FTSEMIB - Vicini ad un punto di inversioneCertamente vicini ad un punto di inversione, per quanto non definitivo. Ricordiamo i principali setup geometrici, del modello ciclico pluriennale (setup anticipati diversi mesi fa, come da riferimento allegato: ).
Fine Ottobre era atteso un minimo, ma non il definitivo del ciclo BYL, previsto invece a Marzo 2024 in accordo almeno alla mia modellizzazione del Mercato Italiano (modellizzazione che arriva al 2040 circa).
Ricordiamo anche che i setup geometrici sono semplicemente dei punti nel Tempo in cui si attende una modifica materiale del Trend, quindi i livelli di prezzo ipotizzati a Marzo 2023,quando questa analisi è stata pubblicata, sono assai meno importanti dei riferimenti temporali.
Cosa attendere nel brevissimo (quindi orizzonte temporale di pochi giorni):
Come visibili dai diversi Cruscotti Ciclici 👉
- DYL : Long
- TYL : Short
-TCY : Neutro (siamo ancora in fase short, ma l'indicatore che valuta la forma del TCY si sta spostando verso la zona Buy.
Volendo dare quindi una valutazione complessiva la mia opinione è che tra oggi (fine giornata) e domani si dovrebbe consolidare un punto di acquisto per il MTY in partenza, che troverà suo Max a Novembre
Contiene un'immagine
FTSEMIB - In chiusura di MTYSiamo in chiusura di MTY, ma credo che stiamo anche per far partire il prossimo TCY, quindi direi non il momento giusto per aprire posizioni short, semmai alleggerire la posizione presa il 20 Novembre sul setup di Max segnalato
Questo vale ovviamente per me.
Il target del TCY in corso sta credo sull'angolo evidenziato, quindi intorno a 28990 / 28995 idealmente da raggiungere entro domani mattina prima ora (meglio oggi in chiusura).
Continuiamo qui dall'ultima Idea, in attesa di svelare l'esito (fondamentale per il proseguo) del mese di Dicembre.
NVIDIA: RISULTATI TRMESTRALI DA APPLAUSI, OMBRE CINESINvidia ha conquistato il podio delle performance azionarie con un rendimento annuale del 210%, trainato dalla sua leadership nel campo dei chip per l'intelligenza artificiale. L'azienda ha recentemente introdotto il chip H200, successore dell'H100, promettendo capacità e larghezza di banda della memoria superiori, contribuendo a consolidare ulteriormente la sua supremazia nel settore.
Le prospettive di crescita, secondo Standard & Poor’s, proiettano ricavi stimati di 54 miliardi nel 2024 e 79 miliardi nel 2025. Questi numeri evidenziano un notevole spazio di sviluppo nel settore, alimentato da costanti innovazioni e scoperte, come indicato nell'analisi macroeconomica precedente.
Tuttavia, una variabile geopolitica entra in gioco, poiché il governo americano stringe le maglie sulle esportazioni di chip in Cina, un attore rilevante nella competizione tecnologica. La buona notizia è che Nvidia ha saputo navigare in questa situazione, consentendo la vendita di chip non legati all'IA ma solo ai data center in Cina, un passo importante considerando che il 25% delle entrate di Nvidia nel settore dei chip per i data center proviene dalla Cina.
Nonostante il successo attuale, nel 2024 AMD entrerà nel mercato dell'IA, prospettando una sfida significativa per Nvidia. Sebbene ciò possa minacciare i margini, l'anticipata crescita della domanda potrebbe mitigare l'impatto. Gli analisti saranno in agguato per monitorare da vicino i ricavi dei data center, fondamentali per Nvidia, e terranno conto della situazione di OpenAI e delle condizioni economiche favorevoli al settore tecnologico.
Il rilascio del nuovo chip AI H200 da parte di Nvidia solleva interrogativi sulla competitività con AMD, mentre la valutazione attuale del titolo, circa 30 volte gli utili attesi, suggerisce un approccio prudente, eliminando il rischio di una bolla.
Nvidia ha letteralmente brillato nelle trimestrali appena divulgate. Il terzo trimestre ha visto l'azienda superare le aspettative degli analisti, registrando un EPS di 4,02 dollari su un impressionante fatturato di 18,12 miliardi di dollari. Un vero trionfo per l'azienda, che ha visto i data center segnare un record straordinario con un aumento del 279%, raggiungendo la cifra monumentale di 14,51 miliardi di dollari. Questo boom è stato guidato dalla crescente richiesta di chip per l'intelligenza artificiale, dimostrando la centralità di Nvidia in questo settore.
Il margine lordo rettificato ha raggiunto un sorprendente 75%, sottolineando la solidità finanziaria dell'azienda. Nel comparto dei giochi, Nvidia ha visto un aumento dell'81%, portando il fatturato a 2,86 miliardi di dollari. Questi risultati sono ancor più notevoli considerando le restrizioni statunitensi sulle esportazioni di chip in Cina.
Nonostante questo contesto sfidante, Nvidia ha sorpassato le stime degli analisti anche per il quarto trimestre, prevedendo un fatturato di 20,00 miliardi di dollari. Un punto da tenere d'occhio è la prevista diminuzione delle vendite in Cina, rappresentanti il 25% delle entrate nel settore dei chip per i data center. Tuttavia, Nvidia è fiduciosa nella robusta crescita in altre regioni, sottolineando la resilienza e la diversificazione dell'azienda di fronte alle sfide geopolitiche.
In sintesi, i risultati trimestrali confermano la posizione di Nvidia come leader indiscusso nel settore, con prospettive di crescita che entusiasmano gli analisti finanziari.
L'analisi evidenzia prospettive positive per il settore tecnologico, specialmente per le "big 7". Nvidia sembra promettente con ampi margini di miglioramento nel settore dell'Intelligenza Artificiale, prevedendo un possibile raggiungimento di nuovi massimi storici per il titolo.
SHORT AUDUSD su livello psicologico Possibile short su livello 0,65 a seguito dell'impulso rialzista dovuto alla notizia di venerdì sullo stato dell'occupazione americana.
Di seguito le confluenze per il trade:
- swing precedenti, livello chiave, poco volume
- 38.2 fibo weekly
- MA 20 weekly
- MA 800 H4
- MA 200 daily
- trend ribassista
Un indice di sentiment da monitorare attentamente: IEUS/EUNBuongiorno a tutti. Questa analisi ha l’obiettivo di presentare l’indice IEUS/EUN, che riflette le aspettative economiche dell’Unione Europea, e a esplorare le sue potenzialità.
Buona lettura!
1. ANALISI DELL’ETF “IEUS”
Iniziamo l’analisi introducendo il primo componente dell’indice di sentiment: IEUS. Esso è il ticker dell’iShares MSCI Europe Small-Cap che, come illustrato nella figura successiva, mira a replicare un indice composto da azioni di società europee a piccola capitalizzazione.
Ishares MSCI Europe Small-Cap. Grafico settimanale
Le due grafiche seguenti mostrano i primi 10 elementi del paniere dell’ETF e la distribuzione settoriale.
