CHF/JPY: L’Operazione per Sfruttare un Rally Fino a 178Il cross CHF/JPY su time frame daily mostra un trend chiaramente rialzista.
Dopo una fase di espansione, la seduta attuale evidenzia un ritracciamento sul FVG+ sia daily che settimanale,
confermando un possibile punto di ingresso a mercato.
Rischiamo il 2% del capitale totale per questa operazione.
Stop Loss (SL): Posizionato sotto 171,37
Take Profit (TP): Target a 177,90 appena sopra la Buy Side Liquidity (BSL) e gli equal highs lasciati in precedenza sempre sul time frame settimanale.
Risk/Reward favorevole e comunque superiore a 1:1.80
Contiene un'immagine
La configurazione Perfetta per un R/R eccellente su AUDNZDLa struttura del mercato su FX:AUDNZD si presenta marcatamente rialzista, caratterizzata da minimi crescenti e massimi crescenti, indicando una continuazione del trend.
Ieri, il grafico ci ha regalato un pattern di price action chiave:
un doppio minimo con higher close, che non solo conferma la direzionalità del trend,
ma si forma a mitigazione di un Fair Value Gap rialzista e sull'ordine block del 27 dicembre.
Entriamo a mercato
Stop Loss: 1.10387 (ben posizionato sotto il minimo relativo).
Take Profit: 1.11788 (buy side liquidity e precedente massimo di spike).
Risk/Reward: 3.42 (risk per trade al 2% del conto).
Con un setup così ben strutturato e una chiara continuazione rialzista, questa è un’opportunità ottimale per cavalcare il movimento fino al target, massimizzando il rapporto rischio/rendimento.
NEWSLETTER#110: CPI UK Finalmente qualche buona notizia per il mercato obbligazionario UK.
L'inflazione britannica di dicembre, pubblicata questa mattina, ha rallentato più del previsto.
Il CPI dei servizi, su cui si concentra maggiormente la Banca d'Inghilterra, si è attestato al 4,4% contro il consenso del 4,8%.
Il CPI Core è rallentato dal 3,5% al 3,2% e quello headline dal 2,6% al 2,5%.
La sterlina sarebbe normalmente crollata sulla scia di un'inflazione debole, ma non sta mostrando nessuna direzionalità.
Questa è un'altra testimonianza che mostra il comportamento di GBP simile a quello di una valuta dei mercati emergenti, essendo più sensibile ai costi di finanziamento a lungo termine rispetto alle prospettive a breve termine della banca centrale.
Buon trading a tutti
Accumulazione e test OTE su ETF SPDR Russell 2000Il Russell 2000 rompe la media mobile a 200 giorni.
Nei cinque casi precedenti in cui il Russell 2000 ha violato la DMA 200 dopo una lunga striscia positiva,
l’indice è risultato positivo a distanza di un anno, con un guadagno mediano del +13,45%.
Il prezzo dell'ETF MIL:R2US , quotato sulla su borsa italiana, sta mostrando segnali di accumulazione interessanti.
Dopo aver mitigato il fair value gap rialzista lasciato con la candela elettorale, il grafico settimanale evidenzia una base solida di consolidamento con una serie di candele inside.
Questo suggerisce che il prezzo potrebbe essere pronto per un movimento espansivo al rialzo.
Siamo in un'area di Optimal Trade Entry (OTE), a sconto rispetto all'IPDA range, definito dal minimo della candela elettorale e dal massimo del 25 novembre 2024.
Entriamo long a mercato con un setup settimanale che mostra una chiara tendenza rialzista, supportata da indicatori tecnici e un rating impostato su strong buy.
Stop Loss: Ben posizionato sotto il minimo recente a 58,00
Primo Take Profit: 70,32 (RR 1,92).
Secondo Take Profit: 76,29 (RR 3,29).
Dedichiamo a questo trade il 20% del nostro patrimonio agli ETF di cash per trade.
L’Arresto del Presidente SudCoreano Yoon e il mercatoCari lettori,
mi chiamo Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di un evento che ha scosso profondamente la scena politica e finanziaria internazionale: l'arresto del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol. Una notizia di questo calibro non può lasciare indifferenti, soprattutto considerando l'importanza economica della Corea del Sud nello scacchiere globale. Con voi, voglio analizzare le conseguenze di questa vicenda, sia per il mercato azionario che per il mercato valutario.
Una svolta politica inaspettata
L’arresto di Yoon Suk Yeol è giunto come un fulmine a ciel sereno, alimentando dubbi sulla stabilità politica della Corea del Sud. Negli ultimi mesi, il suo governo era stato al centro di polemiche per la gestione autoritaria del potere, culminata nell'annuncio della legge marziale lo scorso dicembre. Questo atto aveva già suscitato reazioni negative sia a livello nazionale che internazionale, con conseguenti ripercussioni sui mercati finanziari.
Ora, con il suo arresto, le incognite aumentano. La Corea del Sud è una delle principali economie asiatiche, con un forte peso nel settore tecnologico e manifatturiero. Eventuali instabilità politiche potrebbero compromettere la fiducia degli investitori, con conseguenze a catena sui mercati.
L'impatto sulla borsa sudcoreana
Nonostante l’allarme iniziale, l'indice KOSPI, principale benchmark della borsa di Seul, ha registrato solo lievi fluttuazioni, chiudendo con un incremento dello 0,2% il giorno successivo alla notizia. Questo comportamento moderato suggerisce che gli investitori stanno ancora valutando l’entità della crisi politica prima di prendere decisioni drastiche.
Tuttavia, bisogna considerare che alcune aziende sudcoreane, specialmente quelle esportatrici di tecnologia come Samsung e LG, potrebbero subire pressioni sul breve termine. La percezione di instabilità potrebbe spingere gli investitori stranieri a diversificare le loro posizioni, penalizzando il mercato sudcoreano.
