Stoxx 600 - Falso breakout?Dopo il massimo assoluto (528.68) della settimana scorsa l'indice rientra nel noto trading range inanellando 4 sedute negative fermandosi venerdì in area 515 e rompendo al ribasso la trendline ascendente iniziata il 5 agosto. Sembra confermata la grande indecisione sul mercato che da una settimana all'altra cambia prospettiva e non riesce a dare un segnale deciso di direzionalità. L'indice europeo ritorna inoltre a perdere forza relativo con lo S&P che si mantiene invece sui massimi assoluti come il Nasdaq che si conferma sui massimi di breve periodo (dopo aver rotto al rialzo la trendline iniziata l'11.7). La stagionalità (solo ottobre non è sempre favorevole) dovrebbe dare nuova linfa alle ambizioni rialziste ma al momento siamo ancora in fase di transizione. Anche il Dax potrebbe evidenziare un buon supporto in quanto sull'indice tedesco il breakout del trading range sembra invece confermato.
I livelli di supporto ritornano 510-495-480 con area 525 che si conferma come resistenza di grande valore. I vari timeframes mantengono trend e momentum positivi ma torna a latitare la forza del trend di breve che non dà segnali di progresso. Il modello di gestione di portafoglio aumenta comunque la quota azionaria all'84% accompagnato da quello a breve che la alza all' 89%. L'analisi settoriale conferma i cedimenti per Telco, Real Estate, Insurances ed Utilitiee ai quali si aggiunge Banks mentre reggono Retail e Travel; Constructions ,Financials ed Industrials restano in positivo con l'aggiunta di Pers&Househ(Luxury in grande spolvero) e Chemicals; si conferma in grande miglioramento Basic resources. In leggero miglioramento anche Technology ed Oil mentre restano negativi Health, Media e Auto. Inizia ad intravedersi una rotazione settoriale verso i settori più ciclici ma pesa l'assenza di Auto e Technology tra i settori trainanti.Per i bond arriva il momentaneo pullback con probabili prese di profitto dopo il deciso movimento al rialzo delle ultime settimane; il trend rialzista rimane comunque in essere.
Analisisettoriale
Stoxx 600 - 27.9 Massimi assoluti in chiusura di settimana Le misure di incentivo varate dalla Cina sembra inizino a stravolgere la narrativa sin qui seguita in Europa. L'indice nega il reversal di venerdì scorso ed in chiusura di settimana tocca un nuovo massimo assoluto (528.68) uscendo momentaneamente dal trading range che durava da svariati mesi, al momento anche con conferma volumetrica. Inoltre si riallinea allo S&P, che da oltre una settimana è al disopra del trading range 5645-5390 anche se iniziano a vedersi prese di profitto ed un momentum poco incisivo. Il Nasdaq dopo aver rotto la trendline negativa iniziata l'11.7 con secondo punto al 22.8 sembra avviato a riportarsi ai massimi del 10 luglio. Tornando all'Europa si tratta ora di capire se inizierà una nuova fase rialzista (al momento il trend di breve sta riguadagnando forza e direzionalità); anche la stagionalità sembra propendere a favore di questa tesi (statisticamente gli ultimi mesi dell'anno sono favorevoli alle borse).
I livelli di supporto diventano ora 525 e 510-495-480; scolasticamente i primi obiettivi di prezzo dovrebbero essere 540 e poi 565. I vari timeframes evidenziano trend e momentum positivi con forza del trend di breve in aumento. Il modello di gestione di portafoglio riflette questa sterzata in positivo ed aumenta la quota azionaria al 79% con quello a breve che la rialza in maniera decisa al 84%. L'analisi settoriale evidenzia i primi cedimenti per Telco, Real Estate, Insurances ed Utilities mentre reggono Retail e Travel; tornano in positivo Banks, Constructions ,Financials ed Industrials e lasciano la fase negativa Pers&Househ(Luxury in grande recupero ha dato un forte apporto), Chemicals e Basic resources. In leggero miglioramento Auto e Technology mentre restano negativi Health, Media e Oil&Gas. Per i bond continua la fase di consolidamento nell'ambito di un trend ascendente che non dà segni di cedimento. Attenzione al Copper che sembra riprendere la sua corsa al rialzo a conferma di un mutato sentiment.
