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📈 Price Action GOLD
Gold continua la sua spinta rialzista.
Resto concentrato sul monitoraggio delle aree chiave H4 e daily precedentemente segnate, seguendo l'evoluzione del prezzo giorno per giorno per capire come si comporta nelle prossime sessioni.
Oggi sono attesi i dati IPP, mentre domani usciranno gli IPC, entrambi fondamentali per il sentiment del mercato e la direzionalità dell’oro.
Per questo motivo, attendo dalle 14:00 in poi prima di prendere eventuali decisioni operative, in modo da posizionarmi con maggiore consapevolezza e in linea con la reazione del mercato ai dati macro.
🎯 Fondamentale e News
Nel breve termine, l’attenzione è rivolta ai prossimi dati macro:
📍PPI - OGGI 10 settembre
📍CPI - DOMANI 11 settembre
Previsioni PPI (oggi):
La lettura dell'inflazione dei prezzi alla produzione (PPI) di agosto è attesa in calo a +3,3% YoY, in linea col mese precedente
Dati deludenti potrebbero indebolire ulteriormente il dollaro e aumentare la pressione rialzista su Gold.
Aspettative CPI (domani):
Il report dell'inflazione al consumo (IPC) è molto atteso; le aspettative di un CPI "sticky" (riferendosi a un'inflazione persistente) potrebbero frenare i rialzi dell’oro, mentre letture più soffici potrebbero proiettarlo verso nuovi massimi
🎯-come possiamo muoverci?
-Se PPI deludente → Dollaro debole, aumento della propensione al long su Gold.
-Se CPI domani sarà contenuto → Potrebbe rafforzare l'oro, sostenendo possibili nuovi breakout verso l’alto.
In caso contrario (inflazione più alta del previsto), potremmo assistere a una correzione, soprattutto se accompagnata da un rimbalzo del USD o dei rendimenti obbligazionari.
📌 Bias operativo:
Resto compratore su debolezza, in attesa di pullback significativi verso le zone chiave H4, mantenendo una view rialzista finché il canale resta intatto e non iniziano importanti segnali ribassisti su TF DAILY
🌴 Attualmente sono in vacanza fino al 12 settembre, ma continuerò a pubblicare visioni e aggiornamenti.
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CPI
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🪙 Oro (Gold)
Rally +25–26 % da inizio anno, grazie a inflazione alta, tensioni geopolitiche e banche centrali forti
📰 News rilevanti
Nuove tariffe in arrivo (Canada, Brasile, UE, ecc.) dal 1° agosto, con possibile impatto inflazionistico
Rincari leggeri già visibili: CPI a +2,7 % anno su anno
Cause possibili rallentamenti o recessione secondo JP Morgan, Budget Lab e altri
Powell vs Trump
Powell dice che i dazi hanno rallentato la Fed, posticipando taglio tassi che “arriveranno nell’anno”
Tensione sul possibile licenziamento, ma legale incerto, Powell ha protezioni costituzionali
Fed “non taglia” per ora: Waller spinge per il taglio, ma Powell resta cauto
Mercati & sentiment
Giudizi contrastanti su rischi sistemici: Rajan paragona l’economia USA a un “momento Wile E. Coyote”
BCE & Europa
Banche centrali (ECB e Fed) rimangono in stand-by: tassi invariati a causa dell’incertezza sul commercio
Monitorare DXY: recupero potrebbe inasprire pressione sull’oro.
- Attenzione a CPI (prossimo 15 agosto) e dichiarazioni di Powell/Waller
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Situazione della settimana
L’oro ha iniziato la settimana in rialzo, tornando verso l’area 3.385 $. Dopo i dati CPI più alti del previsto e le vendite al dettaglio deboli della scorsa settimana, l’oro era sceso, ma venerdì i compratori sono tornati forti. Questo grazie al calo dei rendimenti USA e alle tensioni politiche su dazi e Fed. Le borse continuano la salita lenta, mentre il dollaro resta sotto pressione. I mercati vedono segnali di rallentamento economico e iniziano a scommettere su possibili tagli dei tassi USA nel quarto trimestre.
📊 Dati USA e obbligazioni
-CPI di giugno: +0,4% headline, +0,3% core. Più alto del previsto → oro e borse giù subito dopo il dato.
-Vendite al dettaglio: Deboli su tutti i fronti. Settore core fermo. Aumentano i timori di rallentamento economico.
-Rendimenti 2 anni USA: Tornati al 3,86% dopo il rialzo post-CPI. Il mercato obbligazionario ora teme di più il rallentamento che l’inflazione.
-Fed: Scenario ancora morbido. Il mercato sconta 1 o 2 tagli dei tassi entro fine anno (~43 punti base di riduzione).
💬 Politica e geopolitica
-Dazi USA: Rinvio delle tariffe del 30% su UE e Messico al 1° agosto. L’incertezza però resta alta.
-Tensioni Trump–Powell: Rumors di pressioni di Trump per far dimettere Powell. Aumenta il rischio politico.
-Cina: I negoziati commerciali proseguono, ma lentamente. Pechino non sembra voler decidere nulla di importante prima delle elezioni USA di novembre.
Settimana calma a livello di dati, con focus sul giovedì, quando la BCE deciderà la direzione della politica monetaria europea. I mercati restano mossi da sentiment e notizie sui dazi, quindi resta concentrato su questi temi.