Le dinamiche del mercato forex
Il mercato valutario, notoriamente più reattivo agli eventi geopolitici, ha mostrato segnali di nervosismo. Il won sudcoreano (KRW) ha perso terreno rispetto al dollaro statunitense, con il cambio USD/KRW che è passato da 1.200 a 1.205 nelle ore successive alla notizia. Questa lieve svalutazione riflette l’incertezza degli investitori riguardo alle prospettive economiche del paese.
Già in passato, l'annuncio della legge marziale aveva provocato un deprezzamento significativo del won, segnando un calo del 2% rispetto alle principali valute. È quindi probabile che il forex continuerà a essere un indicatore chiave della fiducia degli operatori nei confronti della Corea del Sud.
Prospettive future
Guardando avanti, è essenziale monitorare la risposta del governo sudcoreano a questa crisi. Se le istituzioni riusciranno a garantire una transizione ordinata del potere, l’impatto negativo sui mercati potrebbe essere contenuto. Al contrario, ulteriori segni di instabilità politica potrebbero portare a una fuga di capitali e a una maggiore volatilità sui mercati.
Inoltre, bisognerà osservare come le principali economie mondiali reagiranno alla situazione. La Corea del Sud ha forti legami commerciali con Stati Uniti, Cina e Unione Europea, e un eventuale deterioramento delle relazioni internazionali potrebbe amplificare le ripercussioni economiche.
Conclusioni
Cari lettori, l'arresto del presidente Yoon Suk Yeol rappresenta un momento cruciale per la Corea del Sud. Come sempre accade in casi di incertezza politica, i mercati reagiscono rapidamente, ma è il medio e lungo termine che determinerà le vere conseguenze di questo evento.
Continuerò a seguire da vicino gli sviluppi di questa vicenda, condividendo con voi le mie analisi e riflessioni. Nel frattempo, vi invito a restare informati e a considerare con attenzione ogni decisione legata agli investimenti. La prudenza, soprattutto in momenti come questo, è sempre una buona consigliera.
Un caro saluto,
Andrea Russo
IN ATTESA DELL'INFLAZIONE...I prezzi alla produzione USA a dicembre sono saliti al 3,3% su base annuale, dal 3% precedente.
Il rimbalzo è stato meno marcato rispetto le aspettative degli economisti.
Aumenta anche la fiducia delle piccole imprese USA.
"I proprietari di piccole imprese si sentono più sicuri e fiduciosi riguardo all'agenda economica della nuova amministrazione.
Le aspettative di crescita economica, minore inflazione e condizioni economiche positive sono aumentate in previsione di politiche e legislazioni pro-business nel nuovo anno"
Domani pomeriggio alle 14:30 verranno pubblicati i dati inflazionistici USA.
Gli economisti si aspettano un aumento della componente annuale al 2,9%, dal 2,7% precedente.
Domani oltre i dati USA verranno pubblicati, alle 08:00, anche i dati inflazionistici UK.
REPORT EIA:
"Questa edizione del nostro Short-Term Energy Outlook (STEO) è la prima a includere le previsioni per il 2026. Le ipotesi macroeconomiche sono un fattore chiave nelle previsioni.
La nostra previsione ipotizza che il PIL degli Stati Uniti crescerà del 2% sia nel 2025 che nel 2026.
Prevediamo pressioni al ribasso sui prezzi del petrolio per gran parte dei prossimi due anni, poiché prevediamo che la produzione globale di petrolio crescerà più della domanda globale di petrolio.
Dopo quasi due decenni di cambiamenti relativamente modesti, il consumo di elettricità è cresciuto del 2% negli Stati Uniti nel 2024 e prevediamo che continuerà a crescere a questo ritmo nel 2025 e nel 2026".
Buon trading tutti
STERLINA SOTTO PRESSIONE!La sterlina britannica continua a subire pressioni significative, perdendo terreno rispetto alle principali valute del G10.
L'incertezza economica e politica che avvolge il Regno Unito sta contribuendo a un contesto di crescente volatilità, con gli investitori che osservano attentamente gli sviluppi per individuare segnali di stabilità o ulteriori difficoltà.
Tra le questioni centrali, l'arrivo dei dati inflazionistici di mercoledì rappresenta un punto cruciale che potrebbe influenzare in modo sostanziale la direzione del mercato.
L'inflazione persistente rimane una delle principali preoccupazioni per la Banca d'Inghilterra, con impatti significativi sulle sue decisioni di politica monetaria.
Qualora i nuovi dati evidenziassero un rallentamento dell'inflazione, ad esempio con un calo del CPI dei servizi al di sotto del consenso attuale del 4,8% su base annua, i tassi d'interesse a breve termine del Regno Unito potrebbero registrare un ulteriore ribasso.
Tale dinamica rifletterebbe un riprezzamento da parte dei mercati, anticipando una politica monetaria più accomodante da parte della BoE.
Tuttavia, anche nel caso opposto, un'inflazione più alta del previsto potrebbe alimentare preoccupazioni sulla sostenibilità economica e rafforzare la percezione di vulnerabilità della sterlina.
Di fatto, la valuta britannica sembra essere intrappolata in una situazione di perdita, indipendentemente dalla direzione dei dati inflazionistici.
A complicare ulteriormente il quadro vi è l'attesa per le possibili decisioni fiscali del governo britannico.
Si prevede che il 26 marzo l'esecutivo potrebbe annunciare nuovi tagli alla spesa pubblica, una misura mirata a contenere il deficit ma che rischia di accentuare la narrativa di una politica fiscale più restrittiva.
Un simile scenario potrebbe esercitare ulteriore pressione sulla sterlina, generando aspettative di una combinazione di politiche monetarie più accomodanti e un contesto di debolezza economica complessiva.
Buon trading a tutti
Incendi a Los Angeles: l'impatto sui mercati finanziariSalve lettori, sono Andrea Russo e oggi vi parlo degli effetti che un disastro naturale, come i devastanti incendi che stanno colpendo Los Angeles, può avere sui mercati finanziari.
