BITCOIN 120K fine annoBITCOIN 120K fine anno
Bitcoin sta attualmente progredendo attraverso la minuette wave 3, mentre le restanti onde 5 dovrebbero completarsi presto. L’ obiettivo previsto è di 120k, in linea con la riduzione del tasso di 25 punti base prevista per la prossima riunione del FOMC.
Se realizzato, questo potrebbe alimentare un forte slancio al bullismo, spingendo il Bitcoin più in alto durante la stagione delle vacanze e fino a natale!
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Portafoglio rotazionale con fattore efficienza - Puntata 2Buongiorno a tutti!
Si è conclusa la prima settimana per il portafoglio rotazionale basato sul fattore di efficienza, che ho presentato la scorsa settimana.
Nel link allegato spiegavo gli obiettivi della strategia rotazionale: selezionare mensilmente, da una watchlist, le 18 società migliori utilizzando il parametro "efficienza" come criterio principale. L'obiettivo è individuare le aziende con il miglior rapporto rischio/rendimento.
Ecco le 18 società selezionate, con i relativi punteggi di efficienza:
1. WMT (24,53)
2. SHY (22,21)
3. SHW (18,63)
4. EQIX (17,72)
5. HD (17,59)
6. NFLX (16,21)
7. TSLA (15,12)
8. BRK.B (13,56)
9. DUK (12,63)
10. GLD (12,48)
11. AAPL (12,32)
12. JPM (12,11)
13. UNH (11,73)
14. SO (11,81)
15. CAT (11,07)
16. COST (10,11)
17. V (9,95)
18. APD (9,74)
Partendo da un portafoglio ipotetico di 100.000 dollari, il capitale è stato distribuito in modo equamente ponderato tra le società selezionate. Le prestazioni settimanali sono state pari a -0,53%. Nelle due figure successive è possibile osservare i dettagli del portafoglio.
Molto bene Tesla, Netflix e Walmart, che hanno chiuso la scorsa settimana con performance rispettivamente del +12,77%, +5,40% e +3,46%. Decisamente negativa, invece, UnitedHealth, che ha registrato un -9,93%, un risultato pesantemente influenzato dall’assassinio del suo CEO, Brian Thompson.
Come accennavo nella scorsa analisi, investire mensilmente in società efficienti potrebbe offrire un buon rapporto rischio/rendimento, indipendentemente dal rischio intrinseco delle singole aziende. Tuttavia, non era chiaro quale sarebbe stata l’efficienza e quali le metriche dell’intero portafoglio. Conoscevamo le caratteristiche dei singoli componenti, ma non quelle del portafoglio aggregato.
Per colmare questa lacuna, ho sviluppato una piattaforma chiamata “Piattaforma di Simulazione Passiva”, con un obiettivo specifico: analizzare le metriche dell’intera allocazione nel breve termine.
La figura in basso mostra l’equity line del portafoglio costruito all’inizio della scorsa settimana. Potete immaginarlo come un ETF equal-weight.
Tutte le metriche riportate nella tabella sono calcolate sui più recenti 60 periodi, equivalenti agli ultimi tre mesi di contrattazioni. Possiamo affermare che il portafoglio risulta efficiente e a basso rischio. In particolare:
• Il beta del portafoglio, che misura la sua volatilità rispetto all’S&P500, è pari a 0.63. Ciò indica che, negli ultimi tre mesi, il portafoglio si è mosso del 63% rispetto alle variazioni dell’indice azionario americano.
• La deviazione standard si attesta al 3.46%, un valore relativamente basso. Questo significa che i rendimenti del portafoglio si sono discostati in media del 3.46% rispetto al loro valore medio. Per fare un confronto, Tesla presenta una deviazione standard molto più alta, pari al 17.69%.
• L’efficienza, espressa come punteggio, è decisamente elevata, pari a 32.66.
• Il ritorno attivo, misurato rispetto all’S&P500 (escludendo il reinvestimento dei dividendi), è pari al 3.27%, il che significa che il portafoglio ha sovraperformato
I due potenziali, di crescita e di efficienza, mirano a proiettare su base annua la performance osservata negli ultimi tre mesi, evidenziando quale potrebbe essere il rendimento annuale del portafoglio se si muovesse in modo costante come nei tre mesi precedenti, e con quale livello di efficienza lo farebbe. Secondo questa proiezione, il portafoglio potrebbe ottenere un rendimento annuale di poco superiore al 60%, con un potenziale di efficienza (equivalente allo Sharpe Ratio escludendo il rendimento privo di rischio) pari a 6.65.
È importante non confondere il potenziale di efficienza con il punteggio di efficienza di 32.66: quest’ultimo è riferito ai dati storici, mentre il potenziale di efficienza è riferito a dati storici ma proiettati nel futuro.
Infine, i colori verdi evidenziati nella tabella sottolineano che il portafoglio si caratterizza per il basso rischio e l’elevata efficienza.
Le metriche analizzate su 120 periodi, corrispondenti agli ultimi sei mesi, presentano alcune variazioni ma rimangono comunque incoraggianti.
• Il beta si mantiene basso, attestandosi a 0.61.
• La deviazione standard sale a poco più del 6%, ma resta comunque in "territorio verde".
• Il ritorno attivo aumenta al 12.75%, indicando che il portafoglio ha ampiamente sovraperformato il benchmark negli ultimi sei mesi.
• L’efficienza diminuisce leggermente, raggiungendo 27.73 punti.
Infine, il potenziale di crescita è stimato al 57.5%, mentre il potenziale di efficienza si attesta a 5.57.
Dal mio punto di vista personale, questo portafoglio può essere considerato a basso rischio. Per aiutarvi a comprendere cosa intendo per portafoglio ad alto rischio, osservate la figura successiva: un’allocazione composta dal 30% di Tesla, il 30% di Nvidia e il 40% di Coinbase.
