Proiezioni DXY: Scenari e Impatti sui Tassi di Dicembre 2023Introduzione:
In questa disamina approfondiamo l'indice del dollaro americano (DXY), cercando di delineare potenziali scenari di mercato correlati al suo andamento e all'S&P 500. Proponiamo un'esegesi dettagliata delle dinamiche osservate e del comportamento degli investitori istituzionali, con particolare attenzione all'ultima settimana di novembre 2023.
Metodologia di Analisi:
La nostra analisi si concentra sulle seguenti componenti grafiche:
Range Mensile (Linee Viola): Zone di possibile oscillazione del DXY.
Order Block (OB) e Breaker Block (BB): Blocchi di ordini istituzionali che rappresentano aree di interesse per gli acquisti e vendite.
Liquidity Levels (BSL/SSL): Livelli dove si prevede un accumulo di ordini di acquisto (BSL) e di vendita (SSL).
Fair Value Gap (FVG): Intervalli in cui il valore percepito del DXY può differire da quello di mercato, indicati dai rettangoli blu.
Obiettivi (Linee Gialle): Livelli target previsti per movimenti futuri del DXY.
Analisi del Movimento del DXY:
La settimana terminata il 30 novembre ha mostrato una reazione significativa del DXY su un Bullish OB mensile. Tale reattività suggerisce una difesa dei minimi a 99.589 da parte degli 'smart money', che hanno precedentemente capitalizzato sulla SSL durante una fase di consolidamento. Questa dinamica potrebbe indicare un imminente cambio di tendenza, con due scenari principali rappresentati dai percorsi verde (bullish) e rosso (bearish) sul grafico.
Implicazioni Macroeconomiche e Possibili Sviluppi:
Un potenziamento del DXY potrebbe riflettere una politica monetaria invariata o un incremento dei tassi di interesse. Alla luce delle recenti dinamiche economiche, tra cui il report del GDP (PIL americano), anticipiamo una possibile ripresa della forza del dollaro, che potrebbe tradursi in un ritracciamento dell'S&P 500, in seguito all'iperperformance di novembre.
Indicatori di Mercato e Previsioni:
Un dato peculiare da sottolineare è il picco del CBOE Skew il 13 novembre a 154.45, in concomitanza con un VIX insolitamente basso. Questa combinazione suggerisce la possibilità di un evento di mercato imprevisto. Prevediamo un DXY tra 108 e 109, con una correzione imminente dell'S&P 500, per riempire i gap volumetrici lasciati dal rally di novembre.
Conclusioni e Osservazioni Finali:
Con l'intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, previsto per le 20:00 di questa sera, raccomandiamo cautela agli investitori, poiché le sue dichiarazioni potrebbero introdurre volatilità significativa nei mercati.
DXY
EURUSD SHORT - 1.09650ho inserito un pending short. I dati sulle nuove abitazioni potrebbero essere negativi e questo nn vuole dire che il dollaro non possa salire e far scendere il fiber.
Ricordiamoci che lottare contro l'inflazione sifnigica anche fa scendere il valore del dollaro e questo fa si che lo si renda più "liquido".
Euro personalmente lo vedo nel marasma più totale fino a che la Germania non si riprende.
Non ultimo siamo inuna buona zona di supply. Loperazione ha lo scopo di 30/50 pip.
EURUSD longDopo lo short di ieri, ci eravamo evidenziati due zone di possibile inversione trend a rialzo...
Il prezzo sembra che ha risposto positivamente alla prima zona evidenziata, quindi siamo entrati questa mattina con una prima operazione con: TP al max della sessione asiatica, ST sotto il minimo (sotto la demand di entrata)
Seconda operazione aperta poco fa con TP vicino il POC di ieri, e ST sotto i min
it.tradingview.com
Prima operazione RR 0.5:3.33
Seconda operazione: RR 0.5:3.21
Riguardo il DXY la situazione sembra ribassista, aggiungendoci le news delle 14:30 da cui m aspetto uno short nel pomeriggio...