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EURUSD - analisi macroeconomica e finanziariaI rendimenti dei Treasury decennali statunitensi sono saliti intorno al 4,48% nella giornata di giovedì, in un contesto di attenuazione delle tensioni sui mercati, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha definito “altamente improbabile” l’ipotesi di rimuovere Jerome Powell dalla guida della Federal Reserve. La dichiarazione ha contribuito a rasserenare gli investitori, dopo che nella seduta precedente erano circolate indiscrezioni su un possibile licenziamento del presidente della Fed, ipotesi che aveva innescato un calo dei rendimenti per via dei timori di un’accelerazione nei tagli dei tassi d’interesse.
L’attenzione degli operatori si concentra ora sui dati relativi alle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, attesi nel corso della giornata, che potrebbero offrire ulteriori indicazioni sullo stato di salute dell’economia americana e sulle prossime mosse della banca centrale. Il tutto si inserisce in un quadro macroeconomico caratterizzato da segnali contrastanti: da un lato, un rallentamento dei prezzi alla produzione; dall’altro, un’accelerazione dell’inflazione al consumo.
Sul fronte commerciale, Trump ha dichiarato mercoledì che gli Stati Uniti manterranno probabilmente i dazi del 25% sulle importazioni dal Giappone, e ha lasciato intendere la possibilità di un nuovo accordo commerciale con l’India, dopo l’annuncio di un’intesa con l’Indonesia avvenuto il giorno precedente.
Nel frattempo, l’indice del dollaro statunitense è risalito a quota 98,7, recuperando terreno dopo una seduta volatile che si era chiusa in ribasso a causa delle preoccupazioni sull’indipendenza della Federal Reserve. Le tensioni si sono in parte dissipate dopo la smentita ufficiale da parte di Trump, che ha definito “altamente improbabile” un intervento diretto sulla leadership della banca centrale.
La produzione industriale statunitense ha registrato un incremento dello 0,3% nel mese di giugno, superando le attese del consenso, che indicavano un aumento più contenuto dello 0,1%. Il dato segna una ripresa dopo due mesi consecutivi di stagnazione, con variazioni nulle sia ad aprile che a maggio.
All’interno del comparto, la produzione manifatturiera – che rappresenta circa il 78% del totale – è cresciuta dello 0,1%, lievemente al di sopra delle previsioni di invarianza. Particolarmente significativa è stata la performance del settore delle utilities, in rialzo del 2,8%, trainata da un aumento del 3,5% nella produzione di energia elettrica, che ha più che compensato il calo del 2,6% nella produzione di gas naturale. Di contro, il settore minerario ha registrato una contrazione dello 0,3%.
Il tasso di utilizzo della capacità produttiva è salito al 77,6%, rimanendo tuttavia al di sotto della media di lungo periodo del 79,6% (riferita al periodo 1972–2024).
Nel complesso, nel secondo trimestre del 2025, la produzione industriale ha evidenziato una crescita annualizzata dell’1,1%, segnalando una moderata espansione dell’attività economica nel comparto secondario.
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono rimasti invariati nel mese di giugno, segnando una pausa dopo l’incremento dello 0,3% registrato a maggio (dato rivisto al rialzo), e risultando inferiori alle attese del mercato, che indicavano un aumento dello 0,2%.
La componente dei servizi ha evidenziato una flessione dello 0,1%, dopo il +0,4% del mese precedente, principalmente a causa di un marcato calo (-4,1%) dei prezzi dei servizi di alloggio per i viaggiatori. Ribassi si sono osservati anche nei segmenti della vendita al dettaglio di automobili e ricambi, nei servizi di deposito, nel trasporto aereo passeggeri e nel commercio all’ingrosso di alimenti e bevande alcoliche.
Al contrario, i prezzi dei beni sono aumentati dello 0,3%, il ritmo più sostenuto da febbraio, sostenuti in particolare da un incremento dello 0,8% nel comparto delle comunicazioni e delle attrezzature correlate. Rialzi si sono registrati anche nei prezzi di benzina, energia elettrica residenziale, pollame trasformato, carni e frutta a guscio.
Su base annua, l’inflazione alla produzione è rallentata al 2,3%, il livello più basso da settembre 2024, in calo rispetto al 2,7% di maggio (dato rivisto) e al di sotto delle previsioni del 2,5%. Anche l’indice core PPI è rimasto invariato su base mensile, deludendo le attese di un +0,2%, mentre il tasso core annuo è sceso al 2,6% dal 3,2%, anch’esso inferiore al consensus del 2,7%.
Per quanto riguarda l’inflazione al consumo (USA), nel mese di giugno 2025, ha registrato un incremento dello 0,3% su base mensile, segnando la variazione più marcata degli ultimi cinque mesi. Il dato si confronta con un aumento dello 0,1% rilevato a maggio ed è risultato in linea con le attese del consenso di mercato.
Il principale contributo all’accelerazione dell’inflazione è derivato dalla componente abitativa, che ha evidenziato un incremento dello 0,2%. Parallelamente, si è osservato un rialzo dell’1,0% nei prezzi dei carburanti e dello 0,3% nel comparto alimentare.
Al contrario, alcune componenti del paniere hanno mostrato dinamiche deflazionistiche: i prezzi dei veicoli usati sono diminuiti dello 0,7%, mentre quelli dei veicoli nuovi hanno registrato una flessione dello 0,3%.
Analisi tecnica
Grafico giornaliero (Daily Chart)
Il quadro tecnico rimane impostato al rialzo, nonostante l’attuale fase di ritracciamento, attribuibile all’alternanza di tensioni sul fronte commerciale – in particolare in materia di dazi – e agli attriti istituzionali tra il Presidente Trump e il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Tali dinamiche stanno contribuendo a un contesto di crescente incertezza in merito all’orientamento futuro della politica monetaria statunitense.
