registrato.
Le performance delle Big Tech sono state contrastanti: Alphabet è salita dell’1,2%, mentre Meta è scesa dello 0,5%.
Durante la settimana, l’S&P 500 ha guadagnato il 5,3%, il Dow Jones il 3,4% e il Nasdaq il 7%. I titoli tecnologici hanno registrato un forte rialzo, trainati dal +16% di Nvidia. Meta è salita dell’8%, Apple del 6% e Microsoft del 3%.
VALUTE
Sul mercato dei cambi, si osserva un rafforzamento del dollaro. Dopo i tentativi falliti di superare l’area 1,1250–1,1260, l’euro ha rotto i primi livelli chiave a 1,1160, chiudendo la settimana in area 1,1135–1,1140.
Il mercato resta parzialmente dollaro-centrico, in una fase comunque caratterizzata da appetito per il rischio. Nonostante dazi, tensioni economiche e geopolitiche, gli operatori intravedono segnali di miglioramento, confidando nella diplomazia che inizia a muoversi.
Sul fronte macroeconomico, il rallentamento dell’economia statunitense è visto positivamente dalle borse, soprattutto se graduale, poiché potrebbe consentire alla Fed di ridurre il costo del denaro.
Il cambio USD/JPY consolida dopo tre sessioni consecutive di calo, passando da 148,60 a 145,60, con un minimo temporaneo sotto 145,00. Il trend resta comunque rialzista, in una fase di accumulazione.
Le valute oceaniche restano deboli, in attesa di dati positivi dalla Cina.
USA, FIDUCIA DEI CONSUMATORI IN CALO
Il sentiment dei consumatori dell’Università del Michigan è crollato a 50,8 a maggio 2025, in calo rispetto al 52,2 di aprile e ben al di sotto delle attese di 53,4. Si tratta del quinto calo mensile consecutivo e del secondo valore più basso mai registrato, dopo giugno 2022.
Le aspettative di inflazione in aumento e le rinnovate preoccupazioni sui dazi continuano a pesare sul morale dei consumatori. Sia l’indice delle condizioni attuali sia quello delle aspettative sono peggiorati.
Le aspettative di inflazione per l’anno a venire sono salite al 7,3% (massimo dal 1981), rispetto al 6,5% precedente. Quelle a lungo termine sono aumentate al 4,6% dal 4,4%.
BILANCIA COMMERCIALE EUROPA E ITALIA
L’area euro ha registrato un surplus commerciale record di 36,88 miliardi di euro a marzo 2025. La media storica dal 1999 al 2025 è di circa 5,79 miliardi, con un minimo storico di -54,92 miliardi ad agosto 2022.
L’Italia ha registrato un surplus commerciale di 3,657 miliardi di euro a marzo 2025, inferiore alle attese di 5,2 miliardi e in calo rispetto ai 4,295 miliardi dello stesso mese del 2024.
Le importazioni sono aumentate del 7,6% su base annua, raggiungendo i 53,75 miliardi di euro, con una crescita sia dai paesi UE (+6,8%) sia extra-UE (+8,8%). L’aumento è stato trainato soprattutto dai prodotti farmaceutici (+62,5%), in particolare dalla Cina.
Le esportazioni sono cresciute del 5,8%, raggiungendo i 57,41 miliardi di euro, con una crescita maggiore verso i paesi extra-UE (+8,2%) rispetto a quelli UE (+3,7%). Gli Stati Uniti hanno registrato l’aumento più significativo (+41,2%), seguiti dai paesi OPEC (+25%) e dalla Francia (+4,2%).
Nel periodo gennaio-marzo, il surplus commerciale italiano è sceso a 7,81 miliardi di euro, rispetto ai 12,79 miliardi dello stesso periodo del 2024.
LA SETTIMANA DI DATI
Settimana povera di novità sul fronte macroeconomico. L’attenzione resta concentrata sugli sviluppi relativi ai dazi, sui discorsi dei funzionari della Federal Reserve e sulla pubblicazione degli indici PMI manifatturieri e dei servizi di S&P Global.
A livello globale, riflettori puntati sui PMI di Australia, Giappone, India, Francia, Germania, area euro e Regno Unito.
In Cina, attesa per i dati su produzione industriale, vendite al dettaglio e decisione della PBoC sui tassi d’interesse. Il Giappone pubblicherà i dati su inflazione e bilancia commerciale. La Germania diffonderà l’indice Ifo Business Climate, mentre il Regno Unito pubblicherà i dati su inflazione e vendite al dettaglio.
Infine, la banca centrale australiana annuncerà la sua decisione sui tassi.
Buona settimana.
Saverio Berlinzani
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RATING USAMoody’s taglia il rating degli Usa per la prima volta dal 1919
L'agenzia di rating Moody's ha ridotto il rating degli Stati Uniti, abbassandolo da Aaa, il massimo livello possibile, a Aa1.
