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Ftse Mib: dov'è il rally?LONG & SHORT
Fabio Pioli
Per ora questo fantomatico “rally di Natale” non c’è stato.
Ma questo non può rappresentare una sorpresa perché statisticamente i rialzi di fine anno si presentano solo nel 55% dei casi.
Esisteva dunque una probabilità non trascurabile del 45% che non si verificasse.
Meglio dunque affidarsi ad una statistica più nutrita per fare qualcosa sui mercati.
E per ora più affidabile della debole statistica dei “rally di Natale” è stato il grafico.
Questo infatti diceva che mancava un’ ultima onda alla fine del rialzo. E tale onda sembrerebbe essere risultata conclusa con il massimo di future sul Ftse Mib a 24.910 avvenuto Martedì scorso ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Se questo fosse vero come sembra si aprirebbe una strada al ribasso che potrebbe anche culminare con la rottura del minimo precedente di 20.020 punti di future sul Ftse Mib.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Ftse Mib: ad un passo dal prossimo movimentoDi Fabio Pioli, trader professionista
Le piccole oscillazioni che si sono avute sul Ftse Mib non hanno rotto gli equilibri dell’ indice, che si trova molto vicino a farlo e ad inaugurare un prossimo movimento.Vediamo in che direzione.
L’ ipotesi grafica esposta nell’ articolo della scorsa settimana (“ Ftse Mib: ultimo allungo e poi giù? ”) (ovvero che alla fine di questo movimento rialzista che ha coinvolto il quarto trimestre del 2022 manchi ancora un’ ultima gamba di salita) è ancora attuale ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Tuttavia più dell’ analisi, come sempre, è molto più importante la strategia, che, come si è visto finora, è risultata giusta e che si può ricapitolare come segue:
1) qui non si compra (è troppo tardi per farlo perché non siamo chiaramente all’ inizio di un movimento rialzista)
2) qui non si vende senza segnale (ci si metterebbe contro trend)
3) qui non si vendono i titoli eventualmente in portafoglio (occorre prima un segnale di cambiamento di trend) su ognuno di essi
4) qui si cercano prevalentemente operazioni short (ma solo se segnalate).
E di operazioni short a probabilità almeno >80% per ora, nel momento in cui scrivo, non ne sono state indicate; però, attenzione, essendo, più che vicini ai supporti, sui supporti, potrebbero esserci da un momento all’ altro.
Inoltre, ad onor del vero, è proprio a motivo che alcuni titoli hanno “sfiorato” il segnale short senza effettivamente darlo che si apre la strada per il possibile rialzo per alcune azioni.
Insomma, nel suo equilibrio evidente (e necessario), la situazione è molto carica di opportunità che, però, bisogna sapere essere in grado di cogliere.
Infatti, prima di un nuovo trend il mercato è sempre equilibrato e imprevedibile mentre, dopo un segnale tutto appare più evidente.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
Ftse Mib: ultimo allungo e poi giù?Di Fabio Pioli, trader professionista
Il lungo movimento rialzista sull’ indice guida italiano sembra essere in fase di arrivo. I grafici suggeriscono che forse un’ ultima gamba di rialzo è necessaria prima dell’ inizio della china ribassista.
Se si restringe il grafico del future sull’ indice Ftse Mib può facilmente apparire che il mercato italiano sia rialzista (massimi crescenti e minimi crescenti parlano chiaro a riguardo) ( Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
mentre se si allarga lo scorcio ad includere tutto l’ anno si scopre esattamente il contrario: il mercato è ribassista e massimi decrescenti e minimi decrescenti non lasciano adito a dubbi a riguardo ( Figura 2 ).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
E allora, tenuto conto che la strategia operativa non varia, azzardiamoci a fornire un’ interpretazione dell’ ultimo movimento per capire in quale fase potrebbe trovarsi.
Partiamo dal minimo del 29 settembre. Tale minimo (20.080 punti) è stato replicato esattamente (e qui la teoria di chi dice che siano le notizie a muovere i prezzi e non vi siano invece leggi sottostanti molto precise vacilla non poco..) il 13 ottobre. Da quella data i prezzi sono saliti abbastanza linearmente fino all’ 11 novembre, quando si sono fermati in laterale e da allora hanno stanziato per ben 16 giornate borsistiche. Ecco in Figura 3 la ricostruzione.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Se la ricostruzione riportata fosse quella giusta dunque mancherebbe un’ ultima onda alla fine del movimento.
Questo è coerente con la nostra ricerca di short sul mercato italiano.
Per ora la pazienza (indotta dalle misurazioni matematiche, non da altro) ha pagato e non ci si è messi contro trend. Altrettanto saldi saremo quando ci sarà un segnale: indicherà sicuramente che le probabilità di cessazione della salita e dell’ inizio della discesa per quel o quel talaltro titolo o per l’ indice nel suo complesso saranno superiori all’ 80% o superiori al 90% di probabilità di successo.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti