NVDA a 4T e la Fragilità dei Mercati USA: Cosa Aspettarsi?Buona domenica a tutti i trader, in questa videoanalisi, diamo un'occhiata alla nostra watchlist degli stock americani, con un focus speciale su NVDA, che ha superato i 4 trilioni di dollari, dimostrando una forza notevole.
Come ho già menzionato nell'analisi degli indici americani, ci troviamo ancora in un mercato ampiamente comprato. Tuttavia, il mercato ha bisogno di respirare; è un processo fisiologico, non può salire all'infinito. Anche perché, a livello stagionale, agosto è storicamente un mese di vendite. Per le prossime settimane, quindi, potremmo aspettarci dei ritracciamenti sui possibili livelli di supporto che abbiamo identificato.
In particolare, la candela di venerdì di NVDA è stata respinta per oltre il 50%, con un aumento dei volumi. Questo potrebbe essere un primo segnale dell'inizio di un ritracciamento.
Ottime performance anche per AAPL, MSFT, AMD, AMZN, PLTR, GOOGL, che sembrano voler recuperare terreno e puntano alle loro resistenze per una possibile rottura. Anche BRK.B, INTC e TSLA si trovano in aree interessanti per potenziali setup. Infine, NFLX ha finalmente iniziato il suo sano ritracciamento, e vedremo se ci offrirà un'opportunità di ingresso.
In sintesi, i mercati americani mostrano un desiderio di essere comprati, ma con molta cautela. Sembra esserci una prevalenza di day trader rispetto agli investitori a lungo termine, come si evince dai volumi e dai movimenti incerti.
Un grande saluto e un abbraccio.
Grazie Ciao Mauro.
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
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Il Mercato è in Bilico tra Prudenza e InerziaBuona domenica a tutti i trader! In questa videoanalisi, esamineremo gli indici americani per capire cosa possiamo aspettarci la prossima settimana.
Analisi Mercati Americani: Tra Massimi Storici e Incertezza
Gli indici americani hanno raggiunto i massimi storici, e ora sembra esserci un'atmosfera di incertezza generale. Nessuno sembra avere il coraggio di vendere o di comprare in modo deciso; le operazioni sono molto timide. Nonostante ciò, con volumi poco esplosivi, il mercato continua a salire lentamente.
Questa situazione indica un momento di grande fragilità. Se dovessero essere rotti livelli chiave, un eventuale ritracciamento potrebbe rivelarsi profondo. Se invece ciò non dovesse accadere, potremmo assistere a un movimento laterale per diverso tempo.
Il VIX, l'indice della volatilità che ci indica il sentiment di paura del mercato, continua a mantenersi su livelli bassi, ma le sue candele sono anch'esse timide. Questo spiega la percezione di indecisione sui mercati americani che, pur avendo toccato e superato i massimi, sembrano ora non sapere bene quale direzione prendere.
Con questo e tutto un abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Il Breakout del Silver e le Prossime Mosse di Oro e PetrolioBuona domenica a tutti i trader! In questa videoanalisi, esamineremo le materie prime che seguiamo abitualmente.
Analisi dei Mercati: Argento, Oro e Petrolio
Il Silver (argento) ha finalmente rotto il box superiore e si è portato sopra, raggiungendo i 38,9$. Questo è un movimento convincente, sostenuto da volumi che ne confermano la forza. Ora l'argento potrà costruire un nuovo livello di supporto a 37,3$.
L'oro, invece, continua a muoversi lateralmente nel box che va dai 3200$ ai 3400$. Tuttavia, potrebbe spostarsi nella zona alta per tentare una rottura del livello e l'accettazione dei 3400$.
Per quanto riguarda il petrolio, come avevamo già osservato nei video precedenti, dopo aver toccato il livello dei 64$ è ripartito. Si è portato all'interno del "buco volumetrico" fino ad arrivare all'area dei 68$, che rappresenta la nostra area target, dove troviamo il POC (Point of Control) giornaliero e la SMA200 (Simple Moving Average a 200 periodi).
Con questo è tutto. Un grande saluto e un abbraccio.
Grazie Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
BTC - I tori si preparano!!BTC - I tori si preparano!!
📈BTC ha mantenuto un andamento rialzista all'interno del cuneo ascendente piatto, indicato in blu, e attualmente sta ritestando il limite inferiore del cuneo.
Inoltre, la zona arancione presenta una forte domanda.
🏹 Pertanto, il cerchio blu evidenziato è un'area ideale per individuare configurazioni di acquisto, poiché rappresenta l'intersezione tra la domanda e la linea di tendenza blu inferiore, fungendo da supporto non orizzontale.
📚 Secondo il mio stile di trading:
Quando #BTC si avvicina alla zona del cerchio blu, cercherò configurazioni di inversione rialzista (come un pattern a doppio minimo, una rottura della linea di tendenza e così via...)
📚 Segui sempre il tuo piano di trading in termini di ingresso, gestione del rischio e gestione delle operazioni.
Buona fortuna!
#AN019: Le valute digitali (CBDC) cambieranno il Forex
Come il mondo delle valute digitali ufficiali (CBDC) sta già intervenendo nel Forex, aprendo nuove opportunità poco considerate altrove. Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo.
