Bitcoin: Si tratta davvero di un crollo così importante?Nelle ultime sedute di mercato è stato possibile osservare un forte crollo di tutto il settore criptovalutario. Si tratta sicuramente di un crollo molto importante in quanto dai massimi toccati lo scorso novembre è stato perso circa il 50%.
Coloro che sono entrati a mercato negli ultimi mesi presi dall'euforia di "perdere il treno", stanno sicuramente incassando forti perdite. Da ormai diverso tempo il mercato crypto ci ha abituato a forti espansioni al rialzo seguite da bruschi ritracciamenti. Coloro che decidono di accedere al mercato crypto sono ben consapevoli dei rischi che questo investimento comporta per il proprio portafoglio.
Tuttavia, al di là dei toni drastici che si sentono in questo periodo dovuti alle perdite a dir poco catastrofiche di coloro che avevano comprato sui massimi dello scorso novembre, un investitore accorto riuscirà sicuramente rendersi conto che su Bitcoin non si tratta assolutamente di un crollo.
Se andiamo ad analizzare il grafico storico di Bitcoin in scala logaritmica (rappresentazione grafica più veritiera specialmente in caso di forti oscillazioni del titolo), sì resterà stupiti del fatto che ci troviamo di fronte ad una trendline assolutamente crescente nel tempo, nonostante l'ultimo ritracciamento avuto in queste settimane.
Infatti, osservando questo grafico è facile comprendere come si possa parlare di crollo qualora il titolo vado a rompere a ribasso quota 2800 dollari per token (livello di prezzo che ad ora risulta davvero difficile raggiungere)
Come ogni asset finanziario vi saranno momenti di espansione borsistica e momenti di recessione, ma ciò, è del tutto fisiologico, fa parte dell'investimento.
Questa breve osservazione deve far capire come ogni situazione debba essere adeguatamente contestualizzata. Sicuramente Bitcoin ha perso il 50% dai massimi dello scorso anno ma è anche vero che ad ora non vi sono segnali di debolezza tecnica.
Ciò non vuol dire che questo sia per forza un buon momento per accumulare ma sicuramente potrebbe risultare conveniente tenere un occhio aperto sulle prossime dinamiche per valutare le future opportunità.
A cura di Matteo Bernardi
Bitcoin (Criptovaluta)
Bitcoin, cerchiamo un nuovo short?!Che ne dite, dopo il take profit della scorsa settimana, ci mettiamo in cerca di un nuovo segnale di vendita? La zona migliore è esattamente l'area 38.000 dove già ieri si era sviluppata una interessante Pin ribassista ma, per me, non ancora un segnale di qualità top! Ci vorrebbero due-tre giorni in più di leggera correzione rialzista ed una media mobile leggermente più vicina per creare lo scenario ideale per una nuova strategia di vendita, simile a quella da me considerata con successo il 5 gennaio scorso, target zona 30.000.
Vediamo cosa succederà e mi raccomando: nessuna apertura di posizione in assenza di segnali di Price Action (per chi segue la mia metodologia ovviamente!).
Buon trading a tutti!
Maurizio
Analisi Ciclica 24/01/2022 (Ciclo settimanale)Salve Trader
Grazie Mille per l'attenzione nelle analisi precedenti, come richiesto ho pubblicato sia su TW che su medium I Principi fondamentali dell'analisi Ciclica vi allego link:
medium.com
Analisi Ciclo Settimanale
Opzione 1
chiusura il 22 gennaio
Come precedenti analisi i tempi erano maturi per la chiusura ciclica, avevamo indicato dal 19 al 22 gennaio come ultima data utile.
Il rialzo del 19 sembrava dare indicazione di rimbalzo e quindi chiusura ... , subito dopo il prezzo inverte rompendo il supporto 39.600 livello sparti acqua , poggiandosi il 22 gennaio su 34.100.
La rottura del supporto cambia da laterale di consolidamento a ribassista il ciclo ormai concluso.
una volta partito il 22 fa uno due giorni di lateralizazzione e giu sotto i minimi ,questa rottura fa pensare ad un ciclo debole .
quindi in questa ipotesi di chiusura ciclica 22 gennaio ci dice 2 cose :
1 ciclo ribassista precedente ,debolezza e volumi decrescenti
2 dopo la partenza sembrava rimbalzare, ma ,subito giù segnale negativo per la rottura del minimo del 22 a ribasso a 39.267 k
Opzione 2
Chiusura 24 gennaio
Sul minimo a V del 24 è si e chiuso un mensile e quindi per il principio dell'armonia e della sincronicità è partito sia mensile ed anche il ciclo settimanale.
quindi in questa ipotesi di partenza ciclica del 24 gennaio ci dice :
1 comunque il settimanale precedente al ribasso
2 deve dimostrarci forza nei prossimi giorni ,entro il 30 gennaio cercando di rompere i 44.460 max del ciclo precedente con chiusura giornaliera.
questa view se confermata ci da diversi giorni di rialzo.
Conclusione
Quando su dei minimi ciclici si presentano doppi minimi ,testa e spalle etc., da un punto di vista ciclico , ci sono sfasamenti temporali con chiusure cicliche in diversi periodi temporali ed è questo il motivo della formazione di queste strutture ....
Questo ribasso non è dovuto ad un problema strutturale della blockchain, i blocchi continuano ad essere minati e btc continua la sua crescita ed espansione.