La notizia è drammatica: 16 morti, 153.000 persone evacuate e una città sotto assedio dalle fiamme. Oltre all'impatto umano e ambientale, eventi come questi possono influenzare profondamente anche l'economia e, di conseguenza, i mercati finanziari. In questo articolo vi spiegherò come un trader come me analizza queste situazioni e quali settori ne vengono maggiormente colpiti.
L’impatto sui mercati locali
Gli incendi di questa portata possono mettere sotto pressione diversi settori economici. Le compagnie di assicurazioni, ad esempio, sono tra le prime a risentirne: con l'aumento delle richieste di risarcimento per i danni alle proprietà, i loro margini di profitto vengono erosi, spesso causando un calo nei prezzi delle azioni.
D’altro canto, ci sono settori che potrebbero registrare un rialzo. Le aziende legate all’edilizia, ai materiali da costruzione e alla ricostruzione potrebbero vedere un aumento della domanda, soprattutto nel medio termine, quando inizieranno i lavori di ripristino. Monitorare titoli di aziende che producono cemento, acciaio o legname può offrire spunti interessanti per chi opera sul mercato.
Le commodities sotto pressione
I disastri naturali come questi possono avere effetti anche sul mercato delle materie prime. Nel caso degli incendi, uno dei settori più esposti è quello del legname. La distruzione delle risorse boschive in California potrebbe portare a un aumento dei prezzi del legname, creando opportunità speculative per chi opera in questo mercato.
Un altro aspetto importante riguarda l’agricoltura: la California è uno degli stati agricoli più produttivi degli Stati Uniti. Se le fiamme colpiscono terreni agricoli o interrompono le catene di approvvigionamento, potremmo assistere a un rialzo nei prezzi di alcune colture, come frutta, verdura o mandorle, prodotti tipici della regione.
L’impatto sugli indici di mercato e il sentiment degli investitori
In genere, disastri naturali come gli incendi tendono ad avere un impatto limitato sugli indici principali, come l’S&P 500, a meno che non coinvolgano settori strategici o regioni di rilevanza economica globale. Tuttavia, è importante tenere d’occhio la volatilità: il mercato potrebbe reagire con movimenti temporanei al ribasso, soprattutto se gli investitori percepiscono un rischio più ampio per l'economia locale.
Inoltre, la psicologia del mercato non va mai sottovalutata. In situazioni di forte incertezza, gli investitori tendono a spostarsi verso asset considerati "rifugio", come l'oro o il dollaro USA. Questo potrebbe rappresentare un'opportunità per chi opera su queste asset class.
Conclusione
Gli incendi di Los Angeles sono una tragedia che lascerà il segno sia a livello umano sia economico. Per un trader, monitorare le conseguenze di eventi come questi è fondamentale per identificare potenziali opportunità o gestire i rischi. Personalmente, cerco sempre di analizzare con attenzione i settori colpiti e di adattare le mie strategie in base alle condizioni del mercato.
Spero che questa analisi vi sia stata utile per comprendere come un evento naturale possa avere un impatto sui mercati finanziari e quali dinamiche considerare per prendere decisioni informate.
Grazie per aver letto, vi aspetto al prossimo articolo!
Andrea Russo
Trump e l’Impatto nel Mercato Forex: Quali Valute Influenzate?
L'elezione di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti ha spesso avuto un impatto significativo sui mercati finanziari globali, incluso il mercato forex, che è particolarmente sensibile agli sviluppi politici, economici e geopolitici. Il forex rappresenta il mercato più grande e liquido del mondo, dove le valute si scambiano in tempo reale, e qualsiasi evento di portata mondiale, come un'elezione presidenziale, può generare volatilità.
In questo articolo, analizzeremo l’impatto che il ritorno di Trump alla Casa Bianca potrebbe avere sul mercato forex e quali coppie valutarie potrebbero subire maggiori movimenti.
Il Contesto dell’Elezione di Trump
Donald Trump è noto per il suo approccio economico incentrato sul nazionalismo economico e sulla politica fiscale espansiva. Durante la sua precedente amministrazione, il focus su tagli alle tasse, deregulation e una guerra commerciale con la Cina ha avuto un impatto profondo sulle valute globali. Trump ha anche più volte espresso la volontà di mantenere il dollaro debole per favorire le esportazioni statunitensi, spesso criticando la Federal Reserve per le sue politiche monetarie.
Con il suo ritorno alla presidenza, ci si potrebbe aspettare un’ulteriore spinta verso politiche economiche aggressive, come tagli alle tasse, incentivi fiscali e una maggiore enfasi sul protezionismo. Questo potrebbe generare effetti a cascata sul dollaro USA e su altre valute correlate.
Coppie di Valute Più Influenzate
Di seguito, analizziamo le principali coppie forex che potrebbero essere maggiormente impattate dall'insediamento di Trump:
1. EUR/USD (Euro/Dollaro Statunitense)
L’EUR/USD, la coppia più scambiata al mondo, sarà probabilmente una delle più volatili.
Effetto di Trump: Se Trump continuerà a spingere per politiche fiscali espansive, il dollaro potrebbe indebolirsi nel breve termine a causa delle aspettative di aumento del debito pubblico. Tuttavia, in caso di un’agenda più aggressiva della Fed, il dollaro potrebbe rafforzarsi.
Focus geopolitico: Eventuali tensioni tra Stati Uniti e Unione Europea (legate a dazi commerciali o politiche di regolamentazione) potrebbero portare a un deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro.
2. USD/JPY (Dollaro Statunitense/Yen Giapponese)
Lo yen giapponese, considerato una valuta rifugio, sarà fortemente influenzato.