Ieri il DXY ha superato una demand di settembre segnata sia in m15 sia in h1, e mo sembra averla superata ma con poca forza
📈Divergenza tra Dollaro Index e Usd/Zar🌐📉Strategia basata sul Dollaro Index sulle copie esotiche, in questo caso notiamo come il Dollaro Inex differenza della copia Usd\Zar sia nettamente divergente.
Dollaro Inex ribassista nettamente con brekout dei minimi.
Usd\Zar invece rimbalzo parte alta.
Siche la strategia dopo aver trovato una resistenza insieme a una area di supply della copia Usd\Zar per speculare sulla rientro di una correlazione nel breve termine essendo che una copia molto correlata con indice
12 Settimane di fila con chiusure al rialzoIl dxy macina record su record, lo so che non c'è molto da analizzare qui, ma voglio lo stesso fare notare che 12 settimane di fila al rialzo senza mai prendere fiato, potrebbero anticipare un cambio repentino e con molta forza. Ora. Io non credo a quello che dicono alla Fed, siamo in un'epoca dove la menzogna è l'unica cosa che conta, a fin di bene o a fin di male non fa differenza per me. Quindi possibile che ci sia un taglio dei tassi molto prima di quello che si può pensare, il bluff della Fed continua, ma prima o poi spunterà qualche cadavere importante, come qualche bella banca da centinaia di miliardi, credit suisse sembra quasi dimenticata... quasi.
Reazioni del mercato alla "pausa hawkish" della Fed Reazioni del mercato alla "pausa hawkish" della Fed
Oggi la Federal Reserve ha scelto di non procedere all'11° rialzo consecutivo dei tassi d'interesse, optando invece per una valutazione degli effetti dei 10 rialzi precedenti. Tuttavia, la Fed ha annunciato che prevede di attuare altri due aumenti di un quarto di punto percentuale prima della fine dell'anno. Sebbene la pausa fosse ampiamente prevista, il fatto che i policy maker vedano i tassi al 5,6% a fine anno ha colto il mercato di sorpresa.
La combinazione della pausa con il suggerimento di altri due rialzi di 25 punti base è stata definita la "pausa dei falchi".
In seguito alla decisione, i risultati di chiusura dei mercati azionari sono stati contrastanti. Il Dow Jones ha chiuso in ribasso di oltre 230 punti, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq hanno registrato guadagni rispettivamente dello 0,1% e dello 0,4%. Il Nasdaq Composite è stato sostenuto principalmente dai guadagni ottenuti dai titoli Nvidia e AMD, che si occupano di AI.
La giornata è iniziata con il Bitcoin che ha superato i 26.000 dollari. Tuttavia, ha poi ritracciato fino al minimo delle 24 ore di 25.791 dollari. Alcuni analisti prevedono un inevitabile calo a 25.000 dollari sulla base delle recenti notizie sulle criptovalute, dominate dalle discussioni sulla regolamentazione.
Nel frattempo, i prezzi dell'oro sono inizialmente saliti fino a toccare i 1959 dollari per oncia, ma in seguito hanno ridotto i guadagni, scambiando intorno ai 1945 dollari.
Il dollaro si è indebolito su tutta la linea, con il DXY in calo dello 0,32%. Il dollaro neozelandese è quello che si è mosso di più, salendo di oltre un punto percentuale fino a raggiungere un massimo di tre settimane a 0,6211 dollari. I guadagni di EUR e GBP sono stati più modesti, con un +0,39% ciascuno.
Analisi DXY Giugno 2023, settimana 24: Focus sulla Smart Money e
Bullish idea on DXY until we Take this Low ... After Short idea?
La melodia del mercato è attualmente sincronizzata con il ritmo del dollaro, che suona una nota decisa e rialzista. Ma questa musica potrebbe cambiare tono se l'indice DXY supera un livello critico posizionato a 103,010 - il segnale potenziale per un atto discendente.
Il nostro interesse si concentra su un'area di inefficienza, un segmento di prezzo tra 103,010 e 103,400. Questo non è un semplice intervallo: è un elemento centrale della nostra analisi. Un movimento del DXY al di sotto di questo range, seguito da un rimbalzo, potrebbe incontrare una resistenza significativa, che potrebbe condurre il prezzo verso una direzione discendente.
