RIASSUNTO DELLA SETTIMANA: 30-4 luglioRiassunto della settimana 30-4 luglio:
- Il PIL UK cresce all'1,3% su base annuale
- Il PMI manifatturiero non registra nessuna crescita nel mese di giugno
- L'inflazione europea cresce al 2%
- I prezzi ISM rimangono sui massimi del 2023
- Il tasso di disoccupazione europeo sale al 6,3%
- L'indice dei servizi sale a 50.5 dal 49.7 precedente
- L'indice Non Farm Payroll aumenta di 147.000 unità nel mese di giugno
- Il deficit commerciale USA sale a 71,5 miliardi
- I prezzi alla produzione europei calano del -0.6% nel mese di maggio
Andamento delle valute:
- CAD è stata la top perfomer della settimana
- USD è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
Otto nazioni produttrici di petrolio dell'alleanza OPEC+ hanno concordato sabato di aumentare la loro produzione collettiva di greggio di 548.000 barili al giorno, mentre continuano a ridurre una serie di tagli volontari all'offerta.
Inizialmente avevano deciso di aumentare la loro produzione di 137.000 barili al giorno ogni mese fino a settembre 2026, ma hanno mantenuto questo ritmo solo ad aprile.
--Chart di Capital.Com--
Analisi fondamentale
EUR/USD, BCE e BNSLa Banca Centrale Europea (BCE) ha recentemente mostrato maggiore attenzione alla forza dell'euro, in particolare se l’EUR/USD dovesse scendere rapidamente sotto 1,20.
Sebbene la BCE non persegua un obiettivo di cambio, teme che un euro troppo forte possa comprimere l'inflazione al di sotto del target e giustificare ulteriori tagli dei tassi.
Tuttavia, è improbabile un intervento diretto per limitare l'apprezzamento.
La coppia EUR/USD dovrebbe mantenersi tra 1,1810 e 1,1720, anche se il dollaro USA resta vulnerabile a eventuali sviluppi tariffari.
Il franco svizzero continua a rafforzarsi, con la BNS riluttante a ridurre i tassi o intervenire massicciamente sui cambi, vista la pressione disinflazionistica interna e i negoziati commerciali in corso.
Un calo dell’EUR/CHF verso l’area 0,9200/0,9250 potrebbe spingere la BNS ad agire.
--Chart di Capital.Com--
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Disclaimer: questo contenuto non rappresenta sollecitazione al pubblico risparmio, promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazione finanziaria. Le informazioni sono fornite a scopo educativo e informativo.
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Analisi del dato Unemployment Rate del 3 luglio 2025Il 3 luglio 2025 sono stati pubblicati i dati sul tasso di disoccupazione negli Stati Uniti, un indicatore chiave per chi segue i mercati finanziari. Il dato di giugno mostra che il tasso di disoccupazione è sceso leggermente al 4,1% dal 4,2% di maggio, mentre l’economia ha creato 147.000 nuovi posti di lavoro, più delle attese degli analisti.
Cosa ci dicono i dati di giugno
Tasso di disoccupazione. 4,1%, in calo rispetto al mese precedente, ma ancora sopra i livelli minimi degli ultimi anni.
Nuovi posti di lavoro. +147.000, con una crescita solida nei settori governativo e sanitario.
Partecipazione al lavoro. In lieve calo al 62,3% dal 62,4% di maggio, segnalando che una parte della popolazione attiva è uscita dal mercato del lavoro.
Disoccupazione di lungo termine. In aumento tra gli over 55, con il 25,8% dei disoccupati di questa fascia che cerca lavoro da oltre sei mesi.
Cosa significa per chi fa trading
Mercati azionari. Un tasso di disoccupazione stabile o in lieve calo, insieme a una crescita dei posti di lavoro, tende a sostenere il sentiment sui mercati azionari. Tuttavia, la maggior parte dei nuovi posti creati deriva dal settore pubblico, mentre il settore privato mostra segnali di rallentamento.
Forex. Un dato migliore delle attese può rafforzare il dollaro, ma la debolezza della partecipazione e la crescita contenuta dei salari potrebbero limitare il rialzo.
Conclusioni pratiche
Il dato di giugno conferma che il mercato del lavoro USA resta resiliente, ma con segnali di rallentamento sotto la superficie. Per chi fa trading, è fondamentale andare oltre il titolo del dato, analizzare i dettagli e adattare le strategie a un contesto in cui la Fed resta attenta ai segnali di raffreddamento o surriscaldamento dell’economia.
GOLD | Wall Street chiuso tutto il giorno.Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Oggi giorno dell'Indipendenza e sarà festa USA per tutto il giorno, non vedremo un GOLD super attivo perché Wall Street non aprirà.
La chiusura verrà anticipata alle 20:30.
Vorrei comunque analizzare la situazione di oggi post NFP di ieri.
I dati sono stati molto positivi per il dollaro americano, infatti ha portato ad un crollo istantaneo di tutti i grafici contro USD.
Subito dopo però c'è stata una totale ripresa per poi continuare a scendere nuovamente, se pur di poco, a questo punto dati gli sviluppi sul GOLD, potrei aspettarmi un'ulteriore ripresa a ribasso per prendere zone molto più importanti per i tori, magari sull'H4/Daily e ripartire a rialzo.
Vorrei una ricerca di liquidità del minimo giornaliero di ieri e una spinta fino ai 3275/3295$ per oncia, da lì inizierò a valutare dei LONG, bisognerà fare un'attenta valutazione e vedere anche come chiudono le candele giornaliere, probabilmente se ne riparlerà settimana prossima.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Analisi sul XAUUSD in riflesso al "One Big Beatifu Deal" Il prezzo dell’oro ha interrotto la fase correttiva avviata dal massimo settimanale di 3.366 dollari, beneficiando di un rinnovato interesse da parte degli investitori durante le contrattazioni asiatiche di venerdì. La ridotta liquidità, dovuta alla festività negli Stati Uniti, potrebbe contribuire ad accentuare la volatilità delle quotazioni nel breve termine.