La struttura ciclica ad oggi in cui scrivo non ha segnali di rimbalzo sostenibili ,se non si rompono resistenze importanti nei prossimi giorni la struttura ciclica ritorna in debolezza .
Gli indicatori ciclici segnalano un po di forza ma la velocictà si deve portare sopra lo zero e vorrei vedere un incremento di volumi .
Nel grafico ho disegnato il btplan con inizio il 24 gennaio ,ipotizzando rialzi sino al 29 gennaio, ipotesi 2 è quella che sto osservando .
supporto 32.967 k
resistenza 44.469k
quando il prezzo supera al rialzo o al ribasso questo rang darà un indicazione sulla strada che btc vuole seguire nelle prossime settimane .
Tranne eventi esogeni che non sono scritti sui prezzi tipo guerre etc ......per me il prezzo ha già scontato le decisioni FED di questa sera ....
Spero possa essere utile.
Le vostre considerazioni e commenti sono molto gradite.
Un vostro Like o commento mi stimola con il nuovo percorso che abbiamo iniziato.
Tutti i mercoledi ho preso l'impegno di pubblicare aggiornamenti ciclici settimanale grazie a Voi che mi stimolate .
Cordiali Saluti
Peppetronic
Bitcoin in pullback - analisi del 26 Gennaio '22Il bitcoin è in pullback nei tempi ciclici indicati in precedenza.
Adesso si sta avvicinando ad una prima resistenza, dove si può iniziare ad alleggerire la posizione. La successiva resistenza e principale, l'abbiamo tra 42/42,5K, il suo eventuale superamento porterebbe ad un alleggerimento del bear market in atto.
Notate come bitcoin si sta muovendo in perfetto pullback con il mercato azionario, infatti da ieri è partito rimbalzino anche di SP500, Eurostoxx, Dax.
BITCOIN - META' GENNAIO 2022Una veloce occhiata al grafico BTC...
Dopo aver toccato 33.000$ poco piu di 24 ore fà, ora BITCOIN sembra lateralizzare in attesa delle parole della FED domani (Mercoledì 26 Gennaio).
- Un discorso a favore di una riduzione di velocità con la quale la FED toglie la liquidità immessa da Marzo 2020, potrebbe far rifiatare i mercati (anche azionario) e potrebbe portare BTC anche sopra i 42.000$.
- Al contrario invece, un discorso sempre più a favore della riduzione di liquidità, porterebbe INEVITABILEMNTE ad un crollo maggiore di TUTTI i mercati.
Potremmo vedere un BTC andare in area 28.000$ (ultimo supporto prima dei 20.000$).
Attualmente resto fermo fino a domani per poi valutare a seconda di quando sarà detto.
Intanto oggi bene le ALT che stanno riprendendo capitalizzazione.
++
Attenzione non è un consiglio finanziario ma analisi personale
Analisi Ciclica part.1 medium.com
Analisi Ciclica
I principi fondamentali
Nel suo libro Hurst definisce delle regole fondamentali , che permettono di costruire un modello ciclico chiamato Battleplan dell’ing Migliorino,
questo ci permette di guardare con occhi ciclici in genere tutti i mercati .
1- Principio della Somma
I movimenti dei prezzi sono una sommatoria di tutti i cicli .
La somma tra il ciclo1 ed il ciclo 2 da un ciclo somma a forma di M in questo caso molto semplice perchè consideriamo soltanto due cicli ,che forma il nostro btplan .
2- Principio dell Armonia
Detta anche regola del 2 ,I cicli sono collegate da un entità numerica spesso il 2 o il 3 .In base a questo principio se esiste un ciclo pari ad N unita temporali e probabile che esiste un ciclo inferiore pari a N/2 la meta del ciclo che chiameremo sotto ciclo ,ed un ciclo superiore pari al doppio .
3 -Principio della Sincronicità
I cicli di periodi differenti tendono a formare minimi simultanei .
Questo è il principale motivo per cui i minimi sono punti di riferimento importanti ed i cicli si misurano partendo da essi .
4- Principio della Proporzionalità
I rapporti tra ampiezza di due cicli sono proporzionali ai rapporti tra i periodi.
Per ampiezza si intende in un dato mercato la lunghezza tra minimo e massimo di prezzo all’interno del ciclo in esame .
Se identifichiamo due cicli di un certo strumento finanziario che hanno periodo rapporto pari a 2 secondo il principio dell’armonia , anche le ampiezze avranno un rapporto simile .
5-Principio della Nominatività
Esiste armonia fra diversi mercati.
I mercati simili tenderanno ad avere cicli simili come durata , ma tendenzialmente possono avere un certo sfasamento temporale come partenza . Nelle prossime analisi utilizzerò questo principio nelle analisi intermarket , userò una struttura standard che mi aiuta ad avere ordine.
6- Principio della Traslazione
Il massimo di un ciclo in genere sarà più vicino all inizio del ciclo in caso di trend ribassista.
Sarà più vicino alla fine del ciclo in caso di trend rialzista.
Uno dei principi fondamentali dell’analisi tecnica classica è un trend rialzista fa massimi e minimi crescenti ,un trend ribassista massimi e minimi decrescenti, anche la ciclica per il principio della traslazione farà lo stesso .
Ricordo che queste sono figure geometriche esatte e pre definite ci servono per assimilare i concetti dei principi fondamentali .
Sappiamo che in fase operativa faremo molte approssimazione , ma queste regole ci aiutano ad dare un ordine .