Effetto di Trump: Un aumento dell’incertezza globale o delle tensioni geopolitiche potrebbe rafforzare lo yen contro il dollaro. Tuttavia, un incremento del rendimento dei Treasury americani potrebbe spingere il dollaro a rialzo.
Scenario probabile: Politiche aggressive pro-crescita di Trump potrebbero inizialmente indebolire il dollaro contro lo yen, ma un aumento dei tassi di interesse USA potrebbe invertire il trend.
3. USD/CNY (Dollaro Statunitense/Yuan Cinese)
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina è stata uno dei punti centrali dell’amministrazione Trump.
Effetto di Trump: Un ritorno di politiche protezionistiche, come dazi su beni cinesi, potrebbe portare a una svalutazione dello yuan. Ciò potrebbe spingere la coppia USD/CNY verso nuovi massimi, aumentando le tensioni nei mercati asiatici.
Focus del trader: Gli operatori dovranno monitorare attentamente le dichiarazioni di Trump relative ai rapporti commerciali con la Cina.
4. GBP/USD (Sterlina Britannica/Dollaro Statunitense)
La sterlina britannica sarà influenzata principalmente dalle relazioni commerciali post-Brexit.
Effetto di Trump: Se Trump adotterà un approccio più aggressivo nelle relazioni con il Regno Unito, potrebbe verificarsi una svalutazione della sterlina. Tuttavia, un miglioramento delle relazioni commerciali anglo-americane potrebbe supportare un rafforzamento della GBP contro il dollaro.
5. AUD/USD (Dollaro Australiano/Dollaro Statunitense)
L’AUD è spesso considerato un indicatore della crescita globale, data la dipendenza dell’Australia dall’esportazione di materie prime.
Effetto di Trump: Le tensioni commerciali tra USA e Cina potrebbero penalizzare il dollaro australiano. Tuttavia, una maggiore spesa infrastrutturale negli Stati Uniti potrebbe sostenere i prezzi delle materie prime e rafforzare l’AUD.
6. USD/CHF (Dollaro Statunitense/Franco Svizzero)
Il franco svizzero, altra valuta rifugio, è sensibile alle incertezze globali.
Effetto di Trump: Se l'insediamento di Trump porterà a instabilità politica o economica, il CHF potrebbe apprezzarsi rispetto al dollaro.
Grazie per aver letto questo articolo, come sempre, se avete domande, non esitate.
Cordialmente,
Andrea Russo
L'Intelligenza Artificiale nel Trading Forex: il FuturoSalve lettori, mi chiamo Andrea Russo e sono un appassionato di trading Forex con anni di esperienza sui mercati finanziari. Oggi voglio condividere con voi un argomento che negli ultimi tempi ha catturato l’attenzione di molti trader: l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel trading Forex.
L’IA non è solo un trend, ma una tecnologia che sta trasformando il modo in cui analizziamo i mercati e prendiamo decisioni operative. Voglio spiegarvi in dettaglio quali sono i suoi vantaggi, le sfide che comporta e cosa ci riserva il futuro.
I Vantaggi dell’Intelligenza Artificiale nel Forex
1. Analisi dei Dati in Tempo Reale
Uno dei principali motivi per cui l’IA è rivoluzionaria è la sua capacità di analizzare enormi quantità di dati in tempo reale. Nel mercato Forex, dove ogni secondo conta, questa velocità può fare la differenza.
Per esempio, utilizzando algoritmi avanzati, è possibile analizzare notizie economiche, variazioni di prezzo e indicatori tecnici simultaneamente, permettendo di identificare opportunità di trading al volo. Personalmente, mi sono affidato a strumenti di IA per monitorare coppie di valute come EUR/USD e GBP/USD, ottenendo segnali rapidi e affidabili.
2. Eliminazione dell’Errore Umano
Quante volte vi è capitato di prendere decisioni emotive nel trading? È successo anche a me, ma l’IA mi ha aiutato a ridurre drasticamente questo problema. Gli algoritmi non si lasciano influenzare da paura o avidità: eseguono operazioni basate esclusivamente su logiche predefinite e dati concreti.
3. Adattabilità alle Condizioni di Mercato
Un altro vantaggio che ho riscontrato è la capacità dell’IA di adattarsi rapidamente. Ad esempio, un sistema basato sul machine learning può modificare le strategie in base ai cambiamenti del mercato, passando da tecniche di trend following a strategie range-bound senza intervento umano.
4. Identificazione dei Pattern Avanzati
Sappiamo tutti quanto sia importante individuare pattern tecnici nei grafici. Grazie alle reti neurali, l’IA può identificare segnali complessi che potrebbero sfuggire anche al più esperto dei trader. Ho testato un sistema che utilizza il deep learning per riconoscere divergenze tra l’RSI e il prezzo, con risultati sorprendenti.
Le Sfide dell’Intelligenza Artificiale
1. La Qualità dei Dati
L’efficacia di un sistema di IA dipende dalla qualità dei dati utilizzati per il suo addestramento. Mi è capitato di testare un algoritmo che dava risultati incoerenti perché basato su dati storici incompleti o poco aggiornati. È fondamentale, quindi, assicurarsi che i dati siano accurati e rappresentativi.
2. Sovra-ottimizzazione dei Modelli
La sovra-ottimizzazione è un problema che ho affrontato personalmente: durante i test, un sistema performava benissimo sui dati storici ma falliva nei mercati live. Questo accade quando un modello è troppo adattato ai dati passati e non riesce a gestire situazioni nuove.
3. Complessità Tecnica
Non tutti i trader hanno le competenze tecniche per sviluppare un sistema di IA da zero. Anche io, inizialmente, ho dovuto affidarmi a fornitori di software specializzati. È importante scegliere strumenti affidabili e comprendere almeno le basi del loro funzionamento.
4. Dipendenza dalla Tecnologia
Infine, l’eccessiva dipendenza dalla tecnologia può diventare un rischio. Personalmente, consiglio sempre di mantenere un controllo umano sui sistemi automatizzati, per evitare imprevisti legati a bug o eventi di mercato imprevisti.