Era dal 1919 che gli Stati Uniti non ricevevano un punteggio inferiore alla tripla A da parte di questa agenzia.
Moody's è stata l'ultima delle principali agenzie a mantenere il massimo dei voti per gli Stati Uniti: nel 2023, Fitch aveva già abbassato il rating, mentre Standard & Poor's lo aveva fatto nel 2011, a seguito della crisi del debito.
In sostanza, durante l'amministrazione Trump, il Paese ha perso l'ultimo punteggio perfetto che deteneva.
Uno dei motivi principali è il seguente:
"Diverse amministrazioni e Congressi non sono riusciti a trovare delle misure per invertire la tendenza che vede deficit annuali sempre più grandi e un costo degli interessi in aumento.
Negli ultimi anni il debito pubblico è cresciuto sempre di più, tanto che oggi vale 37mila miliardi di dollari, oltre 120% del PIL".
RIASSUNTO DELLA SETTIMANA: 12-16 maggioRiassunto della settimana 12-16 maggio:
- Il tasso di disoccupazione USA sale al 4,5%
- L'inflazione USA scende al 2,3%, la Core rimane al 2,8%
- Il PIL UK sale all'1,3% su base annuale.
- La produzione industriale europea batte le aspettative
- I prezzi alla produzione USA scendono al 2,4%
- Il surplus commerciale europeo sale a 36 miliardi
Andamento delle valute:
- USD è stata la top perfomer della settimana📈
- EUR è stata la valuta più debole della settimana📉
Approfondimento:
Indagine sull'industria manifatturiera dell'Empire State:
L'attività commerciale ha continuato a diminuire modestamente nello Stato di New York a maggio.
L'indice principale delle condizioni generali per le imprese è rimasto invariato a -9,2.
I nuovi ordini e le spedizioni sono aumentati dopo il calo del mese scorso.
L'occupazione è diminuita, così come la settimana lavorativa media. Gli aumenti dei prezzi degli input hanno continuato a salire, mentre gli aumenti dei prezzi di vendita sono rallentati
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.05.2025Il declassamento del debito Usa non frena le Borse Usa e UE.
Lunga telefonata Trump/Putin, spiragli di tregua, ma nulla di imminente.
Banca centrale cinese taglia tassi, reazione misurata delle borse.
Oro e bitcoin riavvicinano i massimi storici: segno di “risk/off”?
Ieri, 19 maggio, le Borse europee hanno chiuso deboli, anche se nel finale hanno limato le perdite. A frenare l’entusiasmo degli investitori ha pensato Moody’s, che ha declassato il debito statunitense, e la Cina, che ha rilanciato la tensione commerciale con nuovi dazi sulla plastica importata dagli Usa.
A Piazza Affari il FtseMib ha chiuso in calo, -1,2%, riuscendo comunque a difendere la soglia dei 40.000 punti. Il listino ha però risentito dello stacco dividendi di ben 24 blue chip su 40, che da solo ha avuto un impatto negativo di -1,77%.
Altrove, Parigi ha limato -0,04% e Amsterdam -0,15%, mentre Francoforte, in controtendenza, ha guadagnato +0,58%, così come Madrid, +0,25%.
Dall’altra parte dell’Atlantico, la seduta di ieri a Wall Street è iniziata col piede sbagliato ma si è conclusa leggermente sopra la parità: Dow Jones +0,32%, S&P500 +0,09% e Nasdaq invariato, +0,02%.
Come accennato, il protagonista della giornata è stato il downgrade di Moody’s, che ha abbassato il rating sovrano degli Stati Uniti da Aaa ad Aa1. Un taglio pesante, considerando che il vecchio rating era invariato da decenni. Il motivo? I 36.000 miliardi di Dollari di debito pubblico e la velocità con cui cresce. Moody’s si allinea così alle precedenti scelte di S&P e Fitch.
Immediata la reazione dei mercati obbligazionari: il Treasury 30 anni è volato sopra il 5% e il decennale ha sfondato il 4,5%. Questo ha messo pressione ai titoli tecnologici, più sensibili alla crescita dei rendimenti. Sorprendentemente resistente il settore bancario USA, che ha chiuso in calo, -0,4%, ma è reduce da 6 settimane consecutive di rialzi, l’ultima delle quali con +6,5%.
I Treasuries si sono stabilizzati nel finale, col decennale che limato il rendimento a 4,45% (-0,2%). Oro in rialzo, +1,0% a 3.234 dollari/oncia, bitcoin in lieve crescita a 104.693 dollari (+0,4%).
Il Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, ha definito il downgrade di Moody’s un “indicatore ritardatario” e ha scaricato le responsabilità sull’amministrazione Biden e le spese eccessive degli ultimi quattro anni.