Da un lato, Shangai sta valutando le contromisure verso stablecoin e criptovalute, inclusi yuan-preggiati, mentre la Cina si avvicina a un ragionevole passaggio verso una sua versione “soft” di stablecoin, dopo anni di restrizioni sul crypto trading. Dall’altro, il Pakistan mette a regime un CBDC pilota, allineandosi ad una svolta epocale: ora è lui stesso a modellare il suo sistema monetario digitale, con impatti diretti su inflazione, riserve e cross valutari .
Queste iniziative non sono isolate. Si inseriscono in un fenomeno globale: oltre 130 banche centrali studiano o testano CBDC, con Europa, Cina e Medio Oriente in prima linea. L’ostilità americana (es. divieto di digital dollar) rischia di spingere altri a consolidare proprie valute digitali come scudo geopolitico e finanziario.
Nel Forex, queste novità possono generare contraccolpi già nel breve termine:
Cambio EUR/CNY o INR: CBDC retail + wholesale faciliteranno interscambi diretti, riducendo la dipendenza dal dollaro, e potenzialmente dando luogo a nuove correnti di flusso nei cross asiatici.
Riduzione costi e tempi transfrontalieri: sistemi come mBridge (Cina, Hong Kong, Thailandia, UAE, Arabia Saudita) permetteranno transazioni immediate e valute digitali incrociate, abbattendo il predominio SWIFT e favorendo una minore domanda USD nei pagamenti.
Nuovo paradigma nei tassi: i CBDC possono includere tassi d’interesse programmati, creando pressioni concorrenziali su swap e futures, e costringendo le banche centrali tradizionali a chiarire le loro strategie.
Valute rifugio digitali: se EUR o CNY diventano interoperabili a livello globale, potrebbero emergere nuove forme di rifugio valutario, con impatti su cross come EUR/USD, USD/CNY, INR/USD.
Conclusione operativa per trader Forex:
Presto entreremo in un territorio inesplorato: non si tratterà solo di valutare banche centrali e PMI, ma di capire se e quando i sistemi di pagamento digitali ufficiali avranno impatto reale sulle rotte valutarie.
Per chi vuole anticipare i flussi:
Monitorare i piloti dei CBDC in Asia e Medio Oriente.
Tenere d’occhio l’adozione retail nei paesi BRICS: nei prossimi trimestri, potremo assistere a flussi diretti da USD a CNY, INR, AED digitali.
Valutare possibili long su cross digital-friendly (es. USD/INR digital) e short su USD legati all’interesse nelle stablecoin.
Il Forex sta entrando nella sua nuova era digitale: la domanda è una sola: sei pronto a navigarla?
#AN018: Shock estivo, i dazi, i ritardi della Fed e dollaro
Negli ultimi giorni il mondo Forex ha vissuto una sequenza di eventi chiave che potrebbero ridefinire l’assetto valutario globale nei prossimi mesi. Il rischio sul dollaro è diventato strutturale, la minaccia di dazi torna a moltiplicarsi, e la combinazione tra incertezza geopolitica e politica monetaria crea un mix quanto mai rischioso per i tassi di cambio.
Partiamo dal verbale della Fed: Jerome Powell ha attribuito al rischio dazi il motivo principale per il rinvio di possibili tagli dei tassi. Le aspettative di mercato si stanno riallineando verso un ciclo rateo più lungo, alimentando un clima di incertezza globale. Parallelamente, Goldman Sachs avverte che il dollaro sta sempre più muovendosi come una valuta ‘rischiosa’, correlata ai mercati azionari, un comportamento da emergente più che da rifugio sicuro.
Sul fronte geopolitico, il presidente Trump ha rilanciato la guerra dei dazi: annunci di tariffe fino al 35% su Canada, fino al 20% su Europa e 50% su rame dal Brasile hanno fatto galoppare la volatilità nei futures e riportato il dollaro in rally breve . Ma è Deutsche Bank a lanciare l’allarme: il periodo estivo con scarsa liquidità e tensione commerciale in aumento rappresenta un potenziale detonatore per turbolenze valutarie prolungate.
Il Financial Times prefigura uno scenario in cui il dollaro perde terreno come valuta dominante, aprendo a un mondo valutario multipolare in cui euro, renminbi, oro e persino cripto possono guadagnare terreno
L'impatto sul Forex:
USD: la narrativa cambia: non più rifugio netto, ma asset correlato ai cicli politici e di rischio. La debolezza dell’indice DXY nel primo semestre 2025 (-10%) riflette questa transizione .
EUR/USD: potenzialmente favorito se il dollaro prosegue nel suo consolidamento. Tuttavia, i nuovi dazi e l’incertezza USA–EU potrebbero fornire supporto temporaneo al biglietto verde.
USD/JPY e USD/CHF: questi cross saranno soggetti a maggiore volatilità, con il prossimo catalizzatore nei verbali Fed e le cadenze sui dazi. Le valute rifugio si rafforzano nelle fasi di incertezza.
CAD, AUD, NZD: penalizzati da dazi su Canada e Brasile e da dollaro debole. L’OPEC+ e le tensioni geopolitiche potrebbero spingere le materie prime, ma servono conferme dati.
Correlazione incrociata di una commodity: USD/CAD potrebbe rimbalzare se il petrolio perde slancio, mentre AUD/JPY è sensibile sia alla RBA che al maggiore rischio globale.