7- Principio della Variazione
E molto importante è necessario puntualizzare che tutti i principi precedenti non sono regole matematiche esatte , purtroppo i mercati sono molto erratici ed imprevedibili un minimo di tolleranza su tutti i concetti sopra descritti e naturale.
La Ciclica intrinsecamente ha molto discrezionale ed è difficile applicare in un trading automatico .
Tolleranze rispetto e tempi del 10% sono necessari .
Conclusioni
Nelle mie analisi e dai miei studi che pubblico su Tradingview applico questi concetti al Bitcoin ,sono consapevole che tutto ciò è un esperimento , btc nato nel 2008 non ha uno storico dati robusto.
I primi anni sono poco attendibili .
La Trasformata di Fourier su dati storici BTC ha individuato dei ritmi che si ripetono costantemente nel tempo ,tendenzialmente influenzati dal halving che riduce, dimezzandola , l’emissione di nuova moneta ogni 4 anni.
Il ciclo statisticamente più stabile è il ciclo definito settimanale della durata di 10 giorni più lungo , mercato aperto 24 h.
Questo tipo di analisi ricordo che pesa più il tempo rispetto al prezzo, mette in discussione il calcolo di tutti gli indicatori ed oscillatori che si usano il tempo come parametro, ridimensionandoli, per eliminare il trend ed individuare le fasi cicliche ed il tempo.
I principi fondamentali sono solo l’inizio di questo percorso.
Spero possa essere utile.
Le vostre considerazioni e commenti sono molto gradite.
Un vostro Like o commento mi stimola con il nuovo percorso che abbiamo iniziato.
in questo link le foto
Buon trading a tutti
Peppetronic
Trading Bitcoin - Analisi del 24-1-2022Il sistema Algotrading Multiday è : flat dalla chiusura del 05/01/2022
performance posizione:
performance YTD: -6,04%
performance 1 anno: 524,31%
In chiusura
Numero operazioni chiuse ultimo anno 30
Profit/loss medio per operazione ultimo anno 17,48%
Percentuale trade in gain ultimo anno 66,67%
Percentuale trade in loss ultimo anno 33,33%
Commento
A livello intraday:
Ovviamente quando si è in bear market la prima domanda è.. quando finisce?? Non è facile rispondere; a mio avviso il livello di possibile inversione è sopra 38,3K con le resistenze che ho indicato; sotto 33K solita musica.
Supporti:
1° 41500 $
2° 40500 $
Resistenze:
1° 43500 $
2° 45700 $
Mi raccomando osservare, discutere, Like se via piace, ma come sempre per l'operatività usare sempre la propria testa!!
Bitcoin In Caduta LiberaBtc / Usd
Bitcoin = Ricchezza? In realtà non proprio.
Molti sono gli operatori che associano questo "asset" al concetto di "ricchezza" o "rapido arricchimento". La motivazione è che sono rimasti con la testa al passato e con un atteggiamento tipico del giocatore d'azzardo.
Il fatto che Bitcoin abbia avuto un forte e rapido incremento nel corso degli anni non significa certamente che continuerà ad averlo e che effettivamente valga quanto il mercato lo ha stimato.
Forti sono state le reazioni ribassiste in zona 65-68000 $ ( 2 Massimi storici che hanno rappresentato un forte consolidamento prima del trend ribassista ).
Il mio consiglio è di evitare l'operatività sul Bitcoin specialmente se in cerca di operazioni Buy, il che significherebbe cercare un'inversione senza basi solide, ma fondate solo sui sentimenti e speranze.
Attendo un ulteriore impulso ribassista fino ai 19700$
Poi bisognerà monitorare un'eventuale rottura di questa importante zona
BITCOIN - ANALISI META' GENNAIO 2022Dopo aver toccato un minimo di 33.500$, BTC ha auto una leggera respinta sino a 36.500$. Resistenza che non è stata violata per vedere uno spunto rialziasta dopo questo -50% dall' ultimo ATH.
L'area dei 35.000$ sembra dunque non fare da supporto, infatti il prezzo sta avendo una fase di distribuzione tra 34.800$ e 35.800$ nella quale, il volume delle candele è maggiormente concentrato nella parte inferiore del rettangolo sopra indicato. E' dunque maggiore la probabilità di vedere BTC rompere al ribasso i 35.000$ e scendere (nel breve), almeno fino in area 30.000$ (ultimo supporto che potrebbe usare BTC come rialzo).
I miners, sotto i 35.000$ non vedono utili derivanti dalla loro attività di estrazione dei BTC dalla rete, dunque si potrebbe pensare ad una vendita dei loro BTC per poi ricomprarli ad un prezzo piu basso (come successe dopo il 2017).
Per gli amanti della speculazione, si potrebbe pensare di andare short fino area 30.000$ e attendere, proprio lì, una reazione del prezzo.
In ottica trimestrale, se i 30.000$ saranno rotti al ribasso, potremmo anche vedere i 20.000$ che è l'area della MA200 in W1 (proierzione del testa spalle ribassista).
Analisi settimanale "Forex e CFD" 24/01/2022Uno Yen in netto recupero, USD in lotta tra il daily short ed il settimanale long, Wall Street in odore di correzione dopo tre settimane di vendite, Eur-Cad ed Eur-Gbp outsider di classe per un'eventuale opportunità di trading oggi...sono alcuni dei temi trattati nel video di oggi!
