EURO TRAINATO DA?Nel tardo pomeriggio di ieri, l’euro ha registrato un forte slancio al rialzo.
Durante una conferenza stampa, i rappresentanti della CDU/CSU e dell’SPD hanno annunciato importanti cambiamenti nelle politiche economiche della Germania.
Tra le misure concordate, spicca la creazione di un fondo speciale da 500 miliardi di euro per investimenti infrastrutturali da realizzare nei prossimi dieci anni.
Inoltre, Friedrich Merz, probabile futuro cancelliere, ha comunicato l’intenzione di modificare il freno costituzionale sul debito per consentire maggiori spese per la difesa.
Queste decisioni potrebbero avere un impatto positivo sull’economia tedesca.
Il fondo infrastrutturale risponderebbe alle urgenti necessità di investimento, stimolando la crescita economica nel breve termine e aumentando il potenziale di sviluppo nel lungo periodo.
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Fundamental-analysis
DATI USA DEBOLIL'inizio deludente del 2025 per i dati economici statunitensi è proseguito oggi con una rinnovata debolezza dell'indice manifatturiero ISM.
I dati commerciali di venerdì scorso hanno registrato un aumento del 12% delle importazioni su base mensile.
Molti produttori stanno cercando di importare prima che le nuove tariffe vengano approvate.
Tuttavia l'effetto tariffario sembra già essere in gioco per quanto riguarda i prezzi pagati, con i prezzi dei fattori produttivi ai massimi da luglio 2022.
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NOTIZIE DELLA SETTIMANANotizie rilevanti della settimana:
LUNEDI'
- Indici manifatturieri (ALL)
- CPI EURO (11:00) (EUR)
- ISM manif. (16:00) (USD)
MARTEDI'
- Tasso disoc. (11:00) (EUR)
MERCOLEDI'
- PIL Australia (01:30) (AUD)
- Indici servizi (ALL)
- PPI Euro (11:00) (EUR)
- Variazione ADP (14:30) (USD)
- ISM non manif. (16:00) (USD)
GIOVEDI'
- Vendite al dett. (11:00) (EUR)
- Tasso d'interes. (14:15) (EUR)
- Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (14:30) (USD)
- Bilancia comm. (14:30) (USD)
- Bilancia comm. (14:30) (CAD)
VENERDI'
- PIL Euro (11:00) (EUR)
- NFP (14:30) (USD)
- Tasso disoc. (14:30) (USD)
- Tasso disoc. (14:30) (CAD)
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RIASSUNTO DELLA SETTIMANA: 24-28 feb.Riassunto della settimana:
- L'inflazione europea sale al 2,5% in linea con le aspettative
- L'indice di fiducia USA scende ai minimi di giugno 2024
- Il PIL americano scende al 2,4%, dal 3,1% precedente
- Il PIL canadese sale dello 0,6% nel trimestre precedente
- Trump annuncia dazi all'unione europea
- Aumenta al 2,8% l'inflazione tedesca nel mese di febbraio
Andamento delle valute:
- USD è stata la top perfomer della settimana
- NZD è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
ECONOMIA USA:
I dati rivisti del PIL del 4° trimestre hanno confermato un rallentamento della crescita economica dal 3,1% al 2,3%, in linea con le previsioni.
Tuttavia, i dati più preoccupanti provengono dall'indice dei prezzi delle spese per consumi personali core per il 4° trimestre 2024, che è salito dal 2,2% al 2,7%, superando le previsioni del 2,5%.
In sostanza, questi dati suggeriscono che l'inflazione sta aumentando nonostante un rallentamento economico, rafforzando i timori di stagflazione.
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MINUTE BCEESTRATTO MINUTE BCE:
"Il rimbalzo della propensione al rischio nell'area dell'euro ha sostenuto i prezzi delle azioni e delle obbligazioni societarie e ha contenuto gli spread delle obbligazioni sovrane.
Sebbene l'euro sia rimbalzato di recente anche rispetto al dollaro USA, è rimasto significativamente più debole rispetto a prima delle elezioni statunitensi.
La combinazione di prospettive macroeconomiche meno cupe e di maggiori pressioni sui prezzi ha indotto i mercati a rivalutare l'atteso percorso di politica monetaria della BCE".
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CINA E USASecondo i dati del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, la Cina ha ridotto le sue partecipazioni nel debito statunitense di 9,6 miliardi di dollari nel dicembre 2024, portando il totale a 759 miliardi di dollari, il livello più basso dal 2009.
Tuttavia, la Cina rimane il secondo maggiore detentore di obbligazioni statunitensi.