Il Futuro dell’Intelligenza Artificiale nel Forex
Guardando al futuro, sono convinto che l’IA diventerà sempre più parte integrante del trading Forex. Tra le innovazioni più interessanti, credo che vedremo:
Apprendimento Multimodale: Sistemi che integrano dati numerici, testuali e grafici per fornire analisi sempre più complete.
Integrazione con Blockchain: Per migliorare la sicurezza e la trasparenza delle operazioni.
Personalizzazione Avanzata: Gli algoritmi saranno in grado di creare strategie su misura per ogni trader, tenendo conto di obiettivi e propensione al rischio.
Conclusioni
In qualità di trader e appassionato di tecnologia, sono entusiasta delle possibilità offerte dall’Intelligenza Artificiale. Tuttavia, sono convinto che la chiave del successo sia trovare un equilibrio tra automazione e controllo umano.
Se state pensando di integrare l’IAnelle vostre strategie di trading, vi consiglio di iniziare con strumenti semplici, testare i risultati e, soprattutto, continuare a formare le vostre competenze.
Grazie per aver letto questo articolo! Spero che le mie esperienze e riflessioni vi siano utili. Se avete domande o volete condividere le vostre opinioni, lasciate un commento qui sotto.
Un saluto,
Andrea Russo
ENI: Dopo una fase di accumulazione pronta per un rialzoIl grafico mensile di MIL:ENI ci racconta una storia interessante.
Una lunga fase di accumulazione.
Il 2024 che si chiude con il test dell’order block (OB+) di maggio 2023.
Questa forte compressione potrebbe essere il trampolino di lancio per un nuovo trend rialzista.
Primo target: €16,90
Secondo target: €19,75
Stop Loss sotto i 12,28€
Rischio rendimento premiante (2.15 sul primo target e 4.30 sul secondo).
Entriamo a mercato e rischiamo complessivamente il 4% del nostro capitale.
SETTIMANA DA NUOVI RECORD!La settimana che si è appena conclusa ha fatto registrare nuovi record ai principali asset finanziari...quali?.
Innanzitutto è bene evidenziare i dati più importanti di questa settimana:
- L'inflazione in Europa sale al 2,4%
- I nuovi lavori JOLTs USA salgono al livello più alto del 2024
- Le vendite al dettaglio Europee rimangono invariate rispetto il mese precedente
- Il tasso di disoccupazione USA scende al 4,1%
- L'indice NFP aumenta di 256.000 unità, vicino ai massimi del 2024
- Le previsioni inflazionistiche USA aumentano al 3,3%, ai massimi da novembre 2023
1) Primo record
I rendimenti a 10 anni UK hanno raggiunto i massimi del settembre 2007 e non è un caso che la sterlina conclude la settimana come valuta più debole.
2) Secondo record
Questa settimana i rendimenti jp10y hanno raggiunto i livelli di maggio 2011.
3) Terzo record
Il Natural Gas USA raggiunge i massimi di dicembre 2022.
4) Quarto record
Secondo gli ultimi dati sul credito al consumo della Fed, a novembre l'indice è crollato di 7,5 miliardi di dollari a 5,102 trilioni di dollari, un tasso di contrazione annuo dell'1,8%, i livelli più bassi dalla pandemia di Covid.
Questi dati sono solitamente negativi poco prima o all'interno di profonde recessioni.
Buon trading a tutti
RECAP FOREX 2024Il Rally del Dollaro nel 2024 e la Debolezza dello Yen: Cosa è successo sui Mercati Forex
Il 2024 è stato un anno particolarmente movimentato per i mercati valutari, con il dollaro statunitense che ha dominato come la valuta più performante (+7.59%) e lo yen giapponese che si è posizionato come la valuta più debole (-12.85%).
Il Dollaro Statunitense:
Uno dei principali fattori che ha sostenuto il dollaro nel 2024 è stata la politica monetaria restrittiva della Federal Reserve.
Nonostante le aspettative di un rallentamento dei rialzi dei tassi d'interesse, la Fed ha mantenuto un atteggiamento aggressivo per combattere l'inflazione.
I tassi d'interesse negli Stati Uniti hanno continuato a essere tra i più alti tra le economie sviluppate, attirando flussi di capitali verso il dollaro.
Gli investitori globali, in cerca di rendimenti più alti, hanno preferito detenere dollari per beneficiare dei differenziali dei tassi d'interesse.
Questo fenomeno, noto come carry trade, ha ulteriormente rafforzato la valuta statunitense.
Nel grafico precedente è evidenziato il movimento dei rendimenti decennali USA, ai massimi dal 2007.
Mentre altre economie avanzate hanno mostrato segni di rallentamento, l'economia statunitense ha continuato a crescere a un ritmo solido.
I dati sull'occupazione, i consumi e la produzione industriale hanno superato le aspettative per gran parte del 2024, contribuendo a rafforzare la fiducia degli investitori nel dollaro.
Inoltre, le tensioni geopolitiche e la volatilità nei mercati emergenti hanno spinto gli investitori a cercare rifugio in asset denominati in dollari, considerati un porto sicuro in tempi di incertezza.
Euro e Sterlina:
La forza del dollaro è stata amplificata dalla debolezza delle altre principali valute, in particolare, l'euro (-6.82%) e la sterlina (-1.39%).
Nel 2024, l'euro ha mostrato una debolezza anche contro la sterlina britannica, con il tasso di cambio EUR/GBP in calo del 4,63% nel corso dell'anno.
Questo indebolimento è attribuibile a una crescita economica più lenta nell'Eurozona, con un PIL previsto in aumento dello 0,7% nel 2024 e dell'1,3% nel 2025.
Inoltre, l'inflazione nell'area dell'euro è scesa dal 5,4% nel 2023 al 2,5% nel 2024, avvicinandosi all'obiettivo del 2% della BCE.
