ASPETTANDO I DATI DI VENERDI'...Questa settimana mercati valutari rimangono in territorio di basse volatilità e il dollaro è riuscito a recuperare terreno.
A guidare questo recupero del DXY è stato il rimbalzo a sorpresa di ieri della fiducia dei consumatori statunitensi di maggio e anche un leggero aumento dei rendimenti statunitensi sulla scia di alcune aste deboli di Treasury USA a due e cinque anni.
Questa notte sono stati messi all'asta 44 miliardi di dollari di titoli del Tesoro USA a sette anni. La capacità del governo degli Stati Uniti di finanziare il proprio debito allo stesso prezzo sarà un tema caldo per i mercati finanziari quest'anno, ma finora l'aumento dei rendimenti statunitensi è stato associato a un dollaro più forte.
Il mercato è in attesa dei dati di questo venerdì riguardo l'inflazione PCE headline e core.
Ricordo che questa tipologia di lettura è la preferita della FED.
Da parte del dollaro non mi aspetto movimenti ampi prima dei dati macroeconomici di venerdì, di conseguenza vorrei vedere il DXY scambiare all'interno dei livelli attuali 105.100-104
AUSTRALIA:
L'inflazione australiana e salita del 3,6% su base annua, superiore al consenso, per il mese di aprile.
L'alto indice dei prezzi al consumo mette fine alle possibilità di un taglio dei tassi della Reserve Bank of Australia quest'anno.
Il mercato obbligazionario locale è stato colpito piuttosto duramente, con rendimenti in aumento di 10-15 punti base su tutta la curva.
L'elevata inflazione australiana potrebbe anche ricordare che le prospettive di un allentamento della Fed quest'anno (30 punti base di tagli ancora scontati) potrebbero ancora essere spazzate via.
Infine l'aumento dei rendimenti statunitensi ha trascinato l'USD/JPY nella zona di intervento valutaria 157,50/158,00.
Date le riserve valutarie limitate del Giappone, possiamo aspettarci che le autorità locali possano risparmiare l'intervento (50 miliardi di dollari di valute vendute finora quest'anno) fino a quando l'USD/JPY non sarà più vicino a 160.
Buon trading a tutti
#dollar#euro#
IL DOLLARO STA CAMBIANDO ROTTA?Nel primo giorno di contrattazioni, il dollaro ha recuperato terreno grazie all'aumento dei rendimenti obbligazionari e alla pausa del rally azionario.
Nonostante alcune notizie positive sui dati economici statunitensi, nel breve termine ci sono rischi di un aumento dei rendimenti dei Treasury.
Pertanto, è difficile che l'USD mostri una significativa debolezza fino alla fine di maggio.
Gli sviluppi in Iran hanno avuto finora un impatto limitato sui mercati.
Nei prossimi giorni si vedrà se l'Iran affronterà turbolenze politiche in vista delle nuove elezioni presidenziali e se ciò influenzerà la guerra tra Israele e Hamas o le relazioni diplomatiche con l'Occidente.
Le aspettative di un allentamento totale della politica monetaria della Fed entro la fine dell'anno sono state leggermente ridimensionate a 40-50 punti base.
Gli eventi della scorsa settimana non hanno generato nessuna tendenza (PPI e CPI in linea con le aspettative).
Il mercato rimane in attesa del dato inflazionistico più importante: Prezzi PCE del 31 maggio.
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La sterlina britannica, negli ultimi sei mesi circa, continua a salire senza alcuna base sostanziale.
La BOE ha lanciato messaggi accomodanti, lasciando trapelare l'interesse di un taglio dei tassi durante l'estate.
Questi messaggi però, contrariamente da quanto ci potevamo aspettare, non hanno minimamente toccato la sterlina, che continua a mantenere un buon apprezzamento nei confronti del dollaro.
Anche Euro si trova sulla stessa barca.
Nonostante i messaggi accomodanti della BCE, l'euro non ne vuole sapere di scendere sotto la soglia 1.08-1.06.