In Europa, la Commissione Ue ha rivisto al ribasso le sue previsioni economiche. Per l’Eurozona il Pil è atteso in crescita, +0,9% nel 2025 (contro +1,3% precedente) e +1,4% nel 2026 (da +1,6%). Per tutta l’Unione Europea indica +1,1% nel 2025 e +1,5% nel 2026, anch’essi in calo. L’inflazione dovrebbe scendere al 2,1% quest’anno e all’1,7% il prossimo.
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund è staile a 101 bps, col rendimento del Btp decennale benchmark al 3,59%, invariato rispetto a venerdì 16.
Sul forex, l’euro/dollaro è salito a 1,125 da 1,11, e l’euro/yen si è attestato a 162,99 (da 162,60): il dollaro/yen è sceso a 144,83 (da 145,58).
Sul fronte geo-politico il Presidente Usa Donald Trump ha annunciato che, dopo una telefonata di oltre due ore con Vladimir Putin, Russia e Ucraina sarebbero pronte a negoziare una tregua e, addirittura, una fine del conflitto.
Ottimismo di Trump a parte, dal Cremlino frenano: “non è il momento” per un incontro tra Trump e Putin. Inoltre il Presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che valuterà l’offerta russa, ma non è disposto a ritirarsi da territori già controllati, nelle province di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
Oggi, 20 maggio, Asia positiva, ma senza entusiasmo, dopo il taglio dei tassi cinesi. CSI300 +0,6% e Shanghai Composite +0,4%. La Banca centrale cinese ha ridotto il tasso primario sui prestiti al minimo storico, segnalando la volontà di spingere la crescita economica, sebbene gli operatori continuino ad auspicare stimoli fiscali più sostanziosi.
L’Hang Seng ha registrato +1,2%, l’ASX200 australiano ]0,6% ai massimi di tre mesi, mentre il Nikkei giapponese +0,2%. Piatti invece Kospi, Straits Times e Sensex, con l’India che lavora all’intesa commerciale con Washington entro luglio.
L’indice Bloomberg Commodity è sceso per la quinta seduta consecutiva, penalizzato dalle incertezze sulla pace commerciale globale e da dati cinesi non entusiasmanti. L’oro, dopo il rimbalzo di +1% di ieri, oggi perde -0,2% a 3.220 dollari/oncia. La scorsa settimana era stata la peggiore da novembre, con -3,6%.
Bitcoin resta tonico, solo 3.000 dollari sotto i massimi storici. Secondo Gracy Chen, CEO dell’exchange Bitget, gli ETF spot su Bitcoin hanno ormai raccolto US$ 40 miliardi. Anche JPMorgan, per bocca del suo CEO Jamie Dimon (che a gennaio aveva definito le crypto uno “schema Ponzi”), ora permette ai clienti di acquistare bitcoin.
Intanto in Canada si apre il G7 di ministri delle Finanze e banchieri centrali. Sul tavolo: dazi USA, sicurezza globale e dossier ucraino. Presenti, anche Christine Lagarde (BCE) e il consigliere economico USA Cipollone.
Nel pomeriggio di oggi occhi aperti sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona, attesa in risalita a -16,0 da -16,7 di aprile, nonostante la raffica di tensioni commerciali con gli Usa.
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Azioni su dopo il declassamento del credito rally rimane vivoLe azioni rimbalzano dopo il declassamento del credito per mantenere vivo il rally
Nonostante il declassamento del rating del credito statunitense della scorsa settimana, l'S&P è comunque riuscito a mantenere viva la sua striscia vincente per iniziare una nuova settimana... per un soffio.
Venerdì sera, Moody's ha declassato il rating del credito statunitense di un livello rispetto al massimo, evidenziando sfide a lungo termine come l'aumento del debito e il perdurante deficit di bilancio. La notizia ha spinto i rendimenti al rialzo e ha trascinato il mercato al ribasso Ieri mattina, ma il calo è stato di breve durata.
Quando il mercato viene colpito da cattive notizie, la velocità con cui rimbalza può essere un indicatore per gli investitori esperti.
Venerdì, dopo la chiusura del mercato, il Nasdaq e altri importanti indici statunitensi sono scesi di oltre l'1% dopo che l'agenzia di rating Moody's ha declassato il debito statunitense sulla base del crescente deficit di bilancio statunitense. Sebbene le azioni abbiano subito una reazione impulsiva venerdì sera, Ieri la calma ha prevalso e le azioni si sono scrollate di dosso le cattive notizie. Un simile comportamento è un segno distintivo di un mercato rialzista.