Al contrario, l'economia del Regno Unito ha mostrato segnali di ripresa, con una crescita dello 0,7% nel primo trimestre e dello 0,6% nel secondo trimestre del 2024, superando le previsioni della Banca d'Inghilterra.
Questa divergenza economica ha rafforzato la sterlina, che ha guadagnato circa il 4,5% sull'euro nel 2024, raggiungendo livelli di cambio vicini a quelli precedenti al referendum sulla Brexit del 2016.
Inoltre, la Banca d'Inghilterra ha mantenuto i tassi di interesse stabili al 4,75%, mentre la BCE ha adottato politiche più accomodanti, contribuendo ulteriormente al rafforzamento della sterlina rispetto all'euro.
AUD, CAD E NZD
Le valute legate alle materie prime, come il dollaro canadese (-7.53%), il dollaro australiano (-7.86%) e il dollaro neozelandese (-9.68%), sono state penalizzate dal calo dei prezzi delle materie prime e dal rallentamento della domanda globale, in particolare dalla Cina.
La Cina, essendo uno dei maggiori consumatori mondiali di materie prime, ha un ruolo cruciale nel determinare i prezzi globali.
Il rallentamento della sua economia ha contribuito alla diminuzione della domanda di materie prime, esercitando ulteriore pressione al ribasso sui prezzi e, di conseguenza, sulle valute dei paesi esportatori.
Buon trading a tutti
#1 Bilancio Provvisorio 2025: Un Inizio Promettente con +5%!
Cari lettori,
mi chiamo Andrea Russo e oggi, 9 gennaio 2025, voglio condividere con voi il primo bilancio provvisorio (#1) del nuovo anno. Dopo aver completato tre operazioni, il mio capitale iniziale ha registrato una crescita del +5%. Non male come punto di partenza, vero? Ma ciò che conta davvero non è solo il risultato, bensì la strategia che sta dietro a questi numeri.
La Mia Strategia: Vincere Bene e Perdere Poco
Il mio approccio agli investimenti è semplice ma efficace:
Ogni operazione vincente aumenta il capitale attuale del +30%.
Ogni operazione negativa comporta una perdita del -10% sul capitale attuale.
Questa strategia si basa su una gestione disciplinata del rischio e sul massimo sfruttamento delle opportunità di mercato. È un sistema che mi permette di avanzare gradualmente, proteggendo il capitale dagli scossoni troppo forti.
Cosa è Successo Finora?
Ecco i risultati delle tre operazioni chiuse fino a oggi, tutte verificabili sul mio profilo Trading View:
EUR/MXN: Profitto del +30% sul capitale investito.
EUR/JPY: Perdita del -10% sul capitale investito.
EUR/ZAR: Perdita del -10% sul capitale investito.
Inoltre, ho un’operazione in corso su EUR/NOK, attualmente in fase di valutazione.
Con questa combinazione di risultati, il mio bilancio totale per ora segna un incoraggiante +5% sul capitale iniziale. Un piccolo passo, ma nella direzione giusta.
Perché Condivido Questo Percorso?
Documentare e condividere il mio percorso mi aiuta a restare responsabile e disciplinato. Inoltre, voglio dimostrare che una strategia chiara e verificabile può portare a risultati concreti, anche in un mercato complesso e imprevedibile.
Uno Sguardo al Domani
Questo è solo l’inizio del 2025. Continuerò ad aggiornare i bilanci a intervalli regolari e a pubblicare le mie operazioni su Trading View, dove potrete verificarle personalmente. La strada è lunga, ma ogni passo è un’opportunità per crescere e imparare.
Vi ringrazio per il vostro supporto.
Cordialmente, Andrea Russo.
Potrebbe il prezzo del Bitcoin raggiungere i $150,000 entro il 2Potrebbe il prezzo del Bitcoin raggiungere i $150,000 entro il 2025?
In poche settimane, il prezzo del Bitcoin (BTC-USD) ha continuato a salire, superando per la prima volta i 100.000$. La criptovaluta più grande al mondo è aumentata di circa il 30% dal giorno delle elezioni e del 121% dall'inizio dell'anno. Considerato l'"oro digitale" della nuova generazione, il Bitcoin continua la sua rapida ascesa.
Al momento, c'è una grande eccitazione intorno ai mercati delle criptovalute. I recenti dati mostrano un cambiamento generazionale nei flussi di investimento, con l'ETF di Bitcoin di BlackRock ormai superando l'ETF dell'oro in termini di partecipazioni. Questa tendenza potrebbe spiegare le difficoltà del metallo prezioso mentre la nuova forma di oro digitale guadagna popolarità. Non sarebbe saggio ignorare questo fenomeno considerando che la criptovaluta più grande del mondo sembra essere meno volatile rispetto al passato. Gli esperti attribuiscono questo alla crescente adozione istituzionale della criptovaluta, il che potrebbe contribuire a stabilizzarne il valore nel futuro.
Nella scorsa settimana abbiamo visto un aumento significativo degli afflussi verso gli ETF su Bitcoin. Negli ultimi due giorni, questi afflussi sono aumentati di quasi 2 miliardi di dollari. Questa tendenza è incoraggiante per i gestori di fondi e le istituzioni, poiché indica una maggiore adozione mainstream che potrebbe ridurre la volatilità dei mercati. Cosa possiamo aspettarci nei prossimi mesi?
Studiando i dati on-chain delle transazioni di Bitcoin, è stato rilevato che nel periodo marzo/aprile sono state effettuate numerose operazioni di presa dei profitti per un totale di oltre 3,1 miliardi di dollari. Negli ultimi sette mesi, con il consolidamento del mercato, la situazione dei profitti e delle perdite è rimasta stabile, indicando un equilibrio tra domanda e offerta che rappresenta una condizione favorevole per sostenere i rialzi dei prezzi.