Una nota aggiuntiva nella nostra partitura di trading è un "breaker", situato tra 105,425 e 105,941. Questo è un intervallo di prezzo notevole e monitorare la sua interazione con il prezzo potrebbe svelare dinamiche cruciali del mercato.
Il nostro sguardo resta fisso su aree chiave del grafico, come i livelli 104,700 e 104,200 - palcoscenici potenziali per significative variazioni di prezzo. Si prega di rispettare gli orari di negoziazione.
Tuttavia, ricordiamo che il trading non richiede la perfezione: la precisione assoluta non è l'obiettivo finale. Anche se la nostra analisi potrebbe non essere sempre esatta, l'efficace gestione del rischio e l'aderenza a un piano di trading ben definito sono gli elementi che costruiscono la redditività a lungo termine. Siamo umani, commettiamo errori, ma la chiave sta nel rimanere flessibili e nell'adattarsi all'andamento mutevole del mercato. Questa analisi è basata sui principi dei concetti della Smart Money.
Il Dollaro americano, valuta di riferimento.Apro l'articolo affermando: " Il Dollaro Americano non è una valuta, è la valuta".
Il Dollaro Americano è la valuta di riferimento negli scambi mondiali nell'87% dei casi circa, anche se lo Yuan inizia ad avanzare e la stessa Cina ambisce a prendere il controllo mondiale, gli stessi analisti ed altre figure del settore finanziario si chiedono se e fino a quando questa egemonia possa durare. Per onesta dovuta a chi legge, bisogna moderare questi rumors.
Se è vero che a livello economico la Cina è il player che concorre agli gli Stati Uniti, quindi in disputa per la leadership, a livello di riserve globali lo Yuan, a tutt'ora, ha ancora numeri più che modesti, un vero e proprio ruolo marginale non solo come riserva di valore, ma anche come moneta di scambio. Inoltre lo Yuan, per poter realmente ambire al ruolo ricoperto oggi dal Dollaro, dovrebbe abbandonare il suo meccanismo di tasso di cambio, posso dire "artificialmente manipolato".
Il dollaro ha ancora uno status di egemonia, a seguire si trova l'Euro.
Parlando di Dollaro, non parlo solo di una moneta, (nel forex le coppie originarie sono contro Dollaro), ricordo che il Dollaro è la valuta di scambio per eccellenza delle materie prime; ma anche la valuta di riferimento per il più grande mercato azionario, quello degli Stati Uniti, inoltre utilizzato come riserva di valore, ecco perché inserisco un articolo dedicato esclusivamente al tema, il trader non può esimersi dal conoscere quanto concerne il Dollaro.
Riassumendo credo nessuno possa obbiettare che il Dollaro oggettivamente non abbia insidia alcuna da parte delle altre valute.
Snocciolati i dati sopra bisogna capire da dove proviene la supremazia del dollaro, ovviamente dagli Stati Uniti intesi come emittente della valuta. I punti di forza sono le dimensioni della sua economia, anche se ultimamente si è ridotta, detiene pur sempre un 25% circa del PIL globale. Poi vi sono i mercati americani che sono i più liquidi, l'azionario e l'obbligazionario sono i più grandi del globo, poi vi sarebbe la credibilità delle istituzioni, ho coniugato il condizionale perché proprio in questi giorni qualche appunto si potrebbe anche redigere ed, infine, la potenza militare statunitense. Annoto che oggi vi è un modo diverso di affrontare le dispute, grazie a Dio, intendo le sanzioni economiche che eludono interventi bellici.
Sulla scia della guerra Russo-Ucraina si vede, appunto, l'avvento delle sanzioni, (ad oggi), hanno evitato un conflitto di dimensioni globali, tentando di punire chi, ha invaso uno stato indipendente. Su questo argomento metto il punto, il mio compito è informare, ma non mi addentro in discorsi che potrebbero sfociare nel politichese e dare adito a dibattiti nei quali non desidero addentrarmi. La mia passione è il trading, ma in generale l'economia e la finanza, quindi devo analizzare per poter operare ma lungi da me le polemiche.