Tale incertezza si è riflessa in un aumento della volatilità, particolarmente evidente nella sessione di mercoledì, caratterizzata da ampie escursioni di prezzo. Nonostante ciò, il trend di fondo si conferma rialzista, con la price action che continua a gravitare attorno al supporto dinamico rappresentato dalla Kijun Sen dell’indicatore Ichimoku.
Particolare attenzione è rivolta alla chiusura della candela odierna: una chiusura al di sotto della Kijun Sen potrebbe aprire spazi per ulteriori correzioni, con primo target tecnico individuato in area 1,144, dove il prezzo potrebbe trovare supporto sulla media mobile esponenziale a 50 periodi (EMA 50), come già osservato nella candela del 13 maggio.
Attualmente, il mercato si trova in corrispondenza di una confluenza tecnica tra la Kijun Sen e il livello di ritracciamento di Fibonacci 0,618, calcolato sull’ultimo impulso rialzista compreso tra il 23 giugno e il 1° luglio. In tale contesto, i trader orientati al trend following potrebbero valutare l’opportunità di incrementare le proprie esposizioni rialziste in prossimità di tali livelli chiave.
Grafico settimanale (Weekly Chart)
Anche su scala settimanale, il quadro tecnico conferma una chiara impostazione rialzista. Il prezzo si mantiene ben al di sopra della Tenkan Sen, evidenziando una fase di espansione direzionale. Per i trader trend follower con un approccio più conservativo, risulta rilevante osservare come la Tenkan Sen abbia agito da supporto dinamico in più occasioni, in particolare sulle candele del 7 aprile e del 12 maggio, con reazioni tecniche quasi millimetriche.
Sarà pertanto interessante monitorare l’eventuale ripetizione di tale comportamento, che potrebbe offrire ulteriori segnali di conferma per strategie di accumulo in ottica rialzista.
CPI USA: Oggi si decide il futuro dell’oroho bisogno del tuo sostegno.
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Dopo 8 mesi consecutivi di disinflazione, il dato CPI USA di oggi è l’unico vero market mover per il gold.
Il metallo ha rotto la fase di discesa durata due mesi, spinto da un mix di retorica più soft della Fed e timori di inflazione legati ai dazi.
La salita si è però fermata sul massimo di maggio
Ora il mercato è davanti a un bivio chiaro:
-CPI freddo = oro in breakout, nuovi massimi
-CPI caldo = correzione verso la zona di breakout
📌 Playbook CPI
CPI superiore alle attese (inflazione in ripresa)
👉 Fed più aggressiva, tassi alti più a lungo
🟡 Oro in discesa
💵 USD in rialzo
📉 Indici in calo
CPI in linea alle attese
👉 Pausa della disinflazione, nessuna novità di rilievo
🟡 Oro laterale
💵 USD stabile
📈 Indici leggermente positivi o piatti
CPI inferiore alle attese (inflazione cala ancora)
👉 Possibili tagli tassi più vicini
🟡 Oro in in salita
💵 USD debole
📈 Indici in salita
oggi il CPI decide se questa gamba rialzista dell’oro è un vero trend o solo un altro falso segnale.
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Gold continua la sua discesa, continuo personalmente a valutare long esclusivamente su livelli discount chiave di questo range gigante che sta facendo,
update notizie e macro:
📌 Driver principali
-Calma geopolitica – cessate le tensioni tra Iran-Israele e clima più tranquillo tra USA e Cina
-Dollaro in leggero recupero – rally azionario riduce l’interesse per beni rifugio
-Attesa dati PCE USA – focus su inflazione core PCE, possibile trigger per nuove mosse Fed
-Incertezza Fed – posizione mista: mercati scontano tagli, alcuni membri restano “hawkish”
⚠️ Cosa monitorare
-Dati PCE USA
-Prossimi movimenti Fed
-Geopolitica Medio Oriente / Cina
-Tendenza Dollaro
rimango in attesa di questo livello dei 3290-3280 per osservare una rottura o un rifiuto del livello weekly , open mensile, lascerò correre fino a lunedi attendeno anche la chiusura mensile.
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GIORNATA DI PPI + SUSSIDI
Ieri:
📉 CPI Core +0.1% vs +0.3% atteso
→ Dxy giù a 98.58
→ Oro ha tenuto bene dopo un drop ribassista iniziale. dovuto (non per motivi fondamentali, ma per pulizia di posizioni e liquidità).
Trump ha solo accennato a un possibile accordo con la Cina, ma senza conferme ufficiali—da lì lo spike ribassista.
📌 Cosa muove il mercato ora??
• CPI debole + accordo USA-Cina = doppio catalizzatore
• Fed cut ora visto al 68%
• La Cina allenterebbe il blocco sulle
terre rare, gli USA sulle restrizioni visti-studenti
→ Clima da “risk-on”
+ dollaro debole = oro su
🔍 Focus oggi: PPI
È la variabile chiave.
Influisce sul PCE e può cambiare tutto.
📈 Se PPI caldo ( .....≥ 0.3% o core ≥ 0.4%)
→ Oro giù verso
→ USD su
→ Indici giù
🔁 Se PPI in linea (......= 0.2% e core 0.3%)
→ Oro stabile
→ USD piatto
→ Indici leggermente su
📉 Se PPI freddo (...... ≤ 0% o core ≤ 0.1%)
→ Oro su
→ USD giù
→ Indici su
👀 Occhio anche ai Jobless Claims:
Un dato sopra i 250k aumenterebbe la narrativa "slowdown" e rafforzerebbe oro e indici in caso di PPI freddo.
