Leggere il regime di mercatoLeggere il regime di mercato: trend, laterale o caos su un unico grafico
Molti trader guardano ogni grafico allo stesso modo. Stesso pattern, stesso stop, stesse aspettative. Una settimana tutto funziona, la settimana dopo lo stesso pattern brucia il conto.
Spesso il problema non è il pattern. Il problema è che lo stesso pattern ha probabilità diverse a seconda del regime di mercato.
Prima si legge il regime. Poi ci si fida del pattern.
Questo testo propone un metodo semplice per classificare il grafico in tre regimi e adattare ingressi, stop e target all’ambiente.
Cosa significa “regime di mercato” nella pratica
Per un trader discrezionale, il regime di mercato è il modo in cui il prezzo tende a muoversi negli ultimi swing su quel grafico.
Tre categorie sono sufficienti:
Trend: massimi e minimi crescenti o decrescenti. I ritracciamenti rispettano la struttura precedente o una media mobile. I breakout hanno spesso continuazione.
Laterale (range): il prezzo oscilla tra una zona di supporto e una di resistenza ben definite. I falsi breakout sono frequenti. Le strategie di ritorno alla media funzionano meglio dei breakout.
Caos: candele con lunghe ombre, corpi sovrapposti, falsi segnali in entrambe le direzioni, struttura poco chiara. Liquidità discontinua e frequenti cacce agli stop.
L’obiettivo non è avere un’etichetta perfetta. L’obiettivo è evitare di usare un “piano da trend” in una fase caotica e un “piano da range” in pieno trend.
Tre controlli rapidi per ogni grafico
Prima di aprire un’operazione, esegui tre controlli sulle ultime 50–100 candele.
1. Direzione degli swing
Individua visivamente gli ultimi 3–5 massimi e minimi importanti.
Se massimi e minimi avanzano chiaramente in una direzione, il mercato è in trend.
Se si ripetono nelle stesse zone, il mercato è in laterale.
Se gli swing si sovrappongono, il contesto è più caotico.
2. Reazione del prezzo ai livelli
Seleziona zone evidenti testate più volte dal prezzo.
Test puliti con rifiuto chiaro e continuazione rafforzano l’idea di range.
Brevi pause e poi proseguimento della direzione iniziale rafforzano l’idea di trend.
Lunghe ombre che attraversano i livelli senza un vero seguito indicano caos.
3. Rumore dentro le candele
Osserva la dimensione di corpi e ombre.
Ombre moderate e corpi “regolari” compaiono spesso in trend stabili.
Molte doji e ombre lunghe da entrambi i lati segnalano un ambiente rumoroso.
Dopo questi tre controlli, etichetta il grafico nel diario: trend, laterale o caos. Niente complicazioni. Una sola etichetta per trade è sufficiente.
Adattare il trade al regime
Lo stesso segnale va eseguito in modo diverso a seconda del contesto.
Regime di trend
Direzione: operare solo a favore della direzione principale degli ultimi swing.
Ingresso: puntare sui ritracciamenti verso la struttura o verso zone dinamiche invece di inseguire il breakout.
Stop: oltre l’ultimo swing o oltre la struttura che invalida l’idea di trend.
Target: lasciare spazio almeno per 2R finché la struttura di trend rimane intatta.
Regime laterale
Direzione: comprare vicino al supporto, vendere vicino alla resistenza. Evitare il centro del range.
Ingresso: attendere un rifiuto chiaro al bordo del range, per esempio un falso breakout o una lunga ombra.
Stop: oltre il bordo del range, dove l’idea di laterale viene chiaramente invalidata.
Target: il lato opposto del range oppure una zona centrale se la volatilità è bassa.
Regime di caos
Dimensione: ridurre il rischio per operazione o restare fuori.
Timeframe: salire di timeframe per filtrare il rumore o cambiare strumento.
Obiettivo: proteggere il capitale e limitare costi e slippage.
Usare il diario per scoprire il proprio regime migliore
Aggiungi una colonna “regime” al diario di trading. Per ogni operazione, scegli l’etichetta prima di entrare.
Dopo 30–50 trade, raggruppa i risultati per regime. Molti trader si accorgono che:
Gran parte del profitto arriva dai trend.