Aggiungo, (a volte dimentico le cose che ritengo banali), sempre per rimanere ad oggi, che il Dollaro, alla pari dell'oro, è una valuta rifugio nei tempi "difficili", è sotto gli occhi di tutti l'apprezzamento del dollaro contro tutte altre valute, anche se, ultimamente, vi è stato qualche rimbalzo di prezzo.
Riprendendo il discorso della guerra Russo-Ucraina ribadendo che analizzo per scopi didattico-operativi e non esprimo opinioni; riconnettendolo al ruolo della Cina che ambisce a scalzare gli Stati Uniti come emittente del Dollaro come valuta di riferimento globale, bisogna prestare attenzione. E vero che i numeri sopra descritti non lasciano alcun dubbio sul fatto che il Dollaro sia egemone, ma vi sono diversi fattori, che iniziano a far scricchiolare le basi di questa tesi.
Questi giorni ho avuto modo di notare la difficoltà degli USA nel rendersi credibili, (sia le istituzioni che la FED), notare quanto accaduto con il debito ed il piano da approvare per mantenere i propri obblighi finanziari verso gli investitori in titoli di stato USA scongiurando il default. Il PIL cinese si prevede che nel 2030 diventi superiore a quello statunitense, infine, non di poco conto, la guerra Russa contro l'Ucraina che ha fortemente rinsaldato l'asse Russo-Cinese sotto tutti i punti di vista, economico, politico, etc. Insomma un quadro da monitorare attentamente.
La domanda finale è: "Qual è l'asset liquido, disponibile in grandi quantità, ma soprattutto, sostenuto da un emittente con un solido sistema finanziario"? Che ci possa piacere o non piacere ancora oggi queste son le caratteristiche che troviamo nel Dollaro Americano. L'Euro avrebbe potuto ambire, i grafici dimostrano in tutte le analisi che il Dollaro è seguito dall'Euro, ma anche la valuta Europea deficita di alcuni particolari rilevanti che denunciai sin dalla nascita e non ancora risolti. Intendo politiche fiscali differenti da paese a paese, non esiste una governance univoca. Senza dilungarmi, mancano molte delle caratteristiche elencate ad inizio articolo alle altre valute che rendono il Dollaro e gli USA ancora un "impero".
Chiudo l'articolo riprendendo un'affermazione di inizio pagina. Il trader non può non conoscere queste dinamiche perché fondamentalmente ci troveremo nelle condizioni di tradare un azione denominata in dollari, tradare lo stesso indice o un indice americano coinvolto dalla valuta, o, ancora tradare le coppie di valute e, ricordo, l'USD lo si ritrova in tutti i cambi originali, (da non confondere con i cross, (come molti erroneamente fanno), proprio in ragione del fatto che i mercati, per quanto detto sopra, sono dollaro-centrici:
- EURUSD
- USDJPY
- GBPUSD
- USDCHF
- AUDUSD
- USDCAD
- NZDUSD
Uno strumento utile, definisco un faro guida, per tradare il Dollaro è proprio il suo indice, DXY. Aumenta all'aumentare del valore del Dollaro rispetto alle altre valute e viceversa. Ricordo che vi sono i future sul DXY, quindi è possibile tradare lo strumento. Utile sapere che il DXY è calcolato dal:
- 57.6% EUR
- 13.6% JPY
- 11.9% GBP
- 9.1% CAD
- 4.2% SEK
- 3.6% CHF
si può evincere che è quasi la lettura della coppia EURUSD ma con correlazione inversa, purtroppo qui non riesco o non so postare ulteriori immagini, sul blog che ho creato da pochi giorni, in costruzione, vi è sia il prospetto delle riserve bancarie sopracitato, sia le immagini dei grafici con la perfetta correlazione inversa, se interessati troverete il link a fondo pagina. è ovvio che analizzare questo indice è di grande utilità su tutte le coppie originali.
Analisi DXY Ciao Traders!!!
Ho evidenziato le due zone( demand e supply ) in H1 a mio parere più significative, potrebbe verificarsi un rintracciamento verso il basso.
Come sempre sono solo semplici analisi personali e non segnali di operatività, prima di entrare a mercato bisogna sempre analizzare il grafico e senza conferme evitare l’ingresso ed attendere il giusto momento.
Buon trading a tutti!!!
US Dollar Index: Impatto debolezza EURO + Milkshake TheoryBuongiorno a tutti,
questa struttura nasce dall'idea che la guerra in Ukraina sia il "driver" principale dei movimenti dell'Indice del Dollaro americano cosi' com'era gia' accaduto durante l'annessione della Crimea nel 2014 (vedi link a collegamenti idee correllate condivisi sotto). Movimenti a specchio possono essere ritrovati nella coppia EURUSD applicando gli stessi criteri dal momento che l'EURO rappresenta il 57,6% del paniere delle valute che compongono il DXY o USDX. Si tratterebbe quindi prevalentemente di una debolezza dell'EURO dovuta alla seconda ondata Russa in Ukraina piuttosto che il risultato della Milkshake Theory di Brent Johnson il cui impatto ha avuto indubbiamente maggiori ripercussioni sullo Yen giapponese.
L'interesse della FED e' quello di mantenere un equilibrio stabile fra le economie dei paesi industrializzati (G7). Dopo l'entrata in circolazione dell'EURO a Gennaio 2001 la volatilita' del dollaro e' stata contenuta all'interno della prima fascia di stabilita'. Solamento dopo il primo intervento Russo in Crimea si e' spostata all'interno della seconda fascia di stabilita' con il movimento A1-B1. Una volta all'interno di questo nuovo TR (Trading Range) fra 88 e 104 nemmeno eventi destabilizzanti come potevano essere stati Brexit, Trump e Covid-19 sono riusciti a rompere questa nuova fase di equilibrio. C'e' voluta l'invasione della Russia in Ukraina per indebolire ulteriormente l'EURO e fargli perdere la seconda fascia di stabilita'.
Non e' di certo nell'interesse della FED sconvolgere gli equilibri ma, come spiega la Milkshake Theory, il rischio principale e' il momentum del movimento che potrebbe andare fuori controllo. A2-B2 e' solamente un'ipotesi qualora il movimento si sviluppasse come quello post annessione della Crimea nel 2014. Sinceramente spero che si rientri al piu' presto all'interno della seconda fascia di stabilita' anche se e' difficile finche' la FED continuera' ad implementare politiche monetarie restrittive. In questo momento credo che solamente la ECB puo' provare a contrastare questo movimento come dimostra l'ombra appena fatta dalla candela mensile a meta' mese dopo il meeting delle Banca Centrale Europea.
Spero che le informazioni di cui sopra vi possano essere d'aiuto per il vostro trading. Se avete dubbi o domande non esitate a scrivere nei commenti qui sotto. Condividere contenuti per me e' come una terapia. Una specie di seduta dallo psicologo. Credo di essermi fuso il cervello a causa dell'eccessiva analisi dei grafici. Aiutatemi a migliorare e supportatemi con un like se vi piacciono i miei lavori🙏.
Un abbraccio,
Cozzamara
Non sono un analista ne un trader professionista. Sono semplicemente un appassionato che condivide le sue idee e le sue riflessioni che potrebbero benissimo essere sbagliate. Nulla di cio' che dico dev'essere inteso come sollecitazione a fare Trading. Se pensate che guadagnare con il Trading sia facile lasciate perdere perche' l'80% delle persone che ci provano perdono i loro soldi.
Il dxy e i supporti : la zonaLa evening star di Dicembre 2022 ha portato un'inversione intermedia con la ricerca dei supporti più probabili per il dollaro statunitense, qui ne evidenzio un paio che per me possono fare da supporti utili ai fini di analisi e trading, nella precedente idea correlata, evidenziavo 102 come supporto, qui siamo già sotto e la zona tra 100 e 98 sembra quella più papabile per un rimbalzo. Certo a guardare cosa sta accadendo nei mercati di tutto il mondo, l'usd sembra perdere una buona fetta del suo ex monopolio come valuta di riferimento per tutti gli scambi tra stati e privati, però mai dar per morti gli yankees prima del tempo....