Il primo posto va al Giappone, con 1,06 trilioni di dollari di investimenti.
Il Regno Unito è al terzo posto tra i detentori di debito degli Stati Uniti, anch'esso con 759 miliardi di dollari, dopo aver tagliato i suoi investimenti di 9 miliardi di dollari.
Il Lussemburgo e le Isole Cayman occupano rispettivamente il quarto e il quinto posto.
Le forti correlazioni tra yuan cinese e yen giapponese con il dollaro derivano, in parte, proprio per questo.
Una svalutazione o un apprezzamento delle obbligazioni americane influenzano DIRETTAMENTE i paesi detentori del debito.
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ELEZIONI TEDESCHEI risultati delle elezioni tedesche sono stati in linea con i sondaggi d'opinione.
La CDU/CSU è il primo partito con il 29%, seguita dall'estrema destra AfD al 21% e dall'SPD al 16%.
L'euro ha reagito positivamente al risultato, in quanto l'ascesa dell'AfD è stata ampiamente in linea con le aspettative e un governo bipartitico è considerato più stabile data l'esperienza tripartitica infruttuosa del governo uscente.
Il periodo dei colloqui di coalizione inizia ora e potremmo vedere una certa sensibilità residua dell'euro all'argomento, soprattutto per tutto ciò che riguarda la regola del debito.
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RIASSUNTO SETTIMANA 17-21 febbraioRiassunto della settimana:
- Il PIL giapponese cresce del 2,8% su base annuale
- La RBA taglia i tassi di 25 punti base
- L'inflazione canadese sale al 2,7%, dal 2,5% precedente
- La RBNZ taglia i tassi di 50 punti base
- L'inflazione del Regno Unito supera le aspettative e sale al 3%
- Crolla l'indice di produzione della Fed di Filadelfia
- I dati PMI e NMI europei non rassicurano gli investitori
Andamento delle valute:
- JPY è stata la top perfomer della settimana
- CAD è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
SENTIMENT USA:
Questa settimana una raffica di dati hanno sollevato nuove preoccupazioni sull'economia.
L'indice della fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan è sceso a 64,7 a febbraio, con un calo di quasi il 10% e un calo più marcato del previsto.
Le prospettive di inflazione a cinque anni nell'indagine sono salite al 3,5%, il più alto dal 1995.
Gli indici azionari americani chiudono le contrattazioni di venerdì a ribasso.
PMI EUROL'Eurozona continua a ristagnare.
Il PMI composito si è mantenuto stabile a 50,2, suggerendo un'attività economica piatta.
Sebbene la produzione manifatturiera mostri segnali di rallentamento del declino, con un aumento dell'indice da 47,1 a 48,7, il settore dei servizi cresce debolmente a causa della diminuzione di nuovi ordini.
La fiducia dei consumatori rimane bassa, influenzando negativamente la spesa delle famiglie.
Nonostante un certo ottimismo nei mercati azionari europei, le prospettive a breve termine restano incerte, aggravate da potenziali tariffe commerciali e dall'aumento dei costi per le imprese.
La Banca Centrale Europea sembra convinta che l'inflazione sia sotto controllo, ma le pressioni sui costi continuano a crescere
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NASDAQ E OFFERTA M2La capitalizzazione di mercato del Nasdaq ha raggiunto il 142% dell'offerta di moneta M2 negli Stati Uniti, segnando un massimo storico.
Negli ultimi cinque anni, questo rapporto è raddoppiato, superando persino il picco della bolla delle dot-com del 2000, quando era vicino al 130%.
Questo significa che la crescita del valore delle azioni quotate al Nasdaq ha superato significativamente l’espansione della massa monetaria M2.
Il rapporto Nasdaq/M2 misura il valore totale delle aziende quotate sul Nasdaq rispetto alla quantità di moneta in circolazione (M2, che include contanti, depositi a vista e risparmi liquidi).
Un valore elevato indica che il mercato azionario sta crescendo più rapidamente rispetto all'offerta di moneta, segnalando possibili eccessi speculativi.
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CPI UK e JPYL'inflazione del Regno Unito è tornata al 3%, in rialzo dal 2,5%, dopo essere scesa brevemente al di sotto dell'obiettivo del 2% della Banca d'Inghilterra lo scorso autunno.
Si tratta di un dato più alto del previsto, anche se quasi interamente a causa di un aumento di quasi l'1% su base mensile dei prezzi dei generi alimentari.
I dati commerciali giapponesi suggeriscono una modesta ripresa economica nel trimestre in corso.
Le esportazioni giapponesi sono aumentate del 7,2% su base annua a gennaio, rispetto al 2,8% di dicembre.