Buona settimana di trading.
Maurizio
ANALISI SETTORIALE E COEFFICIENTI BETA. COSA SUCCEDE SUI MERCATIBuongiorno a tutti. La scorsa settimana ho letto tanti articoli secondo cui la stessa è stata tra le più difficili per quanto riguarda i trader e i loro relativi trade ed investimenti. Io, tuttavia, non la penso così. Credo sia importante saper leggere il mercato e studiare come gli investitori tendenzialmente reagiscono ai giorni di alta volatilità e cosa preferiscono vendere o comprare; tuttavia, riagganciandomi allo stesso discorso, credo che l’ultima sia quindi stata una settimana fondamentale sotto questi aspetti. Attraverso determinati grafici cercherò di spiegare il motivo, analizzando l’S&P500 e il Nasdaq con le rispettive volatilità, il livello di opzioni presenti sul mercato per capire ancora più da vicino il sentiment e, successivamente, analizzerò ogni singolo settore, spiegando cos’è il coefficiente beta e come può essere utile in certe condizioni di mercato, condividendo una mia operazione andata in profitto.
VIX E VXN: VOLATILITA’ AD ALTI VALORI
Voglio ricordare a chi non lo sapesse cosa si intende per volatilità dei mercati : essa non è altro che uno strumento che misura la variazione di prezzo di un asset in un dato periodo. Può assumere dei valori bassi o viceversa alti (per il VIX , indice di volatilità dell’S&P 500, lo spartiacque tra bassa ed alta volatilità sono i 20 punti mentre per il VXN, indice di volatilità del Nasdaq, 25 punti) a seconda delle particolari condizioni di mercato.
Spesso gli indici di volatilità sono definiti “gli indici di paura” in quanto un loro incremento è spesso associato ad uno storno del mercato. I mercati ad alta volatilità sono caratterizzati da bruschi movimenti di prezzo che vanno a caratterizzare l’elevata imprevedibilità di quel mercato mentre i mercati a bassa volatilità sono più stabili e hanno fluttuazioni di prezzo contenute.
Vediamo a livello grafico i valori che questi due indici hanno raggiunto:
Come possiamo vedere, essi hanno raggiunto valori simili a quelli avuti tra fine novembre-inizi dicembre 2021 dovuti alla scoperta della variante omicron. Come ho specificato prima, un’alta volatilità spesso accompagna uno storno dei mercati; vediamo come hanno reagito l’S&P500 e il Nasdaq, i due benchmark di riferimento:
Vediamo come entrambi gli indici siano stati pesantemente ribassisti: l’S&P si è discostato dai suoi massimi di circa il -8,5%, mentre il Nasdaq ancora di più, segnando un -13,5%.
Quello che mi interessa farvi notare sono due segnali tecnici: il primo riguarda il fatto che i due indici sono riusciti a rompere al ribasso e con decisione la media a 200 periodi; questo evento non accadeva dal 29 giugno 2020 per quanto riguarda l’S&P e dal 9 marzo 2020 per quanto riguarda il Nasdaq da quasi, si fa per dire, un’eternità.
Il secondo segnale è dato dal profilo del volume settato tra luglio 2021 ed oggi: notate nella parte destra di entrambi i grafici i rettangolini da me segnati di color grigio? Ecco, notate come all’interno i volumi siano notevolmente inferiori rispetto agli altri? Quelle zone vengono chiamate “vuoti volumetrici” e in essi, tipicamente, il prezzo non trova grandi ostacoli. Questo può significare che potremmo vedere, almeno nel breve periodo, l’S&P a valori intorno a 4200$/4300$ e il Nasdaq intorno ai 14000$. Vedremo i prossimi giorni cosa succederà. Ora vi condivido gli andamenti dei due benchmark e la loro correlazione con le rispettive volatilità:
La domanda è: la volatilità continuerà? E’ probabile, dal momento che la prossima settimana la FED si riunirà (mercoledì); il mercato sconta dai tre ai quattro rialzi dei tassi di interesse quest’anno, tuttavia la FED ha gradualmente cambiato atteggiamento nei confronti di tale argomento, essendo diventata ultimamente “imprevedibile”. Come dico sempre, i mercati sono impauriti dalle incertezze e imprevedibilità e non dalle certezze per cui, a parer mio, la prossima settimana, almeno da lunedì a mercoledi, saremo soggetti a volatilità. Vedremo cosa succederà, probabilmente lo commenterò poi nel mio profilo.
UN INDICATORE PARTICOLARE: IL RAPPORTO PUT/CALL RATIO SU SINGOLE AZIONI
Per chi non lo sapesse, il rapporto Put/Call è un indicatore che mostra il volume delle opzioni put relativo al volume delle opzioni call. Le opzioni put vengono utilizzate per diversi motivi: per proteggersi dai ribassi del mercato o per scommettere su un ribasso. Le opzioni call, al contrario, vengono utilizzate per proteggersi dai rialzi del mercato o per scommettere su un rialzo. Il rapporto Put/Call è superiore a 1 quando il volume delle put supera il volume delle call e inferiore a 1 quando il volume delle call supera il volume delle put.