È la fine del dominio del dollaro USA?È la fine del dominio del dollaro USA?
La posizione del dollaro USA come principale valuta di riserva globale è messa in discussione dal fatto che i paesi sono desiderosi di isolarsi dall'influenza di Washington.
Per decenni, il dollaro ha dominato il sistema monetario globale. Attualmente, circa il 60% delle riserve valutarie detenute dalle banche centrali è in dollari USA e quasi il 90% di tutte le transazioni valutarie prevede l'uso del dollaro.
Tuttavia, lo status di riserva del dollaro ha iniziato a diminuire nel 2014, quando alcune grandi potenze globali hanno iniziato a de-dollarizzare le loro transazioni commerciali. La guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni hanno accelerato il processo di de-dollarizzazione. Ad esempio, le autorità cinesi sono state sorprese dal sequestro delle riserve valutarie della banca centrale russa in seguito all'invasione dell'Ucraina. In caso di conflitto tra Stati Uniti e Cina, anche gli asset cinesi potrebbero essere a rischio.
Tra i recenti eventi di de-dollarizzazione ricordiamo:
- Durante un incontro con la stampa al forum di Davos a gennaio, il ministro delle Finanze dell'Arabia Saudita Mohammed Al-Jadaan ha sorpreso i giornalisti affermando che la nazione ricca di petrolio era disposta a prendere in considerazione la possibilità di commerciare in valute diverse dal dollaro USA per la prima volta in 48 anni.
- La scorsa settimana, società energetiche cinesi e francesi hanno concluso il primo accordo in assoluto sul gas naturale liquefatto (GNL) in Cina utilizzando la valuta renminbi yuan. L'operazione ha comportato l'importazione di 65.000 tonnellate di GNL dagli Emirati Arabi Uniti e rappresenta una pietra miliare significativa negli sforzi di Pechino per sfidare la posizione del dollaro USA come "petrodollaro" universale per il commercio di gas e petrolio.
- Anche il Brasile ha recentemente annunciato un accordo con la Cina per commerciare direttamente nelle rispettive valute, evitando il dollaro statunitense come intermediario.
- Anche l'India si sta impegnando per ridurre il predominio del dollaro USA nel commercio internazionale, lanciando programmi separati per regolare le transazioni nelle proprie valute. Di recente, la Reserve Bank of India ha permesso alle banche centrali di 18 Paesi di aprire conti speciali in rupie (SVRA) per regolare i pagamenti in rupie indiane.
Complessivamente, la quota del dollaro USA sul mercato globale è scesa dal 71% al 59% negli ultimi due decenni e potrebbe ridursi ulteriormente in futuro. La vittima principale di questo scenario sono gli Stati Uniti, poiché l'utilizzo della valuta nel commercio globale è un gioco a somma zero. Ogni volta che uno yuan, un real o una rupia vengono scambiati sul mercato globale, un dollaro non viene scambiato. Se si affermano alternative credibili, il dominio dell'America sul mercato globale sarà compromesso.
DXY ribassista? 🤔📉- Possibile andamento ribassista per l'indice del dollaro per la prossima settimana fino ad area 101,8 ?
- Aspettiamo le importanti notizie di prossima settimana della FOMC.📊😳
- Nel caso di effettivo ribasso del DXY aspettarsi pair contrastanti il dollaro come eur/usd, xau/usd ecc... andare long.📈
Rialzo dei tassi USA a rischio? Rialzo dei tassi USA a rischio?
Negli ultimi giorni abbiamo assistito al secondo e al terzo fallimento di una banca nella storia degli Stati Uniti. Rimane da chiedersi se questi fallimenti siano stati l'ultimo e quali altri effetti a catena potrebbero verificarsi.