Conclusione:
Il quadro valutario attuale appare instabile e sensibile alle novità politiche e commerciali. La volatilità estiva potrebbe durare, e chi saprà leggere i segnali macro e istituzionali (Fed, dazi, geopolitica) avrà l’occasione per entrare con precisione. Fino ad emergere una direzione stabile, EUR/USD sembra il cross più interessante per catturare una potenziale correzione strutturale del dollaro.
BTC & ALTCOINS, 4 grafici a favore del bull runNelle rubriche di TradingView vi abbiamo regolarmente offerto un monitoraggio tecnico e fondamentale del trend rialzista fondamentale del prezzo del bitcoin. Questo è stato supportato dalla sua correlazione positiva con il mercato azionario (nuovi massimi storici per l'S&P 500 e nuovi massimi storici per l'indice MSCI World per il mercato azionario globale), dalla sua correlazione negativa con l'andamento del dollaro USA (DXY) e dei tassi di interesse di mercato, e infine dalla sua correlazione positiva con l'andamento della liquidità M2 globale. A proposito della liquidità M2 globale e del BTC, vi invito a rileggere l'analisi sottostante cliccando sul grafico.
Quattro grafici attualmente favoriscono la continuazione del trend rialzista del prezzo del bitcoin, così come delle altcoin, se e solo se verranno forniti segnali favorevoli di forza relativa.
1) Risoluzione rialzista di un modello a bandiera rialzista sul prezzo giornaliero del BTC
Il grafico sottostante mostra il modello a candela giapponese giornaliero del prezzo del bitcoin. Il mercato è tecnicamente uscito da una configurazione a bandiera rialzista, un modello tecnico che si può trovare nell'elenco delle formazioni di continuazione rialzista. L'obiettivo tecnico di questo schema è 125/130K dollari, e la soglia per invalidare il rialzo è sotto il supporto a 105K dollari.
2) La ripetizione dei cicli su base calendario a partire dall'ultimo anno della corsa al rialzo
Il ciclo rialzista del Bitcoin legato al dimezzamento della primavera 2024 termina alla fine del 2025. Quando si confrontano i cicli, è interessante notare che a partire dalla fine di luglio si verifica una confluenza tecnica rialzista dei tre cicli precedenti per il loro quarto e ultimo anno di ciclo (il Bitcoin segue un ciclo di 4 anni, strutturato intorno al dimezzamento quadriennale). Se il ciclo attuale è in linea con la media dei cicli passati, il prezzo del bitcoin potrebbe raggiungere i 150.000 dollari entro la fine del 2025.
3) Il grafico del dominio del bitcoin convalida una divergenza ribassista nei dati settimanali
Si tratta di un segnale a lungo atteso dalla comunità degli investitori in criptovalute, ovvero il giorno in cui il dominio del bitcoin si ritirerà per lasciare spazio a un migliore comportamento relativo delle altcoin. Si tratta di un fenomeno noto come “stagione delle altcoin”, che entrerà in scena se, e solo se, la dominanza del BTC darà un segnale di inversione al ribasso. Ecco perché dobbiamo tenere d'occhio questa potenziale divergenza ribassista sulla dominanza del BTC.
4) ALTCOINS: esiste una potenziale divergenza rialzista sul rapporto tra altcoins (rappresentato dall'indice TOTAL3) e BTC
Ma è il rapporto altcoins/bitcoin il miglior barometro per vedere l'arrivo di una potenziale stagione altcoin. Questo rapporto è rappresentato dal rapporto TOTAL3/BTC e si sta formando una potenziale divergenza rialzista. Se questo rapporto dovesse confermarsi rompendo la resistenza tecnica, segnalerebbe l'inizio della stagione degli altcoin.
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#AN017: I livelli sporchi nel Forex e come pensano le banche
Nel mondo del Forex, molti trader retail sono abituati a cercare precisione chirurgica nei livelli tecnici. Linee nette, supporti millimetrici, resistenze geometriche. Ma la verità è che il mercato non si muove in modo così ordinato.
Sono il Trader Forex Andrea Russo e ringrazio anticipatamente il mio Broker Partner Ufficiale per averci supportato nella realizzazione di questo articolo.
Le istituzioni – banche, fondi macro, hedge fund – non operano per confermare i pattern da manuale. Lavorano invece per manipolare, accumulare e distribuire posizioni nella maniera più efficiente possibile. E spesso, lo fanno proprio nei cosiddetti “livelli sporchi”.
Ma cosa sono questi livelli sporchi?
Si tratta di zone di prezzo, non singole linee. Sono aree dove molti trader piazzano stop loss, ordini pendenti, o breakout entry, e che diventano un bersaglio ideale per i player istituzionali. Il concetto di livello sporco nasce dal fatto che il prezzo non rispetta il livello "perfetto", ma lo rompe leggermente per poi tornare indietro: un falso breakout, una trappola, una caccia agli stop.
Le banche conoscono molto bene il comportamento dei trader retail. Hanno accesso a flussi informativi molto superiori: dati aggregati di posizionamento, open interest sulle opzioni, livelli chiave monitorati da algoritmi. Quando vedono concentrazioni di ordini intorno a una zona, progettano veri e propri trigger di liquidità. Spingono il prezzo appena oltre il livello chiave per “ripulire” il mercato, generare panico o euforia, e poi iniziare la loro reale operazione.
Come si individuano questi livelli?