In un contesto di bassa liquidità dovuto alla festività del 4 luglio negli Stati Uniti, il prezzo dell’oro mostra segnali di inversione rispetto ai massimi settimanali, mentre il rafforzamento del dollaro statunitense sembra perdere slancio. A pesare sul biglietto verde sono le rinnovate incertezze legate al cosiddetto "One Big Beautiful Bill"**, la maxi-legge fiscale e di spesa fortemente voluta dal presidente Donald Trump.
Giovedì, la Camera dei Rappresentanti ha approvato il provvedimento con una maggioranza risicata di 218 voti favorevoli contro 214 contrari, evidenziando le divisioni interne anche tra le fila repubblicane. La legge, che include tagli fiscali radicali e misure di contenimento della spesa pubblica, rappresenta un pilastro dell’agenda economica dell’amministrazione Trump e potrebbe avere implicazioni significative sui mercati valutari e sulle aspettative di politica monetaria.
La persistente cautela degli investitori riflette le preoccupazioni circa l’impatto fiscale del disegno di legge promosso dall’amministrazione Trump, che potrebbe incrementare il debito pubblico statunitense di ulteriori 3.400 miliardi di dollari, portandolo a superare i 36.200 miliardi. Tale prospettiva alimenta i timori di un deterioramento degli equilibri di bilancio, contribuendo a frenare la ripresa del dollaro statunitense.
A ciò si aggiungono le rinnovate tensioni commerciali, alimentate dalle dichiarazioni del presidente Trump in merito a possibili dazi, che rappresentano un ulteriore elemento di pressione sul biglietto verde, favorendo al contempo la domanda di oro, tradizionalmente considerato un bene rifugio.
Nella giornata di giovedì, il metallo prezioso ha evidenziato un andamento volatile: dopo aver toccato nuovi massimi settimanali e mantenuto tali livelli nella prima parte della seduta, ha subito un marcato ritracciamento in seguito alla pubblicazione di un report sul mercato del lavoro statunitense sorprendentemente positivo, che ha temporaneamente rafforzato le aspettative di una politica monetaria più restrittiva.
Nel mese di giugno, il dato principale sulle buste paga non agricole negli Stati Uniti ha registrato un incremento di 147.000 unità, superando le attese di consenso fissate a 110.000 e la precedente revisione di 144.000. Parallelamente, il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente al 4,1%, al di sotto sia della previsione del 4,3% sia del dato di maggio pari al 4,2%.
La solidità del mercato del lavoro ha contribuito a ridimensionare le aspettative di un allentamento aggressivo della politica monetaria da parte della Federal Reserve nel corso dell’anno. Tali dati rafforzano la posizione attendista della banca centrale, rendendo più plausibile una conferma dei tassi di interesse ai livelli attuali nel breve termine.
Ad un’analisi più approfondita, i dati sul mercato del lavoro statunitense si sono rivelati meno solidi di quanto suggerissero le cifre principali. Sebbene l’economia abbia registrato un incremento di 147.000 posti di lavoro non agricoli nel mese di giugno, una quota significativa di tali assunzioni è riconducibile al settore dell’istruzione pubblica, tradizionalmente considerato un indicatore meno affidabile della dinamica occupazionale sottostante e della sostenibilità della crescita economica.
Parallelamente, il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente dal 4,2% al 4,1%, contro attese di un rialzo al 4,3%. Tuttavia, tale calo è stato in larga parte determinato da una contrazione della forza lavoro, con circa 130.000 individui che hanno abbandonato il mercato del lavoro, attenuando così il segnale positivo del dato.
Pertanto, sebbene i numeri aggregati abbiano inizialmente suggerito una performance robusta, l’analisi dei dettagli evidenzia un quadro più eterogeneo.
D’altro canto, come segnalato all’inizio della settimana, le revisioni al rialzo dei dati occupazionali dei mesi precedenti hanno sorpreso positivamente. Tuttavia, la dinamica salariale ha mostrato segnali di rallentamento: le retribuzioni orarie medie hanno registrato una flessione sia su base mensile che annuale, segnando il ritmo di crescita più contenuto dallo scorso anno. Questo sviluppo rappresenta un elemento favorevole per la Federal Reserve nel suo percorso di disinflazione, contribuendo ad allentare le pressioni sui prezzi.
Secondo il FedWatch Tool del CME Group, la probabilità implicita di un taglio dei tassi da parte della Fed nel meeting di settembre è scesa al 68%, rispetto a circa il 72% registrato prima della pubblicazione dei dati. I mercati, tuttavia, continuano a prezzare con elevata probabilità un primo intervento espansivo già nel mese di luglio.
Il repentino cambiamento delle aspettative di politica monetaria da parte della Federal Reserve, in direzione più restrittiva, ha innescato un ampio rally di sollievo del dollaro statunitense. Tale movimento ha esercitato una pressione ribassista sul prezzo dell’oro, penalizzato in contesti di rafforzamento del biglietto verde e di tassi d’interesse più elevati, ma tale reazione si è subito raffreddata.
Analisi tecnica del prezzo dell'oro: daily chart
Come si può ben vedere, la media mobile (EMA) a 50 periodi sta fungendo da supporto dinamico al prezzo dell'asset, con un andamento rialzista.
Dopo circa tre settimane al di sopra della Kijun Sen, il prezzo è sceso al di sotto e si è tenuto nel range tra la Kijun e la Tenkan Sen, a dimostrare un lieve raffreddamento dell'impulso rialzista. Il continuo intersecarsi delle predette linee dell'indicatore Ichimoku delinea un trend che da rialzista inizia ad avere qualche sfumatura di neutralità. Nonostante tutto, affinché la price action rimane al di sopra della kumo e sopra la EMA a 50 periodi, rimarrà la propensione al rialzo.
Una chiusura settimanale al di sopra della Tenkan Sen, potrebbe aprire spazi a nuovi massimi nella prossima settimana.