Analisi settoriale dei primi 6 mesi dell'anno.Sono trascorsi i primi sei mesi di contrattazione del 2022. Come ben sappiamo, da inizio anno i mercati sono stati guidati da uno scenario inflazionistico e di riposizionamento in virtù di politiche monetarie più restrittive, nonché dall’ulteriore deterioramento delle prospettive determinate dal conflitto Russia-Ucraina, dalla crisi energetica e dallo spettro degli effetti di una recessione in una fase così delicata.
Andando ad analizzare l’andamento settoriale, prendendo come riferimento il mercato americano, notiamo che da inizio anno tutti i settori sono in perdita ad eccezione dell’energetico che fa registrare una performance positiva del 25%.
Per il resto, riuscire a trovare dei rendimenti sul mercato azionario è stato quasi impossibile, considerato che l’S&P 500, rappresentativo del mercato americano totale, registra uno storno del 18% circa e dove al di fuori dell’energetico, i settori che si sono meglio comportati (perché hanno subito una perdita inferiore rispetto a quella del mercato) sono:
- XLU- Utilities con una perdita dell’1,3%. Sappiamo che è un settore particolarmente difensivo, racchiude al suo interno aziende operanti nell’ambito delle utenze elettriche, acqua e gas. In genere è preferito proprio durante le fasi incerte del mercato;
- XLP – Beni di consumo stabili, con una perdita del 4,5%. Come sopra, questo settore “perde meno di altri” in periodi difficili. Le aziende al suo interno operano
nell’ambito dei consumi di base ed indispensabili;
- XLV – Healthcare con una perdita del 6,8%. Le aziende operanti nell’ambito della sanità vengono da due anni di forte momentum e sembrerebbero aver conservato parte
della loro forza.
I settori che hanno più sofferto l’attuale contesto macro, sono proprio quelli che hanno trainato il mercato negli ultimi 10 anni ovvero:
- XLY – Beni di consumo discrezionali con una perdita del 28%. Ovviamente durante una prospettiva di crisi, è il settore che soffre maggiormente, considerato che i
consumi discrezionali non sono indispensabili per vivere. Bisogna monitorarne l’andamento visto che durante le fasi di crescita tende ad essere molto reattivo e
potrebbe dare dei segnali anticipatori del trend;
- XLK – Settore delle comunicazioni in perdita del 27%. Questa performance fa il paio con quella dei beni di consumo discrezionali. In questo settore sono presenti
aziende che fanno del marketing e della pubblicità la propria attività principale. Durante una fase recessiva, questi investimenti vengono in parte ridotti;
- XLK – Tecnologico, in perdita del 23%. Malgrado il settore Tech sia quello in grado di generare i maggiori sviluppi ed i migliori tassi di crescita, soffre tantissimo le
politiche d’incremento dei tassi d’interesse. Il settore tecnologico, infatti, tende a spostare i propri utili nel futuro. L’incremento dei tassi, opera come elemento di
riduzione del valore attuale degli utili delle aziende.
I mercati in questa fase non sono semplici, tuttavia attendavamo un vero mercato orso da diversi anni. Non possiamo sapere con certezza quando finirà la discesa, ma possiamo provare a farci trovare pronti per la ripartenza. Bisogna gestire correttamente il rischio, avere un piano d’azione e seguirlo alla lettera, ma soprattutto la cosa più importante: l’orizzonte temporale. Se investiamo somme che sappiamo non utilizzeremo per 15/20 anni, dovremo mettere in conto l’arrivo di fasi burrascose, che faranno parte del nostro viaggio. L’importante, come sempre è scegliere strumenti opportunamente diversificati dal punto di vista geografico, settoriale e delle asset class.
Analisi settorialeAMEX:SPY
Giornate di comunicati “strategici” da parte delle più importanti banche centrali, le quali confermano le intenzioni di ridurre il ritmo di acquisto dei titoli di stato, per successivamente rivedere al rialzo i tassi di riferimento.
I mercati non sono stati spiazzati da questo atteggiamento ed hanno probabilmente accolto con favore la prospettiva di una politica monetaria in grado di metter freno all’inflazione.
Analizzando le performance settoriali dei vari ETF dal 06 dicembre ad oggi, possiamo sicuramente notare un andamento particolarmente indeciso, erratico e casuale, tuttavia le ultime due giornate e quelle a seguire potrebbero darci informazioni sui settori con una forza relativa maggiore.
In particolare spicca l’andamento di XLV (Settore Healthcare) + 6,50%, con un bel movimento di break al rialzo, superamento dei massimi a 90 giorni ed impostazione grafica particolarmente interessante.
