Intesa San Paolo, blue chip ma con grandi aspettative

Parliamo di uno dei giganti di Piazza Affari nonchè uno dei principali player del comparto bancario europeo. Le banche dopo la botta del covid si trovano a dover ripartire da prezzi che scontano le loro attività in Russia bloccate dalle sanzioni. Dai massimi di febbraio 2022, prima del sell off della guerra, ci troviamo a -35% dai 2,91 euro ad azione. Si tratta di situazioni in cui il mercato tratta con eccessivo panico l'uscita di notizie catastrofiche, prima col covid a marzo 2020 ora con la guerra. Quello che vi mostro con la mia analisi sul grafico, è come chi compra sui prezzi evidenziati in verde dopo sessioni di mercato così pesanti, non fa altro che accompagnare il titolo verso il suo fair value. La discesa sotto i 2 euro non è giustificata in quanto le attività in Russia probabilmente saranno di tipo single digit, non di sicuro sopra il 30% e la redditività si è mantenuta costante così come la solidità del gruppo, confermata tra l'altro di recente dagli analisti di JpMorgan. A sostegno dei fondamentali però è sempre meglio accompagnare qualche segnale tecnico, nel grafico riporto una media semplice a 14 periodi prossima all'incrocio. Speravo di fare affidamento anche sull'RSI ma se provate ad aggiungerlo non riporta ancora una zona di ipervenduto (e nemmeno credo venga prossimamente raggiunta). Il mio giudizio sul titolo è quello di entrare Long, attenzione a lunedì 23 maggio data ex dividend di una cedola stellare con rendimento verso il 14% del prezzo. Insomma, parliamo di un titolo affidabile e dal management competente, con un p/e a 9 e ancora sotto oltre il 20% dal pre covid. Io mi sento fermo sul mio giudizio: direzione 2,55! Voi cosa ne pensate?
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