** Il provvedimento è stato approvato definitivamente dal Congresso degli Stati Uniti. Si tratta della principale misura economica del secondo mandato di Trump e ha suscitato un ampio dibattito politico e sociale.
Di seguito un breve flash riepilogativo del predetto provvedimento:
Tagli fiscali permanenti per le fasce di reddito più alte e per imprese/investitori.
Riduzioni alla spesa pubblica, in particolare:
Tagli a Medicaid e ad altri programmi sanitari.
Tagli ai fondi per energia pulita e incentivi alle auto elettriche.
Aumento del debito pubblico stimato in circa 3.300 miliardi di dollari in 10 anni.
Altri ambiti toccati: immigrazione, spesa militare, esplorazione spaziale, politica commerciale (con possibili nuovi dazi).
Il provvedimento è oggetto di dibattito acceso tra analisti e democratici dell'opposizione in quanto:
la legge è vista come un vantaggio per i ricchi, con rischi per la copertura sanitaria di milioni di cittadini;
la legge porterà ad ulteriori disagi al debito pubblico.
I dati positivi sul lavoro spingono i mercati a nuovi record.L’andamento di questa settimana abbreviata è dipeso in larga parte dal cruciale rapporto odierno sulle buste paga non agricole. Il dato diffuso stamattina, superiore alle attese, ha spianato la strada a una seduta positiva e a una nuova serie di massimi storici.
L’economia ha generato 147.000 nuovi posti di lavoro nel mese di giugno, superando nettamente le aspettative, che si attestavano intorno ai 110.000. Il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%, contro una previsione del 4,3%.
Questo dato incoraggiante ha confermato, ancora una volta, l’inattendibilità del rapporto ADP come indicatore dei dati ufficiali del BLS. Gli investitori avevano manifestato una certa apprensione ieri, quando le buste paga private erano diminuite di 33.000 unità, a fronte di un previsto incremento di 100.000, ma hanno mantenuto la calma in attesa del rapporto governativo.
Il NASDAQ è salito dell’1,02% (pari a circa 207 punti), chiudendo a 20.601,10, con un guadagno settimanale dell’1,6%. Lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,83%, portandosi a 6.279,35, con un incremento dell’1,7% in soli tre giorni e mezzo. Entrambi gli indici hanno toccato nuovi record in quattro delle ultime cinque sedute. Anche il Dow Jones ha segnato un progresso dello 0,77% (circa 344 punti), raggiungendo quota 44.828,53 e registrando la miglior performance settimanale, con un incremento del 2,3%.
Le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed sono ormai prossime allo zero per il mese di luglio e si sono lievemente ridotte anche per settembre. Lo strumento FedWatch indica ora una probabilità del 70% per un intervento a settembre, mese atteso da tempo come il più probabile per una riduzione.
I dati odierni non hanno modificato significativamente le aspettative in merito alla politica monetaria, salvo ridimensionare l’ottimismo per un taglio già a luglio. È dunque più realistico attendersi un intervento a settembre. Tuttavia, ciò che questi numeri evidenziano è la resilienza dell’economia, un elemento che ha dato nuovo slancio agli investitori rialzisti e ha messo in difficoltà gli operatori ribassisti, aprendo ulteriore spazio per nuovi massimi storici.
Per la prossima settimana sono previsti pochi dati economici, ma l’attenzione si concentrerà sicuramente sul fronte commerciale. Il periodo di sospensione di 90 giorni sui dazi del cosiddetto “Giorno della Liberazione”, deciso dal Presidente, terminerà il 9 luglio. All’inizio di questa settimana è trapelata la notizia di un accordo commerciale con il Vietnam, che si aggiunge a quelli già siglati con Cina e Regno Unito. Tuttavia, decine di altri Paesi restano a rischio di essere colpiti dai dazi elevati annunciati all’inizio di aprile.
I rialzi di questa settimana indicano che gli investitori non sembrano temere un ritorno immediato dei dazi, soprattutto considerando che il Presidente aveva sospeso le misure proprio dopo il crollo dei mercati in territorio ribassista. Tuttavia, l’incertezza permane, e la scadenza del 9 luglio potrebbe accentuare la volatilità in un momento in cui i mercati potrebbero necessitare di una pausa dopo la recente impennata.
Un’ulteriore novità commerciale sarebbe senz’altro ben accolta dal mercato.
Intanto è il momento di iniziare a pensare alla stagione degli utili, con grandi banche come JPMorgan (JPM), Wells Fargo (WFC) e Citigroup (C) pronte ad aprire ufficialmente la stagione il 15 luglio.
L’inizio del secondo trimestre è coinciso con un aumento dell’incertezza legata ai dazi punitivi annunciati il 2 aprile. Sebbene l’entrata in vigore di tali misure sia stata posticipata di tre mesi, la questione ha inevitabilmente pesato sulle stime, sia per il trimestre in corso sia per i successivi, soprattutto nelle prime settimane dopo l’annuncio.
Attualmente, si prevede che gli utili del secondo trimestre per l’indice S&P 500 cresceranno del +5,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di un aumento del +4,0% dei ricavi. Sebbene sia prassi che le stime vengano riviste al ribasso, l’entità e la diffusione dei tagli alle previsioni per il secondo trimestre risultano superiori rispetto a quanto osservato in altri trimestri recenti di confronto.
Marco Bernasconi Trading
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🌞 Buongiorno a tutti 🌞
come ha reagito l'oro all NFP di ieri ??
-Ieri, il report ufficiale ha registrato +147.000 nuovi occupati a giugno (attese: 110.000) e il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1 %
Il mercato ha interpretato il dato come segnale che la Fed non taglierà i tassi a luglio. Questo ha rafforzato il dollaro e fatto scendere l’oro del 0,8 %
Oggi l’oro recupera terreno, Il motivo è la crescente preoccupazione per il deficit fiscale U.S., dopo l’approvazione del pacchetto di tagli fiscali da parte del Congresso, considerato potenzialmente usurante per il dollaro .
Cosa monitorare nei prossimi giorni
Venerdì–lunedì: Volatilità ridotta per festività U.S. (4 luglio).