Nei mercati valutari, l'indice del dollaro è sceso al di sotto di 104, raggiungendo un minimo di tre settimane per la terza sessione consecutiva. Il fallimento della Signature e della Silicon Valley Bank ha scatenato la speculazione che la Federal Reserve statunitense potrebbe adottare un approccio meno aggressivo alla politica di inasprimento nella prossima riunione, con Goldman Sachs che ha addirittura suggerito una pausa. I mercati monetari indicano ora una probabilità superiore al 70% di un rialzo di 25 punti base la prossima settimana, con una netta inversione di tendenza rispetto alla settimana precedente. Tuttavia, il rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti pubblicato venerdì, migliore del previsto, sostiene la tesi di un ulteriore aumento dei tassi. Gli investitori attendono gli importanti dati sull'inflazione statunitense di martedì, che forniranno indicazioni sulla traiettoria di rialzo dei tassi della banca centrale.
Le valute sensibili al rischio, come il dollaro australiano (+1,40%) e il dollaro neozelandese (+1,45%), sono state quelle che hanno registrato le performance migliori di fronte al calo del dollaro USA. Anche la sterlina britannica è in testa alla classifica, con un apprezzamento del +1,3%. Forse suggerendo un voto di sfiducia nei confronti delle banche tradizionali, il Bitcoin ha registrato un'impennata del 18% nelle ultime 24 ore, superando i 24.200 dollari, il guadagno giornaliero più significativo in quasi un mese. Altrove, l'oro è salito del +2,4% a 1.911 dollari, il livello più alto da oltre un mese.
DXY ritesta 200 EMAIl DXY si trova in una zona neutra dopo aver ritestato il livello 0.5 di fibonacci (dato dall'estensione tra il 2021 e il 2022)
La 200 EMA è appena stata recuperata e una continuazione oltre i 105 punti potrebbe portare il DXY a riprendere la salita
Se invece verrà respinto la correzione potrebbe continuare
Resistenza al rimbalzo dell'indice del dollaro USALa resistenza al rimbalzo settimanale dell'indice del dollaro USA è un incubo per il mercato azionario e il circolo valutario.Ogni volta che l'indice del dollaro USA sale, il mercato azionario e il circolo valutario introdurranno un declino o precipiteranno!
Candela di inversione sul Dollar IndexIl TVC:DXY si trova in fase di inversione di trend di medio periodo dopo il grande impulso che aveva portato l'indice rappresentativo del dollaro da circa 89-90 di maggio 2021 al massimo di 114.80 di settembre 2022. Da allora la tendenza si è chiaramente invertita con un movimento impulsivo al ribasso, che nelle ultime settimane ha trovato un respiro ed un ampio ritracciamento. La scorsa settimana ha raggiunto l' EMA20 weekly , dove sul timeframe daily ha creato una candela bearish .
Tuttavia, il trade anticipa un po' i tempi perchè, sul timeframe weekly, la scorsa settimana ha chiuso invece con una candela di indecisione. Dunque i due timeframe non sono completamente sincronizzati. Motivo per il quale preferisco impostare uno stop loss molto ampio, in una zona difficile da raggiungere piuttosto che immediatamente sopra la candela daily.
Il mio piano trading prevede:
- Entry a 103.83
- Stop Loss a 105.90
- Target: minimo l'area intorno a 103. Più ambizioso invece 101.65 che rappresenta una zona di acquisto e l'estensione Fibo 261.8% della candela di venerdì. Non imposterò target in macchina, ma procederò con una gestione attiva.
DISCLAIMER: Le analisi contenute in questo articolo sono proposte a scopo puramente informativo e non rappresentano alcuna raccomandazione diretta al lettore. Il trading può mettere a rischio il vostro capitale di cui siete i soli responsabili
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CapitalRock
📈Price action trader
💰Investitore di lungo termine con focus sul mercato azionario americano
L'indice USD punta a 104,820 dopo la riunione della Federal ReseL'indice USD punta a 104,820 dopo la riunione della Federal Reserve USA?
Abbiamo appreso che quasi tutti i funzionari della Federal Reserve degli Stati Uniti si sono espressi a favore di un rialzo dei tassi di 25 punti base in occasione dell'ultima riunione del FOMC tenutasi tra il 31 gennaio e il 1° febbraio.
Solo pochi funzionari si sono espressi a favore di un rialzo più consistente di 50 punti base o hanno dichiarato che "avrebbero potuto sostenerlo". Tuttavia, nell'ultima riunione sono state pronunciate molte più frasi dovish rispetto alla riunione di dicembre. Tuttavia, i funzionari non si sono spinti a considerare una pausa nei rialzi dei tassi. L'unica volta che questo argomento è stato affrontato è stato in riferimento alle banche centrali estere e alle loro potenziali strategie.