Analizzando gli ultimi 120 periodi:
• Il beta risulta estremamente elevato, a 3.16 (il colore nero evidenzia il rischio significativo).
• La deviazione standard è del 17.25%, un valore molto alto.
• L’efficienza, invece, è inferiore alla metà rispetto al precedente portafoglio, attestandosi a soli 11.68 punti.
Nelle due figure successive è possibile osservare l’equity line del portafoglio confrontata con quella di un approccio buy and hold su SPY, oltre ai drawdown registrati dalla nostra strategia rispetto allo stesso buy and hold. È evidente come il portafoglio risulti meno rischioso rispetto a un investimento 100% sul mercato azionario, poiché, mediamente, presenta drawdown più contenuti.
Come si comporterà la strategia nella settimana in corso? Nessuno può saperlo con certezza. I market movers saranno relativamente pochi, tra cui spicca l’indice dei prezzi al consumo, che influirà sugli equilibri solo se si discosterà sensibilmente dalle aspettative degli analisti, eventualità piuttosto improbabile. In ogni caso, anche in presenza di eventi significativi, dubito fortemente che il portafoglio possa subire perdite molto superiori a quelle dell’S&P500. La spiegazione è semplice: i parametri storici, sia trimestrali che semestrali, evidenziano un rischio inferiore. Tuttavia, mai fidarsi ciecamente: il passato, per quanto indicativo, non è e non sarà mai una garanzia del futuro.
Vorrei fare un’osservazione importante per chi di voi è nuovo in questo mondo: ultimamente c’è molta euforia sui mercati cripto. Un esempio emblematico è rappresentato da MicroStrategy, una società al centro dell’attenzione. La figura successiva mostra come, dal 6 settembre, abbia registrato una performance sensazionale di quasi 400 punti percentuali.
Tuttavia, i parametri semestrali evidenziano un limite: l’efficienza. Quest’ultima, sebbene positiva (15.53), non è così elevata come quella del portafoglio con fattore efficienza. La ragione è chiara: a fronte di un rischio molto alto (deviazione standard al 44%), i rendimenti ottenuti sono stati “medi”.
Capisco che possa sembrare una visione controintuitiva, ma il ragionamento è questo: spesso, pensando a un orizzonte di lungo termine, si tende a puntare su società sottovalutate o allineate al proprio fair value. Questo perché pagare un prezzo equo, senza sovrapprezzi esagerati, ha senso. Analogamente, anche per l’efficienza vale un principio simile: se mi espongo a un rischio così elevato, la remunerazione potenziale deve essere nettamente superiore, altrimenti l’operazione potrebbe avere poco senso. E se qualcosa andasse storto con una società come MicroStrategy? Considerando la sua elevata volatilità, il gioco varrebbe davvero la candela?
La realtà è che, a volte, si può ottenere un rendimento simile, ma con una maggiore efficienza. Un esempio? Applovin. È indubbiamente una società rischiosa, ma presenta un rapporto rischio/rendimento decisamente migliore!
Alla prossima!
Oro: il posizionamento degli istituzionali parla chiaro?
Il mese di novembre per l’oro si è concluso con una performance negativa di oltre il 3% dai massimi storici di circa 2800$ l’oncia con un minimo raggiunto in zona 2500$ (quasi il -10% dai massimi). Si tratta del primo mese di chiusura negativa da Gennaio 2024 per il metallo giallo.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Interessante notare come con l’avvicinarsi della fine dell’anno i posizionamenti del COT (Commitment of Traders) report sono cambiati, anticipando il ribasso dell’oro di qualche settimana.
Come possiamo vedere dal grafico i posizionamenti hanno cominciato a mutare già da
inizio ottobre (linea gialla) ma i primi movimenti ribassisti dell’oro li abbiamo visti solo nei primi giorni di novembre (linea rossa).
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Anche le percentuali indicano una riduzione dell’interesse long degli istituzionali, sebbene meno accentuata rispetto alle net positions.
Questo calo non riguarda solo l’oro, ma anche l’argento, che presenta una stretta correlazione con il metallo giallo, riflettendo un generale ridimensionamento delle posizioni
su entrambi i mercati.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Molti economisti ritengono che il calo dell’oro nel mese di novembre possa essere stato causato dalla forza del dollaro USA e da dinamiche di momentum, come i deflussi dagli ETF sull’oro, in parte legati alla chiusura delle coperture pre-elettorali.
Gli ETF globali sull’oro hanno perso circa 809 milioni di dollari durante la prima settimana di novembre, con la maggior parte dei deflussi provenienti dal Nord America, che però sono stati parzialmente compensati dall’acquisto sui mercati asiatici.
Il presidente eletto Donald Trump prevede di aumentare le tariffe di un ulteriore 10% su tutte le merci cinesi che entrano negli Stati Uniti, oltre alle tariffe del 25% su tutti i prodotti provenienti dal Messico e dal Canada.
La vittoria dei repubblicani è andata di pari passo a un’accelerazione della corsa al rialzo dei rendimenti dei titoli di stato statunitensi e una rapida spinta al rialzo dell’indice del dollaro (nuovi massimi annuali), in parte accelerata da un brusco e nervoso movimento al ribasso dell’euro e dello yen.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Anche i mercati azionari, in particolare nel settore tecnologico, hanno festeggiato la vittoria di Trump.
L’oro e gli indici azionari mostrano spesso una relazione inversa, poiché l’oro è considerato un bene rifugio, mentre le azioni rappresentano un investimento più rischioso.
Durante periodi di incertezza economica o volatilità nei mercati azionari, gli investitori tendono a spostare i capitali sull’oro per proteggere il valore del loro patrimonio.