Un trader che vuole operare come fanno le istituzioni deve smettere di disegnare linee nette e iniziare a ragionare per fasce operative. Un livello sporco è, in media, una zona larga dai 10 ai 15 pip, attorno a un livello psicologico, un massimo/minimo precedente o un'area di breakout. Ma non basta la struttura tecnica. Serve osservare:
La densità volumetrica (profilo volume o visibilità su book)
Il sentiment retail aggregato (per capire dove sono piazzati gli stop)
I livelli opzionari chiave (soprattutto gamma e max pain)
L’open interest in crescita (come conferma di interesse istituzionale)
Quando un prezzo si avvicina a un livello sporco, non bisogna entrare. Bisogna attendere la manipolazione. Il prezzo spesso supera brevemente quella fascia, con una spike, e solo dopo torna nella direzione opposta. È lì che le banche entrano: quando il retail ha mollato le posizioni o è stato forzato a entrare troppo tardi. Il vero trader esperto entra dopo che il livello è stato “ripulito”, non prima.
Questo tipo di lettura ti porta a operare nel modo opposto rispetto alla massa. Ti spinge a pensare in anticipo: dove vogliono che tu entri… e dove entrano davvero loro. E solo quando inizi a riconoscere questi pattern invisibili, quando capisci che il mercato non è lineare ma progettato per ingannarti, inizi davvero a diventare un trader professionista.
Conclusione?
Il trading non è prevedere il prezzo, ma prevedere l’intenzione di chi muove realmente il mercato. I livelli sporchi sono la chiave. Chi sa leggere la manipolazione può entrare con vantaggio, prima della vera accelerazione. E da quel momento, non tornerà più indietro.
SAIPEM istituzionali tentano il SELLSAIPEM
Saipem (SPM.MI), quotata a Milano, si conferma un attore chiave nei servizi per il settore oil & gas. Recentemente, la società ha siglato un contratto da 155 milioni di euro con Enilive (Eni) per l’espansione della bioraffineria di Gela, rafforzando il focus sulla transizione energetica. Inoltre, Norges Bank ha acquisito una partecipazione del 3,47% nel capitale, segnalando fiducia degli investitori istituzionali.
Dal grafico e dal confronto con le Posizioni Nette Corte pubblicate dalla Consob si evidenzia una fase in cui gli istituzionali tendono ad andare Short. Vorranno di nuovo affondare il titolo?
Chart di Capital.com
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Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
AMPLIFON accanimento short da parte degli istituzionaliAMPLIFON: pubblico la tabella delle posizioni short degli istutuzionali (pubblicata e aggiornata da consob italiana ogni giorno) in cui si evidenzia una fase di accanimento al ribasso da parte di alcuni istituzionali sul titolo. Stanno scommettendo sul ritorno al ribasso dei prezzi.
Non sempre hanno ragione ma ciò che mi ha incuriosito è la pressione che stanno mettendo sul titolo a distanza di pochi giorni... come notate dalla tabella che ho incollato.
In caso di ribasso penso che potrebbero far scivolare il prezzo tra 17-18 euro.
In caso di errore, l'uscita degli istituzionali (in perdita) potrebbe portare il titolo al recupero della resistenza in area 23.
E' un caso didattico da seguire che può farci imparare tante cose.
Chart di Capital.com
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Dollaro USA: Trump ce l'ha fatta!Dall'inizio del 2025, il dollaro USA è diventato la valuta principale più debole sul mercato Forex, con un calo di oltre l'11% rispetto a un paniere di valute principali. Se estendiamo il periodo di riferimento per includere il ritorno di Donald Trump alla presidenza, la caduta raggiunge addirittura il 12%. Questa spettacolare caduta non è un caso, ma il frutto di una strategia deliberatamente attuata dall'amministrazione Trump. L'obiettivo dichiarato è chiaro: ripristinare la competitività commerciale delle aziende americane, rilanciare le esportazioni e restituire un vantaggio di prezzo ai prodotti made in USA. Da questo punto di vista, il calo del dollaro USA sul mercato valutario ha raggiunto il suo scopo. Possiamo ora prevedere un punto di minimo per il dollaro USA sul FX?
1) Con il dollaro USA, la battaglia per la competitività valutaria è stata vinta per le aziende statunitensi, e questo dovrebbe avere un impatto favorevole sui risultati del secondo trimestre delle società dell'S&P 500 pubblicati a luglio
. Il calo del dollaro si traduce direttamente in un ambiente molto più favorevole per i gruppi esportatori, in particolare quelli che generano la maggior parte delle loro vendite in Europa o in Asia. La conversione delle valute estere in dollari aumenta automaticamente i ricavi e i margini. Per molte multinazionali, questo fattore contribuirà probabilmente a generare forti utili nel secondo trimestre, il cui periodo di riferimento si svolgerà quest'estate. Al di là dell'impatto immediato sui conti delle imprese, il deprezzamento del biglietto verde favorisce anche una tendenza più strutturale alla reindustrializzazione e al sostegno della produzione interna. Gli effetti di questa tendenza sono già visibili in alcuni segmenti manifatturieri, che stanno recuperando quote di mercato a livello internazionale. Tuttavia, questo scenario non è privo di aspetti negativi: un dollaro debole rende più costose le importazioni, in particolare di materie prime, e pesa sulle aziende che dipendono da fattori produttivi esteri. Nel complesso, però, la politica di cambio attuata da gennaio rappresenta una scommessa riuscita di Donald Trump per rilanciare la competitività degli Stati Uniti.