Tutto il resto è rumore.
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GIORNATA DI CPI!
XAU/USD mantiene il supporto chiave in attesa del CPI e dei colloqui USA-Cina
Punti chiave:
• Dato del giorno: il CPI di maggio esce alle 14:30
oro che fa fatica ad uscire da questa situazione, tutti in atttesa dei dati per capire i movimenti della fed settimana prossima.
attualmente rimango rialzista fino all'uscita dei dati, poi di conseguenza in base al valore mi posiziono.
durante i dati mi comporterò cosi:
📊 CPI 11 Giugno 2025
🟥 Inflazione (Alta)
(valori sopra le attese: inflazione base ≥ 0,4% / totale > 0,3%)
🔻 Oro scende
⬆️ Dollaro sale
🔻 Borse giù
🟨 Inflazione (In linea)
(valori come da attese: inflazione base 0,3% / totale 0,2%)
➖ Oro laterale flat
➖ Dollaro stabile
➖ ⬆️ Borse leggero rialzo
🟩 Inflazione (Bassa)
(valori sotto le attese: inflazione base ≤ 0,2% / totale ≤ 0,1%)
⬆️ Oro sale
🔻 Dollaro in calo
⬆️ Borse salgono
• Inflazione base = Core CPI → esclude energia e alimentari
• Inflazione totale = Headline CPI → include tutto
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💡punti chiave settimana + Analisi Gold 💡
-Oro: Settimana nervosa tra $3.290 e $3.400.
inizio forte dopo i dati ADP e ISM deboli, ma il movimento si è spento dopo il NFP di venerdì più solido.
Risultato: pochi cambiamenti, ma test tecnico dell’area di supporto intorno a 3.290 – 3.300.
-Domanda ufficiale: Le banche centrali hanno acquistato 244 tonnellate nel Q1, ma ad aprile gli acquisti si sono fermati (+11 t), riducendo un driver rialzista strutturale.
-Dollaro USA (DXY): È sceso ai minimi di tre anni (98,8) dopo i dati deboli, ma ha recuperato fino a circa 99,4 col NFP. Rimane comunque in calo di circa 0,5% su base settimanale.
-Indici USA: L’S&P 500 ha superato i 6.000 spinto dai tech, Dow stabile sopra 42.900. Il NFP ha rassicurato i mercati senza scaldarli troppo. C’è attesa per sviluppi nei negoziati USA–Cina.
-Eventi chiave in arrivo: CPI (mercoledì 11 giugno), FOMC (martedì 18 giugno) e il round di colloqui commerciali a Londra (oggi).
-I mercati hanno oscillato tra paura e speranza. Il report ADP (+37k) e l’ISM sotto i 50 hanno alimentato timori recessivi, spingendo oro in alto e il dollaro in basso. Venerdì, un NFP a +125k ha calmato gli animi: azioni su, dollaro leggermente in ripresa. Ma sotto la superficie si nota un leggero deflusso dagli asset USA e una pausa negli acquisti di oro da parte delle banche centrali. Segno che il mercato potrebbe rimanere in stallo fino a dopo i dati CPI e la riunione Fed.
-I mercati sono incastrati tra ottimismo da “soft landing” e timori di rallentamento. Il trend resta: long azioni, long oro, short dollaro, ma con stop stretti finché CPI e FOMC non chiariranno la direzione.
Sul grafico si vede chiaramente che l’oro è entrato in fase laterale, cosa già vista spesso in passato.
Ogni consolidamento, nel tempo, è seguito da un breakout deciso. In questo momento, il sentiment di mercato suggerisce una strategia “buy the dip”, sostenuta da:
-incertezza sui negoziati USA–Cina,
-trend di de-dollarizzazione,
-tensioni geopolitiche.
Il livello di $3.300 è il centro della fascia di consolidamento e rappresenta il supporto più solido, ottimo per chi vuole entrare a mercato sui ribassi.
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ieri abbiamo visto il primo rifiuto della fascia daily — ottimo segnale.
Sto monitorando alcuni livelli ma oggi abbiamo il dato CPI quindi fino all'uscita non farò nessun posizionamento
Contesto attuale:
* Progressi nei colloqui USA–Cina
* Fed ancora cauta
* Mercati in apertura positiva
• Borse in salita
• Treasury stabili
• Oro sotto pressione
• Dollaro stabile
• Sterlina in attesa del CPI USA
Oggi alle 14:30 esce il CPI USA (inflazione al consumo)
È un dato che muove sempre i mercati, in particolare l'oro.
🟡 Oro vs CPI – Come reagisce l’oro?
✅ Reazione costante:
L’oro si muove ogni volta che esce il CPI (negli ultimi 6 dati: movimenti da \$30 a \$70 in meno di un’ora).
📉 Reazione asimmetrica:
Se CPI > attese → Oro giù forte e veloce
Se CPI < attese → Oro su, ma più lentamente
➡️ Il mercato reagisce più alla paura di inflazione alta che alla gioia per inflazione bassa.