A pochi mesi dall'assunzione della carica di presidente degli Stati Uniti il 20 gennaio 2025, Donald Trump sta già mettendo in movimento i suoi piani. La vittoria di Trump ha dato un impulso ai mercati, in particolare alle criptovalute. I mercati stanno ora aspettando di vedere se ci sarà un aumento delle normative sotto la presidenza di Trump, mentre Elon Musk ha suggerito al governo degli Stati Uniti di utilizzare Bitcoin per affrontare il debito enormemente alto del paese.
Nei prossimi mesi, gli sviluppi e i commenti dei nuovi membri del team di Trump potrebbero avere un impatto significativo sul mercato delle criptovalute. Saranno tempi emozionanti per tutti coloro che ne seguono l'andamento.
Quali fattori potrebbero influenzare il futuro di Bitcoin nel 2025? Uno dei più importanti è l'effetto ritardato dell'halving, che storicamente ha portato ad un aumento significativo del prezzo in breve tempo. Questo è dovuto alla natura deflazionistica di Bitcoin e al suo limite di offerta di 21 milioni di unità. Inoltre, la crescente adozione di Bitcoin come riserva di valore grazie ai nuovi ETF, insieme a una regolamentazione più chiara e favorevole nei principali mercati finanziari, potrebbe portare ad una maggiore accettazione sia istituzionale che da parte degli individui.
Il funzionamento del mercato delle criptovalute è basato sui principi di domanda e offerta. Come in qualsiasi altro mercato finanziario, il prezzo del Bitcoin è determinato dall'incontro tra compratori e venditori. Tuttavia, a differenza dei mercati tradizionali, il mercato delle criptovalute è decentralizzato e non è regolamentato da autorità centrali. Quando la domanda supera l'offerta, il prezzo aumenta e viceversa.
La domanda di criptovalute sta crescendo man mano che sempre più persone le utilizzano come metodo di pagamento. E non è solo il Bitcoin ad essere coinvolto, ma anche altre valute digitali stanno guadagnando popolarità. Maggiore sarà l'accettazione e l'utilizzo di queste monete, maggiore sarà la loro richiesta e valore. Anche se ci sono già aziende che accettano criptovalute, ci vorrà ancora un po' di tempo prima che la loro adozione diventi comune su vasta scala. Tuttavia, quando questo avverrà, il prezzo delle criptovalute aumenterà in modo significativo, poiché il mercato è sempre pronto ad anticipare i grandi eventi.
Secondo le mie previsioni, il prezzo del Bitcoin continuerà a salire nei prossimi trimestri e raggiungerà la cifra di 150.000$ entro la fine del 2025. Tuttavia, è importante scegliere lo strumento di investimento giusto per ottenere i migliori risultati. Ci sono diverse opzioni come gli ETF o gli investimenti diretti sul Bitcoin, ma anche società che si occupano della produzione di criptovalute.
NEWSLETTER#109: THE KING DOLLARIl dollaro comanda ancora una volta l'intera sessione giornaliera.
Nel primo pomeriggio sono stati pubblicati i dati ADP, in attesa dei dati NFP di venerdì.
"Nell'ultimo mese del 2024 il mercato del lavoro è passato a un ritmo di crescita più modesto, con un rallentamento sia delle assunzioni che degli aumenti salariali. L'assistenza sanitaria si è distinta nella seconda metà dell'anno, creando più posti di lavoro di qualsiasi altro settore" .
Le azioni americane sono ancora sotto pressione.
Il sentiment di mercoledì è stato smorzato dopo che il presidente eletto Donald Trump sta valutando la possibilità di dichiarare un'emergenza economica nazionale per far passare nuovi dazi.
Trump ha spesso imposto tasse sulle importazioni durante la campagna elettorale, chiedendo a volte tasse del 60% o più sui prodotti cinesi.
Settimane dopo la sua vittoria, il repubblicano ha promesso di aumentare le tariffe sulle importazioni cinesi del 10% e di imporre il 25% di tasse sui prodotti provenienti dal Canada o dal Messico.
Buon trading a tutti
Il dollaro americano può rimanere forte a lungo?Il dollaro americano può rimanere forte a lungo?
Il detto “Anno nuovo, vita nuova” non sembra proprio adattarsi al dollaro americano, che ha iniziato il 2025 con la stessa forza e lo stesso piglio spavaldo che lo hanno caratterizzato nell'ultimo trimestre del 2024.
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Negli ultimi mesi, abbiamo assistito a un movimento praticamente ininterrotto: il cambio EUR/USD è sceso da circa 1,12 a fine settembre fino a lambire 1,02 il 2 e 3 gennaio, mentre il Dollar Index è salito da 100 a 109 nello stesso periodo.
I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
Forza nel Breve Termine
Le motivazioni più convincenti di questa performance vanno ricercate nel campo economico. La forza del dollaro è iniziata a manifestarsi (non a caso) con le prime voci di una possibile vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali dello scorso autunno. L’idea che il nuovo presidente potesse implementare anche solo una parte del programma elettorale protezionista ha costretto il mercato ad adeguare le aspettative di inflazione a breve termine.
La Federal Reserve ha tenuto conto di questo contesto, apportando un significativo cambiamento di retorica nel comunicato successivo. Nell’ultima riunione di dicembre, la Fed ha rivisto il target di inflazione generale per la fine del 2025 al 2,5% , rispetto al 2% della stima precedente di settembre. Come insegna il manuale di macroeconomia, l'inflazione si combatte con alti tassi di interesse.
Mercato del Lavoro
La forza del dollaro è anche soggetta dalla solidità del mercato del lavoro. Ad esempio, i dati JOLTS relativi alle posizioni di lavoro aperte a novembre mostrano un mercato robusto: 8,098 milioni di posizioni, superiori alle previsioni di 7,7 milioni e al dato di ottobre di 7,839 milioni . In un contesto di basse aspettative di disoccupazione e consumatori con robusta capacità di spesa, le pressioni inflazionistiche restano elevate.