2) Analisi tecnica: possiamo prevedere un punto di minimo per il dollaro USA?
La domanda cruciale oggi è se il dollaro USA possa scendere ancora o se si stia delineando un punto di minimo tecnico e fondamentale. Dal punto di vista dell'analisi tecnica, l'indice DXY, che misura il valore del dollaro rispetto a un paniere di valute ponderato per il 57% dall'euro e per il 13% dallo yen, rimane ancorato a una tendenza al ribasso. Alcuni degli obiettivi teorici suggeriti dall'analisi eliottista sono stati raggiunti, ma non tutti. Tuttavia, sui grafici mensili appaiono dei supporti di lungo periodo: una linea di tendenza rialzista, visibile in particolare sulla scala aritmetica, potrebbe svolgere un ruolo di stabilizzazione nel breve termine. Si noti che una potenziale divergenza rialzista è possibile anche sul timeframe settimanale. Ma non c'è ancora un modello di inversione rialzista per parlare di un punto di minimo importante, quindi non mettiamo il carro davanti ai buoi.
3) Scenari e sfide per il dollaro USA su FX
Al di là delle considerazioni tecniche, la persistente debolezza del dollaro USA rivela le tensioni tra politica commerciale e stabilità finanziaria. Da un lato, un dollaro sotto pressione è una leva potente per sostenere le esportazioni e consolidare la crescita statunitense in un contesto globale incerto. Dall'altro lato, un calo prolungato del biglietto verde alimenta le preoccupazioni sulla fiducia internazionale nelle attività denominate in dollari e rende le importazioni più costose, il che potrebbe riaccendere le pressioni inflazionistiche. Questo dilemma è al centro dei prossimi compromessi tra la Casa Bianca e la Federal Reserve.
Per gli investitori e le società esposte al forex, si prospettano diversi scenari possibili. Se l'agenda politica degli Stati Uniti porterà a un compromesso commerciale e se le pubblicazioni del secondo trimestre confermeranno la solidità dell'economia statunitense, è probabile che il dollaro trovi un pavimento tecnico intorno ai supporti individuati sul DXY. In questo scenario, una fase di stabilizzazione, o addirittura un moderato rimbalzo, potrebbe instaurarsi nella seconda metà dell'anno. Al contrario, se la politica di stimolo commerciale è accompagnata da un inasprimento delle relazioni con l'Europa e la Cina, o se la Fed è lenta a reagire, la tendenza al ribasso potrebbe prolungarsi.
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I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
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L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
Trump....Ancora!Oggi il Presidente Trump ha pubblicato su Truth Social le comunicazioni ufficiali (“tariff letters”) indirizzate a Giappone e Corea del Sud, annunciate per entrare in vigore dal 1° agosto.
Le lettere stabiliscono un dazio del 25 % su tutte le importazioni da entrambi i Paesi, richiamando l’obiettivo di riequilibrare deficit commerciali e pratiche considerate “non reciproche”.
L’amministrazione americana ha inoltre avvertito che qualsiasi risposta tariffaria asiatica verrà “aggiunta” al dazio di base del 25 %.
Queste misure rientrano in un pacchetto più ampio rivolto a 12–15 partner commerciali, con l’intento di incentivare nuove intese e negoziazioni prima del termine del 9 luglio.
L’annuncio ha già suscitato preoccupazioni sui mercati, soprattutto per la sua potenziale distorsione delle catene globali e delle alleanze economiche tradizionali.
Dopo l'annuncio Tesla perde oltre il 7%.
--Chart di capital.com--
#AN016: I mercati si preparano ai dazi, Reazione Forex
Questa settimana i mercati hanno assunto un tono cauto, con gli investitori che stanno digerendo i nuovi sviluppi sul commercio globale e sulle prospettive delle banche centrali. Un mix di minacce tariffarie statunitensi, una maggiore produzione di petrolio OPEC+ e un sentiment degli investitori della zona euro sorprendentemente forte sta plasmando i flussi valutari.
Sono il Trader Forex Andrea Russo e voglio ringraziare anticipatamente il nostro Broker Partner Ufficiale PEPPERSTONE per l'aiuto nella realizzazione di questo articolo.
La fiducia degli investitori nella zona euro è salita a luglio raggiungendo il massimo triennale. Questo sentiment positivo riduce il margine di manovra della Banca Centrale Europea per un ulteriore taglio dei tassi, nonostante l'inflazione rimanga sotto controllo.
Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti Trump ha ordinato lettere che minacciavano dazi fino al 70% per le nazioni che non avrebbero concluso accordi commerciali entro il 1° agosto, creando nuova incertezza negli ambienti diplomatici e commerciali.
I mercati asiatici e le valute dei BRICS hanno già mostrato segni di debolezza, mentre i future statunitensi si sono indeboliti a causa della minaccia.
Anche i mercati petroliferi hanno reagito bruscamente all'annuncio dell'OPEC+ di un aumento della produzione superiore alle aspettative, di circa 550.000 barili al giorno a partire da agosto, che ha spinto il Brent sotto i 68 dollari e il greggio statunitense sotto i 66 dollari.