Tuttavia, in fasi di crescita economica e mercati azionari al rialzo, la domanda di oro può diminuire, poiché gli investitori preferiscono asset con rendimenti più elevati.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Nonostante le recenti pressioni ribassiste elencate in questo articolo, i driver fondamentali dell’oro sembrano rimanere in essere (politiche monetarie più accomodanti della FED ed ulteriori tensioni in Medio Oriente). Le prossime rotture dei livelli chiave saranno determinanti per i prossimi trend di breve termine.
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Altseason: Preparati alla prossima bull runCRYPTOCAP:OTHERS (escluse le Top 10)
Pochi lo comprendono, ma ci troviamo ai minimi storici per le ALTS
Abbiamo completato la seconda onda correttiva, trovando supporto su una forte confluenza di EMA 100 - EMA 200 - FVG+ - OTE
Siamo solo all'inizio di un rally imponente per le #Altcoins 👀
📈 Medio termine: Obiettivo tra 340 e 410 miliardi (+70% di margine di upside)
🚀 Lungo termine: Target a 760 miliardi
Stop loss ben posizionato al di sotto dei 132 miliardi
Bitcoin (BTC): analisi tecnica e fondamentale📈 Analisi tecnica di BTC/USDT
Il prezzo del bitcoin si trova all'interno di un intervallo di prezzo restringente, che si è formato dopo un test fallito del più grande blocco di resistenza al livello di 100.000 e una correzione al livello di Fibonacci di 0,23 seguita dal commercio. Pertanto, si è formata una figura: un cuneo restringente, la cui uscita può indicare la direzione dell'ulteriore movimento del prezzo BTC. Se, con il supporto di fattori fondamentali, gli acquirenti riescono a superare il livello di resistenza psicologica di 100.000, possiamo aspettarci un buon impulso al rialzo verso i blocchi successivi di 110.000 - 120.000 e un test della linea di tendenza globale di resistenza.
Altrimenti, se i venditori riuscissero a superare il blocco di supporto di 90.000 e a prendere piede sotto la linea EMA 200, ci aspetteremmo un movimento correttivo nell'intervallo tra 0,5 e 0,61 livelli di Fibonacci. Esistono zone di squilibrio in cui è necessario colmare i divari a livello orizzontale dei volumi di scambio con le operazioni.
📉 Analisi globale del mercato BTC.
Il livello di dominanza di Bitcoin ha iniziato a diminuire rapidamente e ora stiamo assistendo a un tentativo di uscire dal canale dei prezzi parallelo. Se riuscirà a prendere piede sotto il limite inferiore del canale, ci aspetteremo un ulteriore calo della posizione dominante, che a sua volta indicherà l’inizio di grandi trasferimenti di fondi degli investitori da Bitcoin alle altcoin.
Quali sono gli obiettivi di crescita a lungo termine di Bitcoin? Al di sopra dell'attuale ATH non abbiamo più livelli di resistenza basati su dati storici. Pertanto, per determinare gli obiettivi di crescita, utilizzeremo linee di tendenza, livelli di estensione di Fibonacci, analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei registri degli ordini e, naturalmente, indicatori:
Gli obiettivi di crescita immediati di Bitcoin sono i livelli di estensione di Fibonacci 1,61 e 1,78, che sono compresi tra 104.000 e 112.000.
Il prossimo obiettivo potrebbe essere una linea di tendenza globale costruita sulla base dei due massimi del ciclo di crescita precedente. Il suo test potrebbe verificarsi a circa 120.000.
Gli indicatori RSI si trovano ora ad una distanza del 18% dalla linea di tendenza della resistenza. Tradotto in un grafico dei prezzi Bitcoin, questo è un intervallo di circa 114.000 - 120.000. È qui che può verificarsi un test della linea di resistenza, come è accaduto in tutti i precedenti cicli di mercato Bitcoin.
💠 Analisi dei livelli e delle zone di liquidità
L'indice di paura e avidità continua ad essere nella zona dell'avidità - 76.
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è aumentata a 3,37 miliardi di dollari, mentre l'indice di dominanza del Bitcoin è sceso a 56,18.
Secondo l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei registri degli ordini, i blocchi più grandi sono ai livelli di 100.000 e 120.000 e le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 80.000 - 90.000
🔴 Zona di offerta: 100.000 - 150.000
Livelli per posizioni lunghe:
90.000 - livello psicologico di supporto
88.000 - blocco di sostegno grande
60.000 - blocco di sostegno grande
Livelli per le posizioni corte:
100.000 - il più grande blocco di resistenza
110.000 - blocco di resistenza di grandi dimensioni
120.000 - 100.000 - linea di tendenza ascendente di resistenza
📊 Analisi fondamentale
Gli ETF Bitcoin hanno registrato afflussi per 6,1 miliardi di dollari a novembre, la cifra mensile più alta dal lancio dello strumento a gennaio. Ciò dimostra che gli investitori stanno diventando sempre più fiduciosi nell’asset, ma preferiscono la sicurezza degli ETF regolamentati agli acquisti diretti di BTC. Gli afflussi record negli ETF Bitcoin potrebbero supportare la crescita di BTC sopra i 100.000 dollari.
L'afflusso di fondi verso prodotti di investimento focalizzati su Ethereum (ETH) è stato pari a 634 milioni di dollari. L'importo totale degli investimenti per quest'anno ha superato i 2,2 miliardi di dollari, superando il record del 2021 di 2 miliardi di dollari. Gli investimenti record sono arrivati anche nei fondi cripto basati su Ripple (XRP ) - 95 milioni di dollari Ciò potrebbe essere dovuto alla preparazione di ETF per altre criptovalute, che accelereranno l'inizio dell'altseason.