-Settimana prossima:
Attesa la scadenza su tariffe U.S.–UE (9 luglio) e sviluppi sul pacchetto fiscale, entrambi in grado di ribaltare il sentiment sul dollaro.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
9 luglio, la prossima data chiave per l'S&P 5001) Attenzione: l'S&P 500 è ora in territorio di ipercomprato tecnico a breve termine e potrebbe entrare in un ritracciamento (senza compromettere il trend rialzista di fondo)
Nelle ultime due settimane, il contratto future sull'S&P 500 ha rotto al di sopra del suo massimo storico di 6.150 punti, convalidando così il segnale che il trend rialzista di fondo sta continuando. Il mercato è salito per diverse sessioni consecutive senza pause e ora è ipercomprato nel breve termine. Da un punto di vista puramente tecnico, il mercato è quindi esposto a un'inversione e un test del suo precedente massimo storico è un possibile scenario per sgonfiare la posizione di ipercomprato a breve termine e attendere un supporto dinamico.
Il grafico sottostante mostra le candele giapponesi mensili, settimanali e giornaliere per il contratto future sullo S&P 500. Si può notare che c'è ancora del potenziale sui timeframe a lungo termine, ma il quadro a breve termine (timeframe giornaliero) è ipercomprato in termini di momentum (il momentum è rappresentato qui dall'indicatore tecnico RSI). Il mercato dovrà essere in grado di mantenere il supporto tecnico 6000/6150 per preservare il trend rialzista in atto dall'inizio di aprile.
2) Il mercato del lavoro statunitense rimane resistente secondo l'ultimo rapporto NFP, una buona notizia per la situazione macroeconomica ma che rimanda il taglio dei tassi della FED
Il mercato del lavoro statunitense ha appena dato un segnale inaspettato: il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1% della forza lavoro, dopo diversi mesi di stabilità intorno al 4,2%. Sebbene possa sembrare un calo modesto, arriva in un momento in cui la Federal Reserve (Fed) sta monitorando attentamente il mercato del lavoro alla ricerca di segnali di un rallentamento più marcato dell'attività economica. Il calo della disoccupazione indica che, nonostante la stretta monetaria degli ultimi due anni, l'economia statunitense continua a mostrare una certa resistenza. È ormai improbabile che la FED riprenda a tagliare il tasso dei fondi federali mercoledì 30 luglio.
3) ATTENZIONE alla scadenza di mercoledì 9 luglio per gli accordi commerciali tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato che gli Stati Uniti intendono inviare una serie di notifiche ufficiali a diversi partner commerciali a partire da venerdì 4 luglio, stabilendo tariffe unilaterali che entreranno in vigore il 1° agosto. Secondo il presidente, inizialmente saranno inviate circa dieci lettere, seguite da altre nei prossimi giorni. Si tratta di una nuova tappa della sua strategia di pressione sui Paesi stranieri affinché concludano accordi prima della scadenza annunciata per mercoledì 9 luglio.
A questo punto, sembra improbabile che la scadenza di mercoledì 9 luglio venga prorogata. È quindi importante tenere presente che l'andamento all'inizio della prossima settimana sarà direttamente influenzato dalle notizie che emergeranno sulla guerra commerciale/diplomazia. L'indice S&P 500 reagirà in modo molto diretto a queste notizie. Abbiamo bisogno di accordi commerciali con la Cina, l'India, l'Unione Europea e il Giappone se non vogliamo mettere a repentaglio il trend rialzista fondamentale dell'S&P 500.
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PMI SERVIZI EURO E NFPPMI SERVIZI EURO:
Dallo scorso aprile, il settore terziario è stato grossomodo stagnante.
Uno sguardo alla tendenza di lungo periodo rivela che è dall’estate 2021 che il tasso di crescita risulta inferiore alla media complessiva delle indagini PMI.
Ciò indica una crescita piuttosto debole, e con la più lunga durata nel corso di 27 anni di dati PMI.
Le due ultime recessioni del settore dei servizi, dovute alla crisi del mercato finanziario nel 2008/2009 e alla crisi dell’euro nel 2012, si sono avute dopo un rallentamento piuttosto rapido della crescita ed è difficile che queste dinamiche si ripetano.
Il motivo potrebbe essere legato ad un aspetto strutturale della carenza di manodopera, resasi evidente dai tempi del Covid.
Questo significa che, diversamente dal passato, le aziende evitano di licenziare anche durante trimestri scarsi.
Per questo, è dal 2021 che il consumo delle famiglie, motore principale della crescita dei servizi, non crolla drasticamente.
Anzi, a giugno le aziende hanno addirittura fatto più assunzioni di maggio, con una recessione che nel prossimo futuro potrebbe addirittura essere evitata.
La questione è quanto sia lontanamente possibile una forte ripresa, dopo gli ultimi anni di debolezza del terziario.
Per l’intera eurozona sarà probabilmente difficile, ma per la sua più grande economia, la Germania, è sicuramente probabile, visto lo straordinario pacchetto di stimoli che il nuovo governo sta mettendo in atto.
In ogni caso, le aspettative dell’eurozona per i prossimi 12 mesi sono migliorate, anche se i valori restano inferiori alla media di lungo termine.
La Banca Centrale Europea non accoglierà positivamente il più aggressivo aumento dei prezzi di vendita del settore terziario di giugno e il nuovo forte incremento dei costi.
Non Farm Payroll
Le buste paga non agricole sono aumentate di 147.000 unità a giugno.
Il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%, mentre gli economisti avevano previsto un aumento al 4,3%.
Il forte rapporto sull'occupazione ha anche stimolato un'impennata dei rendimenti del Tesoro e ha ridotto le aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
I trader di futures sui Fed funds stanno attualmente valutando una probabilità di circa il 95% che la banca centrale mantenga i tassi stabili alla riunione di fine mese.