Sul fronte dell'inflazione europea, la BCE sta optando per rinviare ulteriori tagli dei tassi. Il ministro dell'Estone Madis Müller ha confermato che la BCE può permettersi di sospendere l'allentamento della politica monetaria, data l'inflazione stabile e la solida crescita.
reuters.com
Impatto sul Forex – Cosa dovrebbero monitorare i trader
La combinazione di un forte sentiment nell'eurozona e di imminenti tensioni commerciali sta determinando significative dinamiche valutarie questa settimana:
EUR/USD: L'euro ha margini di ulteriore rafforzamento. L'ottimismo del sentiment e una pausa dalla BCE rafforzano la propensione rialzista, ma le incertezze sui dazi potrebbero innescare una domanda di USD come bene rifugio.
Coppie USD/JPY e CHF: Il dollaro potrebbe trovare supporto in un contesto di avversione al rischio globale, spingendo al rialzo JPY e CHF.
Valute legate alle materie prime (CAD, AUD, NOK): Sottoposte a una doppia pressione: una maggiore offerta di petrolio e l'aumento dei rischi commerciali potrebbero gravare sui cambi legati al greggio.
Valute dei mercati emergenti: Le valute dei BRICS potrebbero rimanere sotto pressione a causa delle minacce di dazi aggiuntivi da parte degli Stati Uniti; la rupia indiana e altre valute potrebbero subire un ulteriore deprezzamento.
Bande di Bollinger: come fermarsi in base ai mercatiBande di Bollinger: come fermarsi in base ai mercati
Le Bande di Bollinger sono un indicatore di analisi tecnica ampiamente utilizzato nel trading per valutare la volatilità degli asset finanziari e prevedere l'andamento dei prezzi. Sviluppate da John Bollinger negli anni '80, consistono in tre linee sovrapposte al grafico dei prezzi:
La banda centrale: una media mobile semplice, solitamente calcolata su 20 periodi.
La banda superiore: la media mobile a cui vengono aggiunte due deviazioni standard.
La banda inferiore: la media mobile a cui vengono sottratte due deviazioni standard.
Queste bande formano un canale dinamico attorno al prezzo, allargandosi durante i periodi di elevata volatilità e restringendosi durante i periodi di calma. Se un prezzo tocca o attraversa una banda, a seconda del contesto di mercato, può segnalare una situazione di ipercomprato o ipervenduto, oppure una possibile inversione o continuazione del trend.
A cosa servono le Bande di Bollinger? Misurano la volatilità: maggiore è la distanza tra le bande, maggiore è la volatilità.
Identificazione di zone di supporto e resistenza dinamiche.
Rilevamento di eccessi di mercato: un prezzo che tocca la banda superiore o inferiore può indicare un eccesso temporaneo.
Anticipazione di inversioni o consolidamenti: un restringimento delle bande spesso segnala un imminente aumento della volatilità.
Perché il timeframe a 2 ore è così ampiamente utilizzato e rilevante?
Il timeframe a 2 ore (H2) è particolarmente apprezzato da molti trader per diversi motivi:
Perfetto equilibrio tra rumore e rilevanza: il timeframe H2 offre un compromesso tra timeframe molto brevi (spesso troppo rumorosi, che generano molti falsi segnali) e timeframe lunghi (più lenti a reagire). Questo consente di catturare movimenti significativi senza essere sopraffatti da piccole fluttuazioni.
Adatto per lo swing trading e il trading intraday: questo timeframe consente di mantenere una posizione per diverse ore o giorni mantenendo una buona reattività per sfruttare i trend intermedi.
Interpretazione più chiara dei pattern grafici: i pattern tecnici (triangoli, doppi massimi, onde di Wolfe, ecc.) sono spesso più chiari e affidabili sul timeframe H2 rispetto ai timeframe più brevi, facilitando il processo decisionale.
Meno stress, migliore gestione del tempo: sul timeframe H2, il monitoraggio costante dello schermo non è necessario. Un monitoraggio ogni due ore è sufficiente, ideale per i trader attivi che non vogliono dipendere dal mercato.
Rilevanza statistica: numerosi backtest dimostrano che i segnali tecnici (come quelli delle Bande di Bollinger) sono più robusti e meno soggetti a falsi segnali su questo timeframe intermedio.
In sintesi, il timeframe di 2 ore è spesso considerato "eccezionale" perché combina la precisione del trading intraday con l'affidabilità dello swing trading, fornendo segnali superiori per la maggior parte delle strategie tecniche, in particolare quelle che utilizzano le Bande di Bollinger.
In sintesi: le Bande di Bollinger misurano la volatilità e aiutano a identificare aree di ipercomprato/ipervenduto o potenziali inversioni di tendenza.
L'intervallo di tempo di 2 ore è molto apprezzato perché filtra il rumore di mercato pur rimanendo sufficientemente reattivo, il che lo rende particolarmente utile per l'analisi tecnica e il processo decisionale di trading.
XAUUSD: Analisi di supporto e resistenza per la prossima settimaXAUUSD: Analisi di supporto e resistenza per la prossima settimana
Ecco la mia ultima analisi strutturale
e importanti supporti e resistenze per l'oro per la prossima settimana.
Resistenza 1: area 3356 - 3368
Resistenza 2: area 3391 - 3403
Resistenza 3: area 3443 - 3452
Resistenza 4: area 3493 - 3501
Supporto 1: area 3230 - 3274
Supporto 2: area 3120 - 3177
Considerate queste strutture per il trading in fase di pullback/breakout.