- Perché conta:
* Alta volatilità attesa
* impostare meglio il rischio
* Puoi costruire un piano basato sugli scenari più probabili
- Scenari post-CPI:
🟢 CPI MOLTO PIÙ BASSO DEL PREVISTO:
- Oro ⬆️ (più chance di tagli ai tassi)
- Dollaro ⬇️ (meno supporto dai rendimenti)
🔴 CPI MOLTO PIÙ ALTO DEL PREVISTO:
- Oro ⬇️ (meno probabile un taglio tassi)
- Dollaro ⬆️ (tassi alti più a lungo)
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CPI UKL'indice dei prezzi al consumo è aumentato del 3,7% nei 12 mesi fino a febbraio 2025, in calo rispetto al 3,9% nei 12 mesi fino a gennaio.
L'inflazione dei servizi è rimasta al 5% a febbraio, al di sopra del consenso, in gran parte a causa di un aumento dei prezzi dei servizi di ristorazione.
Come mostrato dal grafico la sterlina è la valuta più debole della giornata.
INFLAZIONE USASecondo i dati pubblicati ieri pomeriggio, il tasso di inflazione negli Stati Uniti sta rallentando come previsto:
L'inflazione core CPI statunitense è scesa al 3,1% a febbraio, la più bassa degli ultimi 4 anni.
L'IPC supercore è sceso al 3,9%, il più basso da ottobre 2023 (trainato dalle tariffe aeree).
La componente Headline è scesa al 2,8%.
Le volatilità sull'indice del dollaro sono rimaste all'interno della media, con il prezzo che rimane vicino ai minimi di novembre 2024.
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Buongiorno
🔥 Oro Molto Molto Caldo🔥
- Rischi geopolitici: Se la Cina risponde con misure più aggressive, l'oro potrebbe superare i $3.000 prima del previsto.
- Politica della Fed: Un atteggiamento restrittivo potrebbe innescare un pullback verso i $2.800
- Dati CPI in arrivo oggi 14.30: Un'inflazione superiore alle attese potrebbe accelerare il rally dell'oro
- COT Report (2 Feb 2025): Le posizioni nette long dei fondi speculativi sono aumentate del +8,7% su base settimanale.
Se dovesse raggiungere i livelli chiave segnati, potrei valutare un posizionamento.
State attenti, non forzate trade inutili.
C'è tempo,la pazienza è la base di ogni buon trader.
ci vediamo alle 14.30
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
NEWSLETTER#110: CPI UK Finalmente qualche buona notizia per il mercato obbligazionario UK.
L'inflazione britannica di dicembre, pubblicata questa mattina, ha rallentato più del previsto.
Il CPI dei servizi, su cui si concentra maggiormente la Banca d'Inghilterra, si è attestato al 4,4% contro il consenso del 4,8%.
Il CPI Core è rallentato dal 3,5% al 3,2% e quello headline dal 2,6% al 2,5%.
La sterlina sarebbe normalmente crollata sulla scia di un'inflazione debole, ma non sta mostrando nessuna direzionalità.
Questa è un'altra testimonianza che mostra il comportamento di GBP simile a quello di una valuta dei mercati emergenti, essendo più sensibile ai costi di finanziamento a lungo termine rispetto alle prospettive a breve termine della banca centrale.
Buon trading a tutti
IN ATTESA DELL'INFLAZIONE...I prezzi alla produzione USA a dicembre sono saliti al 3,3% su base annuale, dal 3% precedente.
Il rimbalzo è stato meno marcato rispetto le aspettative degli economisti.
Aumenta anche la fiducia delle piccole imprese USA.
"I proprietari di piccole imprese si sentono più sicuri e fiduciosi riguardo all'agenda economica della nuova amministrazione.
Le aspettative di crescita economica, minore inflazione e condizioni economiche positive sono aumentate in previsione di politiche e legislazioni pro-business nel nuovo anno"
Domani pomeriggio alle 14:30 verranno pubblicati i dati inflazionistici USA.
Gli economisti si aspettano un aumento della componente annuale al 2,9%, dal 2,7% precedente.
Domani oltre i dati USA verranno pubblicati, alle 08:00, anche i dati inflazionistici UK.
REPORT EIA:
"Questa edizione del nostro Short-Term Energy Outlook (STEO) è la prima a includere le previsioni per il 2026. Le ipotesi macroeconomiche sono un fattore chiave nelle previsioni.
La nostra previsione ipotizza che il PIL degli Stati Uniti crescerà del 2% sia nel 2025 che nel 2026.
Prevediamo pressioni al ribasso sui prezzi del petrolio per gran parte dei prossimi due anni, poiché prevediamo che la produzione globale di petrolio crescerà più della domanda globale di petrolio.
Dopo quasi due decenni di cambiamenti relativamente modesti, il consumo di elettricità è cresciuto del 2% negli Stati Uniti nel 2024 e prevediamo che continuerà a crescere a questo ritmo nel 2025 e nel 2026".
Buon trading tutti
Market mover daily: EUR/USD, giornata verde per l'euroL'euro re per un giorno, questo è quello che ha portato l'epifania sui cross Eur/Usd, tra dichiarazioni più morbide in tema di dazi narrate sulle righe del Washington Post e i dati macroeconomici europei, tra PMI dei servizi e Inflazione al rimbalzo in Germania.
Il calendario economico odierno ha dato lettura dei dati sul PMI in Europa e negli Stati Uniti, mostrando generalmente, tranne che per UK e USA, prospettive al rialzo.
Fronte Europa.