Domani potrebbero esserci informazioni su chi assumerà la carica di capo della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. Si tratta di uno dei principali regolatori finanziari degli Stati Uniti, i cui poteri riguardano anche la regolamentazione del mercato delle criptovalute. Sotto la guida dell’attuale capo della Commissione, Gary Gensler, l’agenzia ha iniziato a inasprire la regolamentazione nel mercato delle criptovalute. La nomina di un commissario fedele alle criptovalute potrebbe sostenere il movimento positivo del mercato e contribuire all'inizio dell'altseason.
I dati sul mercato del lavoro statunitense verranno pubblicati questa settimana. Sono un fattore chiave che influenza la politica monetaria della Fed. Un’ulteriore riduzione del tasso di interesse della Fed influenzerà anche la crescita del mercato delle criptovalute nel suo insieme.
🌐 Prossimi eventi nell'economia globale
Ci aspettiamo una maggiore volatilità nei mercati azionari e delle criptovalute entro le seguenti date:
➤ 12.04, 21:45 - Discorso del presidente della Fed Jerome Powell.
➤ 12.06, 21:45 - Tasso di disoccupazione negli USA nel mese di novembre.
➤ 18.12, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
➤ 18/12, 21:00 - PIL USA (q/q) (3 trim.)
➤ 29/01/2025, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
🚀 Statistiche di trading con il nostro indicatore di trading basato sull'intelligenza artificiale:
📈 A novembre, il prezzo del Bitcoin aveva una tendenza al rialzo. Il nostro indicatore di trading ha fornito 4 segnali redditizi con punti di ingresso favorevoli e rischio minimo. Grazie agli ultimi aggiornamenti, tutti i segnali sono diventati redditizi e la protezione piatta integrata ha impedito perdite derivanti da movimenti manipolativi del mercato. Risultati spot:
- Movimento totale dei prezzi per tutti i segnali del mese: + 54,92%
- Movimento massimo del prezzo in base a un segnale: + 42,10%
- Movimento medio dei prezzi in base ai segnali: + 13,73%
Inoltre, vorrei condividere il risultato di una previsione a lungo termine dei movimenti dei prezzi Bitcoin effettuata dalla nostra intelligenza artificiale, che non solo indica la direzione, ma costruisce anche una traiettoria per ulteriori movimenti dei prezzi:
Potrebbe il prezzo del petrolio scendere a $60?Potrebbe il prezzo del petrolio scendere a $60?
Questa settimana, i mercati petroliferi sono rimasti stabili con i futures del greggio WTI che hanno chiuso a 68,5 dollari al barile. Gli investitori erano attenti ai dati economici positivi dalla Cina e alla prossima riunione dell'OPEC+.
L'attività manifatturiera cinese è segnalata in ripresa per il secondo mese consecutivo, ad un ritmo più rapido degli ultimi cinque mesi, indicando una ripresa nel maggiore importatore di petrolio al mondo. Allo stesso tempo, l'Arabia Saudita ha annunciato una riduzione dei prezzi del greggio per gli acquirenti asiatici a partire da gennaio, portandoli al livello più basso degli ultimi quattro anni.
La riunione dell'OPEC+ che era prevista inizialmente per questa settimana è stata rinviata e si prevede che siano necessarie ulteriori discussioni prima di prendere una decisione sull'aumento della produzione.
Anche le tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno un impatto sul mercato del petrolio. Sebbene ci sia stato un accordo di cessate il fuoco, Israele ha ripreso gli attacchi contro il Libano e l'Iran sta sostenendo il governo siriano dopo che i ribelli hanno preso il controllo di Aleppo, la città più grande del paese. Inoltre, c'è la preoccupazione che l'Arabia Saudita possa aumentare la produzione se altri paesi non fanno altrettanto per mantenere stabili i prezzi.
Il tema dell'OPEC è di nuovo al centro delle discussioni, con alcuni paesi che cercano di ottenere un vantaggio producendo più petrolio di quanto stabilito. Durante una riunione telematica, i rappresentanti OPEC hanno accusato l'Iraq di superare il suo limite giornaliero di produzione di 400.000 barili nel mese di agosto secondo i dati forniti da S&P Global Ratings, e il Kazakistan, che prevede un aumento della produzione grazie al ritorno del campo petrolifero di Tengiz a 720.000 barili al giorno. "Non ha senso aggiungere nuove scorte se non c'è una richiesta per esse sul mercato", ha dichiarato uno dei rappresentanti durante la chiamata. "È importante che tutti gli stati rispettino gli accordi stabiliti dall'OPEC+ e mantengano il silenzio." Negli ultimi mesi, i prezzi del petrolio sono diminuiti del 9% su tutti i principali benchmark.
Nonostante gli sforzi della OPEC+ per stabilizzare i mercati del petrolio, i prezzi continuano a scendere. Nonostante il gruppo abbia proposto diverse estensioni dei tagli alla produzione, ciò non ha impedito un ulteriore calo dei prezzi. Secondo i dati dell'Aie, la quota di mercato dell'OPEC è diminuita quest'anno al 48%, rispetto al 50% nel 2023 e al 51% nel 2022.
Si prevede che la concorrenza si intensificherà l'anno prossimo, con previsioni di aumenti nella produzione negli Stati Uniti, in Guyana e in Brasile, che potrebbero portare ad un aumento di oltre 1 milione di barili al giorno nell'offerta globale. Nonostante il Brasile sia entrato a far parte della OPEC+ quest'anno, hanno dichiarato che non parteciperanno ai tagli alla produzione per mantenere la loro quota di mercato.
Secondo le mie previsioni, nei prossimi trimestri vedremo i prezzi del petrolio scendere a nuovi minimi di circa 60$, con una possibilità nel 2025 di vedere prezzi ancora più bassi di 50$ al barile, se si verificasse una disputa all'interno dell'OPEC.