--Chart di Capital.Com--
Certificato Multi Express: Rendimento 12% Annuo su Banche UKIl settore bancario britannico continua a rappresentare un’opportunità interessante per gli investitori che cercano rendimenti superiori alla media con protezione condizionata del capitale. In questo contesto, il certificato CH1358860141 si distingue per la sua struttura Multi Express che combina un rendimento cedolare annualizzato del 12% con una barriera capitale al 60%, offrendo un profilo rischio-rendimento particolarmente bilanciato per chi vuole esporsi al comparto finanziario del Regno Unito.
Il certificato è alla riga 46 del Radar delle Opportunità: isinconnect.co.uk
Analisi completa sul nostro blog: isinconnect.co.uk
Buone opportunità a tutti!
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XAUUSD | NFP in arrivo!!Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
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Eccoci finalmente arrivati all'NFP DAY!
Conti bruciati, giornate tossiche, noi non vorremo sicuramente che vada così, quindi preferisco vedere questo giorno come quello in cui non tradare piuttosto che quello dove fare ALL-IN.
Cerchiamo di trovare un set up valido con stop largo senza rischiare troppo, non cercate di vedere questa come un'opportunità per triplicare il capitale, altrimenti andrà esattamente al contrario.
A grafico notiamo un'impostazione rialzista del nostro metallo giallo, soprattutto dopo gli ADP ridicolo di ieri con un -33k, news molto negativa per USD.
Oggi è previsto già di base un tasso di disoccupazione in aumento rispetto al mese precedente, vediamo se anche gli NFP daranno sprint negativo, così da darci una giornata molto positiva per il GOLD.
Il break dei 3370$ a rialzo, darà molta spinta ai tori a mio parere, con target anche fino ai 3410$ e oltre.
Finché non verrà rotta potremo vedere delle spinte a ribasso.
Aspettiamo comunque con ansia l'uscita dei dati e muoviamoci di conseguenza.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
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Per le mie analisi utilizzo:
*Chart di Capital.com*
🌞 Buongiorno a tutti 🌞
cosa succederà oggi durante nfp?
come cambierà il mercato?
il cambio struttura weekly short verra mantenuto e andremo verso punti piu bassi? oppure seguira ancora l'allineamento daily long ?
ieri in live siamo riusciti a prenderci 250 pips di rialzo post news,
oggi le cose si complicano.
L’oro resta ben supportato da un mercato del lavoro USA in raffreddamento e da una situazione fiscale e commerciale che punta verso disavanzi più ampi. I dati recenti mostrano un netto calo nell’occupazione: le offerte JOLTS calano da 5 mesi, l’ADP di giugno ha registrato un calo a sorpresa di 33.000 posti nel settore privato, e la media trimestrale della crescita occupazionale è ormai quasi piatta. Tuttavia, la crescita dei salari resta sopra il 4% annuo, segnalando che le pressioni sui costi per la Fed sono ancora presenti.
Su questo sfondo di debolezza nel lavoro, le dinamiche politiche attuali favoriscono l’inflazione e pesano sul dollaro. L’approvazione al Senato di un maxi-pacchetto fiscale da 3.900 miliardi di dollari implica più emissioni di Treasury, mentre la minaccia dell’amministrazione di imporre dazi del 30% sulle importazioni dal Giappone (se non ci saranno “mini-accordi” entro il 9 luglio) riapre il fronte del rischio commerciale. Il quadro complessivo rafforza il tema dei “twin deficits” (fiscale + commerciale), storicamente favorevole all’oro e negativo per il dollaro.
⚠️ Punti chiave
-Mercato del lavoro in frenata. Secondo mese debole per l’ADP: l’NFP anticipato a domani (per via della festività) potrebbe sorprendere ancora al ribasso.
-Reazione tassi > proiezioni Fed.
I trader ignorano il dot-plot aggressivo di giugno e si concentrano sui dati reali.
I future sui Fed Funds prezzano ora 75 punti base di tagli entro dicembre.
-Nubi fiscali e commerciali.
Il piano fiscale approvato e la minaccia di dazi su Tokyo spingono verso un dollaro più debole e una curva dei rendimenti più inclinata. Questo sostiene l’acquisto su debolezza di materie prime e titoli “value”.
in base all'uscita dei dati nfp valutero posizionamento,
se dati molto inferiori mi posso aspettare gold long, con probabile fake short to long.
con dati nfp molto elevati mi aspetto un gold debole quindi andrei a valutare degli short.
attendo 14:30 e si valuta, ci vediamo in live dopo
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Oro, trend esaurito o messo alla prova?L'oro è tornato a un livello tecnico chiave nonostante sono presenti le condizioni che tipicamente favorirebbero un apprezzamento del bene rifugio, gli investitori stanno forse cambiando le dinamiche di predisposizione rispetto al rischio, all'inflazione e alla crescita?
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 85.24% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
L'oro ignora il copione?
La scorsa settimana ha evidenziato un indebolimento del dollaro USA, un aumento delle stime di un taglio dei tassi di interesse e dati sull'inflazione che hanno registrato un aumento preoccupante. Sulla carta, questi sono il genere di sviluppi che in genere guidano l'oro. Sarebbe lecito aspettarsi un rialzo dell'oro? Normalmente queste dinamiche si riflettono sulla price Action di Asset considerati beni di rifugio, come ad esempio l’oro, eppure il Gold non ha battuto ciglio.
Il dato core PCE di maggio, l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed, è cresciuto più del previsto al 2,7%. Tuttavia, i mercati obbligazionari hanno reagito tranquillamente, con i futures sui tassi che continuano a scontare un'elevata probabilità di allentamento entro settembre. Parallelamente, il dollaro USA ha perso terreno, con l'indice del dollaro in calo di oltre l'1% sulla settimana. Un movimento di questo tipo di solito si riflette direttamente sulle materie prime denominate in dollari, come l'oro.