Fronte Europa
PMI servizi
Nell'area euro, il PMI servizi si è stampato a 49.6, leggermente sopra le stime di 49.5 e i dati precedenti di 48.3. Seppur ancora al di sotto al livello 50 (linea d'espansione), si è registrato un aumento delle vendite interne con le richieste estere che si sono andate a contrarre per il diciannovesimo mese consecutivo. Le aziende hanno mantenuto costante il tasso d'assunzione seppur lo stesso rimane tra i più deboli dell'ultimo periodo. Sul fronte prezzi c'è stato un aumento dei prezzi input con aumenti sui costi alla produzione per il terzo mese consecutivo raggiungendo i massimi degli ultimi sette mesi. Lievemente al rialzo l'ottimismo sulle prospettive ad un anno che si innalza dai minimi degli ultimi 14 mesi. In Germania e Italia il dato si è stampato rispettivamente al 51.2 e 50.7 mentre in Francia è rimasto in territorio di contrazione a 49.3, comunque tutti al rialzo rispetto le stime degli analisti.
CPI tedesco
Oltre alle letture del PMI è stato pubblicato il dato preliminare sull'inflazione al consumo in Germania, con una lettura al rialzo per il terzo mese consecutivo al 2.6%, superiore al dato relativo al mese di novembre del 2.2% e leggermente al di sopra delle stime al 2.4%. Come testimoniato anche dalle letture del PMI, i prezzi sono aumentati nel settore dei servizi con un +4.1% vs il 4%, l'alimentare con un +2% vs l'1.8% mentre i prezzi energetici sono continuati a scendere dell'1.7%, ma ad un tasso più basso rispetto al precedente -3.7%. Il dato core annuale si è stampato al 3.1% rispetto il 3% precedente.
Su base mensile il dato è aumentato dello 0.4% rispetto il -0.2% del mese precedente e stime dello 0.3%.
Fronte USA
Il PMI S&P Global US Services
Il dato è stato rivisto al ribasso a 56.8 punti rispetto le stime che lo davano a 58.5 ma superiore al dato precedente al 56.1. Il dato è stato il più alto registrato da marzo 2022, a testimoniare ulteriormente la resilienza economica del settore in questo periodo. Il dato ha visto, al suo interno, un entusiasmo rinnovato da parte dei clienti dopo le elezioni presidenziali che li ha portato ad elevare la domanda. Sono aumentate le nuove attività ad un ritmo più sostenuto, soprattutto verso l'estero ma sono stati registrati nuove commesse incompiute. Importante dato arriva anche per l'occupazione che per la prima volta dopo cinque mesi, torna ad aumentare seppur modestamente. La fiducia delle imprese ha raggiunto il massimo degli ultimi 18 mesi grazie alle grosse aspettative di politica più permissiva da parte del nuovo presidente.
Novità in tema di dazi
Il dollaro perde terreno dopo le dichiarazioni trapelate sul Washington Post dallo staff di Donald Trump in tema di dazi. Le indiscrezioni riguarderebbero un'alleggerimento dell'applicazione tariffaria riducendola nei settori più critici lasciando la situazione inalterata per il resto dei settori, questo sembrerebbe un primo declassamento delle minacce pre-elettorali su larga scala (come era già successo nel suo primo mandato). Per ora sono indiscrezioni, staremo a vedere.
A livello tecnico, come vedremo in maniera speculare sul grafico Eur/Usd, rimaniamo ancora nell'ottica fisiologica di ritracciamento del trend rialzista sul DXY. Infatti il prezzo, dopo essersi poggiato sul supporto dinamico (Trump Trade) ha subito rimbalzato verso l'alto.
Analisi tecnica intraday
Sul grafico H4 si può notare come il prezzo si sia poggiato sulla resistenza data dalla media mobile SMA a 100 periodi (linea gialla), entrato nella Kumo fino a sfiorare la Senkou Span B e poi abbia ripreso il percorso verso il basso. Guardando in una prospettiva più ampia, al netto dei dati macroeconomici che hanno aiutato la moneta comune, rimaniamo nell'ottica di una normalissima presa di profitti del sellers.
Sul grafico daily bellissima reazione sulla Kijun Sen, quasi chirurgica, zona di confluenza con il pivot point al livello 1.044. Rimaniamo, ovviamente in un trend ribassista con le medie mobile distanti dal prezzo e discendenti. Anche la kumo rimane al ribasso e distante dal prezzo con la Chikou Span, al di sotto del prezzo e priva di ostacoli al ribasso. Siamo nell'ottica di correzioni fisiologiche anche perché i dati odierni sono rialzisti per l'euro ma comunque ancora al di sotto di quelli USA.
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| ANALISI SU GOLD |
BUON CPI A TUTTI
livelli swing mandati ieri rispettati. mi raccomando controllateli sempre.
Il Consumer Price Index (CPI) misura la variazione dei prezzi di beni e servizi dal punto di vista del consumatore. È uno strumento fondamentale per analizzare i cambiamenti nelle tendenze di acquisto e per monitorare l'inflazione.
Come tradare ORO basandosi sui dati CPI?
Cosa dicono in genere?
Un dato CPI più alto del previsto è considerato positivo/rialzista per il dollaro USA (USD), mentre un dato inferiore alle attese è visto come negativo/ribassista per il dollaro.
Dato che un dollaro forte tende a spingere il prezzo dell'oro verso il basso, molti trader arrivano rapidamente a questa conclusione durante il rilascio del dato CPI.
Tuttavia, questa visione è troppo semplicistica e non tiene conto di altri fattori cruciali.
Gli obiettivi delle banche centrali.
Ogni banca centrale ha due obiettivi principali:
1️⃣ Un livello di inflazione basso e prevedibile
2️⃣Massima occupazione
Questi due obiettivi formano quello che gli economisti chiamano il "dual mandate" della Federal Reserve (FED).