La curva dei futures del petrolio Greggio mostra ancora una tendenza in contango, il che significa che potrebbe essere vantaggioso considerare strumenti come gli ETF per investire a lungo termine. Tuttavia, si consiglia di evitare investimenti diretti nel settore azionario petrolifero attualmente, poiché il valore del dollaro è forte e i prezzi delle aziende del settore sono molto alti.
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Visione rialzista di Gamestop dopo un possibile ribassoDopo un ipotetico ribasso del 18% che potrebbe arrivare (anche se, si sa non è una garanzia), GameStop ha molta probabilità di rimbalzare vertiginosamente in verticale, ipoteticamente sopra ad un livello di 40 (potrebbe essere 41-47 o più data la volatilità del sottostante). Ad ogni modo prendete l'analisi con le pinze e valutate TUTTO. Inclusi i vari tipi di trading/contratti legati alla suddetta società. A mio parere tra non molto tempo ne vedremo delle belle, bisogna avere la capacità di holdare sopportando la temporanea perdita, oppure entrare in seguito in un momento propenso. Buone analisi!
(Se volete capire meglio di cosa sto parlando guardatevi "Eat the rich: the GameStop saga" e probabilmente mi ringrazierete.
Questi non sono consigli finanziari, ma sicuramente non sono nemmeno conigli finanzieri ;)
Il portafoglio rotazionale basato sul fattore efficienzaBuongiorno a tutti. Oggi vi vorrei proporre un esperimento, da testare pubblicamente: un portafoglio rotazionale basato sul fattore efficienza.
Un portafoglio rotazionale è una strategia di investimento che prevede il ribilanciamento periodico degli asset in base a determinati criteri, come la performance o altre variabili economiche. In altre parole, un portafoglio rotazionale cambia la sua composizione nel tempo, spostando gli investimenti da un'asset class all'altra per massimizzare i ritorni o ridurre il rischio. In questo caso, la strategia di rotazione si baserà sull'efficienza, ovvero sul principio di selezionare gli asset che offrono il miglior rapporto tra rendimento e rischio, ottimizzando così le risorse per ottenere la performance più favorevole in un dato periodo.
Partiamo da un concetto: l’efficienza. In ambito finanziario, l’efficienza significa guadagnare denaro minimizzando i rischi. Questo parametro si misura come il rapporto tra il rendimento prodotto da un investimento e il rischio sostenuto, quest’ultimo espresso dalla deviazione standard (che rappresenta la dispersione dei rendimenti rispetto alla loro media).
Una precisazione è però fondamentale: possiamo individuare asset che generano rendimenti modesti ma con un’efficienza straordinaria, così come asset con prestazioni impressionanti e un’efficienza altrettanto elevata. La domanda chiave è questa: quanto rischio sto correndo per ottenere un determinato rendimento? Vi fornisco due esempi concreti: Applovin e BIL.
Applovin è una società che, dall'inizio dell'anno, ha registrato una performance straordinaria, superiore al 770%. Come mostrato nella figura successiva, in cui è applicato il mio Sistema Attivo, i suoi parametri calcolati su 120 periodi evidenziano un rischio molto elevato, con un segnale di allerta (la deviazione standard, indicata in nero, è pari al 56,4%). Tuttavia, tale rischio è stato ampiamente giustificato dalla performance eccezionale, che rende Applovin un asset altamente efficiente, con un punteggio di 24 (evidenziato in verde intenso).
Applovin
BIL, invece, è un ETF che replica il movimento delle obbligazioni governative con scadenza tra 1 e 3 mesi. Questo strumento vanta l’efficienza più alta che abbia mai osservato con il Sistema Attivo: ben 126. Pur avendo realizzato dall’inizio dell’anno una performance contenuta di +4,77%, il suo rischio è praticamente nullo, come dimostra la deviazione standard pari a 0,69%.
SPDR Bloomberg 1-3 Month T-Bill ETF
Avete mai sentito la frase “rendimento privo di rischio”? Ecco, in genere è riferito alle obbligazioni presenti all’interno di questo ETF!
Questi esempi mostrano due casi agli antipodi, entrambi paradigmatici: da un lato un rendimento elevatissimo con un rischio giustificato, dall’altro un rendimento modesto con una rischiosità pressoché inesistente. Entrambi efficienti, ma in modi completamente diversi.
Il fattore efficienza, dunque, non ci indica direttamente quanto rischio stiamo correndo. Piuttosto, ci dice semplicemente se il gioco vale la candela, punto. E se riflettete, questo parametro racchiude molte informazioni: innanzitutto, rivela se un asset è rialzista o meno (è ovvio che non troverete asset ribassisti con un’efficienza positiva), ma soprattutto risponde alla domanda più importante: vale la pena investirci? Questo, indipendentemente dal livello di rischio. Naturalmente, questa è la mia visione, e non è detto che dobbiate condividerla.
Mi sono posto dunque una domanda: perché non testare in modalità demo un portafoglio ipotetico composto esclusivamente dalle società più efficienti, indipendentemente dal loro rischio? Ritengo che questa potrebbe essere una scelta vantaggiosa in molti casi, e ora analizzeremo insieme questa idea.
Ipotizziamo di trovarci nel pieno del bear market del 2022. Al 1° luglio di quell’anno, l’S&P 500 risultava completamente inefficiente, con un punteggio di -9.66.
SPY, ETF sull'S&P500
Il QQQ, ETF sul Nasdaq 100, era addirittura peggiore, mostrando un valore di inefficienza di -10.36.
QQQ, ETF sul Nasdaq 100
Dobbiamo sorprenderci di questo? Assolutamente no. È noto che i bear market generano inefficienza, poiché gli asset perdono valore e sono accompagnati da una forte downside standard deviation. Tuttavia, disporre di un indicatore di questo tipo (insieme ad altri parametri che oggi non descriverò) ci consentirebbe di allocare le risorse all’interno di un portafoglio non in modo discrezionale (basandoci su supposizioni come “io credo che...” o “io penso che...”), ma in modo più scientifico, analizzando i dati.