L'S&P è salito solo dello 0,09% a 5963,60, ma ciò è stato sufficiente per estendere la sua striscia positiva a sei giorni. Il Dow Jones ha sovraperformato le sue controparti con un rialzo dello 0,32% (pari a circa 137 punti) a 42.792,07, grazie anche al rimbalzo di oltre l'8% di UnitedHealth (UNH), recentemente in difficoltà. Anche il NASDAQ, a forte componente tecnologica, ha recuperato dopo la moderazione dei rendimenti, chiudendo la sessione con un leggero rialzo dello 0,02% (pari a poco più di quattro punti) a 19.215,46.
Le azioni stanno recuperando da una fantastica performance settimanale, alimentata dall'ottimismo per i recenti colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina. Il NASDAQ è balzato del 7,2% la scorsa settimana, mentre l'S&P è salito del 5,3% e il Dow Jones del 3,4%. Anche l'S&P e il Dow Jones sono ora positivi per il 2025, cosa che sembrava impossibile solo poche settimane fa.
Con la fine della stagione degli utili, l'attenzione si sta spostando sui principali rivenditori. Abbiamo già ricevuto un ottimo report del primo trimestre da Walmart (WMT), il più grande rivenditore del paese, che ha superato sia i ricavi che i profitti, ma ha messo in guardia dall'impatto dei dazi in futuro. (Il presidente Trump è recentemente intervenuto sulla questione affermando che WMT dovrebbe "rientrare nei dazi").
Nei prossimi giorni, rivenditori come The TJX Cos. (TJX), Lowe's Cos. (LOW) e Target (TGT) saranno chiamati a rispondere. Ma il primo grande nome sarà il gigante del bricolage Home Depot (HD).
Home Depot e Lowe's hanno agito bene in un contesto difficile e non prevediamo grandi sorprese in questi comunicati. La maggior parte dell'attività è stata orientata a riparazioni e sostituzioni, con gli acquisti di grandi dimensioni che in genere accompagnano i progetti di ristrutturazione residenziale in sospeso.
Home Depot dovrebbe guadagnare 3,59 dollari per azione su 39,33 miliardi di dollari di fatturato, con variazioni su base annua rispettivamente del -1,1% e del +8%.
Marco Bernasconi Trading
AUD/CAD PROSECUZIONE TREND RIALZISTA📈 Situazione attuale
AUD/CAD sta mostrando segnali di forza dopo aver consolidato sopra il supporto a 0,89. Questo supporto ha offerto, al rialzo del prezzo, una resistenza per la seconda metà di aprile. Il fatto che un supporto statico sia stato in passato una resistenza ne rafforza la validità.
⚡ Analisi Tecnica TF 4h
1) Il prezzo ha superato giorno 5 maggio la resistenza a 0,89 utilizzandola successivamente come supporto statico.
2) Incrocio rialzista tra la media mobile veloce e la media mobile lenta avvenuta sempre giorno 5 maggio.
3) Trend rialzista (con supporto dinamico - linea verde) con massimi e minimi crescenti.
4) RSI in zona neutrale ma rialzista, con spazio prima di entrare nella zona di ipercomprato
🌍 Analisi Fondamentale
1) Rimbalzo delle materie prime. Prezzi di ferro e rame in recupero, storicamente correlati alla forza dell’AUD.
2) Outlook RBA. Banca centrale australiana con tono più hawkish dopo dati inflattivi sopra le attese.
3) CAD sotto pressione. Il dollaro canadese risente della debolezza del petrolio e dati macro meno brillanti rispetto all’Australia.
🎯 Obiettivi di prezzo
Target zona 0,9125 - 0,915
⚠️ Gestione del rischio
Stop loss aggressivo 0,894 minimo precedente
Stop loss conservativo 0,8875 minimo di giorno 12 maggio
💡 Conclusione
AUD/CAD mostra diversi fattori convergenti per una prosecuzione del trend rialzista. Inoltre i fattori macroeconomici rafforzano tale ipotesi.
Ricordate di fare sempre ulteriori analisi e di tradare responsabilmente gestendo in modo oculato il rischio.
Caterpillar a Rischio? Analisi Short Basata su Elliott Wave 🚜 Caterpillar a Rischio? 📉 Analisi Short Basata su Elliott Wave 🌊
Caterpillar Inc., leader mondiale nel settore delle macchine per l’edilizia e l’industria pesante, presenta un quadro misto dal punto di vista fondamentale.
📉 Punti di Debolezza
Debolezza nelle Prospettive di Crescita
Le previsioni di EPS e fatturato sono state riviste al ribasso, segnalando un rallentamento nell'espansione del business. Questo contesto si allinea con il target ribassista individuato nell'analisi tecnica.
Valutazione Elevata
Con multipli elevati rispetto al fatturato e agli attivi tangibili, il titolo sembra vulnerabile a correzioni di mercato, soprattutto in un contesto di crescita debole.