Una bassa e prevedibile inflazione garantisce la stabilità dei prezzi.
Un dato di inflazione debole (soft) potrebbe spingere i prezzi dell'oro oltre i $2.700.
Al contrario, se il report CPI indicasse un aumento dell'inflazione, l'oro potrebbe scendere fino a $2.600 o anche meno
Come di consueto ci vediamo in live alle 14.30, evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, preferendo attendere le 14:30 (orario news) e l'apertura di New York.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Continueremo a inviare analisi e a tenere sessioni live su TradingView.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Analisi settimanale (parte1)L'inflazione negli USA si manifesta ancora appiccicosa e testarda e di conseguenza diminuiscono le percentuali di un taglio dei tassi per giugno. Settimana prossima verrà pubblicato il DOT PLOT CHART del FOMC che ci darà un ulteriore elemento di analisi sulle prossime decisioni. Nel frattempo anche il mercato del lavoro continua ad essere resiliente come ci dicono i dati sulle richieste ai sussidi di disoccupazione.
Sul fronte UK, i dati sul lavoro sono stati deboli mentre per quanto riguarda la crescita economica, il Regno Unito esce dalla recessione che lo aveva colpito nella lettura precedente.
XAUUSD | Momento di valutare un'entrata short!Analizzando XAU/USD, possiamo delineare un quadro dettagliato della situazione attuale e delle prospettive future:
Situazione Attuale:
L'oro sta trovando difficoltà nel fare una mossa decisiva in una direzione specifica a metà settimana.
Dopo essere salito sopra i $2,030, l'oro ha perso slancio, ritirandosi verso i $2,020.
I mercati attendono l'esito dell'asta dei titoli del Tesoro USA a 10 anni.
Fattori Macro e Eventi Prossimi:
Un calendario macroeconomico scarso e prossimi eventi di primo livello mantengono gli investitori in modalità cautela.
Wall Street ha aperto in tono positivo, cercando di annullare alcune delle recenti perdite, ma il trading rimane senza eventi salienti.
Influenza dei Dati sull'Inflazione USA:
Il CPI (Indice dei Prezzi al Consumo) degli Stati Uniti di dicembre, previsto per giovedì, potrebbe avere un impatto significativo sul prezzo dell'oro.
Si prevede un aumento annuale del CPI al 3.2%, leggermente superiore al precedente 3.1%, ma l'aumento del core CPI è previsto in calo.
Aspettative dei Mercati sulla Fed:
I partecipanti al mercato scommettono che la Federal Reserve (Fed) potrebbe iniziare a tagliare i tassi già da marzo.
Questa aspettativa è dovuta alle pressioni inflazionistiche in calo, nonostante i dati recenti mostrino un mercato del lavoro teso.
Dinamiche Recenti dei Prezzi:
Il prezzo dell'oro (XAU/USD) ha visto una pausa nella sua ripresa mercoledì, con gli investitori che si concentrano sui dati sull'inflazione degli Stati Uniti.
La ripresa del prezzo dell'oro è attesa essere di breve durata a causa della fiducia degli investitori che la Fed inizierà a tagliare i tassi a partire da marzo.
Analisi Tecnica:
Il prezzo dell'oro mira alla stabilità sopra i $2,030.
Ha trovato un supporto intermedio dopo una correzione di oltre il 3% dal massimo del 28 dicembre 2023 intorno ai $2,090.
La domanda a breve termine per l'oro non è più rialzista, con la media mobile esponenziale (EMA) a 20 giorni intorno ai $2,038 che agisce come una forte barriera.
La tendenza più ampia rimane rialzista, con le EMA a 50 e 200 giorni che mostrano un'inclinazione al rialzo.
Potrebbe apparire ulteriore ribasso se l'oro scende sotto il minimo di tre settimane intorno ai $2,016.
Fattori Esterni e Indicazioni Future:
I rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni sono scesi vicino al 4.04% in attesa dei dati sull'inflazione.
Il mercato delle opzioni sta mostrando segni di protezione contro un esito negativo.
Il discorso del presidente della Federal Reserve di New York, John Williams, potrebbe influenzare ulteriormente il prezzo dell'oro.
Conclusione:
Attualmente, il prezzo dell'oro è influenzato da una combinazione di aspettative sui tassi di interesse della Fed, dati sull'inflazione USA e sentiment del mercato. La direzione futura del prezzo sarà probabilmente determinata dai prossimi dati sull'inflazione e dalle politiche della Fed. La mia personale aspettativa è il livello 62% di Fibonacci a 1966.
USD/JPY In attesa di notizie sul dollaro!La coppia USD/JPY ha registrato un aumento vicino all'area di 150.20, recuperando parte delle perdite precedenti causate dai dati più deboli sull'inflazione statunitense. Tuttavia, il dollaro statunitense è vicino al suo livello più basso da settembre, riflettendo le aspettative che la Federal Reserve abbia concluso la sua politica di stretta. La BoJ potrebbe ritardare un cambiamento dalle politiche monetarie accomodanti a seguito della contrazione dell'economia giapponese. Il trend giornaliero è ribassista, ma la coppia mostra resilienza sopra il livello psicologico di 150.00 e una linea di tendenza ascendente. Una rottura al ribasso potrebbe portare a ulteriori cali verso 149.20-149.15, mentre un movimento al rialzo potrebbe affrontare resistenza a 151.00, 151.20 e 151.90. La situazione richiede cautela prima di posizionarsi per ulteriori guadagni o perdite.