Io utilizzo questo indicatore per capire il sentiment del mercato: quest’ultimo lo considero pessimista quando l’indicatore supera i livelli di 1 e ottimista quando scende al di sotto dello stesso livello; questi giorni ho notato qualcosa di molto particolare, che ora vi farò notare:
Nell’ultima settimana abbiamo assistito ad un picco di 1.14; ciò significa che la quantità di put piazzate a mercato erano ben superiori alle quantità di call. Per tornare a valori simili dobbiamo ritornare allo scoppio della pandemia, ossia a marzo 2020. Questo a parer mio sta ad indicare il fatto che gli operatori, stavolta, hanno realmente paura e sono incerti sul futuro a breve termine (non come, talvolta, si vociferava nel 2020-2021 quando il mercato stornava del 2%-3%) e, di conseguenza, acquistano massicce quantità di put per coprirsi, come ho spiegato all’inizio del paragrafo.
Monitorerò nei prossimi giorni questo indicatore, assieme ad altri di cui parlerò tra poco, per vedere il tipo di opzioni che gli investitori piazzeranno a mercato in maniera da avere un quadro più o meno generale sul sentiment.
SETTORE PER SETTORE: I MIGLIORI E I PEGGIORI
Ora analizzerò tutti i settori dell’S&P500 ricorrendo all’utilizzo di diversi etf che ora mostrero’:
A sinistra vediamo il settore finanziario, mentre a destra quello energetico. Entrambi in territorio negativo (-6,5% circa per quello finance mentre un -3,2% per quello energy), i due settori value si sono comportati in maniera diversa, dal momento che il finance ha perso il doppio rispetto all’altro; questo è dovuto al fatto che parte delle banche d’affari presenti in quell’etf hanno presentato delle trimestrali deludenti. A queste appartengono sicuramente JPMORGAN e GOLDMAN SACHS:
Mentre l’etf sul settore finance è stato spinto giù dalle grandi banche, il settore energetico ha invece attutito i colpi grazie ad un petrolio che non è crollato come altri asset, infatti:
Notate inoltre la grande forza del settore energetico, al contrario di tutti gli altri che poi mostrerò: la lontananza del prezzo dalla media a 50 periodi indica una grande forza al contrario di tutti gli altri settori che, come vedrete, hanno rotto al ribasso la media a 200 periodi, segnale di grande debolezza.
Ora analizziamo il settore industriale e dei materiali:
Quello dei materiali si è dimostrato più debole rispetto a quello industriale (-5,36% contro un -4,39%) tuttavia, in chiave tecnica, vediamo come l’industrial abbia dapprima rotto la media a 200 periodi e, successivamente, abbia confermato quest’ultima con un’ulteriore candela ribassista (quella di venerdì) al contrario del settore materials che non ha avuto un’ulteriore conferma di rottura della stessa media. A livello tecnico ciò che ho appena detto si traduce in una debolezza più forte del settore industrial.
Anche il settore del Real Estate è stato venduto:
Nell’ultima settimana ha perso un -2,90% e, nell’ultimo mese, un -9,5%. Vi ho segnato con dei segmenti orizzontali le strutture per me più importanti; tuttavia, tracciando l’intervallo fisso volumetrico nel periodo di lateralizzazione compreso tra giugno e dicembre 2021, mi sono reso conto di come ci sia un vuoto volumetrico (indicato in quel rettangolo di color rosa): è possibile quindi che se il prezzo riuscisse a rompere al ribasso con forza la media a 200 periodi, potrebbe poi trovare pochi ostacoli nel rivisitare la struttura di prezzo intorno ai 44$. Vedremo cosa accadrà.
Adesso andremo a considerare i settori difensivi:
A primo impatto si può vedere come questi settori abbiano sofferto molto meno di altri. In particolare, direi più i settori dei beni di prima necessità e delle utilities, che hanno perso intorno al punto percentuale, a differenza del settore sanitario, che ha sfiorato il -3,5%.
In conclusione, quindi, possiamo ancora una volta vedere come i due settori difensivi per eccellenza abbiano costituito una sorta di “porto sicuro”.
Molto male i settori tecnologico, dei beni discrezionali e delle comunicazioni, con le performance raffigurata nella grafica di sotto:
Detto questo, abbiamo visto le performance di ogni settore all’interno dell’S&P500. All’inizio di questo articolo scrivevo di come i giornali finanziari di tutto il mondo parlassero di un momento molto difficile per gli investitori per quanto riguardava i loro trade e i loro investimenti, specificando che non la pensavo così. Credo sia fondamentale essere sempre pronti a qualsiasi situazione di mercato, specie nei giorni di alta volatilità. Sapete qual è uno dei parametri da poter considerare per capire meglio come ci si può muovere in mercati con volatilità simili? E’ il concetto di “coefficiente beta”.
IL BETA NEI MERCATI AZIONARI
Il coefficiente Beta è una grandezza che misura la variazione attesa del rendimento di un certo titolo per ogni variazione di un singolo punto percentuale del mercato di riferimento. Il valore di questo coefficiente tende a muoversi intorno a 1: nello specifico, se il Beta di un’azione è pari a 1, questa tenderà a muoversi in linea con il mercato di riferimento, senza amplificare o ridurre i movimenti dello stesso. Quando il Beta di un’azione è maggiore di 1, invece, si è davanti a un titolo “aggressivo”, che amplifica i movimenti del mercato, l’attività è considerata quindi più rischiosa. Se il Beta è compreso tra 0 e 1, si ha di fronte un’azione “difensiva”, la quale tende a muoversi in modo meno proporzionale all’indice di riferimento.