Consensus Negativo
La recente revisione al ribasso delle opinioni degli analisti rafforza l'idea che il sentiment sul titolo stia peggiorando.
Secondo l'analisi tecnica basata su Elliott Wave🌊, 🚜 Caterpillar potrebbe subire una discesa del 36,5% 📉 nei prossimi mesi. La struttura delle onde suggerisce che il titolo si trova all'inizio di una fase correttiva significativa.
Analisi Tecnica di Caterpillar Basata su Elliott Wave
L’analisi prevede un movimento ribassista significativo per Caterpillar, guidato da una struttura di onde Elliott Wave che riflette un importante ciclo di inversione a lungo termine. Ecco i dettagli:
📉 Prima Onda (A) Primaria
Scenario Attuale: Dopo aver raggiunto un probabile massimo storico, Caterpillar potrebbe avviare un movimento ribassista significativo.
Target Stimato: La prima onda A primaria dovrebbe portare il titolo a una discesa fino a 246,7$, corrispondente a un calo del 36,5%.
Tempistica Prevista: Questo movimento potrebbe completarsi entro il primo trimestre del 2025.
🌊 Struttura Interna della Onda A
Grado Intermedio a 5 Onde: La discesa dell'onda A primaria sarà suddivisa in cinque sotto-onde di grado intermedio, in linea con la chiusura di un importante ciclo storico di grado ciclico.
Fase Attuale: Si ipotizza che Caterpillar sia nella prima onda intermedia all'interno dell’onda A primaria.
📊 Anticipazione delle Onde Minori
Formazione delle Onde 1 e 2 Minori: La struttura ribassista di grado minore sembra già aver completato le prime due onde (1 e 2) minori, indicando una prima fase di consolidamento.
Formazione dell’Onda 3 Minore: La struttura ribassista di grado minore sta sviluppando una onda 3 minore, che rappresenta il movimento più ampio e incisivo della sequenza. Questa fase è cruciale per confermare l’inizio del ribasso strutturale previsto.
Chiusura del Ciclo Minore: L’onda 3 minore, seguita dalla formazione delle onde 4 e 5 minori, dovrebbe completarsi entro la fine del 2024 a 330$, segnando così la conclusione dell’onda 1 intermedia. Questo scenario sarebbe in linea con la chiusura del ciclo ribassista di breve termine.
💡 Sintesi Operativa
Contesto Ciclico: La previsione si basa sull'importanza storica della chiusura del ciclo di grado ciclico, che rafforza l’idea di un movimento ribassista prolungato.
Struttura Chiara: Il modello delle onde suggerisce una discesa strutturata e prevedibile, con l'opportunità di monitorare il completamento delle onde minori per calibrare le posizioni di trading.
NOTIZIE DELLA SETTIMANAPrincipali notizie della settimana:
MARTEDI'
- Tasso d'int. (06:30) (AUD)
- CPI Canada (14:30) (CAD)
- Fiducia consu. (16:00) (EUR)
MERCOLEDI'
- CPI UK (08:00) (GBP)
GIOVEDI'
- Indici PMI e NMI (ALL)
- Vendita di case (16:00) (USD)
VENERDI'
- Vendita dett. (08:00) (GBP)
- Vendite dett. (14:30) (CAD)
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Moody's ha abbassato il rating del credito degli Stati Uniti di un gradino Da AAA a AA1, portando l'agenzia in linea con i concorrenti.
L'azienda ha citato le sfide finanziarie legate al crescente deficit di bilancio del governo federale.
GBP/USD Ci troviamo su GBP/USD.
A fine aprile possiamo notare che è andato a testare il massimo 2024 del 26 settembre.
Ha dato una buona reazione a ribasso, formando un trend ribassista.
Oggi in apertura settimanale ha dato una spinta forte a rialzo rompendo la trendline a rialzo, influenzato da questioni geopolitiche.
Attenzione dobbiamo capire cosa vuole fare il dollaro in vista dei dati macro della settimana anche se, settimana abbastanza soft.
Dollaro è la valuta piu debole del mese, prossimamente potrà apprezzarsi, con conseguenza spinta ribasso del pair.
Settimana caratterizzata da:
MERCOLEDI
GBP inflazione prevista a rialzo
GIOVEDÌ
GBP pmi servizi
USD richieste iniziali sussidi disoccupazione
pmi settore terziario
vendite abitazioni esistenti
VENERDÌ
GBP vendite al dettaglio
USD vendite nuove abitazioni
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.05.2025Senza farsi troppo notare, le Borse si riavvicinanio ai massimi storici.
In Cina segnali per lo più positivi sul fronte macro.
Moody’s declassa il debito Usa: Wall Street spera in 2 tagli FED entro 2025.
Milano avvicina il 20% da inizio anno, e oggi è “Dividend Day”.