Parte della risposta risiede nella geopolitica. Il cessate il fuoco tra Israele e Iran ha allentato le tensioni che in precedenza sostenevano l'attrattiva dell'oro come bene rifugio. Nel frattempo, i mercati azionari hanno continuano a registrare nuovi massimi, per citarne alcuni: Nvidia e Microsoft, che ora più che mai sono vicine ad una capitalizzazione di mercato di $4 Tln.
gli investitori stanno passando dalla protezione alla partecipazione privilegiando Assets che beneficiano del miglioramento dei flussi commerciali e della domanda globale. L'ultimo accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, incentrato sulle esportazioni di terre rare, non fa che rafforzare questa narrativa. Per ora, prevale la propensione al rischio.
Il contesto macroeconomico è diventato più complesso. il quadro tecnico invece?
Dopo un forte rialzo fino ad aprile, il mercato è entrato in una fase di consolidamento. A maggio si è formato un massimo inferiore, che è stato ritestato e respinto a giugno. Tale rifiuto ha innescato l'ultimo calo di due settimane, riportando il metallo prezioso sulla sua linea di tendenza al rialzo.
Questa linea di tendenza, in atto dal dicembre 2024, ha guidato il trend rialzista più ampio e ha tenuto bene nei tre test precedenti. Ancora una volta, si trova sotto pressione. Se questa volta reggerà è una questione aperta. Secondo le regole non scritte dell’analisi tecnica: le linee di tendenza sono valide solo quanto la domanda che le sostiene e, in una fase di consolidamento, tale sostegno può spesso essere discontinuo.
La natura del consolidamento è una sorta di deriva controllata, con molti movimenti ma poco impegno. Se la linea di tendenza dovesse cedere, ciò non significherebbe necessariamente la fine del ciclo rialzista dell'oro. Potrebbero aprirsi diversi scenari, come ad esempio una correzione più profonda, con i minimi di maggio in gioco, tale area è anche in linea con il prezzo medio ponderato per il volume ancorato ai minimi di dicembre 2024.
Per ora, l'oro rimane quiescente. È ancora al di sopra di un possibile livello di supporto, ma non si comporta più come un mercato sotto controllo. Se il clima di propensione al rischio dovesse continuare, potremmo forse assistere a una riallocazione dei fondi lontano dal beni rifugio? Oppure il mercato resterà fedele al metallo prezioso e stabilirà nuovi massimi?
Oro: Grafico a candela giornaliero
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 85.24% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Analisi del dato ADP Non-Farm Employment del 2 luglio 2025Il dato ADP Non-Farm Employment pubblicato il 2 luglio 2025 ha sorpreso negativamente il mercato: il settore privato statunitense ha perso 33.000 posti di lavoro a giugno, contro una previsione di +99.000. Si tratta della prima contrazione dal marzo 2023 e di un dato molto più debole rispetto ai 29.000 posti aggiunti a maggio (dato rivisto al ribasso).
Cos’è l’ADP Non-Farm Employment
Questo indicatore misura la variazione mensile dei posti di lavoro nel settore privato, escluso il comparto agricolo. Viene pubblicato da ADP, una delle principali società di gestione paghe negli USA, e anticipa di due giorni il più atteso report ufficiale sui Non-Farm Payrolls (NFP) del governo. Anche se spesso i due dati divergono, l’ADP resta un termometro importante per valutare la salute del mercato del lavoro americano.
Cosa mostrano i dati di giugno
Perdita di posti di lavoro: -33.000, contro una previsione di +99.000. Settori più colpiti: servizi professionali e business, sanità ed educazione, settore finanziario. Unica nota positiva: crescita nei settori manifatturiero e minerario.
Impatto geografico: Midwest e West hanno perso più posti, mentre il Sud è l’unica area con saldo positivo.
Cosa significa per i mercati e per il trading
Un dato così negativo può indicare che l’economia USA sta rallentando più delle attese, nonostante i massimi storici degli indici azionari. Un dato ADP sotto le attese tende a indebolire il dollaro, perché aumenta le probabilità che la Fed possa tagliare i tassi prima del previsto.
Strategie pratiche per il trader
Gestione del rischio. In presenza di tali dati meglio ridurre la leva e utilizzare stop loss più stretti. I titoli legati ai servizi e alle piccole imprese potrebbero soffrire di più; meglio privilegiare settori difensivi o aziende di grandi dimensioni.
Conclusione
Il dato ADP di giugno 2025 segnala una frenata inattesa del mercato del lavoro USA. Per chi fa trading, è il momento di aumentare la prudenza, monitorare i prossimi dati macro e prepararsi a una possibile crescita della volatilità nei prossimi giorni.
Fattori fondamentali chiave S&P 500 estate 2025L’estate 2025 si caratterizza per un insieme di fattori macroeconomici e microeconomici che plasmeranno la traiettoria del mercato azionario statunitense. Mentre l’S&P 500 si muove vicino ai massimi storici e presenta una valutazione paragonabile a quella di fine 2021, la solidità della dinamica rialzista dipenderà dalla combinazione di diverse variabili essenziali. Comprendere questi fondamentali è cruciale per cogliere il potenziale e i rischi che attendono gli investitori nei prossimi mesi.
1) La guerra commerciale e la diplomazia economica, principale fonte di incertezza
La questione commerciale rimane l’argomento più imprevedibile a inizio estate. La scadenza del 9 luglio, data limite per la conclusione o il fallimento dei negoziati tariffari, cristallizza le tensioni tra gli Stati Uniti e i loro principali partner. La prospettiva di una nuova ondata di dazi potrebbe incidere direttamente sui costi di produzione, sull’inflazione e sulla fiducia delle imprese. La diplomazia commerciale è quindi la variabile più suscettibile di provocare scatti di volatilità e rimettere in discussione le aspettative positive sulla crescita degli utili. Se verranno firmati accordi commerciali, ciò potrebbe sostenere la tendenza rialzista dell’S&P 500.