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Rendimenti e Curve dei Tassi
La relazione tra inflazione e tassi di interesse è chiara: inflazione elevata richiede tassi più alti, che a loro volta producono rendimenti obbligazionari più elevati, specialmente per scadenze più lunghe.
Coloro che sono disponibili a prestare denaro sottoscrivendo obbligazioni chiedono (soprattutto per le scadenze più lontane) un rendimento maggiore per contrastare la perdita di valore reale del rendimento offertogli. Ed in definitiva è proprio questo concetto che guida la forma e le pendenze delle curve dei rendimenti per scadenza di ogni singolo paese, un rendimento reale positivo, al netto dell’inflazione attesa, attrae capitali, rafforzando ulteriormente la valuta. Questa forza che si manifesta con tanto più vigore quanto più alte sono le incertezze economiche e geopolitiche .
Anche la debolezza dell’euro ha contribuito alla recente discesa del cambio EUR/USD . La BCE , alle prese con un contesto economico fragile, mantiene aspettative d’inflazione in linea con il target del 2% , preferendo una normalizzazione graduale della politica monetaria.
Valuta di Riserva Globale
Il dollaro americano si conferma come l’unica vera valuta di riserva globale, beneficiando di un costante flusso di capitali in periodi di incertezza economica e geopolitica.
La Fed e la BCE perseguono obiettivi legati al tasso di interesse neutrale, quel livello capace di governare una crescita economica non inflazionistica. Tuttavia, questo tasso neutrale è destinato a essere più elevato rispetto al passato, un riflesso delle pressioni inflazionistiche strutturali ereditate dal COVID-19 e dalla guerra Russia-Ucraina .
Le ultime indicazioni del FOMC di dicembre indicano che il tasso neutrale atteso per l'area dollaro è pari al 3% in aumento rispetto al 2,9% indicato a settembre, Questo livello è ritenuto più alto di quello atteso per l'area euro per cui, anche nel medio termine, in modo latente sarà presente una spinta gentile a beneficio del dollaro e a scapito dell'euro.
Probabili Elementi di Debolezza nel Medio Termine
Nonostante la forza attuale, esistono forze che nel medio termine potrebbero comprimere il valore del dollaro.
Deficit di Bilancio
Uno dei punti critici per l’economia americana è rappresentato dal deficit di bilancio, cresciuto notevolmente dalla crisi del 2008 . Attualmente, servono circa cinque punti percentuali del PIL solo per ripagare gli interessi sul debito pubblico. Questo elemento limita la sostenibilità di rendimenti elevati a lungo termine.
Tradotto significa che i tassi non possono restare alti troppo a lungo contribuendo ha mitigare La forza del dollaro.
Normalizzazione della Politica Monetaria
Il processo di normalizzazione monetaria intrapreso dalla Fed prevede, secondo le ultime proiezioni del FOMC , solo due tagli di 25 punti base nel corso del 2025 , o forse soltanto uno. Ciò limiterebbe il potenziale di ulteriori rialzi del dollaro.
Asimmetria delle Aspettative
l’Attuale cambio EUR/USD per esempio su un livello di 1,03 , e il livello 108 del dollar index , rappresentano secondo Bank of America il floor che sconta queste prospettive.
I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
In questo grafico, ad esempio, emerge chiaramente la correlazione tra le mutate aspettative di inflazione di medio termine e il rafforzamento del dollaro. Le prospettive di inflazione rappresentano una delle forze più potenti in grado di influenzare le valute e i tassi d'interesse di ogni paese. Considerando la rivalutazione di circa 8 punti percentuali del dollaro da ottobre scorso a oggi, è plausibile che il posizionamento degli operatori risulti leggermente sbilanciato o eccessivo. Tale situazione potrebbe favorire un movimento avverso nel caso in cui, nelle prossime settimane o mesi, i dati macroeconomici non evidenziassero sorprese significative o addirittura segnalassero un'attenuazione delle forze che finora hanno sostenuto la valuta americana. L'asimmetria risiede nel diverso grado di rischio associato a un movimento valutario in una direzione piuttosto che nell'altra.
In definitiva, eventuali dati macroeconomici più favorevoli sul fronte inflazione, o un allentamento delle tensioni commerciali da parte della nuova amministrazione, potrebbero innescare una riconsiderazione del posizionamento, dando luogo a un movimento correttivo sia sul cambio euro-dollaro che sul Dollar Index . Un tale movimento potrebbe risultare proporzionalmente più violento rispetto a un ulteriore rafforzamento del dollaro.
Questo concetto si riscontra anche nell'analisi tecnica dei grafici.
I Risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
Ad esempio, sul time frame giornaliero del cambio EUR/USD , pur non evidenziando eccessi tipici di movimenti così marcati, si osserva una figura tecnica interessante nell'oscillatore di forza relativa. Quest'ultimo, pur senza segnali di ipervenduto estremi, mostra una compressione della volatilità che accompagna il calo del cambio. L'uscita da questa fase di compressione è spesso associata a un aumento della volatilità dello strumento. Tuttavia, la direzione del movimento resta incerta: non si può escludere un ulteriore indebolimento dell'euro.
Attualità dei NFP
Un ruolo cruciale è svolto dai dati sui Non-Farm Payrolls ( NFP ), in uscita il 10 gennaio. Le attese di consenso indicano circa 154.000 nuovi occupati, in calo rispetto ai 227.000 della rilevazione precedente. Un dato negativo potrebbe indebolire il dollaro. Dati migliori del previsto potrebbero invece sostenere ulteriormente il dollaro, portando con sé però potenziali aumenti per i beni e servizi dei consumatori, alimentando ulteriormente le spinte inflazionistiche, ulteriore fattore che potrebbe sostenere l’ascesa del dollaro .
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