I primi 10 componenti dell’ETF. Fonte: iShares
La ponderazione settoriale dell’ETF. Fonte: iShares
Dal punto di vista tecnico, il prezzo ha mostrato un trend positivo a partire dal doppio minimo registrato tra il 28 settembre e il 13 ottobre 2022; dopo questa data, si è verificata una rottura della neckline. Dopo un re-test di questa struttura di prezzo, che è diventata un supporto, il prezzo ha ripreso a salire, creando un impulso rialzista che si è concluso il 2 febbraio 2023. Da allora, il prezzo ha mostrato un periodo di debolezza di 8 mesi, durante il quale ha formato un triangolo discendente, che ha avuto un breakout il 22 settembre. L’ETF ha mostrato un’elevata volatilità: infatti, ha registrato una performance negativa del -18.3% dai massimi del 19 luglio ai minimi del 27 ottobre. Tuttavia, l’ultimo periodo è stato positivo: grazie alla forte propensione al rischio degli investitori, il prezzo ha registrato un aumento del 15%.
Analisi tecnica MSCI Europe Small-Cap ETF. Grafico giornaliero
Possiamo concludere che, nel medio termine, il prezzo dell’ETF mostra una tendenza al ribasso. Tuttavia, nel brevissimo termine, si osserva una tendenza al rialzo.
2. ANALISI DELL’ETF “EUN”
Introduciamo ora il secondo componente dell’indice di forza, dal ticker “EUN”: esso è l’ETF iShares STOXX Europe 50, omonimo dello STOXX 50, che ha l’obiettivo di replicare un indice composto da azioni delle 50 principali società europee; esso è rappresentato nella figura successiva.
IShares STOXX Europe 50. Grafico settimanale
Le due grafiche seguenti mostrano i primi 10 elementi del paniere dell’ETF e la distribuzione settoriale.
I primi 10 componenti dell’ETF. Fonte: iShares
La ponderazione settoriale dell’ETF. Fonte: iShares
La configurazione tecnica del prezzo dell’ETF presenta un quadro diverso rispetto a quello osservato in precedenza per l’IEUS:
• Dai minimi del mercato ribassista del 2022, il prezzo ha registrato un forte aumento di oltre il 40%, raggiungendo il picco il 23 aprile 2023
• Dal 23 aprile 2023 e per i successivi sei mesi (fino al 27 ottobre 2023), il prezzo ha mostrato una tendenza al ribasso, con una perdita di circa il 12%.
• Nell’ultimo mese, si è osservato un nuovo aumento del 7.55%
Possiamo concludere che la tendenza a medio termine è al rialzo, con un incremento del 25.4% rispetto ai minimi del 27 settembre 2022.
Analisi tecnica iShares STOXX Europe 50 ETF. Grafico giornaliero
3. LA CORRELAZIONE TRA I DUE ETF E GLI INDICI DEI DIRETTORI AGLI ACQUISTI EUROPEI
È noto che l’andamento del mercato azionario è strettamente correlato all’intensità economica. In particolare, il mercato azionario tende a crescere con l’aumento dell’intensità economica e a diminuire con il suo indebolimento. Questo fenomeno può essere spiegato come segue:
• Nel medio periodo, le aziende incluse in un indice azionario diventano attraenti quando registrano forti utili. Un indice azionario, come illustrato nella figura successiva, tende ad essere ribassista dalla fase 1 alla prima metà della fase 2, rialzista dalla seconda metà della fase 2 alla prima metà della fase 5 e nuovamente ribassista dalla seconda metà della fase 5 alla fase 6
Il ciclo economico e le diverse tendenze del mercato azionario
Tuttavia, non tutti gli indici azionari di una specifica area, come l’Europa, sono correlati allo stesso modo con l’intensità economica. Un esempio è mostrato nelle due grafiche successive, che illustrano le correlazioni tra i due ETF, IEUS e EUN, e due indicatori chiave dell’economia europea: i PMI manifatturiero e dei servizi.
L’ETF IEUS è correlato positivamente ai due PMI dell’UE. Grafico mensile
L’ETF EUN è correlato positivamente ai due PMI dell’UE. Grafico mensile
È importante notare che entrambi gli indici azionari sono positivamente correlati ai due PMI. Tuttavia, la correlazione tra i due dati e le società small cap è più forte rispetto a quella con le società large cap.
Le diverse intensità dei coefficienti di correlazione
Questo fenomeno può essere spiegato dal fatto che le small cap sono più sensibili all’intensità economica rispetto alle large cap. Le prime, infatti, concentrano principalmente il loro business a livello nazionale ed europeo e sono quindi più sensibili alla domanda dei consumatori di queste aree. Al contrario le seconde, essendo multinazionali, dipendono dalla domanda nazionale, europea e globale, presentando quindi una maggiore diversificazione.
Questa maggiore diversificazione rende gli utili delle large cap meno volatili rispetto a quelli delle small cap. Di conseguenza, le small cap tendono ad essere più volatili e quindi più rischiose rispetto alle large cap. Per questo motivo, in periodi economici favorevoli, le società comprese in IEUS sovraperformano quelle comprese in EUN, mentre in periodi economici sfavorevoli accade il contrario.
Infine, costruendo un indice di forza tra i due ETF, IEUS/EUN, si ottiene un indice sulle aspettative economiche europee, che misura il sentiment degli investitori riguardo l’intensità economica nell’Unione Europea.
Come si può vedere nelle grafiche seguenti, l’indice di sentiment mostra una forte correlazione positiva con numerosi dati macroeconomici significativi dell’Unione Europea, incluso il PIL misurato su base annua.
La correlazione positiva tra IEUS/EUN e PMI manifatturiero europeo. Grafico mensile
La correlazione positiva tra IEUS/EUN e PMI sui servizi europeo. Grafico mensile
La correlazione positiva tra IEUS/EUN e business confidence europeo. Grafico mensile
La correlazione positiva tra IEUS/EUN e consumer confidence europeo. Grafico mensile
La correlazione positiva tra IEUS/EUN e produzione industriale europea anno/anno. Grafico mensile
La correlazione positiva tra IEUS/EUN e ZEW economic sentiment index. Grafico mensile
La correlazione positiva tra IEUS/EUN e PIL europeo anno/anno. Grafico a 3 mesi
4. LE ASPETTATIVE ECONOMICHE DEGLI INVESTITORI
Nella prossima grafica, si possono osservare le varie aspettative degli investitori dell’ultimo triennio:
• Un periodo di crescita economica dal 20 marzo 2020 al 5 gennaio 2021
• Una fase di incertezza dal 5 gennaio 2021 al 6 ottobre 2021
• Un rallentamento economico dal 6 ottobre 2021 al 10 ottobre 2022
• Un’altra fase di incertezza dal 10 ottobre 2022 fino ad oggi
Le diverse tendenze dell’indice IEUS/EUN dal 2020 ad oggi. Grafico giornaliero
La grafica successiva, invece, rappresenta lo stesso scenario, ma è espressa in termini di “ciclo economico”.
Le diverse fasi del ciclo economico prezzate dagli investitori dal 2020 ad oggi. Grafico giornaliero
Qual sarà la prossima fase del ciclo economico dell’Unione Europea? Ci troveremo in una fase 1 di recessione o in una fase 4 di espansione? Al momento, è difficile fare previsioni. Tuttavia, se l’indice di forza dovesse rompere al ribasso i minimi registrati il 18 ottobre 2022, la fase 1 di recessione sarebbe lo scenario più probabile. Al contrario, una rottura al rialzo del massimo relativo registrato il 2 febbraio 2023 potrebbe essere interpretata come un segnale positivo.
