#volatilità amica per il #2019?I mercati azionari di tutto il mondo, per la cena di natale hanno servito un panettone senza zucchero, i rendimenti degli indici azionari annuali del 2018 come anticipato sono negativi, iniziamo dagli USA, l'indice Standard & Poor 500*/#sp500 chiude l'anno con un decremento di - 6.59%, mentre l'indice #nasdaq che ha lottato come un "toro scatenato" per non perdere il primato di indice al rialzo, alla fine ha dovuto cedere ad un decremento di -4.37%, infine l'indice storico #dowjones alla pari degli indici del continente USA chiude negativo con una perdita del -5.97%.
Anche in EUROPA la situazione non è delle migliori, l'indice delle #bluechip europee #djeurostoxx ha perso nel 2018 il -14.83%, l'indice Tedesco #dax ha perso il -18.13%, mentre l'indice Italiano #ftsemib è negativo al -16.32%.
Situazione più intricata è per il mercato dei #tassi e delle #obbligazioni, analizziamo il dettaglio, in USA nonostante l'invito del presidente #trump alla #federalreservebank ed il suo presidente #powel a mantenere i tassi #fedfunds stabili, quest'ultimi sono stati rivisti a rialzo nell'ultimo #fomc di dicembre 2018, in termini di interesse il costo del denaro è aumentato del 7.06%, i rendimenti pagati sui #tnote quotavano 2.50% a inizio anno e hanno concluso l'anno al 2.67% proprio a discapito della stessa obbligazione #tnote "futures" decennale, il cui valore di quotazione è sceso da 124.30 $ circa a gennaio sino a 121 $ circa a fine dicembre 2018, in termini assoluti la quotazione ha perso l'-1.80%.
Di pari passo in EUROPA, a causa dei teatrini Italiani post elezioni 2018, il rendimento/costo di approvvigionamento (per il tramite dei BTP in asta marginale) è salito in termini assoluti del 34,86%, a discapito dei #btp quotati su #mot #extramot #eurotlx #himtf etc.che segnano una performance negativa di -6,06% #btp"futures", situazione molto diversa in Germania che ha un costo di rendimento con un decremento in termine assoluto del -57.18% ed un guadagno sui #bund "futures" decennali dell'1.59%.
Tecnicamente per le casse dell'Italia lo spread tra rendimento pagato e quotazione dei #btp evidenzia ancora un costo elevato di indebitamento tramite la raccolta di danaro, il massimo del rialzo dei tassi quotati negli anni precedenti è stato del 7% negli anni 2011/2012 quindi tutto sommato i livelli di costo di indebitamento attuali no sono ancora allarmanti, bisognerà però incrementare il #pil, e perché lo spiego, è volontà palese della #bce di sostenere un'#inflazione crescente, tale decisione si basa sull'inerzia del credito bancario europeo, alcune banche europee ancora usano poco l'impiego di danaro nell'economia reale, nonostante i tassi centrali negativi ed il #quantitativeeasing.
Se il #pil si conferma negativo e l'#inflazione cresce... è molto probabile che la recessione possa affacciarsi sul nostro paese... sarà così per il 2019? Le azioni quotate non necessitano delle imponenti ricapitalizzazioni che si sono verificate durante gli anni 2011/2012 e sopratutto a differenza di allora le azioni distribuiscono utili, in quel momento storico invece non cerano cedole e utili da distribuire per la maggior parte dei titoli delle #bluechip, incrociamo le dita ed auguriamoci una #volatilità amica buon 2019 di #trading.
santeptrader
Federalreserve
USDJPY, stagionalità interessanteI rialzi recenti del dollaro yen stanno sbattendo sempre sulla solita trendline. A livello stagionale il dollaro ha sempre perso terreno in estate contro lo yen anche se abbiamo avuto un Powell ottimista sull'economia americana e sui rialzi dei tassi al contrario del collega Kuroda e di una BoJ sempre più espansiva. Però il discorso dazi e le guerre commerciali alla lunga potrebbero pesare e quindi aspetto un segnale short a breve, almeno correttivo.
EUR/USD Settimana impegnativa!Il cross valutario euro dollaro dopo la pesante discesa partita da 1.24 ha trovato finalmente supporto sull'ultimo baluardo a difesa di ulteriori crolli. Il livello di 1.15 che oltre ad essere un importante supporto psicologico individua anche la trendline di lungo periodo, la quale accompagna il trend rialzista da molto tempo. Attualmente il prezzo si trova in una fase di indecisione, ma crediamo che possa salire ulteriormente , almeno fino a testare di nuovo, la soglia di 1.20 che corrisponde allo 0.5 di Fibonacci. Bisogna inoltre fare attenzione alla FED che domani, con molta probabilità indicherà un ulteriore incremento dei tassi di interesse, mossa che potrebbe spingere euro ulteriormente in ribasso ed alla BCE che con molta probabilità indicherà un uscita dal QuantitativeEasing spingendo la coppia al rialzo. Come si può notare, data la possibile manifestazione di due notizie dall'esito opposto, invitiamo alla cautela a causa della Volatilità che potrebbe manifestarsi. Ad ogni modo crediamo che questa coppia abbia già scontato molto ed ogni discesa può essere una buona opportunità di acquisto nel medio termine.