E come potremmo fare? Riflettiamoci: in un bear market si potrebbe andare alla ricerca di asset più efficienti del benchmark. Vi porto due esempi semplici: il settore dei beni di prima necessità, rappresentato dall’ETF XLP, e l’ETF sul dollaro americano, UUP. Il primo, al 1° luglio 2022, aveva un valore di inefficienza pari a -3.50 punti. UUP, invece, presentava un punteggio decisamente positivo, pari a 15.10 punti.
XLP, l'ETF sul settore dei beni di prima necessità del mercato azionario americano
UUP, ETF bullish sul dollaro statunitense
Oltre a ciò, c'è un concetto che sicuramente non vi sarà sfuggito: l’efficienza dei lazy portfolios. Questo indicatore rappresenta la media dell’efficienza dei quattro portafogli lazy 60-40, Golden Butterfly, Permanent e All Weather. In quel periodo, anche alcuni tra i portafogli più conosciuti per la loro resilienza si sono rivelati molto inefficienti. Questo esempio serve a farvi comprendere come il parametro oggettivo dell’efficienza di un asset possa essere utile per capire cosa sia meglio o meno, considerando che anche i portafogli lazy, come qualsiasi altro investimento, presentano sia pregi che difetti.
Detto ciò, questo approccio non si limita ai bear market, ma vale anche nei bull market. Ad esempio, il 1° settembre 2021, l’ETF SPY mostrava un’efficienza di 18.23 (ricordo che gli indicatori considerano le ultime 120 sedute, pari a circa sei mesi), accompagnata da una bassa deviazione standard del 3.92%.
SPY, ETF sull'S&P500
Tuttavia, l’ETF QUAL, che replica la strategia fattoriale del "Quality Factor", presentava alla stessa data un’efficienza ancora migliore, pari a 20.37, seppur con un rischio leggermente più elevato, pari al 4.72%.
Ishares MSCI USA Quality Factor ETF
Anche Nvidia si distingueva in modo analogo: un’efficienza di 21.61, ma a fronte di un rischio molto più alto, con una deviazione standard di 16.6%, segnalata dal colore rosso.
Nvidia
La mia proposta è testare insieme questo tipo di strategia:
1. Creare una watchlist composta dalle principali società di ciascun settore azionario dell’S&P500. In particolare, includeremo le prime tre società per capitalizzazione di mercato per ogni settore, per un totale di 33 titoli, a cui si aggiungeranno 4 ETF: SHY (obbligazioni a breve duration), TLT (obbligazioni a lunga duration) e GLD (ETC sull’oro), con dei ruoli di “beni rifugio”
2. Calcolare l’efficienza per ciascun asset della watchlist su un periodo di 120 sedute, stilando una classifica basata su questo parametro.
3. Acquistare i primi 18 asset per efficienza all’inizio di ogni mese. Gli asset selezionati saranno allocati in modo equipesato nel portafoglio rotazionale, che avrà un valore iniziale di 100.000 dollari.
Probabilmente (e giustamente) qualcuno potrebbe obiettare che questo metodo sarebbe poco pratico a causa delle commissioni. Per tenerne conto, verranno incluse nella simulazione: 1,50 dollari per ogni operazione di acquisto e 1,50 dollari per ogni operazione di vendita.
Ad oggi, questa è la classifica delle società e degli ETF presenti nella watchlist, ordinate in base al loro livello di efficienza:
1. WMT (24,53)
2. SHY (22,21)
3. SHW (18,63)
4. EQIX (17,72)
5. HD (17,59)
6. NFLX (16,21)
7. TSLA (15,12)
8. BRK.B (13,56)
9. DUK (12,63)
10. GLD (12,48)
11. AAPL (12,32)
12. JPM (12,11)
13. UNH (11,73)
14. SO (11,81)
15. CAT (11,07)
16. COST (10,11)
17. V (9,95)
18. APD (9,74)
19. RTX (9,66)
20. META (6,98)
21. LIN (7,05)
22. PG (6,90)
23. JNJ (6,46)
24. GE (5,82)
25. AMZN (5,50)
26. AMT (5,35)
27. TLT (4,95)
28. NVDA (4,78)
29. AVGO (4,77)
30. PLD (4,46)
31. XOM (4,42)
32. CVX (4,22)
33. NEE (2,57)
34. MSFT (0,22)
35. COP (-0,81)
36. GOOGL (-0,98)
37. LLY (-2,09)
Gli asset evidenziati in grassetto faranno parte dell’asset allocation per il mese di dicembre; per gennaio si valuterà nuovamente. Questo approccio ci consente di essere sul mercato con asset oggettivamente efficienti, capaci di trarre vantaggio sia dalle fasi di risk-on sia da quelle di risk-off. L’obiettivo non sarà quello di sovraperformare il benchmark, ma piuttosto di osservare il comportamento di questa strategia.
In ogni caso, non saranno applicate regole eccessivamente rigide: il riequilibrio avverrà una volta al mese, il primo di ogni mese. Tuttavia, in particolari condizioni di mercato, potrebbe essere effettuato ogni 15 giorni.
Vi terrò aggiornati frequentemente, precisando però che questo non è un consiglio finanziario, ma un vero e proprio esperimento, che deve essere considerato come tale. Prima di concludere, vi mostro alcune società che si stanno distinguendo per la loro efficienza, a cominciare da Walmart: efficienza pari a 24,5 punti, con un rischio medio (deviazione standard del 9%). La performance della società da inizio anno è stata pari al 76%, con un massimo drawdown del -5,8% il 7 agosto. È possibile osservare anche l'indicatore "rischio vs benchmark", che fornisce una misura sintetica del rischio di investimento su WMT rispetto all’S&P500. Tenendo conto del beta della società (calcolato rispetto a SPY) e della deviazione standard, questo indicatore offre una stima del rischio sintetico, che appare come "estremamente basso", poiché, pur avendo una deviazione standard media, la società presenta un beta (e quindi una volatilità rispetto all’S&P) molto basso.