Settimana scorsa dal bilancio positivo sui mercati globali, tra dubbi e speranze, dazi, tassi, rating sovrany e rally azionari: nonostante i negoziati tra Ucraina e Russia a Istanbul non abbiano prodotto grandi risultati, il morale degli investitori è rimasto sorprendentemente alto, come dimostrato anche dalla seduta positiva di venerdì 16.
Tuttavia, le nuvole non mancano all’orizzonte, soprattutto per l’economia americana, visti i tassi d’interesse ancora alti, consumi e rating del debito sovrano in discesa: il Chairman della Federal Reserve, Jerome Powell, ha ribadito che i tassi resteranno elevati ancora a lungo.
Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, è stato ancora più netto: non esclude una recessione. Più ottimista il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, che prevede un rallentamento, ma non una crisi economica. Secondo lui, nel 2025 ci sarà un solo taglio dei tassi e il GDP (PIL) crescerà tra +0,5% e +1,0%.
La vera doccia fredda è arrivata in serata con Moody’s: l’agenzia ha declassato il rating sovrano degli Stati Uniti da Aaa ad Aa1, citando l’impennata del debito pubblico e i crescenti costi per interessi. L’outlook, però, è passato da negativo a stabile.
Nel frattempo, la Cina ha ridotto le sue riserve in titoli del Tesoro americano a marzo, mentre il Regno Unito è salito al secondo posto tra i creditori esteri. Ciononostante, le disponibilità estere complessive sono aumentate di US$ 233,1 miliardi, raggiungendo il record di 9,05 trilioni.
La fiducia dei consumatori USA, secondo l’Università del Michigan, è scesa ancora: a maggio il relativo indice è arrivato a 50,8 (contro 52,2 di aprile), sotto le attese di 53,4. È il quinto calo consecutivo e il secondo valore più basso mai registrato.
Anche i dati macro non brillano: l’indice dei prezzi all’importazione è salito +0,1% mensile ad aprile, deludendo le attese di un calo di -0,4%.
Malgrado tutto, Wall Street ha chiuso la settimana in bellezza. Venerdì: Dow Jones +0,78%, Nasdaq +0,52%, S&P500 +0,70%
Ma è il bilancio settimanale a sorprendere: S&P 500 +5,3%, Dow Jones +3,4%, Nasdaq +7,2%: protagonisti assoluti i “Magnifici Sette” (Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Meta, Tesla e Nvidia): +9,3%.
Sul fronte politico, il presidente Usa Trump ha subito uno stop in casa propria: cinque deputati repubblicani hanno affossato la proposta di estensione dei tagli fiscali varati nel 2017. Il disegno di legge, soprannominato "One big beautiful bill", è stato bocciato 21 a 16 per timori sul deficit: le misure avrebbero inciso sui conti pubblici per US$ 3.300 miliardi in 10 anni.
In Europa il clima è più disteso, con Milano superstar e la BCE pronta al taglio: lo Stoxx 600 è salito +2%, e Milano che brilla: +0,6% venerdì e +3,3% nella settimana, segnando i massimi dal 2007 e un rialzo da inizio anno del +19%, tra i migliori al mondo.
Oggi, lunedì 19 maggio, è il giorno “più ricco” dell’anno per i dividendi italiani: ben 24 delle 40 blue chip del Ftse Mib staccheranno la cedola, causando un impatto negativo di 717 punti (-1,78%) sull’indice.
Intanto, la BCE si prepara a un taglio dei tassi a giugno, spinta dalla revisione al ribasso del PIL del primo trimestre. Dopo giugno, tutto dipenderà dai negoziati sui dazi con gli USA, che si preannunciano ancora più complessi rispetto a quelli con la Cina.
Sul fronte commerciale e dei dazi, Trump si è detto ottimista: “150 Paesi vogliono un accordo”. Ma gli USA non possono negoziare con tutti. Dunque, nelle prossime settimane partiranno lettere ufficiali con le nuove condizioni: “ecco cosa dovrete pagare per fare affari negli Stati Uniti”.
Nel frattempo, dall’Europa arrivano segnali di dialogo: il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, ha avuto un confronto costruttivo con il segretario americano Howard Lutnik, concordando un’intensificazione dei lavori tecnici.
Dalla Cina segnali misti sul fronte macroeconomico: ad aprile produzione industriale +6,1% annuo (atteso +5,7%), produzione “tecnologica” +10%, vendite al dettaglio +5,1% (atteso +6,0%), investimenti in asset fissi +4% (vs 4,4% atteso)
Maluccio il mercato immobiliare: nelle 70 principali città, i prezzi delle case sono calati -0,12% ad aprile e ancora peggio è andata per le case usate: -0,41%.
