Spettacolare trend dell'indice Nasdaq che con i suoi felici artigli si arrampica su vette sempre più alte e prestigiose, anche se i big dell'indice sembrano avere, per il momento, arrestato la loro fromidabile ascesa. Dal gennaio 2013 ad oggi, l'indice si è incrementato del 110% grazie soprattutto (a mio avviso) all'immensa liquidità (destinata alla speculazione a causa dei rendimenti negativi delle obbligazioni governative a breve termine) che non sa più dove andare a finire, consolidando un sentiment positivo incrollabile. Se proprio si vogliono azzardare due ipotesi - tra loro contrapposte - due, secondo me, sono le cose: o si continua così per uno, due, tre anni ancora (strada che, per l'appunto, appare di non ritorno), ovvero il mercato, improntato allo stato al più sfacciato ottimismo, imbroglia tutti e corregge in pochi giorni di tanti punti percentuali da non consentire a nessuno di uscire in profondo rosso, ma lasciando però la speranza di una rapida risalita o magari generando la convinzione che la correzione sia l'ennesima opportunità di acquisto. Peraltro, secondo me, l'analisi tecnica di medio periodo non da alcun segnale (ne di prosecuzione del trend, nè di sua variazione) a cagione del fatto che gli indici roc sono in uno stato di congestione da diversi anni, il che rende le previsioni ancora più difficoltose.
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