La grafica successiva evidenzia che, nel brevissimo periodo (a partire dal 25 ottobre), le small cap stanno sovraperformando le large cap. Questa sovraperformance coincide con la lettura positiva dell’ultimo comunicato dello ZEW Economic Sentiment Index, che misura la fiducia degli investitori e degli analisti europei su un orizzonte temporale di sei mesi.
IEUS/EUN è rialzista nel brevissimo periodo. Grafico giornaliero
Monitorerò nelle prossime settimane questo indice di sentiment e, nel caso di significative variazioni, realizzerò un’analisi di aggiornamento.
A presto!
Equity Line SwipeUP 20/11/2023Ciao Ragazzi, grazie di essere qui.
Oggi voglio pubblicare la mia "Equity Line", aggiornata al 20/11/2023, con tutte le operazioni fatte su Trading View e quindi tutte documentabili.
Questa Equity Line spiega brevemente la mia metologia di investimento. Naturalmente molti di voi non saranno d'accordo, ma io sono qui a condividere la mia metologia.
Io sono partito da un "Capitale da Investire" di €5000. Questo capitale è una somma fissa che mi permetterà di calcolare il 10%, che mi servirà per investire su ogni operazione che effettuerò.
Quindi in questo momento, avendo come "Capitale da Investire" quella somma, in ogni mio investimento rischierò 500€ per avere, nel 90% dei casi (mai meno), un rischio/rendimento fissato a 1:4.
Ho riportato nel grafico i miei ultimi 4 investimenti di novembre, tutti pubblicati in anticipo nel mio profilo.
Pubblicherò una nuova EquityLine aggiornata ogni mese o a ogni operazione, questo per ora ancora non l'ho deciso.
Se vi fa piacere, seguitemi, per altri aggiornamenti.
Cordialmente,
Andrea Russo.
Canale di tendenza di Bitcoin 100.000Canale di trend trend 100.000 di Bitcoin, l'obiettivo principale è raggiungere più di 100.000 dollari USA, il verde è il canale in aumento, la linea blu è il primo prezzo target, la linea rossa è il prezzo target finale, il bianco è la tendenza del mercato, diviso in uno, due e tre Quattro o cinque onde, un'onda sfonda, tre onde salgono e cinque onde raggiungono la cima. Ogni onda include la tendenza ABC. I punti di cui sopra costituiscono le condizioni che portano a $ 100.000. Il mercato rialzista è iniziato.
OBBLIGAZIONI: GBP, AUD e JPY!AUD:
Dati gli ultimi movimenti ribassisti dei rendimenti americani, AUD/USD è riuscito a riportarsi sopra i livelli di 0.64500.
La fascia di resistenza 0,6520/40 è stata superata solo per un breve periodo e, nonostante un robusto rapporto sull’occupazione australiana, l’AUD mostra ancora una certa fragilità.
L'anno scorso AUD/USD aveva mostrato, sulla scia dei rapporti CPI statunitensi più deboli del previsto, un rally rialzista che è continuato con forza fino a gennaio 2023.
In quel periodo, il sentiment della Cina era migliorato nettamente con l'abolizione della politica "zero Covid", un forte vento favorevole per il dollaro australiano.
L'economia australiana è fortemente dipendente dalle esportazioni di materie prime, tra cui minerali, carbone e gas naturale.
La Cina è uno dei principali consumatori di queste materie prime.
Pertanto, le fluttuazioni nei prezzi delle commodities possono influenzare la domanda di dollari australiani.
È difficile vedere un rally simile nelle prossime settimane, data la scarsa risposta degli investitori alle misure di stimolo fiscale della Cina e la continua preoccupazione per lo stress del settore immobiliare.
Tuttavia, con i dati USA a breve termine messi in ombra dalla reazione dell'indice dei prezzi al consumo, il pullback del dollaro USA potrebbe proseguire ancora, portando l'AUD verso 0,6580/0,6600.
JPY
Non è un segreto che lo yen sia la valuta del G10 più debole finora nel 2023, -12% rispetto all’USD, poiché la BoJ ha apportato solo modifiche politiche limitate in contrasto con l’aggressivo inasprimento della Fed.
Lo yen è anche il più debole nel G10 dalla vigilia dell'attacco di Hamas a Israele (-1,3%), a differenza della tradizionale valuta rifugio.
Lo yen potrebbe riacquistare la sua sensibilità alla propensione al rischio globale, ma probabilmente non finché gli spread di rendimento tra il Giappone e il resto dei paesi del G10 non saranno meno estremi.
Alla riunione del 31 ottobre la BoJ ha avuto l'opportunità di apportare un cambiamento sostanziale alla politica rivedendo al rialzo le sue previsioni di inflazione.
Ha deciso di modificare il limite di rendimento a 10 anni causando il rimbalzo di JP10Y fino a 0,80%.
Sebbene permanga il rischio di intervento sull'USD/JPY, la debolezza dello yen sembra destinata a persistere nelle prossime settimane, in contrasto con la RBA che mantiene la porta aperta a un altro rialzo (prezzato al 50% per un tasso cash del 4,60% entro maggio 2024).
GBP
Il rally della sterlina dall’inizio di ottobre ha raggiunto questa settimana 1,2500, il massimo da metà settembre.
Il livello a 1.2600 nelle prossime settimane potrebbe essere un target interessante se la recente serie di dati deludenti dagli Stati Uniti continua.
I fattori trainanti statunitensi, come i dati più deboli sull'occupazione e sull'inflazione, sono stati i principali determinanti della direzione GBP/USD nell'ultimo mese.
A livello locale, se da un lato la posizione della BoE ha sottolineato la probabilità che il ciclo di inasprimento sia terminato, dall'altro ha anche espresso preoccupazione per il possibile persistere dell'inflazione e per la sua dipendenza dai dati.
Il capo economista Pill ha affermato questa settimana che la crescita salariale è “molto forte” e che l’inflazione dei servizi è stata “ostinatamente elevata”, senza che nessuna delle due misure sia coerente con il riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%, richiedendo quindi una “persistente restrizione” nella politica.
Buon trading a tutti
Analisi tecnica e fondamentale di Bitcoin (BTC).📈 Analisi tecnica BTC/USDT
Il prezzo del Bitcoin continua a muoversi all’interno del canale di prezzo parallelo ascendente. Dopo un nuovo test senza successo del livello 38000, il prezzo è tornato al limite inferiore, dove attualmente stiamo aspettando un nuovo test. Si è così formata una nuova fascia di prezzo compresa tra 35.000 e 38.000.
Affinché BTC possa continuare il suo movimento al rialzo, deve superare il livello di resistenza a 38000 e consolidarsi al di sopra del limite superiore del canale dei prezzi. Se ciò dovesse verificarsi, prevediamo un impulso di crescita verso la zona 40000-42000, dove si trova il prossimo blocco di resistenza significativo.
Tuttavia, l’indicatore RSI mostra una classica divergenza ribassista, aumentando la probabilità di una correzione prima di un’ulteriore crescita. Se, sotto pressione di vendita, il prezzo si consolida al di sotto del limite inferiore del canale di prezzo, prevediamo una correzione nell’intervallo dei livelli di Fibonacci 0,38-0,5. In questo intervallo potrebbe verificarsi un nuovo test della linea di tendenza ascendente globale. Lì si trova anche la zona di squilibrio 1W, dove è necessario colmare le lacune a livello orizzontale dei volumi di scambio.