Walmart
Drawdown intra-annuali realizzati da Walmart
Molto bene anche Netflix, che dall'inizio dell'anno ha realizzato una performance del +83%. La sua efficienza è pari a 16,21, mentre la sua deviazione standard si avvicina al 10%, indicando una rischiosità maggiore rispetto a WMT. Il rischio sintetico appare "medio", poiché NFLX, a differenza della società precedente, ha un beta di 1,01. Il maggior rischio si concretizza in un drawdown intra-annuale elevato: -13,4%, registrato il 30 aprile.
Netflix
Drawdown intra-annuali realizzati da Netflix
A presto, buona giornata!
$OBT con un potenziale di crescita del 2000%!🚀 Oggi sto analizzando una moneta con un potenziale di crescita del 2000%! Non è uno scherzo!
💡 Stiamo parlando di NASDAQ:OBT — un progetto che ha già ricevuto 25 milioni di Tether e il sostegno del fondatore di $SOL!
Questo è un segnale molto forte che non può essere ignorato. Consiglio vivamente di fare le vostre ricerche, perché questo progetto merita attenzione.
Sul grafico ho già segnato la zona di acquisto e i potenziali obiettivi di take-profit per chi vuole provare.
📊 La mia Strategia:
🟢 Zona di acquisto: 0.03-0.04
🎯 Obiettivi (Take Profit):
1️⃣ TP1: 0.11
2️⃣ TP2: 0.3
3️⃣ TP3: 1.00
📌 Promemoria: Considerate sempre i rischi e praticate una buona gestione del capitale. Investite solo ciò che potete permettervi di perdere.
Unicredit: cosa potrebbe frenare il recente ribasso. Da tempo il mercato italiano si sta dimostrando il più vivace per quello che viene definito il Risiko bancario.
Vale a dire tutte quelle attività di integrazione soprattutto con lo scopo di rafforzare capitale ed efficienza.
Il fine ultimo è quello di avere gruppi bancari di dimensioni adeguate per competere meglio nel mercato europeo.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
È in questa ottica che va inquadrata la recente attività di Unicredit, sia sul mercato interno con Banco BPM che con l'investimento in Commerzbank.
Il 25 novembre è stata diffusa la notizia del lancio di un'offerta pubblica di scambio da parte di Unicredit sull'intero capitale di Banco BPM. Per azione di quest'ultima sarà offerto 0,175 azioni Unicredit di nuova emissione.
La spesa totale stimata è di circa 10 miliardi di euro, cioè un prezzo implicito offerto pari a 6,657 euro per azione.
Si tratta di un prezzo che offriva un premio al momento dell'annuncio dell'operazione pari a circa il 15%, ma che ai prezzi di oggi si è praticamente annullato dopo i fisiologici movimenti sui due titoli.
Le ragioni di Unicredit:
Dal punto di vista di Unicredit l'operazione dovrebbe comportare sia una redditività aggiuntiva che un miglioramento del posizionamento competitivo in Italia ed in Europa.
A margine va anche rilevato come la banca tornerebbe ad essere presente anche nell'asset
management grazie alla operazione di Banco BPM su Anima SGR.
Unicredit, con una nota del presidente Orcel, fa anche sapere che sarà preservato il patrimonio di sicurezza visto che il CET1 (capitale regolamentare) non scenderà sotto al 13%. Così come non si avranno conseguenze sulla capacità di distribuzione degli utili rispetto a quanto già comunicato.
Potrebbe solo subire uno stop momentaneo l'annunciato buy back sulle azioni.
Le ragioni di banco BPM:
Il CDA del Banco BPM, a voce dell'amministratore delegato Castagna, senza giri di parole bolla come ostile l'operazione annunciata da Unicredit.
In particolare viene ritenuta inusuale nei numeri e non concordata.
Inoltre comunica ai dipendenti che i risparmi di costo cui fa riferimento Unicredit saranno resi
possibili al prezzo di circa 6.000 esuberi individuati in Banco BPM.
La banca, sempre a voce del suo amministratore delegato, dopo aver sottolineato lo
straordinario recente passato fatto di rafforzamento della presenza sul territorio e della robusta redditività, vede una minaccia nell'integrazione.
Si evidenza che l'operazione comporterebbe una diluizione della presenza della banca sul
territorio, particolarmente nelle zone più ricche del nord Italia.
In definitiva la banca preferisce crescere da sola.
E commerzbank?
A detta di Orcel, la “campagna di Germania” non ha valenza strategica, almeno in questo
momento, poiché la sua rilevanza va cercata esclusivamente sul piano della opportunità di
Investimento.
Quindi le ragioni vanno ricercate in campo finanziario. Prova potrebbe esserne l'evoluzione del titolo tedesco che dopo un balzo in avanti è tornato sui suoi passi ai livelli pre annuncio.
L'operazione in Germania, fatta dell'acquisto del 9% di Commerzbank e dell'annuncio di voler salire al 29,9% del suo capitale, ha perso di consistenza con la caduta del governo tedesco.
Neanche a dirlo anche in Germania l'operazione è stata bollata dal come ostile e inopportuna.
Con le elezioni alle porte era facile immaginare una chiusura sostanzialmente ad ogni livello
politico.
Insieme all'operazione su banco BPM, Unicredit corre il “rischio” di dover gestire entro i prossimi 24 mesi due integrazioni. Anche per questo l'operazione Commerzbank potrebbe andare in stand by.