Fatta questa piccola premessa, vi elenco i valori dei Beta di ogni singolo etf settoriale che ho preso in considerazione precedentemente.
• XLE: 1,67
• XLI: 1,24
• XLY: 1,18
• XLF: 1,17
• XLB: 1,10
• XLK: 1,05
• XLC: 1,01
• XLU: 0,38
• XLV: 0,81
• XLP: 0,58
• XLRE: 0,7
Notiamo come gli etf con un beta superiore ad 1 siano quello energetico, industriale, dei beni discrezionali, dei finanziari, dei materiali, quello tecnologico e quello delle comunicazioni. Con un beta inferiore ad 1 invece troviamo il settore delle utilities, dei sanitari, dei beni di prima necessità e il settore immobiliare.
Per fare un esempio pratico, prendendo il beta di XLU, ossia 0.38, ci possiamo aspettare che a un movimento del +1% dell’S&P500 corrisponda un +0,8% del settore utilities. O, viceversa, a un movimento del -5,69% da parte dello Standard and Poor corrisponda un -6.7% da parte del settore tecnologico. E’ quello che è realmente successo questi giorni? Ebbene si. Se andate a moltiplicare il beta di ogni settore per la performance del bechmark di riferimento vedrete con buona approssimazione che tutto ciò risulta.
Ora capite perché conoscere i beta dei diversi settori (o comunque delle diverse azioni) è di per sé un indicatore fondamentale?
Ci è utile innanzitutto per capire quali potrebbero essere, ad esempio, le migliori opportunità short (sfruttando il fatto che il più delle volte la volatilità porti ribassi), e anche per posizionare stop loss e take profit nelle operazioni.
Spero che questo concetto sul coefficiente beta vi schiarisca le idee, e soprattutto spieghi il perché, in giorni di alta volatilità, alcuni settori performano diversamente da altri. Questo a me ha aiutato tanto nell’operatività.
Ho ad esempio chiuso in profitto un’operazione su Amazon in vendita, aperta alla rottura di un canale:
Avevo essenzialmente 3 segnali: rottura al ribasso di un canale contrassegnato dai segmenti neri paralleli, alti volumi al momento della rottura e un vuoto volumetrico dato dal visible range di tutto il momento di lateralizzazione dell’azienda. Ora vi spiego come ho ragionato: dopo aver avuto questi 3 segnali, ho controllato il beta di Amazon, che è di 1,12. Ciò significa che il prezzo dell’azienda, dal giorno dell’apertura della posizione short, si sarebbe mossa più veloce del benchmark Nasdaq di 1,12 volte. Approfittando del fatto che il settore dei beni discrezionali (a cui appartiene AMZN) ha un beta alto (1.18), ho aperto la posizione, che mi è andata in profitto in pochissimi giorni. Se non avessimo avuto alta volatilità non avrei mai aperto una posizione a causa del fatto che tra pochi giorni ci saranno gli earnings dell’azienda (e l’operazione quindi mi sarebbe potuta andare immediatamente in perdita); avendo invece alta volatilità (quindi range delle candele molto ampi) e beta alto, ho aperto l’operazione con tranquillità perché mi aspettavo di raggiungere il take profit (o lo stop loss) in breve tempo.
Spero che questo esempio vi possa schiarire le idee.
Per quanto riguarda i valori dei coefficienti beta, potete notare come XLE, con un beta superiore a tutti, non abbia rispettato le aspettative; come vi ho già spiegato, esso è fortemente dipendente dal petrolio che, appunto, è andato bene la scorsa settimana se rapportato ad altri asset.
Come ultimo grafico riguardante questo paragrafo vi condivido il rapporto tra le azioni ad alto e basso beta, il tutto associato al vix:
Fissate l’attenzione in basso, dove vedete il Vix: il rettangolo rosso vi è utile per visualizzare quanto la volatilità sia stata alta nelle ultime settimane. Adesso, considerando il rapporto tra le azioni ad alto beta e quelle a basso beta, notate come queste ultime stiano sovraperformando le altre? Questa è la chiara dimostrazione di tutto quello che ho provato a spiegare fin’ora.
Tuttavia ho considerato solo quello che gli investitori hanno scaricato o venduto. Vediamo anche quello che hanno acquistato.
VALUTE RIFUGIO: YEN GIAPPONESE E FRANCO SVIZZERO
Vediamo come dall’inizio della settimana (dal 18 gennaio) lo yen si sia rafforzato in maniera costante, formando un canale ascendente. Che dire? Ha confermato il suo ruolo di valuta rifugio in giorni di turbolenza. Il franco svizzero, ugualmente in positivo, ha formato addirittura un doppio minimo: questa è una particolare situazione a me molto cara, in cui si sono andate ad intrecciare analisi tecnica e fondamentale: tecnica per quanto riguarda il pattern, che è rialzista, e fondamentale in quanto il franco, in qualità di bene rifugio, avrebbe dovuto apprezzarsi. Tutto questo è accaduto.
Gli altri asset acquistati dagli investitori sono state le obbligazioni, sia a breve che a lunga scadenza.
Come dico sempre, le obbligazioni sono asset a rischio molto più basso se paragonate alle azioni, quindi in settimane di alta volatilità si po' verificare un loro acquisto da parte di chi vuole preservare il denaro. Ma attenzione, non è sempre così, in quanto un aumento della volatilità, spesso, è causata proprio dalle forti vendite nello stesso mercato obbligazionario, con conseguente rialzo dei rendimenti che, come ho specificato diverse volte, apre tutta una serie di questioni riguardanti, in particolare, il settore growth (trovate tutte le informazioni a riguardo sul mio profilo, vi consiglio di dare un’occhiata oppure, per maggiori dettagli, contattatemi pure).