UsdJpY, voglia di dollaroCon l'azionario in difficoltà il dollaro yen ha perso lo smalto post NFP ma in generale la voglia di ripresa sembra chiara visto che gli ultimi affondi non si sono mai concretizzati vero un vero e proprio crollo. La mia idea nel breve-medio termine è quella di un ritorno sopra 110 prima e verso 112 dopo.
USDCHF, il franco potrebbe continuare a rafforzarsiViste le continue difficoltà del dollaro americano e le prospettive di minori rialzi dei tassi nel 2018, la coppia UsdChf si muove all'interno di un canale che potrebbe aver concluso il suo rialzo virando verso la parte bassa del percorso. Al momento l'impostazione di breve è ribassista ma anche da parte della banca centrale elvetica ci sono sempre molte riserve verso la propria valuta, che però trova sempre forza dal punto di vista di bene rifugio del forex insieme allo yen.
USDJpy, nessuna sorpresa dal meeting BoJCome previsto la BoJ e Kuroda non cambiano le carte in tavola con tassi negativi invariati e stimolo monetario su acquisto titoli sempre massiccio. Nonostante i recenti dati macro, mostrino un' economia nipponica in ripresa, il target dell'inflazione al 2% è ancora lontano e continua a preoccupare tutti i membri della banca centrale giapponese. La coppia UsdJpy si muove fra i soliti livelli e lo yen resta la moneta più debole di questa parte finale dell'anno.
Dollar Index, la debolezza persisteSi muove sempre sui soliti livelli il Dollar Index ed il fatto che ne la Fed e nemmeno la riforma fiscale di Trump, gli abbiamo dato una spinta importante, è piuttosto preoccupante. I supporti di riferimento sono già noti e tracciati, oltre questi il baratro. però la settimana è appena cominciata e vediamo se andando verso Natale, la magia della festa aiuterà anche il dollaro americano
UsdNok, riparte la corsaI dati inflazione della mattinata in Norvegia sono stati molto deludenti ed allontanano un già improbabile rialzo tassi futuro da parte della Norges Bank. Invece il dollaro americano assapora già l'ormai scontato rialzo di dicembre ed il nuovo corso Powell. La coppia ha rotto l'attuale resistenza indicata a livello grafico e punta ora ai massimi relativi di periodo con buone probabilità di raggiungerli.
YELLEN the FED day s&p500 dax eurusd on the linePrevista oggi la conference della presidente della FEDERAL RESERVE BANK JANET YELLEN per parlare alla riunione del FOMC per decidere sui tassi di interesse dei FED funds, potremmo assistere ad un rialzo dei tassi? forse no, non sono un mago, e che non c'è due senza tre e poichè precedentemente per due volte consecutive la FED ha lasciato invariato il tasso dei FED funds a 1.25% ci sarà anche la terza.
Un eventuale aumento potrebbe certamente confermare la crescita costante dell'economia americana e sfavorire però gli investimenti in dollari.
I mercati come potrebbero reagire? L's&p500 si trova ad agganciare il massimo storico dei 2500 punti e il suo obiettivo è superare le nuove resistenze storiche e puntare ai 2550 punti, ipercomprato permettendo anche 2600 punti, solo una discesa sotto i 2475 punti spingerebbe l's&p500 a 2400 punti in velocità e con volatilità.
Il DAX invece è orientato a cavalcare la nuova resistenza di 12700/12800 punti e ci siamo quasi, a differenza dell'america ancora non si trova in zona di ipercomprato e durante questi giorni pre FED si è mosso in laterale, il trend del DAX rimane impostato al rialzo almeno sino al supporto di 12000 punti.
Chi ha ingannato i ribassisti, e non solo è stato il cambio EURUSD che si è riaffacciato sulle resistenze di 1,20/1,2050 lateralizzando sino a 1,190.
A stasera per ascoltare la JANET YELLEN buon trading.
#nonfarmpayrolls #usd #dollarAttesa per il dato sull’ #occupazione #nonagricola uno dei migliori dati #macroeconomici per il #mercato #finanziario.
Con l’attesa del #nonfarmpayrolls il quesito fondamentale è:
il #dollaro è ancora svalutato dalla #fed/#fomc nonostante il rialzo dei tassi?
Ebbene si, la #fantapolitica è la risposta, situazione di profonda crisi sociale in #europa, tra pseudo #troike e #rifugiati, #siria nel dimenticatoio #macron alleato di #trump per sottrarre i progetti delle navi da guerra a #fincantieri etc.etc.etc.
L’#euro sale e l’europa non cresce nel frattempo godiamici le vacanza estive per poi prepararci ad un bel temporale di @volatilità