Settimana decisiva: dazi, petrolio e fuga dal dollaro
Salve sono il trader Forex Andrea Russo e oggi voglio parlarvi della settimana ricca di tensioni e opportunità nei mercati valutari globali. Le nuove minacce tariffarie dagli Stati Uniti, le mosse strategiche dell’OPEC+ e la crescente instabilità sul mercato dei titoli di stato britannici stanno scuotendo l’intero panorama Forex, con implicazioni dirette su USD, AUD, CAD, GBP e JPY. Ringrazio anticipatamente il Broker Partner Ufficiale PEPPERSTONE per il supporto nella realizzazione di questo articolo.
La notizia più esplosiva riguarda la possibile imposizione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti, con una scadenza fissata al 9 luglio. L’amministrazione americana, secondo fonti Reuters, è pronta ad attivare tariffe fino al 70% su alcune categorie di importazioni strategiche se non verranno siglati nuovi accordi bilaterali entro fine mese. Il mercato ha reagito con cautela, ma i segnali di rischio sistemico iniziano a filtrare: i future USA sono in calo, i capitali si spostano verso i beni rifugio, e il dollaro inizia a perdere terreno in modo strutturale.
Il calo del petrolio ha aggiunto ulteriore pressione. L’OPEC+ ha annunciato l’inizio di un aumento della produzione da agosto, con circa 550 mila barili al giorno in più rispetto alla soglia attuale. Questo ha colpito duramente il Brent e il WTI, che ora stazionano entrambi sotto i 68 dollari. Le valute fortemente correlate alle commodity, come CAD e NOK, stanno subendo una fase di indebolimento, soprattutto in assenza di una reazione monetaria da parte delle rispettive banche centrali.
Nel frattempo, il Regno Unito affronta un momento delicato. I rendimenti dei gilt decennali sono saliti al massimo da aprile, con un sell-off che ha costretto la Bank of England a rivedere il ritmo di dismissione dei propri asset. L’instabilità del debito britannico mette sotto pressione la sterlina, già provata da un’inflazione che fatica a rientrare e da un mercato immobiliare in stagnazione. La coppia GBP/USD resta estremamente volatile, mentre EUR/GBP si muove lateralmente in attesa di una direzionalità più netta.
Ma la protagonista della settimana è l’Australia. L’AUD ha messo a segno l’ottava settimana consecutiva di guadagni, sfruttando sia la debolezza del dollaro che le attese su un futuro taglio dei tassi più graduale da parte della RBA. Il cross AUD/USD ha rotto i massimi di novembre 2024 e punta ora ai livelli di 0.67-0.68. Lo stesso vale per NZD/USD, anch’esso in fase di consolidamento rialzista. Il dollaro americano ha invece registrato il peggior inizio d’anno dal 1973: una combinazione di incertezza politica, instabilità fiscale e calo della fiducia sta erodendo la domanda globale per l’USD, spingendo molti gestori a diversificare in valute emergenti o legate alle materie prime.
Infine, la Federal Reserve prende tempo. Powell ha dichiarato che l’andamento dei tassi sarà strettamente legato all’evoluzione delle tensioni commerciali. La Fed, quindi, appare più attendista rispetto a quanto previsto, rinviando un eventuale taglio al terzo trimestre. Questo lascia il dollaro esposto a pressioni ribassiste, in particolare se nel frattempo l’inflazione dovesse rallentare ulteriormente.
In sintesi, questa settimana offre scenari estremamente interessanti per i trader Forex. I flussi istituzionali sembrano privilegiare valute alternative al dollaro, mentre il sentiment resta fragile su GBP e CAD. AUD, NZD e JPY emergono come potenziali vincitori, almeno fino a nuovi sviluppi macro o rotture tecniche rilevanti.
La parola d’ordine è: selezione. Con la volatilità in aumento e il contesto geopolitico in rapida evoluzione, solo chi saprà leggere in anticipo i movimenti delle banche centrali e delle istituzioni potrà sfruttare appieno le occasioni offerte dai mercati.
FED: 5% di probabilità di un taglio dei tassi il 30 luglio1) Il mercato del lavoro statunitense rimane resiliente secondo l'ultimo rapporto NFP, una buona notizia per la situazione macroeconomica
La scorsa settimana il mercato del lavoro statunitense ha dimostrato la sua resilienza, rendendo improbabile un taglio dei tassi da parte della FED mercoledì 30 luglio: il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1% della forza lavoro, dopo diversi mesi di stabilità intorno al 4,2%. Questo calo della disoccupazione suggerisce che, nonostante la stretta monetaria iniziata due anni fa e le attuali incertezze macroeconomiche, l'economia statunitense continua a mostrare una certa resistenza nella sua capacità di creare posti di lavoro. Si tratta quindi di una buona notizia per la crescita economica, ma ritarda il prossimo taglio dei tassi da parte della Fed.
Cliccando sul link sottostante, è possibile rileggere la nostra analisi dello S&P 500 dopo l'aggiornamento di giovedì dell'ultimo rapporto NFP.