BITCOIN: ROTTURA TESTA E SPALLE E RIMBALZO SU POINT OF CONTROL DEL VISIBLE RANGE
Nella mia precedente idea avevo correlato il Bitcoin all’economia, allo spread tra i rendimenti dei titoli di stato a 10 e 2 anni e agli altri etf settoriali:
Quello che voglio aggiungere a questa idea è che il Bitcoin, anche nella passata settimana, ha continuato a muoversi in trend ribassista, visto il momento di risk-off sui mercati:
La crypto ha perso il -18% circa al momento della scrittura. Questo era abbastanza prevedibile vista la correlazione positiva che sta presentando ultimamente con alcuni settori, in particolare quello tech. Vi voglio far notare due cose: la rottura del testa e spalle ribassista e il successivo rimbalzo della candela di sabato 22 nel point of control del visible range settato nel periodo inizi 2021- 23 gennaio 2022. Il prezzo scenderà al sotto? Vedremo. Da considerare la grande quantità di volumi presenti in quella fascia di prezzo; ciò si traduce con il fatto che il prezzo stesso potrà incontrare molti ostacoli.
Spero che quest’idea vi possa aiutare a prendere delle scelte migliori in futuro.
Non ho menzionato l’oro poiché ho intenzione di scrivere i prossimi giorni un’idea a parte.
Le mie idee non costituiscono consigli finanziari, sono soltanto delle analisi che condivido per cercare di portare forti contenuti all’interno di tradingview e della sua community. Ognuno deve crearsi il proprio metodo. Per qualsiasi informazione o chiarimento sono disponibile per tutti.
Buona settimana.
Matteo Farci
Shiba (in millions), l’investimento di mio padreBuongiorno a tutti, questa mattina l’argomento è un po’ più personale, perchè voglio raccontarvi dell’investimento che mio padre, alla giovane età di 64 anni, ha deciso di intraprendere coraggiosamente nel mondo delle crypto.
Dopo aver parlato con lui per un pomeriggio intero di ciò che sto realizzando giorno dopo giorno con TheCyclicalTrading e di altri progetti futuri, siamo scesi lentamente e inesorabilmente nel mondo delle cripto , passando per il metaverso, ancora così inaffidabile e sconosciuto (tanto che nemmeno il Mac non lo riconosce ancora e lo corregge continuamente in “metatarso” ) .
Abbiamo poi parlato dell’incertezza sulla stabilità delle Criptovalute e di come queste potranno inserirsi correttamente nel mondo reale nei decenni; ripercorrendo un po’ gli anni passati ci siamo soffermati sulla crescita senza precedenti del Bitcoin, di Ethereum e delle altre cripto meno tradate, non importa che le elenchi, abbiamo spaziato su tutte.
Abbiamo iniziato ad elargire calcoli di quanto avremmo potuto avere oggi avendo creduto nelle cripto ed è indescrivibile la frustrante sensazione di come a volte abbiamo la soluzione per guadagnare un sacco di soldi lì a due passi; ed è la paura, l’incertezza mettiamoci anche l’ ignoranza, perchè no, a frenarci dal prendere decisioni visionarie, finendo poi per rimanere con qualche rimpianto, che è pure peggio del “pugno di mosche” perchè almeno quello rimane a chi ci ha provato.
Ma è forse troppo tardi per puntare sulle Cripto? Ed è proprio di questo che voglio parlarvi, non è mai troppo tardi e mio padre ne è l’esempio.
Il giorno dopo viene da me e mi dice < ho ripensato al discorso di ieri, e sai che Shiba mi ispira?>
, ed ecco cosa ne è uscito fuori.
Il prezzo di Shiba si aggira attorno a 0.000023 , e di tutte le cripto che offrono i vari Broker, l’offerta di eToro l’abbiamo trovata la più allettante.
Invece di investire su Shiba/USD, mio padre ha deciso di investire su Shiba (in millions), ovvero il corrispettivo in milionesimi di Shiba, il quale ha come valore al momento della stesura di questo articolo di 23.xxxx .
Questo permette di aumentare nettamente i guadagni, come d’altro canto il rischio delle perdite, ma per questo abbiamo firmato tutti i fogli e abbiamo la coscienza a posto.
Per fare un esempio pratico, se io e mio padre investissimo 1€ adesso e Shiba/usd raggiungesse un giorno quota 1 , guadagneremmo 82400€ circa , dato che investiremo in Shiba (in millions) moltiplicate 82400 x 1 milione , ed ecco il guadagno.
Eccoli, quelli che dicono “vabbè, ciao”, vi vedo… guardate qua sotto prima di andare via
Questo è il DOGECOIN il 1 Gennaio 2017.
Prezzo di apertura 0.00022xxx
Dopo 5 anni…è a 0.13
È forse poi così impensabile? Staccatevi dai preconcetti che avete, se una cosa non la vedete non significa che non ci sia.
Shiba (in millions)
Lo storico è minimo, l’MCS non calcola i dati, quindi io e mio padre investiremo su questa Cripto, osservando il Bitcoin e come sempre la mia stella polare, il Tron (meno manipolata e più chiara nei movimenti).