In questo caso però gli ultimi dati macroeconomici europei, migliori delle aspettative, hanno dato supporto agli acquisti di euro nel breve termine.
La mia lettura personale vede il dollaro ritornare sui livelli di 105-105.500 nelle prossime settimane.
Rotture a ribasso della zona a 104, provocherebbero un ulteriore calo in zona 103.500-103.
Indebolimento del dollaro e rafforzamento dell'euroQuesta settimana decido di tradare il famosissimo Fiber.
La mia visione è per questo strumento per l'anno è comunque long visto che ci troviamo in una situazione che da molto tempo ha visto il dollaro molto forte.
Trump ha da molto tempo voluto un dollaro debole e la FED ha cercato di accontentarlo ufficiosamente anche a seguito della crisi liquidità.
Come al solito l'aumento di casi di coronavirus che però sembrano calare, sono ancora molto alti.
Molti saranno costretti a chiudere per un altro periodo di tempo per contenere i contagi.
Trump tenta la rassicurazione parlando del vaccino, ma è molto lontano ancora.
L'europa invece si sta comportando molto bene, molto unita dopo questa crisi Covid.
L'allentamento dei falchi tedeschi è solo l'inizio di un Europa più unita, non solo per la moneta unica ma anche fiscalmente.
Tutto sommato vedo l'EU bene, di conseguenza gli investitori vorranno euro e scapperanno da altre valute, spero più dal dollaro.
Le previsioni per i dati macro sembrano avvantaggiare l'Europa in confronto con gli States.
Terrò aggiornato questo post nel corso della settimana.
Se apprezzate, pollice alto!
EURUSD TRADE 6 NOVEMBRE 2019 Torno su EURUSD, scenario interessante sulle 4H, la price action conferma ulteriori segnali di ribasso, fondamentali che appoggiano l' intensità del dollaro. Operatori a mercato che acquistano contratti di vendita, il sentiment è bearish, probabile ribasso fino a zona 0.618 di fibonacci.
Il setup di questa operazione vede un ingresso al mercato dopo la rottura del minimo precedente, lo stoploss è posizionato poco più sopra di una struttura che decreterebbe un inversione del trend ribassista. Due profitline e un breakevenpoint che funge da paracadute contro eventuali rialzi repentini. Il rischio rendimento di questa operazione è contenuto tra 1:1.5 e 1:3
Buon trading a tutti!
EurUsd aumenta la compressioneEurUsd: ormai in trading range da oltre due mesi, il cambio EurUsd sta entrando in una fase di compressione ancora più forte rispetto a qualche seduta fa.
Infatti il trading range che dal 15 Maggio si è esteso da area 1.1850 fino in area 1.1530, nelle ultime tre settimane si è ulteriormente ristretto, evidenziando dei limiti superiori intorno a 1.1790 e minimi vicini a 1.1600, da dove proprio nella precedente ottava il cambio ha prodotto un rimbalzo, che ad oggi 23 Luglio ha permesso di colpire un massimo a 1.1750 proprio in corrispondenza della trend line discendente di breve periodo, che mostra la compressione del movimento all'interno del triangolo.
L'uscita dal triangolo potrebbe fornire una buona soluzione di trading multiday, per cercare un target a 1.1850 in caso di rottura al rialzo, mentre per operazioni ribassiste un ritorno sulla parte bassa del triangolo potrebbe favorire delle operazioni con obiettivo i minimi di periodo a 1.1530. Nel mezzo, chi opera intraday o con operazioni in scalping, può sfruttare i continui cambi di trend di cui sta godendo il cambio nelle ultime sedute, proprio per effetto della compressione.
Buon trading.
Euro/Usd - on the rise...Rimbalzo in area 1,049.
Macd a rialzo e target per il cross sugli 1,0828 per un doppio massimo da valutare più avanti.
Supporto a 1,068 sulla kumo tf daily. La decisione della Fed ha tenuto banco.
Ma non avrebbe dovuto esserci una reazione opposta?
Se volete parliamone nei commenti. ;)