2) La politica fiscale americana: il “One Big, Beautiful Bill”
Il grande progetto fiscale dell’amministrazione Trump costituisce un altro nodo cruciale. Questa legge prevede la proroga dei tagli fiscali avviati nel 2017 e un notevole innalzamento del tetto del debito pubblico fino a 5.000 miliardi di dollari. Se queste misure sostengono potenzialmente i consumi e gli investimenti privati, il loro impatto a medio termine sulle finanze pubbliche è incerto. La vera sfida per il mercato azionario è valutare se queste decisioni porteranno a un’impennata dei rendimenti obbligazionari USA di lungo termine. Un aumento dei rendimenti del Tesoro aggraverebbe il costo di finanziamento delle imprese e metterebbe sotto pressione i multipli di valutazione già elevati. Al contrario, se i tassi resteranno contenuti, la dinamica rialzista potrebbe proseguire.
3) L’inflazione e la politica monetaria della Fed: un equilibrio delicato
L’andamento dell’inflazione, in particolare dell’indice PCE, sarà un determinante chiave. L’inflazione statunitense si colloca attualmente leggermente al di sotto dell’obiettivo della Fed. Diverse componenti, soprattutto i servizi (quasi due terzi del paniere PCE), mostrano una certa stabilità. I rischi inflazionistici derivano piuttosto dai beni, specie in caso di riaccendersi delle tensioni commerciali. Il petrolio, che pesa direttamente e indirettamente circa l’11% del PCE, per ora non segnala allarmi, grazie a un contesto geopolitico più disteso. Anche immobiliare e sanità offrono indicatori rassicuranti. In questo contesto, la Federal Reserve adotta un approccio prudente: mentre altre grandi banche centrali occidentali si avvicinano a un tasso neutro, la Fed temporeggia e condiziona la svolta monetaria alla chiarezza sulle tariffe doganali e sui comportamenti delle imprese.
Il calendario dei tagli dei tassi è uno dei punti di tensione più rilevanti. Secondo i segnali recenti, un primo taglio potrebbe arrivare già a settembre. Tuttavia, membri influenti del FOMC nominati dall’amministrazione Trump spingono per un allentamento più precoce. La pressione politica è forte: Trump invoca riduzioni immediate, ma il presidente Powell mantiene il controllo dell’agenda, cercando di preservare il consenso interno.
4) Il mercato del lavoro e la probabilità di recessione
La situazione occupazionale negli Stati Uniti è un indicatore anticipatore del ciclo economico. Le richieste settimanali di disoccupazione e il tasso di disoccupazione aggregato sono monitorati con attenzione. Storicamente, un rialzo significativo della disoccupazione segnala che il rallentamento economico è già iniziato. Al momento, il mercato del lavoro è resiliente, ma un qualsiasi deterioramento potrebbe modificare lo scenario centrale degli investitori e rafforzare le aspettative di recessione. Questo rischio rappresenta uno dei principali freni all’ottimismo, a meno che non acceleri il calendario di taglio dei tassi.
5) Risultati del secondo trimestre e prospettive sugli utili
La stagione delle pubblicazioni del secondo trimestre ha un’importanza particolare. Le imprese americane devono dimostrare di saper generare una crescita degli utili conforme alle attese, nonostante i multipli di valutazione elevati. Mantenere prezzi elevati sull’S&P 500 richiede una crescita robusta dei profitti e previsioni fiduciose da parte del management. In caso contrario, il rischio di una correzione sarebbe elevato, considerando che il mercato ha già incorporato molti fattori positivi. La debolezza del dollaro e del prezzo del petrolio, insieme alla dinamica dell’IA, potrebbero riservare sorprese positive.
6) La geopolitica e il petrolio, potenziali fonti di volatilità
Infine, la geopolitica globale resta una variabile di secondo piano che potrebbe improvvisamente diventare prioritaria. Un deterioramento rapido della situazione internazionale, soprattutto in Medio Oriente o nel Mar Cinese, potrebbe colpire i flussi commerciali e i prezzi del petrolio, alimentando un ritorno dell’inflazione e della volatilità finanziaria.
Conclusione :
L’estate 2025 si profila come un periodo di transizione strategica per il mercato azionario statunitense. Tra diplomazia commerciale, politica fiscale, inflazione, traiettoria dei tassi e dinamica degli utili, gli investitori dovranno fare i conti con un accumulo di incertezze. Se queste si dissolveranno progressivamente, la tendenza rialzista potrà continuare. Al contrario, una combinazione di shock geopolitico, ripresa dell’inflazione e stallo politico sul bilancio federale potrebbe indebolire il rally in corso.
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ingresso portafoglio Citigroup a 72,628 usd 1,19 e altri Addingresso portafoglio Citigroup a 72,628 usd 1,19, 10 pezzi e tutti no stop,
pluriennale sottovalutazione e prezzi in ripresa, tra i più bastonati con GE e Kraft Heinz, insieme a KHC sembra essere tra le due maggiori posizioni attuali di M.Burry che sta shortando Tesla come non ci fosse un domani.
incremento posizione di 10 pezzi a 53,185 su Cocacola,
buffettiana e soprattutto difensiva (più dello zucchero potrà l'acqua e le sue concessioni).
incremento di 12 pezzi a 40,30 su Kraft heinz,
burriana e buffettiana, anche qui i prezzi in una sottostima abissale, a chi non è capitato di fare un paio di bilanci con l'inchiostro simpatico con cifre di quasi totale fantasia?
Suvvia ragazzi!
IL REGNO UNITO STA CRESCENDO?!Nel primo trimestre del 2025, l’economia del Regno Unito ha registrato una solida crescita, con un aumento del PIL dello 0,7% su base trimestrale e dell’1,3% su base annua, secondo l’Office for National Statistics.
Il miglioramento è stato attribuito alla ripresa della produzione, in particolare nel settore dei trasporti, trainato dalle esportazioni verso gli Stati Uniti.
Tuttavia, ad aprile l’introduzione di nuovi dazi da parte del presidente Trump ha causato un calo mensile del PIL dello 0,3%, con forti contrazioni nelle esportazioni.
La Banca d’Inghilterra ha mantenuto i tassi al 4,25%, prevedendo un leggero ribasso nei mesi successivi, nonostante l’inflazione al 3,4%.
Preoccupano segnali di debolezza nel mercato del lavoro.
Positivamente, la fiducia delle imprese ha toccato il massimo dal 2015, secondo il Business Barometer dei Lloyds.