Lo scenario di correzione può essere invalidato se il prezzo riesce a rompere il livello di resistenza 38000 con un movimento d'impulso e si consolida al di sopra di esso. A ciò potrebbero contribuire le notizie riguardanti l’approvazione di un ETF spot Bitcoin per i fondi GrayScale o BlackRock.
📉 Analisi globale del mercato Bitcoin
Sul grafico logaritmico giornaliero, il prezzo di BTC ancora una volta non è riuscito a consolidarsi al di sopra della linea di tendenza ascendente globale. Anche gli indicatori RSI stanno formando una divergenza ribassista, indicando la necessità di un movimento correttivo locale. Se i venditori riescono a rompere il livello di supporto a 35.000, ci aspetteremo la formazione di un modello a cuneo ribassista e una correzione globale dell'intera crescita dall'inizio di quest'anno fino ai livelli di Fibonacci di 0,38, dove si trova il livello di supporto psicologico di 30.000. . Tuttavia, le notizie riguardanti l’approvazione di un ETF spot su Bitcoin potrebbero fornire un altro potente impulso al rialzo. Se ciò dovesse accadere nel prossimo futuro, la correzione potrebbe essere nuovamente rinviata.
💠 Analisi di zone e livelli per prendere decisioni di trading
L’indice di paura e avidità è nella zona di avidità a 70.
La capitalizzazione di mercato totale del mercato delle criptovalute è aumentata a 1.371 miliardi di dollari e l'indice di dominanza di Bitcoin è sceso a 52,2.
Sulla base dell'analisi dei blocchi di ordini significativi nei registri degli ordini, le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 25.000 - 35.000
🔴 Zona di rifornimento: 38.000 - 48.000
Livelli per l'inserimento di posizioni lunghe:
34.000-35.000 - zona di potenziale ritest della linea di tendenza
30.000 - un livello di supporto psicologico
28.000 - un nuovo test della media mobile a 200 settimane e del livello di ritracciamento di Fibonacci di 0,78
Livelli per l'inserimento di posizioni corte:
36.000-38.000 - un possibile nuovo test della linea di tendenza sul grafico logaritmico
40.000 - un livello di resistenza psicologica
42000: un grande blocco di resistenza
📊 Analisi fondamentale
La SEC rinvia la revisione delle richieste per un ETF spot su Bitcoin. Tuttavia, il mercato delle criptovalute lo percepisce ancora positivamente perché il ritardo non è un rifiuto. Gli analisti di Bloomberg si aspettano, con una probabilità del 90%, una decisione positiva da parte della SEC riguardo all’approvazione di un ETF spot sul Bitcoin entro la fine di gennaio 2024.
Il 14 novembre, il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti ha pubblicato nuovi dati. Secondo l’agenzia, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) negli Stati Uniti è rallentato al 3,2% in ottobre. A settembre l'indice era al 3,7%. Il risultato dell’indice dei prezzi al consumo ha superato le previsioni e il trend positivo lascia sperare agli analisti che la Federal Reserve americana non tornerà ad aumentare il tasso di interesse di riferimento.
Il mercato azionario ha risposto molto positivamente a questa notizia. L'indice S&P 500, che rappresenta le maggiori società statunitensi, si è mantenuto al di sopra della linea di resistenza dinamica EMA50 e ha continuato a salire. L’indice del dollaro statunitense (DXY) ha rotto al ribasso rispetto al modello a cuneo in espansione.
🌐 Prossimi eventi nell'economia globale
Si prevede che le seguenti date porteranno una maggiore volatilità sia nei mercati azionari che in quelli delle criptovalute:
➤ 13 dicembre 2023, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
➤ 31 gennaio 2024, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
Prospettive di fine anno per i mercati finanziariBuongiorno a tutti. L’obiettivo dell’analisi è quello di commentare il tasso di inflazione rilasciato il 14 novembre e, successivamente, di valutare lo scenario attuale per identificare gli asset che potrebbero avere le migliori performance alla fine del 2023.
Buona lettura.
1. COMUNICAZIONE DEL TASSO DI INFLAZIONE
Martedì 14 novembre sono stati rilasciati i dati sull’inflazione:
• L’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) mensile è stato dello 0%, inferiore sia alle previsioni (0.1%) che al dato precedente (0.4%)
• L’IPC annuale è risultato del 3.2%, anch’esso inferiore alle previsioni (3.3%) e al dato precedente (3.7%)
• Per quanto riguarda l’IPC core, l’indice mensile è stato dello 0.2%, inferiore alle previsioni (0.3%) e al dato precedente (0.3%), mentre l’indice annuale è stato del 4%, inferiore alle previsioni (4.1%) e al dato precedente (4.1%).
Le figure successive illustrano le tendenze dell’IPC e dell’IPC core su base annua, e il paniere del dato macroeconomico con le relative variazioni percentuali dei diversi componenti.
Le tendenze dell’indice dei prezzi al consumo e dell’indice dei prezzi al consumo core misurati anno/anno. Grafico mensile
I diversi componenti compresi all’interno del paniere del consumer price index statunitense. Fonte: US Bureau of Labor Statistics
Si nota un rallentamento del -0.8% (rispetto al mese precedente) nel settore dei veicoli usati, un incremento del +0.8% nei servizi di trasporto e una diminuzione del 5% nei prezzi della benzina.
2. LA REAZIONE DEI MERCATI FINANZIARI
Sebbene i dati rilasciati non abbiano mostrato un calo significativo, i mercati finanziari hanno reagito positivamente. In particolare, osservando le grafiche su timeframe a 30 minuti, si possono notare notevoli aumenti nei mercati azionari e nel prezzo dell’oro, così come significative diminuzioni del valore del dollaro e dei rendimenti obbligazionari a varie scadenze. Queste variazioni si sono verificate tra le 14:30 e le 15:00, coincidendo con la pubblicazione dei dati.
Prestazione intraday degli indici azionari Nasdaq, S&P500 e Russel 2000 alla comunicazione dei dati. Grafico a 30 minuti
Prestazione intraday dei rendimenti obbligazionari a scadenza 2, 10 e 30 anni statunitensi alla comunicazione dei dati. Grafico a 30 minuti
Prestazione intraday di oro e dollaro americano alla comunicazione dei dati. Grafico a 30 minuti
I mercati finanziari hanno dunque reagito con un marcato atteggiamento di propensione al rischio, come evidenziato dal calo dell’indice di volatilità (o della paura) dell’S&P500, il VIX. Come illustrato nel grafico successivo, al momento della pubblicazione dei dati e per la mezz’ora successiva, l’indice ha registrato un calo del -5.6%.
Prestazione intraday del VIX alla comunicazione dei dati. Grafico a 30 minuti
Nell’analisi che avevo pubblicato il 14 settembre, avevo previsto che due specifici grafici avrebbero influenzato i mercati finanziari statunitensi per l’intero quarto trimestre del 2023. Questi sono:
• L’indice TIP/IEF, che riflette il sentiment sulle aspettative di inflazione
• L’indice LQDH/LQD, che riflette il sentiment sulle aspettative di politica monetaria
Potete rivedere l’analisi al link:
Per quanto riguarda i due indici di sentiment:
• Se il mercato prevede un aumento dei prezzi dei beni e servizi, l’ETF TIP (che traccia i titoli di stato USA indicizzati all’inflazione) sovraperforma l’ETF IEF (che traccia i titoli di stato USA non indicizzati). In questo scenario, l’indice TIP/IEF segue una traiettoria rialzista.