Le Borse asiatiche hanno aperto deboli stamane, lunedì 19, colpite dal declassamento USA: Hang Seng di Hong Kong -0,6%, CSI300 di Shanghai&Shenzhen-0,4%, Taiex di Taipei -0,8%, Nikkei giapponese -0,74%
Sui mercati prevale il risk-off e si nota il ritorno dell’oro: con i future negativi su Wall Street, (-1% medio alle 13.30), e il rendimento del decennale USA sù fino al 4,52%, gli investitori si rifugiano in asset difensivi come l’oro, il cui prezzo risale.
Il dollaro, al contempo, si deprezza, in parallelo ai rendimenti che salgono: quello del trentennale USA ha superato 5,0%. Nonostante Powell inviti alla cautela, il mercato continua a sperare in due tagli dei tassi nel 2025.
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EURNZD in Zona Cruciale | Rottura al Rialzo o Discesa? 📊 Coppia: EURNZD
🕒 Timeframe: Probabilmente H1 o H4
📅 Data: 18 maggio 2025
🔍 Analisi Tecnica
🔁 Zone Chiave
🔴 Resistenza Diventata Supporto (RTS):
1.8975 – 1.8990
Questa zona ha agito inizialmente come resistenza e ora si comporta da supporto dopo la rottura. Il prezzo sta attualmente effettuando un retest.
🎯 Zona Target (Resistenza):
1.9085 – 1.9110
È il prossimo obiettivo rialzista in caso di conferma del rimbalzo dal supporto attuale.
🛑 Zona di Supporto Principale:
1.8840 – 1.8860
In quest’area si è registrata una forte pressione d’acquisto in passato. Potrebbe fungere da base se il prezzo venisse respinto.
🔄 Confluenza Medie Mobili (EMA)
📘 EMA 200 (Blu): 1.8975
📕 EMA 50 (Rossa): 1.8981
Il prezzo si trova in prossimità delle EMAs, indicando una fase di indecisione. Una rottura netta sopra queste medie potrebbe innescare un nuovo impulso rialzista. 📈
🔮 Scenari Possibili
🟢 Scenario Rialzista (Scenario Preferito)
✅ Conferma sopra 1.8990
➡️ Un retest seguito da un rimbalzo potrebbe portare il prezzo verso la zona target a 1.9100.
🔼 La struttura di mercato mostra minimi e massimi crescenti.
📌 Ingresso suggerito: Sopra 1.8995
🎯 Target: 1.9100
🛡️ Stop Loss: Sotto 1.8950
🔴 Scenario Ribassista
❌ Se il prezzo non riesce a mantenere la zona 1.8970–1.8990, potrebbe verificarsi una rottura verso il basso.
⬇️ Il prezzo potrebbe scendere fino alla zona di supporto a 1.8850.
🚨 Attenzione a pattern ribassisti o candele di rifiuto nella zona di resistenza.
🧠 Sintesi
Il prezzo si trova in una zona tecnica critica.
✅ La struttura è leggermente rialzista al momento.
⚠️ Una rottura decisa sotto il supporto potrebbe invalidare lo scenario long.
📈 Strategia Suggerita: Attendere Conferma ⚖️
Long: Rottura e retest sopra 1.8990
Short: Rottura sotto 1.8950 con chiusura sotto le EMAs
GOLD | Analisi settimanale.Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Oggi vi porto un anticipo della situazione di prossima settimana, cerchiamo di farci un'idea chiara adesso a mercato chiuso, così saremo ben pronti da domani.
Come potete notare abbiamo un canale ribassista, di cui vi ho già parlato gli scorsi giorni, con la differenza che dopo i movimenti di Giovedì e Venerdì potremmo dire che è confermato e potrebbe continuare a rispettarlo.
Il prossimo movimento quindi dovrebbe essere quello rialzista, portando il prezzo dai 3150$ fino ai 3370$ per oncia.
Ho lasciato in basso una piccola fascia di valutazione LONG per cercare di prendere questo movimento e una fascia invece di Supply molto in alto nel caso in cui venisse completato il movimento rialzista del canale.
Queste sono le zone più ampie, poi quelle intermedie invece le vedremo in settimana.
Parliamo invece di come potrà andare in futuro in base a questa struttura che si è creata.
Qui non abbiamo un semplice canale ribassista, considerato il forte Trend LONG dell'oro, questa potrebbe essere una flag rialzista, quindi ci sono buone probabilità che il canale venga rotto a rialzo per portare il prezzo di uno al massimo storico dei 3500$ e per poi fare sopra la ricerca di liquidità, quello che succederà dopo lo studieremo in corso d'opera.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
COINBASE GLOBAL INC (COIN), Strategia rialzistaCOINBASE GLOBAL INC (COIN), Strategia rialzista
DESCRIZIONE TITOLO:
La società è stata fondata nel 2012 e ha sede a New York, New York. Coinbase Global, Inc. gestisce una piattaforma per gli asset crittografici negli Stati Uniti e a livello internazionale. Offre il principale conto finanziario nell'economia delle criptovalute per i consumatori; una piattaforma di intermediazione con un pool di liquidità nel mercato delle criptovalute per le istituzioni; e una suite di prodotti che garantiscono l'accesso alla costruzione di onchain per gli sviluppatori.