E ora? E ora, l'attualità in borsa è quello che più interessa.
Come valutare in questo contesto l'operatività sul titolo Unicredit?
Ovviamente, la situazione è magmatica potendo gli attori coinvolti rilasciare nuove
comunicazioni capaci di influenzare lo scenario e quindi i prezzi.
Quello che possiamo già osservare è che Unicredit ha già sostenuto un costo dopo l'annuncio dell'ops, avendo accusato in borsa un calo delle proprie azioni di circa il 7%.
Sostanzialmente pari al premio che mostrava il giorno dell'annuncio della offerta pubblica di
Scambio.
In questi casi ovviamente le quotazioni vanno valutate a doppio filo con quelle di banco BPM.
Quello che possiamo immaginare è che eventuali aggiustamenti all'offerta da parte di Unicredit,cioè offrire un premio aggiuntivo agli azionisti di banco BPM per rendere più digeribile l'operazione, comporterebbe un ulteriore sacrificio per le quotazioni di Unicredit.
Consideriamo che alle quotazioni attuali attorno ai 36 un ulteriore calo di 5 punti percentuali porterebbe il titolo a contatto con un'area di supporto statica di lungo periodo di un certo rilievo.
Parliamo del livello di 34.6 massimo relativo risalente al 2014 che il titolo ha abbandonato e mai più rivisto fino al marzo di quest'anno.
Inoltre il rally che ha coinvolto il settore bancario a partire dall'autunno del 2022, in occasione dell'avvio del ciclo di rialzo dei tassi da parte della BCE per contrastare la galoppante inflazione, ha prodotto un canale rialzista sul titolo per cui la parte bassa dello stesso che sorregge il trend incrocia esattamente al menzionato livello di 34.6.
Per quanto descritto l'area di prezzo attuale di Unicredit può essere considerata sensibile in
quanto da un lato abbiamo una forza supportiva di natura tecnica come prima evidenziata,
dall'altra un eventuale rilancio di Unicredit o comunque in generale modifiche ai contenuti della Ops potrebbe comunque provocare un ulteriore indebolimento dei corsi per il fisiologico
aggiustamento del concambio con le azioni banco BPM.
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67%% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
120.000 dollari confermati: il Bitcoin cresce prima del previsto120.000 dollari confermati: il Bitcoin cresce prima del previsto
Molto prima... Nessun retrace, nessuna correzione, nessuna goccia più in alto. Bitcoin sta salendo. 120.000 dollari sono ora confermati e Bitcoin riprenderà a crescere a breve. Solo tre giorni rossi, centinaia di giorni verdi.
Bitcoin continuerà a salire, il grafico non mostra alcuna forza barbula.
Bitcoin continuerà a salire, ci vediamo al prossimo bersaglio; 100K è già colpito.
99,588 NASDAQ:SONO tecnicamente 100K. Il prossimo obiettivo è ora confermato, senza che si verifichi alcuna correzione dopo una crescita così forte.
Bitcoin è destinato a crescere, continuare più in alto, spostandosi verso 120K. Questo è il primo obiettivo.
Continuerà a crescere, a salire, a crescere sempre di più ogni giorno che passa.
Nessun momento barbugiardo, nessuna caduta, nessuna vendita, nessuna caduta importante. In assenza di pressioni di vendita edi altte bollose, è molto facile prevedere che il Bitcoin continuerà a crescere.
Bitcoin sta salendo.
Le monete altte stanno salendo.
Il mercato della criptovaluta è roseo, stiamo raggiungendo la fine del 2024.
Nessuno ha dubbi sul 2025 del mercato bull-bull, quindi cosa ci si può aspettare ora, quando il 2025 è a soli mesi di distanza? Poiché tutti sanno che l’anno prossimo il mercato sarà estremamente bollito, ci stiamo concentrando tutti sulla conservazione, l’acquisto e l’accumulo a lungo termine.
Compra Bitcoin ora e tieni.
Stiamo salendo.
Grazie per la lettura.
Portal Long: Potenziale per i trader di tendenza!
La moneta sta mostrando una forte crescita impulsiva e la tendenza è passata a una posizione long. Questa è un'ottima opportunità per i trader che vogliono sfruttare la tendenza!
🔝 Idea di ingresso: Rapporto rischio/rendimento 1/10 🔝
📊 La mia Strategia:
🟢 Zona di acquisto: 0.3-0.34
📈 Obiettivi (Take Profit):
TP1: 0.51
TP2: 0.8
TP3: 1.4
🛑 Stop-Loss: 0.21
📌 Considera i rischi e pratica sempre una buona gestione del capitale!
DYDX — Una gemma sottovalutata nell'ecosistema ATOM! 💰 DYDX è un token dell'ecosistema ATOM che non ha ancora rivelato completamente il suo potenziale. Questa moneta ha tutte le carte in regola per una crescita significativa nel prossimo futuro!
🔝 Setup di ingresso con un rapporto rischio/rendimento di 1/7 🔝
📊 La mia Strategia:
🟢 Zona di acquisto: $1.3 - $1.4
🎯 Obiettivi (Take Profit):
TP1: $1.9
TP2: $2.6
TP3: $4.2
🛑 Stop-Loss: $0.93
⚠️ Fate attenzione! Non dimenticate la gestione del rischio! Il mercato delle criptovalute è altamente volatile, quindi assicuratevi sempre di fare la vostra analisi prima di investire.
Oro (XAUUSD): livelli importanti di supporto e resistenzaOro (XAUUSD): livelli importanti di supporto e resistenza
Ecco la mia ultima analisi strutturale e importante
Sostegno e resistenza all’oro per la prossima settimana.
Prendere in considerazione queste strutture per la negoziazione di pullback/breakout.