• Se il mercato prevede una politica monetaria più restrittiva, l’ETF LQDH (che traccia i bond corporate USA investment grade coperti dal rischio “tassi di interesse”) sovraperforma l’ETF LQD (che traccia gli stessi bond, ma non coperti dallo stesso rischio)
È importante capire che, come mostra la figura successiva, uno è leading indicator dell’altro.
Questi due indici di sentiment spiegano l’atteggiamento di propensione al rischio da parte degli investitori. Infatti, come evidenziato nel grafico successivo, entrambi hanno mostrato una performance negativa:
• Un calo del 0.67% per l’indice TIP/IEF, indicando una riduzione delle aspettative di inflazione
• Una diminuzione dell’1.22% per l’indice LQDH/LQD, suggerendo aspettative di una politica monetaria meno restrittiva
Le performance negative degli indici di sentiment TIP/IEF e LQDH/LQD. Grafico giornaliero
4. LE PROSPETTIVE PER LA FINE DELL’ANNO
Come ho sottolineato nell’analisi precedentemente citata, il sentiment degli investitori per l’intero anno sarà influenzato dalle aspettative di inflazione: più queste diminuiranno, più cresceranno le aspettative di una politica monetaria meno restrittiva. Al momento, come illustrato nel grafico successivo, il mercato sta prevedendo un primo taglio dei tassi di interesse per la riunione di maggio 2024, con una probabilità attualmente stimata al 48.1%.
Il mercato sconta un primo taglio dei tassi a maggio 2024. Fonte: FedWatchTool
Per questa ragione, sia i mercati azionari che obbligazionari potrebbero continuare il trend rialzista iniziato nell’ultima settimana di ottobre. Ecco i motivi:
• Mercato Azionario: se si verificherà un effettivo taglio dei tassi, questo potrebbe rafforzare l’economia. In particolare, con la riduzione del costo del denaro, la domanda dei consumatori per prestiti e finanziamenti destinati all’acquisto di beni come automobili, elettrodomestici e altri beni discrezionali potrebbe aumentare. Questo aumento della domanda potrebbe portare a un incremento delle vendite delle aziende e, di conseguenza, dei loro profitti. Di conseguenza, queste aziende potrebbero diventare più attraenti per gli investitori, il che potrebbe far aumentare il prezzo delle loro azioni in borsa
• Mercato Obbligazionario: Le obbligazioni presentano due rischi principali: un aumento dei tassi di interesse e un aumento dell’inflazione. Tuttavia, con la diminuzione delle aspettative su entrambi questi rischi, il mercato obbligazionario dovrebbe beneficiarne
Le correlazioni visibili nei due grafici successivi aiutano a spiegare questa dinamica
L’S&P500 ha invertito la tendenza di breve periodo dopo l’inversione di tendenza delle aspettative di inflazione e di tassi di interesse. Grafico giornaliero
TLT è rialzista dal 19 ottobre, da quando le aspettative di inflazione e di tassi di interesse sono ribassiste. Grafico giornaliero
Se le stesse aspettative persistessero, quali potrebbero essere i migliori settori azionari e le migliori obbligazioni?
In un clima di risk on i settori ad alta volatilità (ETF SPHB), come quelli dei beni discrezionali e tecnologico, andrebbero a performare bene o, come mostra la figura successiva, a sovraperformare quelli a bassa volatilità (i settori difensivi, ETF SPLV).
Il trend rialzista dell’indice SPHB/SPLV. Grafico giornaliero
Inoltre, in vista di possibili tagli dei tassi di interesse, anche il settore immobiliare, noto per la sua ciclicità, potrebbe trarne beneficio. Ho discusso in modo più approfondito del settore immobiliare e del suo rapporto con la politica monetaria in una precedente analisi, al link:
Infatti, non è una coincidenza che l’ETF sul settore immobiliare, XLRE, stia sovraperformando l’ETF sull’S&P500, SPY, dal 19 ottobre, e che sia stato il best performer del 14 novembre.
Il trend rialzista dell’indice XLRE/SPY. Grafico giornaliero
Il real estate è stato il miglior settore del 14 novembre. Fonte: Finviz
Riguardo alla scelta delle obbligazioni più vantaggiose, le obbligazioni high yield, rappresentate nell’ETF di iShares con il ticker “HYG”, potrebbero essere una buona opzione. Queste tendono infatti a sovraperformare i titoli di stato, come quelli inclusi nell’ETF di iShares con il ticker “IEI”, durante i periodi caratterizzati da una propensione al rischio, come illustrato nel grafico successivo.
La correlazione positiva tra S&P500 e HYG/IEI. Grafico giornaliero
Più gli investitori sono disposti a rischiare e più saranno attratti da asset ad alto rendimento, come i settori azionari ad alta volatilità e le obbligazioni high yield. Il fattore scatenante della propensione al rischio che sta caratterizzando i mercati finanziari è senza dubbio il trend ribassista dell’indice LQDH/LQD, che indica aspettative di una politica monetaria meno restrittiva. Se questa tendenza dovesse persistere, i mercati continueranno probabilmente a seguire un trend rialzista. Tuttavia, se dovessero verificarsi cambiamenti, aggiornerò questa analisi e la renderò disponibile.
A presto!
NAVIGARE NEL QUARTO TRIMESTRE: Settori e OpportunitàNel quadro macroeconomico attuale, caratterizzato da un'inattesa riduzione dell'inflazione dal 3,7% al 3,2%, si delineano opportunità di investimento nei settori chiave per ottimizzare il rendimento del portafoglio nel quarto trimestre. Esaminiamo le prospettive di investimento nei settori immobiliare, tecnologico, dei consumi discrezionali e sanitario.
Il settore immobiliare ha subito una flessione superiore all'8% quest'anno, principalmente a causa dell'incremento dei tassi di interesse. La prevista introduzione dell'ETF IYR nel nostro portafoglio riflette la cautela nei confronti di REITs industriali e retail, vulnerabili alle fluttuazioni cicliche. Il contesto restrittivo della politica monetaria potrebbe continuare a pesare su questo settore.
Contrariamente, il settore tecnologico si presenta come una prospettiva attraente, trainando gli indici azionari grazie a performance eccezionali. In un contesto di tassi bassi, l'accesso a finanziamenti più convenienti stimola l'innovazione, con aziende come NVIDIA che dimostrano il potenziale di crescita. L'acquisto del Nasdaq dopo un'eventuale correzione legata agli ultimi dati sull'inflazione è una mossa strategica.
Gli ETF sui consumi discrezionali, quali Nike, Amazon e LVHM, possono capitalizzare su una politica monetaria accomodante, favorita da tassi di interesse bassi. La prospettiva di spese dei consumatori incoraggiate da costi di finanziamento accessibili potrebbe offrire interessanti opportunità di crescita in un contesto di ricerca di rendimenti più elevati.