A seguire notiamo la performance positiva di XLP (Beni di consumo stabili), anch’esso con un movimento degno di nota.
Buona la performance del settore tecnologico XLK, ma solo in seguito all’annuncio della Fed di voler incrementare già a partire da marzo 2022 i tassi d’interesse. L’incremento dei tassi e prospettiva di un’inflazione sotto controllo, favorirà l’ambito tecnologico? Anche in questo caso l’impostazione settoriale è interessante.
Reazione non positiva del settore relativo ai beni di consumo discrezionali, dopo il tentativo fallito di aggiornare i massimi, l’ETF si trova ancora in una fase di “respiro”.
In questo caso, come sempre, mai metter tutte le uova in un paniere ed imparare ad utilizzare l'analisi settoriale a seconda del proprio stile di trading e delle informazioni che necessitiamo. Chi cerca operazioni a più ampio respiro, dovrà ampliare il timeframe di riferimento dei grafici e comprendere le tendenze in atto. Non farsi spaventare dai movimenti e dalla volatilità del mercato e rispettare il proprio piano.
E' inutile passare ore al computer per cercare di comprendere il mercato, se poi bastano due giornate volatili a farci cambiare idea.
Altrettanto pericoloso però è non ammettere i propri errori e peccare di testardaggine.
Analisi settoriale - Update al 28/10/2021Negli ultimi dieci giorni abbiamo assistito ad un S&P particolarmente tonico, con quasi tutti i settori sostanzialmente orientati al rialzo, al netto delle comunicazioni ed energetici.
Guidano la crescita:
• Settore Consumer Discretionary: +5,7%. Guidato soprattutto dai rialzi dell’industria dei produttori di auto e luxury goods;
• Settore Real Estate: +4%
• Settore Healthcare: +3,9%
• Settore Utilities e Tecnologico: +3%
Analizzando gli ETF settoriali, notiamo come XLY Consumer Discretionary sia particolarmente orientato al rialzo. Chi ha strategie di breakout, in questi giorni è riuscito a trovare occasioni particolarmente interessanti nei beni di consumo ciclici.
Malgrado le performance positive, non apprezzo l’impostazione di Real Estate, Healthcare ed Utilities, personalmente al momento non intendo valutare posizioni particolari in questi ambiti (salvo cambiamenti nei prossimi giorni). Da tenere sotto osservazione, invece, il posizionamento del settore tecnologico, alle prese con i tentativi di rompere i massimi (probabilmente guidato anche dall’effetto trimestrali).
Dopo i rialzi e la forza delle ultime settimane, sembrano voler rifiatare il settore finanziario ed energetico.
Continua la pressione in vendita sui bond a 10 e 30 anni, con l’incremento degli yield e la riduzione del pezzo delle obbligazioni.
Analisi settoriale - aggiornamento ultima settimana.Nell’ultima settimana abbiamo assistito ad un rimbalzo generalizzato, con performance positive in quasi tutti i settori.
Guidano i rialzi settimanali i seguenti (primo grafico):
• Real Estate;
• Consumer Discretionary;
• Materie Prime;
• Utilities;
• Tecnologia;
• Industriale;
Notiamo subito come alcuni dei settori più in difficoltà degli ultimi periodi, siano riusciti a segnare importanti performance. Allungando la nostra analisi ai precedenti 30 giorni (secondo grafico), il settore energetico continua farla da padrone, seguito dal finanziario e dalle materie prime.
Sebbene i segnali di questi giorni sembrerebbero essere interessanti, analizzando i singoli Etf è possibile farsi un’idea sull’impostazione tecnica dei vari settori.
In particolare notiamo come il “Real Estate” (Terzo grafico), malgrado l’interessante performance dell’ultima settimana, non sembrerebbe ancora essere in un’impostazione favorevole, con i prezzi ancora distanti dai precedenti massimi e dove non notiamo alcuna area di consolidamento, ma semplicemente un rimbalzo su un supporto.
Diverso il caso del Consumer Cyclical, da luglio osserviamo una struttura di consolidamento rotta al rialzo in maniera decisa negli ultimi giorni. I rialzi sono guidati dalle seguenti industrie:
• Department Store;
• Internet Retail;
• Auto Manufacturers;
• Lodging;
• Home Retail.
