E' il momento di riacquistare META?Il titolo meta nell'ultimo anno è stato sicuramente oggetto di dubbi e perplessità da parte degli investitori, tanto che nel giro di 13 mesi il titolo ha visto sfumare più del 65% del suo valore. Ora bisognerebbe fare una riflessione e capire se i tempi siano maturi per rivalutare un riposizionamento long a medio/lungo termine.
Partendo dai dati fondamentali, i valori di PE Ratio (10,39) e Forward PE Ratio (10,78), uniti al GF Value (Significantly Undervalued), farebbero pensare ad un buon periodo per entrare a mercato, soprattutto se uniti ai dati dell' Income Statement Evolution che vede proiezioni delle vendite al rialzo e 26 ratings buy su 34 disponibili con prezzo medio di 207$ (fonte Tipranks).
Il problema è che i rapporti tra fatturato ed utile vedono una stima in deterioramento (fonte Marketscreener) con valori che passano dal 33 ad un ipotetico 22%, mentre il valore del debito dell'azienda sta aumentando in contrapposizione al calo della liquidità (cash to debt pari a 2,52 contro una media storica di 15,33).
E' probabile che il mercato, visto il calo significativo registrato nell'ultimo anno, abbia già scontato questo deterioramento e sia ora predisposto a valutare riposizionamenti.
Da un punto di vista tecnico, il prezzo ha da poco raggiunto il picco minimo registrato a fine 2018 e potrebbe usarlo nuovamente come supporto.
C'è da considerare però che nel 2018 i dati fondamentati erano ben diversi e gli investitori potevano contare su dati economici molto robusti e dal trend in crescita.
Se dovessimo considerare dei posizionamenti nel breve termine, è bene sapere che le attuali alte correlazioni tra Mercato (+0,96) e Dollaro (-0,91) non suggeriscono strategie in contrapposizione al trend di mercato, e se osserviamo il grafico, possiamo notare come la price action stia insistendo all'interno di una Pitchfork molto inclinata verso il basso, ad indicare un forte storno in corso.
Dal nostro punto di vista, le probabilità che il titolo Meta prosegua la corsa al ribasso sono elevate. E' possibile che il prezzo voglia proseguire al ribasso verso il suo Fair Value di 110$ (Graham Number) ed estendersi fino alla soglia psicologica dei 100$. Allora il prezzo potrà considerarsi fortemente appetibile ed attrarre un numero importante di investitori. L'appuntamento del 26 Ottobre (data degli utili) aiuterà a fare chiarezza in merito e rappresenterà un importante momento di svolta.
Tu cosa ne pensi a riguardo?
Saluti,
Silvio
Facebooklong
La vecchia e cara F... Facebook... LONGBuongiorno a tutti
la vecchia e cara F... Facebook, ieri sera ha affossato i mercati. Fino alla chiusura Americana delle ore 22 i mercati erano sostanzialmente stabili, poi nel dopoborsa Meta Platforms la controllante di Facebook ha reso noto i dati e i mercati, soprattutto il Nasdaq, hanno ceduto di schianto, in 15 minuti l'indice dei tecnologici ha perso quasi il 2%. In foto nel grafico settimanale vedete appunto Facebook, la freccia indica dove "dovrebbe" aprire oggi a -22%, 249,25 dollari. L'ultima volta che l'azione vide quei livelli era Gennaio 2021 e precedentemente a Settembre 2020, livello non casuale, ma di supporto importante. Da 249 a 221 dollari, in questa forchetta di circa l'11% a mio avviso c'è un' ampia area che potrebbe contenere le vendite e non trovo male cercare un punto d'ingresso adeguato proprio in quel frangente. Ovviamente sappiamo bene tutti che è alto il rischio di comprare il coltello che cade, però l'idea mi alletta.
Stop con chiusure sotto i 220 dollari.
Trattasi di uno spunto puramente didattico.
Buon trading a tutti
Facebook in attesa di un break out per entrare LongFacebook dopo una attenta analisi fondamentale resto in attesa di una conferma tecnica per poter entrare long con prezzo obiettivo 218€. Dal punto di vista dell'analisi tecnica abbiamo un golden cross avutosi nel mese di Aprile, il prezzo resta stabilmente sopra tutte le medie mobili ed attualmente sembra voglia continuare a rimbalzare finanche sulla Media Mobile a 50 periodi.
FACEBOOK E I BIG DATAI Big Data sono uno strumento avanzato per analizzare ingenti quantità di dati, il cui obiettivo finale è poterli utilizzare per prevedere il futuro comportamento e le interazioni delle persone. Le principali società tecnologiche del mondo stanno spendendo miliardi di dollari in sistemi informatici e software necessari per analizzare e interpretare ogni nostra mossa, al solo fine di poter garantire l’esistenza del consumismo.
Facebook ha oltre 1,8 miliardi di persone (quasi 1/4 della popolazione mondiale) sulla propria piattaforma, e sarà il principale beneficiario della tendenza in questione:
- L’azienda raccoglie miliardi di dati al giorno .
- Gli utenti caricano circa 350 milioni di foto al giorno .
- Vengono generati circa 3 miliardi di "mi piace” al giorno (ossia persone che spontaneamente esprimo i loro gusti su prodotti, servizi, argomenti, ecc)
I Big Data avranno un enorme impatto sulle nostre vite e vengono già utilizzati per prevedere le abitudini di spesa dei consumatori: ad esempio, il settore retail potrebbe generare ulteriori 9,6 miliardi $ di vendite grazie ai Big Data; la produzione e l'assistenza sanitaria probabilmente salveranno centinaia di miliardi di dollari attraverso costi inferiori e maggiore efficienza; McKinsey & Company ha aggiornato il suo commento sui Big Data, affermando "Rimaniamo convinti che questo potenziale non è stato sopravvalutato. In effetti, la convergenza di diverse tendenze tecnologiche sta accelerando i progressi. Il volume di dati continua a raddoppiare ogni tre anni mentre le informazioni arrivano da piattaforme digitali, sensori wireless, applicazioni di realtà virtuale e miliardi di telefoni cellulari.”
Come si può vedere, le possibilità sono quasi infinite.
Ci sono dozzine di aziende coinvolte nei Big Data, dalle aziende di software, ai produttori di hardware, ai grandi nomi come IBM e Oracle. Ho studiato le analisi di molte aziende eccellenti, ma solo una ha il potenziale per generare in sicurezza uno strabiliante ritorno dell’investimento in meno di due anni.
Quest’azienda è Facebook.
Il motivo è semplice: Facebook ha un asso nella manica che le da un enorme vantaggio su ogni concorrente.
È probabilmente l’asset più prezioso al mondo oggi, più prezioso delle riserve petrolifere dell'Arabia Saudita, degli algoritmi di Google o della ricetta della Coca-Cola.
Questo non è un invito a investire. Ricordalo.
A presto.
Graziano Alessandro.