Quando (e se) il Bitcoin/USD raggiungerà i 28800 e il Tron quota 0.045 , dovremo immediatamente osservare in correlazione Shiba, dove sarà e il suo timing ciclico.
Il nuovo minimo fatto ieri è a 17.08 , quello più grosso e appetibile è a 9.24 e sarà il nostro prossimo punto d'interesse.
Adesso non ci rimane che aspettare.
E ricordatevi che “impossibile” nel trading, è solo ciò che ancora non è accaduto.
Asset tradizionali e criptovalute: Correlazione in aumento Con il passare del tempo risulta essere sempre più evidente come tutto il comparto criptovalutario sia estremamente correlato agli asset tradizionali, azioni in primis.
La recente rottura al ribasso da parte del S&P 500 e del Nasdaq (due tra i più importanti indici azionari mondiali) ha portato con sé una conferma di trend anche per Bitcoin e compagni.
Da diversi giorni il settore delle criptovalute stava compiendo un ritracciamento dai massimi toccati poche settimane fa ma con il peggioramento delle notizie sul fronte macroeconomico e la forte mole di vendite arrivata sui mercati tradizionali anche il comparto Crypto è rimasto coinvolto dal medesimo movimento di mercato.
Ciò risulta confermare ancora una volta quello che la nostra redazione ripete ormai da molti mesi: l'istituzionalizzazione (anche se parziale) di questo mercato ha da una parte spinto i prezzi al rialzo ma dall'altra ha trasferito le medesime logiche di negoziazione degli asset tradizionali. Nuovamente, con i mercati finanziari che stanno facendo fatica a puntare nuovi massimi, questa poteva essere una nuova occasione per Bitcoin , Ethereum ecc. di mostrare i muscoli e dimostrare di essere un asset su cui potersi rifugiare quando i mercati tradizionali subiscono dei ritracciamenti.
Questo momento di mercato, seppur con ben diversa intensità, è simile al crollo dei mercati del 2020 quando gli investitori cercavano in ogni modo di trasferire denaro su asset che non stessero crollando. Anche in quell'occasione le criptovalute, che potevano dimostrare una volta per tutte di essere un asset rifugio sono rimaste coinvolte dallo stesso movimento di mercato.
Ovviamente, non vi sono evidenti motivi per cui le criptovalute debbano seguire lo stesso ciclo economico dell'economia reale in quanto si basano su presupposti completamente diversi.
Dunque, ad oggi è chiaro che il sentiment positivo e negativo esistente sui mercati venga riversato anche nel comparto crypto.
Questa fattispecie di mercato che ormai abbiamo potuto osservare in molte occasioni fa riflettere su un fatto: i grossi investitori che negli ultimi due anni sono entrati in questo settore, lo hanno fatto perché hanno compreso i benefici derivanti dalla tecnologia che sta al di sotto delle criptovalute o semplicemente per approfittare di un momento di euforia presente su questi mercati?
La risposta potrebbe essere nel mezzo.
I prossimi mesi saranno determinanti per valutare le sorti di breve periodo di questo mercato. Sarà interessante vedere se di fronte ad una vera e propria inversione di tendenza sui mercati tradizionali dopo tanti mesi di rialzi anche le criptovalute seguiranno il movimento in maniera fedele.
Report a cura di
Matteo Bernardi
Bitcoin, testa e spalle ribassista su Tf DIl prezzo del re delle Crypto sta affrontando un periodo di debolezza trascinato dall'altrettanta debolezza degli indici S&P 500 e Nasdaq ,molto accentuato che lo ha portato graficamente a formare un testa e spalle ribassista sul Tf D. La neckline è stata rotta, e per quanto mi riguarda da ora in poi la mia operatività sarà short.
BITCOIN - AGGIORNAMENTO ANALISI in H1Propongo un aggiornamento in H1 di BTC.
Dopo aver chiuso in profit (40%) e a BE (60%) in primo trade, ora vedo altre due possibili entrate.
L'area tra i 40.000$ e 41.000$ è fondamentale e visto il trend macroeconomico dell'economia modiale e la fine ormai del Covid in primavera/estate, non vedo perchè il mercato non debba esplodere. Ci saranno uscite di liquidità dai BOND, causati dall'aumento dei tassi e inflazione. Ciò porterà tale liquidità uscente, nel mondo crypto e azionario (che aumenteranno ma con meno intensità rispetto il 2021).
++
non è un consiglio finanziario ma analisi personale
Trading Bitcoin - Analisi del 19-1-2022Il sistema Algotrading Multiday è : flat dalla chiusura del 05/01/2022
performance posizione:
performance YTD: -6,04%
performance 1 anno: 629,62%
Numero operazioni chiuse ultimo anno 32
Profit/loss medio per operazione ultimo anno 19,68%
Percentuale trade in gain ultimo anno 68,75%
Percentuale trade in loss ultimo anno 31,25%
Commento
il trend al momento resta laterale anche se il supporto 41,5k si sta sgretolando, i volumi sono in leggero aumento rispetto ai giorni precedenti... il sentiment non è buono; algotrading resta FLAT ed io sicuramente resto con la sua idea.
Supporti:
1° 41500 $
2° 40500 $
Resistenze:
1° 43500 $
2° 45700 $
Mi raccomando osservare, discutere, Like se via piace, ma come sempre per l'operatività usare sempre la propria testa!!