Investire nel settore sanitario, considerato difensivo, emerge come una scelta stabile in periodi di politica monetaria meno "hawkish". La costante innovazione nel settore, unita alla crescente richiesta globale di servizi sanitari, lo posiziona come rifugio potenziale durante la volatilità. L'opzione di scegliere tra ETF come XLV o singole aziende offre flessibilità nella costruzione del portafoglio.
I mercati emergenti, beneficiando di politiche monetarie più accomodanti dopo il picco inflattivo legato all'invasione russa in Ucraina, presentano opportunità d'investimento nel debito. Valutiamo con attenzione EEM, VWO, ACWI e VT, consigliando una ponderazione massima del 5/10% nei mercati emergenti in un portafoglio "all weather". È imperativo valutare attentamente i rischi e monitorare le dinamiche economiche per una strategia d'investimento informata e prudente.
NAVIGARE NEL QUARTO TRIMESTRE: Settori e OpportunitàNel quadro macroeconomico attuale, caratterizzato da un'inattesa riduzione dell'inflazione dal 3,7% al 3,2%, si delineano opportunità di investimento nei settori chiave per ottimizzare il rendimento del portafoglio nel quarto trimestre. Esaminiamo le prospettive di investimento nei settori immobiliare, tecnologico, dei consumi discrezionali e sanitario.
Il settore immobiliare ha subito una flessione superiore all'8% quest'anno, principalmente a causa dell'incremento dei tassi di interesse. La prevista introduzione dell'ETF IYR nel nostro portafoglio riflette la cautela nei confronti di REITs industriali e retail, vulnerabili alle fluttuazioni cicliche. Il contesto restrittivo della politica monetaria potrebbe continuare a pesare su questo settore.
Contrariamente, il settore tecnologico si presenta come una prospettiva attraente, trainando gli indici azionari grazie a performance eccezionali. In un contesto di tassi bassi, l'accesso a finanziamenti più convenienti stimola l'innovazione, con aziende come NVIDIA che dimostrano il potenziale di crescita. L'acquisto del Nasdaq dopo un'eventuale correzione legata agli ultimi dati sull'inflazione è una mossa strategica.
Gli ETF sui consumi discrezionali, quali Nike, Amazon e LVHM, possono capitalizzare su una politica monetaria accomodante, favorita da tassi di interesse bassi. La prospettiva di spese dei consumatori incoraggiate da costi di finanziamento accessibili potrebbe offrire interessanti opportunità di crescita in un contesto di ricerca di rendimenti più elevati.
Investire nel settore sanitario, considerato difensivo, emerge come una scelta stabile in periodi di politica monetaria meno "hawkish". La costante innovazione nel settore, unita alla crescente richiesta globale di servizi sanitari, lo posiziona come rifugio potenziale durante la volatilità. L'opzione di scegliere tra ETF come XLV o singole aziende offre flessibilità nella costruzione del portafoglio.
I mercati emergenti, beneficiando di politiche monetarie più accomodanti dopo il picco inflattivo legato all'invasione russa in Ucraina, presentano opportunità d'investimento nel debito. Valutiamo con attenzione EEM, VWO, ACWI e VT, consigliando una ponderazione massima del 5/10% nei mercati emergenti in un portafoglio "all weather". È imperativo valutare attentamente i rischi e monitorare le dinamiche economiche per una strategia d'investimento informata e prudente.
Strategie di TREND FOLLOWING: come rendere "operativo" VWOB/IEFBuongiorno a tutti. L’analisi di oggi mira a dimostrare come un indice di sentiment possa essere applicato in un contesto operativo, in particolare come indicatore per le strategie di trend following. L’indicatore in questione è VWOB/IEF, di cui ho discusso nelle mie due ultime analisi, disponibili ai link seguenti.
Se avete domande o se qualche concetto non è chiaro, non esitate a lasciare un commento. Buona lettura!
1. VWOB/IEF È UN INDICE DI SENTIMENT SULL’ECONOMIA GLOBALE
Iniziamo il primo paragrafo con un breve riassunto sull’indice di sentiment VWOB/IEF: si tratta di un indice di forza che si ottiene dividendo il prezzo di un ETF, composto da obbligazioni governative emesse da vari Paesi emergenti (VWOB), per il prezzo di un ETF composto da obbligazioni governative emesse dagli Stati Uniti d’America (IEF). La differenza tra i due ETF risiede nel diverso grado di rischio: il VWOB presenta un rischio maggiore, mentre l’IEF un rischio minore, dato che circa il 45% dei bond nel VWOB ha un rating speculativo, inferiore alla tripla B, mentre il 100% dei bond nell’IEF ha un rating investment grade, pari alla doppia A.
Come abbiamo spiegato nell’analisi precedente, l’indice è importante perché misura le aspettative degli investitori sull’economia globale, essendo fortemente correlato al PMI composito globale, come illustrato nel grafico successivo.
La correlazione positiva tra l’indice di sentiment VWOB/IEF e il PMI composito globale. Grafico mensile
Dal grafico, si può notare che un indice VWOB/IEF in rialzo indica aspettative di crescita economica, mentre un indice in ribasso indica aspettative di decrescita economica. Di recente, l’indice si è mantenuto in territorio rialzista, segno di aspettative positive da parte degli investitori. In particolare, dal 9 ottobre 2023, l’indice ha mostrato un nuovo impulso rialzista, suggerendo che, al momento, gli operatori di mercato non prevedono una recessione imminente.
VWOB/IEF è rialzista: gli investitori non intravedono una recessione all’orizzonte. Grafico giornaliero
2. VWOB/IEF E MERCATO AZIONARIO GLOBALE
Nell’analisi precedente, abbiamo specificato che le fasi di crescita economica sono conosciute come fasi di “risk on”, in cui gli investitori sono più disposti a correre rischi. Al contrario, le fasi di decrescita economica sono chiamate fasi di “risk off”, in cui gli investitori, avendo un’avversione al rischio, tendono a investire in asset che possono proteggere il loro capitale. Di conseguenza, quando l’indice VWOB/IEF e la propensione al rischio aumentano, dovrebbe aumentare anche il mercato azionario, poiché è considerato l’asset class più rischiosa. Questo concetto è confermato dal grafico successivo, che mostra una correlazione positiva tra l’indice e l’iShares MSCI World Index Fund, dal ticker “URTH”.
La correlazione positiva tra VWOB/IEF e iShares MSCI World Index Fund (URTH). Grafico settimanale
La correlazione positiva tra l’indice azionario e l’indice di sentiment può essere facilmente spiegata:
• Quando l’economia cresce, la domanda e i consumi dei consumatori tendono ad aumentare. Questo incremento della spesa porta le aziende a registrare un aumento dei volumi di vendita, che si traduce in un aumento degli utili societari. Man mano che gli utili delle aziende si rafforzano, queste diventano più attraenti per gli investitori. Di conseguenza, gli investitori tendono ad acquistare azioni di queste aziende, causando un aumento del prezzo delle loro azioni sul mercato borsistico
Per coloro che si domandano perché ho citato il noto MSCI World invece dell’S&P500 o dello STOXX 600, la ragione è che stiamo discutendo di “economia globale” e, per rimanere in tema, ho scelto un indice azionario globale. Tuttavia, è importante ricordare che investire nell’MSCI World significa investire in un indice che è composto per il 70% da società statunitensi, come confermato dal grafico successivo.