DATI: 01/05/2025
Prezzo = 207,25 Dollari
Capitalizzazione = 52.814B
Beta (5 anni mensile) = 3,65
Rapporto PE (ttm) = 21,90
EPS (ttm) = 9,47
Target Price COINBASE GLOBAL INC (COIN), strategia rialzista
1° Target Price: 230,54 Dollari
2° Target Price: 277,51 Dollari
3° Target Price: 344,37 Dollari
4° Target Price: 429,54 Dollari
VERTIV HOLDING (VRT), Strategia rialzistaVERTIV HOLDING (VRT), Strategia rialzista
DESCRIZIONE TITOLO:
La società ha sede a Westerville, Ohio. Vertiv Holdings Co, insieme alle sue consociate, progetta, produce e fornisce servizi e tecnologie per infrastrutture digitali critiche e servizi per il ciclo di vita di data center, reti di comunicazione e ambienti commerciali e industriali nelle Americhe, nell'Asia Pacifica, in Europa, in Medio Oriente e in Africa. L'azienda offre prodotti per la gestione dell'energia CA e CC, prodotti per quadri elettrici e sbarre, prodotti per la gestione termica, sistemi rack integrati, soluzioni modulari e sistemi di gestione per il monitoraggio e il controllo dell'infrastruttura digitale, che sono parte integrante delle tecnologie utilizzate per vari servizi, tra cui e-commerce, online banking, file sharing, video on-demand, stoccaggio di energia, comunicazioni wireless, Internet of Things e giochi online. Fornisce inoltre servizi di gestione del ciclo di vita, analisi predittiva e servizi professionali per l'implementazione, la manutenzione e l'ottimizzazione dei suoi prodotti e dei relativi sistemi, nonché servizi di manutenzione preventiva, test di accettazione, ingegneria e consulenza, valutazioni delle prestazioni, monitoraggio remoto, formazione, ricambi e software per infrastrutture digitali critiche. L'azienda offre i suoi prodotti principalmente con i marchi Vertiv, Liebert, NetSure, Geist, Energy Labs, ERS, Albér e Avocent. Serve i settori dei servizi cloud, dei servizi finanziari, della sanità, dei trasporti, dell'industria manifatturiera, dell'energia, dell'istruzione, della pubblica amministrazione, dei social media e della vendita al dettaglio attraverso una rete di professionisti della vendita diretta, rappresentanti di vendita indipendenti, partner di canale e produttori di apparecchiature originali.
DATI: 01/05/2025
Prezzo = 85,38 Dollari
Capitalizzazione = 32,539B
Beta (5 anni mensile) = 1,72
Rapporto PE (ttm) = 49,64
EPS (ttm) = 1,72
Target Price VERTIV HOLDING (VRT), strategia rialzista
1° Target Price: 98,12 Dollari
2° Target Price: 123,55 Dollari
3° Target Price: 155,84 Dollari
ADYEN (ADYEN), Strategia rialzista di lungo periodoADYEN (ADYEN), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
Adyen N.V. è stata costituita nel 2006 e ha sede ad Amsterdam, nei Paesi Bassi. Adyen N.V. gestisce una piattaforma di pagamenti in Europa, Medio Oriente, Africa, Nord America, Asia Pacifico e America Latina. La sua piattaforma integra uno stack di pagamenti che comprende gateway, gestione del rischio, elaborazione, acquisizione e servizi di regolamento. L'azienda offre un'infrastruttura back-end per l'autorizzazione. Accetta pagamenti online, di persona, cross channel e Adyen per le piattaforme. L'azienda fornisce servizi di ottimizzazione tra cui Adyen Uplift, protect, authenticate e optimize. Inoltre, l'azienda offre prodotti finanziari tra cui conti, capitale, emissione e pagamenti. L'azienda si occupa di piattaforme digitali, mobilità, SaaS, vendita al dettaglio, alimenti e bevande, abbonamenti e ospitalità.
DATI: 13/04/2025
Prezzo = 1330.6 Euro
Capitalizzazione = 41.906B
Beta (5 anni mensile) = 1,94
Rapporto PE (ttm) = 45.04
EPS (ttm) = 29,54
Target Price ADYEN (ADYEN) di lungo periodo:
1° Target Price: 1617,4 Euro
2° Target Price: 1904,08 Euro
3° Target Price: 2314 Euro
4° Target Price: 2835 Euro