Naturalmente, dalle riunioni è emersa anche la nota obbligatoria che, sebbene i rialzi dei tassi abbiano iniziato ad allentare la pressione inflazionistica, i funzionari hanno convenuto che c'è ancora molto lavoro da fare per riportare l'inflazione sotto controllo e sono decisamente consapevoli del rischio di non fare abbastanza, per cui lo stillicidio di linguaggio dovish continuerà probabilmente per un po' di tempo prima che una prospettiva dovish superi una hawkish. Soprattutto perché la riunione si è svolta prima della pubblicazione dei dati sui posti di lavoro e sulle vendite al dettaglio di gennaio, più caldi del previsto. Questo potrebbe contribuire a sostenere l'USD nel breve e medio termine.
Osservando il DXY dopo la pubblicazione dei verbali, sembra che questo abbia aiutato l'indice del dollaro a spingersi verso la metà di 104, dove sta incontrando una certa resistenza. L'indice deve solo rompere 104,700 per eclissare il recente massimo di una settimana e tornare ai massimi del mese. Un obiettivo al di sopra di questa fascia potrebbe includere 104,820, che si allinea con la 200-EMA e con alcuni picchi raggiunti a gennaio.
FALSA PARTENZA PER IL DOLLAROLa prima settimana di contrattazioni del 2023 vede ancora una volta come protagonista il dollaro.
L'indice del dollaro americano ha iniziato la settimana mostrando i denti, arrivando a registrare il +2%, situazione che ha portato a ribasso i principali asset forex.
La fase euforica rialzista del dollaro è durata poco a causa dei dati macroeconomici di venerdì, andando a riassorbire tutto il movimento rialzista della settimana e chiudendo a +0.4%.
Analizziamo i dati macroeconomici usciti la scorsa settimana:
Il tasso di disoccupazione ha sorpreso le aspettative a ribasso; Le proiezioni degli economisti prevedevano un dato superiore a quello precedente (da 3,6% a 3,7%), ma il dato rilasciato dalla Bureau of labor statistics è stato del 3,5%.
Disoccupazione ai minimi pre-pandemia.
Non Farm Payroll 223K contro 256K precedente e 200k previsto.
Mercato del lavoro che rallenta ad un ritmo inferiore rispetto le aspettative.
Guardando al passato, ogni volta che la Banca Centrale Americana ha intrapreso il cammino dei rialzi dei tassi, il mercato del lavoro ha segnalato forti rallentamenti, arrivando a registrare decrementi superiori a -200k.
Nuovi lavori JOLTs 10,458M contro 10,512M precedente e 10,000 previsto.
Jobs openings più forti delle aspettative.
La strada per raffreddare il mercato del lavoro sembra quella giusta ma il percorso è ancora lungo.
L'indice ISM non manifatturiero scende per la prima volta sotto la soglia dei 50 da maggio 2020.
Il settore dei servizi ha registrato un calo, principalmente dovuto dalla diminuzione dei nuovi ordini.
Sempre nella stessa settimana è stato rilasciato anche il Purchasing Manager Index, ovvero l'indice che monitora la salute del settore manifatturiero.
Il continuo deterioramento di questo indice continua, arrivando a registrare 48,4 contro il 49 precedente.
Gli indici azionari venerdì hanno colto l'occasione della debolezza del dollaro, apprezzandosi di oltre il 2% e frenando il movimento ribassista di dicembre.
Vi ricordo che Dicembre 2022 è stato l'anno peggiore per gli indici azionari dal 2008.
Buon Trading
M&A_Forex
DXY evening star validaSolo per aggiornare lo studio sull'indice, la precedente analisi era su una evening star mensile, pattern che è diventato valido e quindi scomposto con il timeframe settimanale, dimostra l'intenzione di assestarsi su altri supporti, candidato numero uno è 102, in caso di assestamento in questa zona, procederò al calcolo di altre aree di supporto più basse.