Ponderazione geografica dell’ETF iShares MSCI World. Fonte: iShares
3. VWOB/IEF E SETTORI AZIONARI GLOBALI
Quindi, abbiamo osservato che un aumento dell’indice VWOB/IEF corrisponde a un rafforzamento del mercato azionario globale. Tuttavia, è importante notare che questo mercato è tipicamente suddiviso in 11 settori, in particolare quelli ciclici, i cui utili sono strettamente legati alle condizioni economiche, e quelli non ciclici, i cui utili non dipendono dalla fase specifica del ciclo economico.
Ciò significa che, quando l’indice VWOB/IEF è in rialzo, i settori ciclici (come i consumi discrezionali, la tecnologia e i materiali di base) tendono a essere più forti rispetto ai settori difensivi (come i beni di prima necessità). Questo concetto è illustrato nelle tre grafiche seguenti.
La correlazione positiva tra VWOB/IEF e RXI/KXI (MSCI World beni discrezionali/MSCI World beni di prima necessità). Grafico settimanale
La correlazione positiva tra VWOB/IEF e IXN/KXI (MSCI World Tech/MSCI World beni di prima necessità). Grafico settimanale
La correlazione positiva tra VWOB/IEF e MXI/KXI (MSCI World materiali di base/MSCI World beni di prima necessità). Grafico settimanale
Le grafiche illustrate precedentemente evidenziano un aspetto fondamentale: quando gli investitori prevedono una crescita economica, tendono a concentrarsi sugli acquisti di asset class rischiose, come il mercato azionario. In particolare, si concentrano sui settori ciclici, che hanno la capacità di sovraperformare i settori difensivi in un contesto definito di “risk on”.
4. STRATEGIE DI TREND FOLLOWING: COME RENDERE OPERATIVO UN INDICE DI SENTIMENT
L’indice di sentiment VWOB/IEF può essere impiegato come indicatore operativo per le strategie di trend following, cioè come un indice che guida le nostre decisioni di trading o investimento.
Abbiamo precedentemente osservato che, quando VWOB/IEF è in rialzo, i settori ciclici come RXI tendono a fornire buone performance. Tuttavia, il settore globale dei consumi discrezionali è in ribasso nell’ultimo periodo, in particolare dal 14 luglio. Potremmo quindi pensare di cercare operazioni short? La risposta è no, poiché l’indice di sentiment suggerisce aspettative di crescita economica (dato che è in rialzo). Potremmo quindi attendere un segnale tecnico di inversione di tendenza di breve termine su RXI, come un modello testa e spalle, e poi entrare ipoteticamente in acquisto al re-test della presunta neckline (a condizione che VWOB/IEF rimanga in tendenza rialzista); tutto questo è mostrato nell’ipotesi della figura successiva.
Ipotesi 1. Grafico giornaliero
Osserviamo ora la figura successiva:
Ipotesi 2. Grafico giornaliero
Supponiamo che l’indice VWOB/IEF, dopo aver mostrato un impulso rialzista, inizi una fase di lateralizzazione. In questo scenario, non fornirebbe segnali long su RXI. Il primo segnale di acquisto potrebbe presentarsi con il breakout rialzista del rettangolo di consolidamento. Tuttavia, potremmo decidere di non aprire alcuna posizione long su RXI, ma di considerare il movimento come un avviso. Un’ipotetica prima entrata su RXI potrebbe avvenire al secondo segnale long ricevuto, a condizione che anche RXI fornisca un segnale di entrata! Un terzo segnale long rappresenterebbe un ulteriore avviso, mentre al quarto segnale potremmo decidere di aprire una nuova operazione long, e così via, seguendo una strategia di trend following.
Concludiamo dicendo che l’indice VWOB/IEF può essere utile non solo per studiare le aspettative degli investitori riguardo al ciclo economico, ma anche per identificare opportunità di acquisto o vendita su asset correlati, come RXI. Può essere utile anche per gestire le emozioni; immaginate che un’operazione inizi a non andare come previsto: in quel momento potreste essere assaliti dall’ansia di aver commesso un errore. Tuttavia, se l’indice di sentiment è a vostro “favore”, potreste ritenere di aver individuato il contesto giusto in cui l’asset scelto per la vostra operazione dovrebbe performare bene. In questo caso, avendo una certezza in più, avrete una preoccupazione in meno e potrete gestire le operazioni in modo più razionale.
A presto!
Potrebbe il dollaro forte frenare l'aumento di Bitcoin e Nasdaq?Se desideri ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo, basta cliccare su "SEGUI" in alto. Inoltre, se vuoi approfondire un particolare argomento o hai bisogno di qualche consiglio, ti prego di commentare sotto l'articolo e sarò felice di aiutarti.
Potrebbe il dollaro forte frenare l'aumento di Bitcoin e Nasdaq?
Il valore del dollaro USA è tornato in primo piano quest'anno, raggiungendo quasi nuovi massimi annuali.
Dal mese di luglio, il valore del dollaro rispetto ad un paniere di valute straniere (misurato dall'US dollar index) è aumentato da 99 a 105.
Questo significa che il biglietto verde sta riprendendo forza dopo un periodo di debolezza.
L'aumento del dollaro è stato sorprendente, considerando che molti esperti avevano previsto una diminuzione nel 2023.
Con l'economia degli Stati Uniti incerta e stime di possibili recessioni, la Fed era sicura di ridurre i tassi nell'anno successivo.
Tuttavia, il rally della valuta ha dimostrato il contrario.
Nonostante alti e bassi, il dollaro continua a mantenere una tendenza al rialzo in vista della riunione della Fed del 13 dicembre.
Anche se non è previsto un ulteriore aumento dei tassi di interesse in questa riunione, alla luce delle ultime dichiarazioni ci si aspetta un approccio aggressivo da parte di Powell.
Si prevede che la FED mantenga aperte le opzioni per ulteriori misure restrittive, se necessario, e che potrebbe ritardare i possibili tagli dei tassi d'interesse fino a fine 2024.
Tuttavia, anche in caso di tagli dei tassi, non è probabile che siano significativi a causa di un'inflazione inferiore al target del 2%.
Per comprendere i recenti aumenti del dollaro e le ragioni dietro di essi, è necessario osservare le dinamiche economiche globali.
La situazione economica globale è attualmente caratterizzata da una profonda divisione.
Mentre gli Stati Uniti continuano a sfidare le previsioni pessimistiche e la crescita in Cina ed Europa vacilla, il dollaro ha ripreso forza, aumentando notevolmente rispetto alle principali valute negli ultimi due mesi.
Alla fine del 2022, la maggior parte degli economisti prevedeva che la Federal Reserve avrebbe agito per prevenire una possibile recessione riducendo i tassi di interesse.
Tuttavia, al momento attuale non sembra esserci alcuna minaccia di recessione per l'economia.
L'ultima stima del PIL degli Stati Uniti mostra che l'economia è in condizioni eccellenti.
L'economia americana si è rivitalizzata nel terzo trimestre del 2023, registrando una crescita annuale del 4,9%.
Questo rappresenta il tasso di crescita più alto dal quarto trimestre del 2021 e supera le previsioni di mercato che erano sul 4,3%.
Un dollaro forte non è una buona notizia per gli Stati Uniti, poiché un aumento della sua valutazione potrebbe ridurre i profitti ottenuti all'estero.