I laterali danno guadagni piccoli ma costanti.
Il caos erode lentamente la performance.
Quando questa relazione appare nei numeri, rispettare il regime smette di essere una teoria astratta e diventa un filtro operativo molto concreto.
Conclusione
Un pattern senza filtro di regime è mezza strategia.
Inizia ogni analisi classificando il grafico come trend, laterale o caos. Poi applica il piano più adatto a quell’ambiente, invece di pretendere che il mercato si comporti ogni giorno allo stesso modo.
Educationalpost
Psychology of a market Cycle: NASDAQIl grafico allegato è il celebre "Wall St. Cheat Sheet – Psychology of a Market Cycle", che illustra le emozioni predominanti tra gli investitori durante le diverse fasi di un ciclo di mercato. Questo strumento è fondamentale per comprendere non solo l’andamento dei prezzi, ma anche come il sentiment guida le decisioni di massa, spesso in modo non razionale.
1. Fasi del Ciclo
Il ciclo è composto da quattro macro-fasi emotive, ciascuna associata a un determinato momento nel tempo e a una diversa traiettoria dei prezzi:
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Fase di Ascesa (Bull Market)
• Disbelief – Incredulità: la gente non crede nel rialzo, lo considera temporaneo.
• Hope – Speranza: inizia a intravedersi una ripresa, le persone iniziano a investire.
• Optimism, Belief, Thrill – Ottimismo, Fiducia, Euforia: gli investitori si convincono che il trend sia solido; aumentano le posizioni e il rischio. In "Euphoria" si entra al massimo rischio finanziario.
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Fase di Transizione
• Complacency – Compiacimento: "ci sarà solo una correzione, poi si sale ancora".
• Anxiety – Ansia: iniziano le margin call, l’incertezza cresce.
• Denial – Negazione: si minimizza la discesa, credendo sia solo passeggera.
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Fase di Discesa (Bear Market)
• Panic – Panico: vendita irrazionale e diffusa.
• Capitulation – Capitulation: uscita forzata dal mercato.
• Anger, Depression – Rabbia e Depressione: senso di sconfitta, autocritica.
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Fase di Recupero
• Disbelief (seconda volta) – Nuova incredulità: il mercato risale ma nessuno si fida.
• Hope, Optimism…: si ricomincia il ciclo.
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2. Dove siamo ora?
Il grafico allegato rappresenta quindi le emozioni tipiche che accompagnano i cicli di mercato. Analizzando l'attuale contesto, ritengo che ci troviamo nella fase di Complacency o inizio Anxiety, dove gli investitori tendono a sottovalutare il rischio di una correzione più profonda, interpretando il calo come una semplice pausa temporanea.
Tuttavia, il contesto macroeconomico inizia a fornire segnali di allerta: il PIL degli Stati Uniti ha registrato una contrazione dello 0,3%, dopo una crescita robusta del 2,4% nel trimestre precedente e a fronte di attese per un'espansione dello 0,3%. Si tratta del primo calo del prodotto interno lordo statunitense da tre anni, alimentato anche da crescenti tensioni commerciali a livello globale.
🕐 Timeframe di riferimento:
Ho scelto di concentrarmi sul timeframe daily, in quanto fornisce indicazioni più chiare e gestibili rispetto a orizzonti temporali troppo ampi, che spesso risultano di grande incertezza e soggetti a troppe variabili macroeconomiche. L’approccio psicologico diventa così più fruibile anche per l’operatività di breve-medio periodo.
📈 Focus sull’indice Nasdaq:
La mia analisi si basa sul Nasdaq 100, l’indice che ha mostrato la crescita più marcata negli ultimi dieci anni, ed è quindi il più esposto agli eccessi di euforia e successiva correzione. Proprio per questo può rappresentare con più evidenza l’evoluzione del sentiment degli investitori.
👉 Questo scenario alimenta l'incertezza: la combinazione tra ottimismo residuo nei mercati finanziari e un quadro macro in deterioramento espone gli investitori al rischio di una discesa più profonda, con il potenziale avvio delle successive fasi emotive del ciclo come Denial e Panic.
🎯 Cosa aspettarsi?