Nei miei piani di trading continuerò a seguire le posizioni già in essere nel settore energetico, facendole “correre” seguendo il trend fino ad inversione, cercherò di sfruttare qualche occasione nel settore finanziario, sempre ben impostato. Qualora dovessi avere dei segnali nel Consumer cyclical, seguirei le mie strategie, tenendo sempre bene a mente che siamo in una fase inflazionistica, con possibili manovre da parte delle banche centrali che potrebbero determinare reazioni importanti sui mercati.
Analisi Settoriale: aggiornamento dal 04/10/2021 al 08/10/2021L’ultima settimana ha visto l’S&P500 rialzare la testa, dopo i cali degli ultimi periodi. Il principale indice americano fa segnare una performance dell’ 1,84%, guidata in particolare da alcuni settori:
• Settore Energetico: + 3,91%. Per l’ennesima settimana, il settore energetico fa segnare una performance positiva, confermando ancora una volta la sua forza;
• Settore Tecnologico: + 2,41%. Tra i giorni del 6 e del 7 di ottobre, abbiamo assistito ad un rialzo dei titoli tecnologici, guidati dall’industria della componentistica elettronica (escluso semiconduttori) e dell’infrastruttura software. Sarà interessante monitorare l’andamento del settore, sotto pressione nell’ultimo periodo;
• Settore finanziario: +2,33%. L’incremento dei rendimenti dei titoli di stato americani (ad oggi il decennale rende circa l’ 1,615% ,ci troviamo al di sopra della soglia psicologica dell’1,50%) mette l’industria finanziaria sotto la lente d’ingrandimento: i bancari infatti potranno trarre beneficio sia da questa condizione, sia da un’ipotesi d’incremento dei tassi d’interesse. In successive analisi pubblicherò idee su alcuni titoli finanziari valutando possibilità di operazioni.
• Settore Industriale: +2,03%. L’incremento è dovuto al settore ferroviario e dei trasporti su rotaie, conglomerati industriali, gestione dei rifiuti, difesa e materiale elettrico.
Analizzando gli ETF rappresentativi dei settori, quelli meglio impostati sembrerebbero continuare ad essere energetico e finanziario.
In generale quasi tutti i settori hanno dimostrato un rendimento positivo questa settimana (il grafico indica il Real Estate come unico negativo), tuttavia in alcuni ambiti il “rimbalzo” sembrerebbe essere tecnico piuttosto che guidato da un vero flusso di acquisti o da posizionamenti strategici.
Analisi settoriale: aggiornamento dal 27/09 al 01/10La settimana appena trascorsa, ha visto molte prese di beneficio e riposizionamenti sui portafogli.
Nel grafico vengono riportati i rendimenti settimanali dei vari settori.
Si può subito notare come quasi tutti i settori abbiano chiuso la settimana in negativo, eccezion fatta per l’industria energetica, in particolare quella correlata all’Oil, Gas, Coke.
A fronte di un rendimento dell’S&P500 negativo del 2% circa, si registrano:
• Settore Energetico: + 2,13%
• Settore Comunicazioni: -1.08%
• Settore Finanziario: - 1,54%
• Settore Real Estate: - 1,75%
• Settore Materie Prime: - 1,98
• Settore Consumer Staples: - 2,25%
• Settore Healthcare: - 2,26%
• Settore Tecnologico: - 2,27%
• Settore Industriale: - 2,29%
• Settore Utilities: -2,48%
• Settore Consumer Discretionary: -2,56%
Sarà interessante verificare nei prossimi giorni se il mercato continuerà a stornare e se sarà ancora il settore energetico a farla da padrone.
Analisi Settoriale - Aggiornamento dal 20/09 al 24/09Dal 20 settembre i settori che hanno fatto meglio dell'S&P 500 sono:
- XLE - Energetico - +9.25%
- XLF - Finanziario - +5.72%
- XLK - Tecnologico - + 3.96%
- XLB - Materie Prime - +3.23%
Si trovano al di sotto del rendimento dell'indice S&P500:
- XLI – Settore industriale
- XLC - Settore Comunicazioni
- XLRE - Real Estate
- XLU - Utilities
La differenza tra IWF (azioni di tipo growth) e IWD (azioni di tipo value) è lievemente in favore delle azioni di tipo growth.
Aumentano i rendimenti dei bond a 10 e 30 anni (US10Y e US30Y) così come il CRB (indice ponderato delle materie prime). In lieve calo il Gold.
E' importante riconoscere i rendimenti settoriali e delle varie asset class per poter avere una visione d'insieme del mercato.