Aziende come Apple (NASDAQ:AAPL) e Walt Disney Co. hanno già risentito di questo trend in Europa e in Asia, con la previsione di una diminuzione dei visitatori dei parchi a tema provenienti dall'estero.
Molte stime indicano che anche un aumento del 8-10% del dollaro può causare una media di calo dell'1% nei profitti delle aziende statunitensi.
Infine, prevedo un dollaro forte per questo trimestre e per il primo trimestre del 2024, il che sta influenzando le mie scelte di portafoglio.
Data la mia analisi di mercato, ho scelto di evitare gli indici americani come il Nasdaq e invece concentrarmi sull'indice giapponese Nikkei.
La valuta debole del Giappone lo rende favorevole alle mie previsioni.
Anche il cambio Euro/dollaro potrebbe essere a rischio di un retest del livello di 1.00.
Nel mio portafoglio, ho ancora investimenti in Bitcoin e azioni di mining di Bitcoin, ma prevedo una possibile debolezza a breve termine con la stagionalità negativa per questa criptovaluta.
Tuttavia, le notizie su un ETF che consentirebbe agli investitori di partecipare al mercato del Bitcoin senza possederlo direttamente potrebbero sostenere temporaneamente i prezzi.
Gli investitori NON prevedono una recessione globaleBuongiorno a tutti. L’obiettivo dell’analisi è quello di presentare un grafico, specificamente un indice di forza, per dimostrare che, al momento, gli investitori non prevedono una recessione all’orizzonte. Questa analisi è un’estensione dell’ultima condivisa, che potete trovare al link:
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Buona lettura a tutti e, in caso di domande, non esitate a lasciare un commento.
1. LA DIFFERENZA TRA OBBLIGAZIONI STATUNITENSI E DEI MERCATI EMERGENTI
Nell’ultimo paragrafo dell’analisi precedente, abbiamo esaminato le differenze tra le obbligazioni governative statunitensi, rappresentate dall’ETF di iShares con ticker “IEF”, e quelle dei mercati emergenti, rappresentate dall’ETF di Vanguard con ticker “VWOB”. La principale differenza tra questi due ETF risiede nella qualità del credito: tutte le obbligazioni nell’ETF IEF hanno un rating AA (doppia A), mentre il 44,9% delle obbligazioni nell’ETF VWOB ha un rating speculativo, inferiore alla BBB (tripla B).
I titoli a basso rischio vengono generalmente acquistati in periodi economici sfavorevoli (fasi di “risk off”), poiché offrono una protezione del capitale degli investitori. Non a caso, i titoli del tesoro americano sono considerati beni rifugio. Al contrario, i titoli ad alto rischio vengono acquistati in periodi economici favorevoli (fasi di “risk on”), poiché offrono rendimenti più elevati.
Questo concetto è illustrato nelle due grafiche seguenti, che mostrano la correlazione tra i due ETF e l’indice PMI composito globale (che include i settori manifatturiero e dei servizi). Questo dato macroeconomico è in grado di riflettere la forza dell’economia mondiale.
Le obbligazioni governative dei mercati emergenti tendono ad apprezzarsi in contesti economici favorevoli, di risk on. Grafico mensile
Le obbligazioni governative statunitensi tendono ad apprezzarsi in contesti economici non favorevoli, di risk off. Grafico mensile
2. I LIMITI DEL DATO MACROECOMICO E LA POTENZIALITA’ DELL’INDICE VWOB/IEF
Sebbene i dati macroeconomici siano affidabili, presentano un limite: vengono comunicati solo mensilmente. È noto che, nel breve termine, i mercati possono cambiare rapidamente le loro previsioni per i mesi successivi. Prendiamo ad esempio le numerose tematiche che si sono susseguite negli ultimi due anni negli Stati Uniti: un mese il mercato saliva prezzando una FED meno aggressiva, mentre il mese successivo prezzando un soft landing; il mese successivo scendeva scontando una recessione e la settimana successiva perché prevedeva che i tassi di interesse sarebbero rimasti alti per un periodo più lungo.
Il limite di un dato macroeconomico risiede proprio in questo: non è in grado di catturare tempestivamente il sentiment del mercato. Un altro aspetto da considerare è che l’indice PMI riflette il sentiment dei direttori degli acquisti.
Pertanto, c’è la necessità di costruire un indice di sentiment che possa catturare tempestivamente le emozioni degli investitori. Questo indice è rappresentato dal rapporto VWOB/IEF, che descriveremo ora.
Questo indice si basa sulle operazioni di acquisto e vendita delle obbligazioni dei due ETF, riflettendo così le aspettative del mercato. In particolare:
• Se VWOB sovraperforma IEF, l’indice di forza sale, indicando che il mercato prevede condizioni economiche positive
• Al contrario, se IEF sovraperforma VWOB, il mercato si rifugia in obbligazioni più sicure rispetto a quelle rischiose, poiché prevede condizioni economiche negative
La validità di questo indice di sentiment è confermata dalla correlazione positiva che si può osservare nel grafico seguente, che lo confronta con l’indice PMI composito globale.ù
La correlazione positiva tra l’indice di sentiment VWOB/IEF e il PMI composito globale. Grafico mensile
Un’ulteriore validazione della sua efficacia è la correlazione positiva che mostra con un altro indice ampiamente utilizzato dagli operatori per valutare la salute dell’economia globale: il rapporto rame/oro.
La correlazione positiva tra l’indice di sentiment VWOB/IEF e copper/gold ratio. Grafico settimanale
3. GLI INVESTITORI NON PREVEDONO UNA RECESSIONE GLOBALE
Osserviamo nella grafica successiva l’indice VWOB/IEF:
Analisi tecnica VWOB/IEF. Grafico giornaliero
Dopo il crollo dei mercati nel 2020, gli investitori hanno anticipato una ripresa economica seguita da un’espansione. Tuttavia, a partire dal picco del 25 giugno 2021, la situazione è cambiata: le obbligazioni più sicure hanno iniziato a superare quelle ad alto rischio, segnalando le aspettative del mercato di un rallentamento economico che, in effetti, si è verificato. Il 14 luglio 2022 c’è stato un nuovo cambio di scenario, con l’indice di sentiment che è diventato rialzista, indicando aspettative di crescita economica.
E cosa prevedono i mercati oggi? Lo scopriremo nella prossima grafica.
VWOB/IEF è rialzista: gli investitori non intravedono una recessione all’orizzonte. Grafico giornaliero
L’indice ha mostrato un trend rialzista dal 14 maggio 2023, nonostante abbia raggiunto un picco relativo il 31 luglio prima di ritracciare. Questo ritracciamento ha trovato un minimo tra i livelli di Fibonacci 0.38 e 0.618; da quel minimo, raggiunto il 9 ottobre 2023, l’indice è rimbalzato al rialzo.
Possiamo quindi affermare che, al momento, gli investitori non prevedono una recessione globale all’orizzonte. Questa aspettativa potrebbe cambiare se l’indice dovesse rompere al ribasso il minimo precedente e, successivamente, il livello 0.618; se invece dovesse tornare ai valori del 31 luglio e superarli al rialzo, avremmo una ulteriore conferma della propensione al rischio degli investitori.
E voi, cosa ne pensate? Avete un’opinione diversa? Fatemelo sapere nei commenti.
Se desiderate che implementi questo indice di sentiment in un’ottica di investimento, non esitate a contattarmi.
A presto!