EUR/USD: Due scenari long verso 1.09!La coppia di valute EUR/USD ha recentemente raggiunto un massimo di 1,0896, il livello più alto da fine agosto, prima di subire un lieve ritiro al di sotto di 1,0850. Nonostante dati economici statunitensi più morbidi del previsto e rendimenti del Tesoro inferiori, la coppia rimane al di sopra delle medie mobili nel grafico giornaliero. L'outlook tecnico a breve termine suggerisce un potenziale movimento al rialzo, con gli indicatori nel grafico a 4 ore che mostrano segni di ripresa. Il dollaro statunitense si è modestamente ripreso dopo un recente calo, poiché gli investitori prevedono la riluttanza della Federal Reserve a ulteriori aumenti dei tassi e la possibilità di un nuovo ciclo di taglio dei tassi. I mercati finanziari sono diventati ottimisti, portando a un calo del dollaro statunitense, considerato rifugio sicuro, e spingendo l'EUR/USD vicino a 1,0900. Si nota che altri dati economici degli Stati Uniti indicano un'economia locale relativamente più forte, che potrebbe potenzialmente rafforzare il dollaro statunitense in futuro. Prima dell'apertura di Wall Street, la Presidente della BCE Christine Lagarde ha sottolineato la resilienza del sistema finanziario europeo nel evitare rischi sistemici gravi. A grafico daily sono segnati due possibili scenari long, uno con un ritracciamento che e' quello al quale puntero' io per cercare un ingresso long e poi il secondo scenario che prevede direttamente un rialzo nella giornata di domani verso 1.09. Commenta e lascia un like, un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
GBP/USD. Due scenari di rialzo oggi!Il cambio GBP/USD durante la sessione asiatica di giovedì, la coppia ha oscillato in un intervallo ristretto, mantenendo i prezzi spot sopra il livello di 1.2400 e rimanendo influenzata dalle dinamiche del dollaro statunitense (USD). L'indice USD (DXY), che segue il dollaro USA contro un paniere di valute, ha faticato a capitalizzare sul modesto recupero della giornata precedente dal livello più basso dal 1 settembre, a causa delle aspettative accomodanti della Federal Reserve (Fed). Le scommesse sono aumentate a seguito del rapporto CPI degli Stati Uniti, pubblicato martedì, che ha indicato un raffreddamento dell'inflazione dei consumatori più veloce del previsto. Inoltre, i mercati stanno ora scontando una maggiore probabilità che la Fed inizi a tagliare i tassi nella prima metà del 2024, mantenendo i rendimenti dei titoli del Tesoro USA bassi, il che agisce come un vento contrario per il dollaro.
Tuttavia, le prospettive al rialzo sono limitate dalla crescente accettazione che la Bank of England (BoE) potrebbe presto iniziare a tagliare i tassi di interesse. L'indice dei prezzi al consumo (CPI) del Regno Unito su base annuale è sceso notevolmente dal 6,7% al 4,6% a ottobre, toccando un minimo di due anni. Inoltre, il Core CPI è sceso al 5,7% dal 6,1% a settembre. In questo contesto fondamentale misto, gli operatori più aggressivi devono procedere con cautela prima di stabilire una direzione ferma nel breve termine, specialmente in assenza di dati macroeconomici rilevanti dal Regno Unito giovedì. Nel frattempo, gli indicatori economici degli Stati Uniti, come le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, l'indice manifatturiero Philly Fed e le cifre sulla produzione industriale, potrebbero influenzare le dinamiche del dollaro statunitense insieme ai rendimenti dei titoli USA e al sentiment generale di rischio, offrendo opportunità a breve termine nel cambio GBP/USD. Inoltre ho individuato due possibili scenari di prezzo, il primo prevede un rialzo del prezzo durante la sessione di Londra dato che siamo in un Order Block al livello 1.24 e il prezzo potrebbe tornare a testare la zona di supply ad 1.249. La seconda ipotesi prevede un ribasso fino al 0.5% di Fibonacci calcolato dal minimo 1.207 a 1.251 come massimo. Se dovesse ritraccire al presente livello di Fibonacci e testare nuovamente la trendline bullish il prezzo potrebbe spingere nuovamente al rialzo. Commenta e lascia un like, un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
GBP/USD Pullback prima di 1,27!Martedì, il GBP/USD ha registrato una significativa crescita in seguito alla pubblicazione di un rapporto sull'inflazione negli Stati Uniti, che ha aumentato le probabilità che la Federal Reserve abbia concluso l'aumento dei tassi di interesse. l Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti ha segnalato una diminuzione dell'inflazione di ottobre più pronunciata del previsto, con l'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) sceso al 3,2% su base annua rispetto al 3,7%, e il core CPI sceso dal 4,1% al 4%, mancando le stime. Questi dati hanno provocato un crollo del dollaro, con l'US Dollar Index che è sceso di oltre il 1,40%, arrivando a 104,13. Il rendimento del titolo decennale di riferimento degli Stati Uniti è sceso a 4,45%, un livello visto per l'ultima volta nel settembre 2023. Negli Stati Uniti, sono attesi l'Indice dei Prezzi alla Produzione, le Vendite al Dettaglio, l'Indice di Produzione Manifatturiera dello Stato di New York e interventi di rappresentanti della Federal Reserve. Inoltre segnalo prezzo in zone supply in H4 e la rottura di alcuni swing high, quindi il prezzo potrebbe fare un pullback prima di continuare la corsa rialzista fino 1.27. Commenta e lasci un like, un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.