--Chart di Capital.Com--
Nvidia, Break-out e Stay-out, Oppure Fake-Out? Nvidia ha raggiunto nuovi massimi storici, riconquistando il titolo di azienda più preziosa al mondo (per capitalizzazione di mercato). Da cos'è guidato il movimento?
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La spesa per l'intelligenza artificiale è viva e vegeta
Nvidia ha riconquistato la fiducia degli investitori, soprattutto nel campo IA. Durante l'assemblea degli azionisti della società, *il CEO Jensen Huang ha dipinto un quadro ottimistico nel lungo termine, delineando un possibile boom economico dell'AI, un'opportunità che potrebbe essere multimiliardaria e marcare una concreta ascesa delle infrastrutture sovrane di intelligenza artificiale in tutto il mondo. Il messaggio è stato accolto favorevolmente dal mercato, soprattutto dopo che diverse grandi aziende tecnologiche hanno ribadito il loro impegno a investire nell'intelligenza artificiale durante le rispettive earning season.
Micron ha alimentato il rally con una relazione sugli utili straordinaria, superando le previsioni e fornendo prospettive future ottimistiche grazie alla domanda trainata dall'IA. Gli investitori hanno anche accolto con favore l'idea che la presa di Nvidia sullo stack hardware dell'IA rimanga salda, nonostante la concorrenza. I giganti del cloud come Microsoft e Amazon potrebbero voler costruire i propri chip, tuttavia ad oggi Nvidia rappresenta ancora un caposaldo dell'industria.
La storia raccontata dall'andamento dei prezzi
Si dice che i titoli più forti siano quelli che si riprendono rapidamente dalle cattive notizie. Nvidia corrisponde a questa descrizione? Dopo una brutta correzione nel primo trimestre, innescata dalle restrizioni alle esportazioni cinesi e dalla svolta di DeepSeek, molti credevano che il sentiment rimanesse negativo. Tuttavia, da metà aprile, il grafico ha raccontato una storia diversa. Il gap di gennaio è stato colmato, il titolo ha registrato un andamento laterale, e ora abbiamo assistito a un netto breakout verso nuovi massimi, che potrebbe portare a nuovi livelli di supporto.
Il volume è stato buono durante il rialzo. Non euforico, ma abbastanza solido da sostenere l'andamento del prezzo. Adesso bisognerà vedere qual è il follow-through. Il mercato potrebbe voler vedere Nvidia mantenersi al di sopra della zona di breakout. Il prezzo ha chiuso al di sopra del breakout per tre sessioni consecutive, il che potrebbe indicare che non si tratti di un falso breakout.
C'è anche una chiara linea di tendenza ascendente, che offre un punto di riferimento per futuri pullback insieme alla vecchia resistenza orizzontale. L'RSI è salito a 76, ma non è un segnale di allarme. Nvidia ha già registrato un andamento positivo con l'RSI a 80 in passato e lo slancio non tende a esaurirsi solo perché tecnicamente è ipercomprato. Riuscirà il trend a rimanere favorevole o assisteremo ad un Pullback?
NVDA: Grafico a candela giornaliero
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
* Fonti: www.barrons.com
www.ft.com
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Certificato Multi Express: Rendimento 8% su Paniere GlobaleI certificati Multi Express continuano a rappresentare una delle soluzioni più apprezzate dagli investitori che cercano un equilibrio tra rendimento e protezione del capitale. Il certificato che mi piacerebbe analizzare oggi si distingue per la sua struttura particolarmente diversificata, costruita su un paniere di quattro indici azionari internazionali che offrono esposizione ai principali mercati mondiali. Con un rendimento cedolare annualizzato dell’8% e una barriera capitale al 60%, questo strumento si posiziona come una soluzione interessante per chi desidera beneficiare del potenziale rialzista dei mercati azionari mantenendo un livello di protezione significativo.
Il certificato è alla riga 64 del Radar delle Opportunità: isinconnect.co.uk
Analisi completa sul nostro blog: isinconnect.co.uk
Buone opportunità a tutti!
Disclaimer: questo contenuto non rappresenta sollecitazione al pubblico risparmio, promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazione finanziaria. Le informazioni sono fornite a scopo educativo e informativo.
GOLD | Oggi ADP in preparazione di domani...Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Salve gente, iniziano ad arrivare le news importanti, oggi come ogni mercoledì della settimana degli NFP, avremo gli ADP americani ore 14:15, piccolo anticipo di domani quando usciranno i dati più importanti.
Rimaniamo ancora sotto la direzione dell'analisi di ieri con l'oro che continua a correggere leggermente a ribasso.
La zona da osservare ora è quella dei 3350$ per oncia, ovvero la ricerca di liquidità della resistenza dei 3345$, nonché parte alta della fase alterale che si sviluppa da ieri, il LONG attuale è partito invece dal supporto di questa fase laterale sui 3328$.
Attenderò quindi i 3350$ per cercare un trigger di entrata per un posizionamento SHORT con target ai 3312$ e non oltre.
Nel caso in cui invece i 3350$ dovessero cedere e lasciar andare il prezzo in su, mi aspetterò il raggiungimento dei 3370/80$, poi lì rivaluteremo il tutto.
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- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
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Il Senato ha approvato di misura il nuovo piano fiscale da 3.9 trilioni di dollari proposto da Trump.
In più, il presidente minaccia nuovi dazi del 30–35% sul Giappone.
Questi due fattori mettono in gioco due temi chiave:
aumento del deficit USA (→ più emissione di Treasury, rischio stagflazione) e possibile riaccensione della guerra commerciale.
Il mix è negativo per il dollaro, positivo per i rendimenti e favorevole all’oro nei momenti di risk-off.
Probabile anche una rotazione nei mercati azionari: meno focus sui tech orientati all’export, più interesse per titoli domestici e materie prime.
Sto ancora aspettando conferme dal mercato sulla mia view macro,
Come detto ieri, il focus è sui dati macro del pomeriggio (ADP).
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