2) La probabilità di un taglio dei tassi il 30 luglio è stata ridotta quasi a zero, a meno che non ci siano grosse sorprese da qui ad allora su inflazione, occupazione o diplomazia commerciale
Finora, la maggior parte degli investitori si aspettava una decisione anticipata, il 30 luglio, in occasione della prossima riunione del Comitato di politica monetaria. Ma la comunicazione cauta dei funzionari della Fed ha ridimensionato queste aspettative. Jerome Powell e diversi governatori hanno ribadito di voler attendere prove “durature” di un ritorno dell'inflazione all'obiettivo del 2% prima di impegnarsi. Il calo del tasso di disoccupazione al 4,1% introduce una sfumatura: conferma che l'economia non si sta contraendo bruscamente, consentendo alla Fed di attendere ancora qualche settimana senza correre il rischio di rallentare la crescita più del necessario. Allo stesso tempo, gli ultimi indicatori di fiducia dei consumatori e i dati sull'attività manifatturiera suggeriscono un leggero rallentamento, più vicino a un atterraggio controllato che a un arresto.
Va notato che questa settimana, la scadenza di mercoledì 9 luglio per gli accordi commerciali fornirà maggiori informazioni sul futuro impatto delle tariffe sull'inflazione, modificando ulteriormente le aspettative di politica monetaria della FED. Al momento della stesura del presente documento, la probabilità di un cambio di rotta da parte della FED il 30 luglio è inferiore al 5%.
3) Ecco le date chiave che saranno decisive da qui alla decisione di politica monetaria della FED di mercoledì 30 luglio
Mercoledì 9 luglio: l'attuale scadenza per la diplomazia commerciale tra gli Stati Uniti e i suoi principali partner commerciali. Il livello finale delle tariffe sarà decisivo per le aspettative di inflazione degli Stati Uniti.
Martedì 15 luglio: inflazione CPI statunitense, l'ultimo dato importante sull'inflazione USA da aggiornare prima della decisione di politica monetaria della FED del 30 luglio.
Le richieste iniziali e in corso di disoccupazione settimanali negli Stati Uniti vengono pubblicate il giovedì di ogni settimana e avranno un impatto sulla probabilità che la FED agisca il 30 luglio, ma solo marginalmente.
Salvo eventi eccezionali, è quindi improbabile che la Fed riprenda a tagliare il tasso dei federal funds il 30 luglio.
I prossimi dati PCE e NFP sono previsti dopo la FED (31 luglio e 1° agosto) e avranno quindi un impatto sulla decisione di politica monetaria della FED del 17 settembre.
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Cambiamenti chiave negli USA con il "Big Beautiful Bill"Buona Domenica a tutti i trader, in questa videoanalisi andiamo ad analizzare la nostra watchlist dell'azionario americano, dove i protagonisti sono sicuramente NVDA con nuovi massimi ed interessanti AAPL e GOOGL che erano rimaste indietro, mentre Trump ha firmato la nuova legge e lunedì penso se ne vedranno delle belle, attenzione sicuramente sul VIX. La maxi-legge fiscale firmata da Donald Trump, denominata "Big Beautiful Bill", racchiuderebbe molte delle sue promesse elettorali.
Facciamo a step che cosa c'è in questa legge.
Politica Fiscale e Tasse:
Tagli fiscali permanenti: La legge renderebbe permanenti la maggior parte dei tagli fiscali introdotti dal Tax Cuts and Jobs Act del 2017. Questo significa che le aliquote fiscali ridotte per individui e aziende (ad esempio, l'aliquota sulle società al 21%) non sarebbero più soggette a scadenza, offrendo stabilità fiscale a lungo termine, soprattutto per le imprese e i redditi più alti.
Ricchezza per la classe media: Secondo Trump, la legge creerebbe "ricchezza per la classe media", suggerendo che i tagli fiscali dovrebbero tradursi in maggiori disponibilità economiche per le famiglie americane.
Spesa Pubblica e Sicurezza:
Aumento della spesa per la sicurezza dei confini: Ci sarebbero maggiori fondi destinati a iniziative e infrastrutture legate alla sicurezza dei confini, in linea con l'impegno di Trump per una politica migratoria più restrittiva. Questo potrebbe includere finanziamenti per la costruzione di barriere o l'aumento del personale di frontiera.
Aumento della spesa per la difesa: La legge prevedrebbe un incremento dei fondi per il settore della difesa, rafforzando la capacità militare degli Stati Uniti.
Spesa per la produzione energetica: Verrebbero allocati più fondi per sostenere e stimolare la produzione energetica interna, probabilmente con un focus sulle fonti fossili, in linea con la politica di "dominanza energetica" di Trump.
Programmi Sociali:
Tagli a Medicaid: Il programma federale-statale Medicaid, che fornisce assistenza sanitaria ai cittadini a basso reddito, subirebbe dei tagli. Questo potrebbe portare a una riduzione dei servizi o dell'accesso all'assistenza sanitaria per milioni di americani.
Tagli ai sussidi alimentari: Anche i sussidi alimentari (come il Supplemental Nutrition Assistance Program - SNAP) verrebbero ridotti, il che potrebbe avere un impatto significativo sulle famiglie a basso reddito che dipendono da questi aiuti per l'acquisto di generi alimentari.
In sintesi, la firma di questo "Big Beautiful Bill" segnerebbe un'ulteriore virata verso una politica economica orientata alla riduzione delle tasse a lungo termine e a un aumento della spesa in settori chiave come la difesa e la sicurezza dei confini, a discapito di importanti programmi di welfare sociale. Trump la vede come l'inizio di una nuova "età dell'oro" per l'America, con un focus sul rafforzamento interno e sulla prosperità economica della classe media.
Con questo e tutto vi auguro una buona Domenica, un abbraccio e grazie.
Ciao a tutti
Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.