Se la storia si ripete - ma solo con ulteriori conferme tecniche/fondamentali - è il momento di essere strategici: alleggerire l’esposizione, usare strumenti difensivi o prepararsi a cogliere opportunità al ribasso.
La consapevolezza del sentiment può fare la differenza tra subire il mercato e dominarlo.
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Tagliare le perdite è possibile ?Buon giorno Trader,oggi volevo parlarti di una citazione "molto famosa" Taglia le perdite e fai correre i profitti !!
Facile a dirsi,ma molte volte quando si sente questa frase,sopratutto se si è agli inizi,non si sa da dove iniziare,per questo voglio concentrare questo articolo su alcuni consigli personali su come tagliare le perdite..
Lascerò stare la parte riguardante il lasciar correre i profitti in questo articolo,la tratterò in un altro..
Un passo alla volta perchè ricordiamoci che l'obbiettivo principale di un Trader è non perdere il capitale !!
Premetto : Questi sono alcuni dei miei metodi che ho creato nel tempo,ma non prendeteli come legge,piuttosto come appunti,consigli,per poi adattarli,cambiarli,farli propri e testarli nelle proprie strategie!!
Iniziamo subito :
1-Accettare le perdite per azzerare l'emotività !
Voi direte si grazie lo so questo,ma fatevi un esame di coscenza,dopo che prendete uno STOP,come vi sentite ?
Uno STOP vi porta a volervi vendicare aprendo altre posizioni per recuperare il costo/perdita ?
Vi porta ad aumentare il rischio delle prossime posizioni ?
Iniziate a guardare i mercati con l'unico scopo di trovare un'opportunità di ingresso ?
Non mentite a voi stessi su questo punto,è cruciale !! Le perdite fanno parte del nostro lavoro e prima riuscirete ad accettarle senza
ripercussioni sulla vostra operatività e prima diventerete dei Trader!
2-Rischiare meno in termini di risk-management nelle operazioni contro-trend
Come sai il trend è nostro amico,ma molte volte possiamo avere segnali di una possibile inversione o di un ritracciamento,in questi
casi,anche se non in tutti,trovo molto utile diminuire il rischio del Trade ! Ad esempio se abitualmente rischio il 2%,quando opero
contro trend in determinate condizioni rischio solo l'1%.
3-Aprire meno posizioni,ma di maggiore qualità
Non è vero che per guadagnare di più dobbiamo lavorare di più,soprattutto i questo lavoro,anzi !!
Imparare a lavorare intelligentemente ci farà sicuramente avere migliori risultati e più tempo libero !!
Se non l'hai ancora letto ti rimando al mio articolo Rischio/rendimento dove troverai un esempio pratico !
4-Alzare il timeframe operativo
La faccio molto breve : Più scendiamo di T.F.(time-frame) per operare e più aumentano i falsi segnali di conseguenza gli stop che
prediamo !
Se invece saliamo di T.F. diminuiscono i falsi segnali e di conseguenza gli STOP !
Questo non vuol dire che se sei uno scalper non puoi essere profittevole,anzi,però aprendo più posizioni ed avendo più falsi segnali
sarai maggiormente coinvolto emotivamente a causa di tutti gli STOP!
5-Spostarsi a breck-even il prima possibile
Regola molto semplice,a seconda delle proprie regole,quando una posizione è in profitto spostare lo stop in pareggio è un ottimo
modo per tagliare le perdite,anche se molte volte esso verrà preso per poi ripartire nella nostra direzione !
Ma stiamo parlando esclusivamente di tagliare le perdite per questo lo ritengo utile !
6-Allargare lo STOP-LOSS
So che può sembrare banale,ma avete mai notato che a volte il prezzo prende il vostro classico STOP-LOSS per poi girare ed andare
a Target ? Questo avviene soprattutto nei livelli "sporchi" ovvero quei livelli dove il prezzo viene manipolato ,per questo in questi
casi un ottimo consiglio che posso darvi è quello di aumentare il vostro STOP-LOSS anche attraverso un semplice ATR.
Spero che questo articolo ti sia stato utile !
Te quali "trucchi" utilizzi per tagliare le perdite ?
Fammi sapere nei commenti !
Buon Trading !