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MERCATO IMMOBILIAREA febbraio 2025, l'indice di fiducia dei costruttori edili statunitensi, misurato dalla National Association of Home Builders, è sceso di cinque punti, raggiungendo quota 42, il livello più basso degli ultimi cinque mesi.
Questo calo è attribuito principalmente alle preoccupazioni riguardo ai dazi sulle importazioni e all'aumento dei tassi ipotecari, che potrebbero incrementare ulteriormente i costi abitativi.
Le aspettative di vendita per i prossimi sei mesi sono diminuite di 13 punti, riflettendo l'incertezza del mercato.
Inoltre, l'aumento dei tassi ipotecari, con una media del 6,87% per i mutui a tasso fisso trentennale, ha ulteriormente ridotto la domanda, aggravando la crisi di accessibilità nel settore immobiliare.
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RIASSUNTO DELLA SETTIMANA 10-14 FEB.Riassunto delle principali notizie macroeconomiche della settimana:
- Vendite al dettaglio USA deboli, -0.9% a gennaio.
- Il PIL trimestrale europeo registra una lieve crescita dello 0,1% nel Q4 2024
- Diminuisce la massa monetaria M2 cinese
- I prezzi alla produzione USA superano le aspettative a rialzo
- La produzione industriale europea scende del 2% su base annuale
- Il PIL del Regno Unito registra una lieve crescita dello 0,1%
- Le pressioni inflazionistiche USA rimangono alte
Andamento delle valute FOREX:
- EUR è stata la top perfomer della settimana
- USD è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
RETAIL SALES USA:
Le vendite al dettaglio USA di gennaio sono calate oltre le attese, influenzate da freddo, incendi a Los Angeles e calo della fiducia dei consumatori.
Le vendite di auto ed elettronica sono scese, mentre sorprendentemente ristorazione e bar hanno segnato un +0,9%.
Anche la produzione manifatturiera è calata a causa del maltempo.
Dubbi restano se il calo sia temporaneo o l’inizio di una tendenza cauta.
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USD PERDE TERRENO?USD
A gennaio 2025, l'Indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti è aumentato dello 0,4%, superando le previsioni degli economisti.
Questo incremento segue una revisione al rialzo dello 0,5% per dicembre 2024.
Su base annua, il PPI è cresciuto del 3,5%, rispetto al 3,3% di dicembre.
L'aumento è stato trainato principalmente dai prezzi dell'energia (+1,7%) e degli alimenti (+1,1%), mentre i servizi hanno registrato un incremento dello 0,3%.
GBP
Per quanto riguarda il Regno Unito, i dati preliminari indicano che il Prodotto Interno Lordo ha registrato una crescita dello 0,2% nel quarto trimestre del 2024, portando la crescita annua al 1,5%.
Questo risultato è stato sostenuto da un aumento della spesa dei consumatori e da investimenti aziendali stabili, nonostante le sfide legate all'inflazione e alle incertezze globali.
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BANK OF ENGLANDLa Banca d'Inghilterra ha recentemente ridotto il tasso di interesse di un quarto di punto, portandolo al 4,5%, nel tentativo di stimolare un'economia britannica in rallentamento.
Questa decisione, la terza riduzione dal 2020, è stata presa in risposta a previsioni economiche meno ottimistiche e a un'inflazione prevista in aumento.
Le proiezioni di crescita per il 2025 sono state dimezzate, passando dall'1,5% allo 0,75%, evidenziando le sfide economiche che il Regno Unito deve affrontare.
Il governatore Andrew Bailey ha sottolineato che ulteriori riduzioni dei tassi saranno valutate con cautela, data l'incertezza economica globale e le potenziali ripercussioni delle politiche commerciali statunitensi.
Nonostante l'inflazione attuale sia al 2,5%, si prevede un picco al 3,7% entro la metà dell'anno, principalmente a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia e delle tasse.
Questa mossa mira a sostenere l'economia britannica, ma comporta anche rischi, come l'aumento dell'inflazione e l'impatto sulle valute.
La sterlina ha registrato un calo dell'1% rispetto al dollaro dopo l'annuncio, mentre i rendimenti dei titoli di Stato a breve termine sono diminuiti.
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TARIFFE: CHI VINCERA'?Il 1º febbraio 2025, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l'imposizione di tariffe del 25% sulle importazioni da Canada e Messico e del 10% su quelle provenienti dalla Cina, con l'obiettivo dichiarato di affrontare l'emergenza nazionale legata al fentanyl e all'immigrazione illegale.
In risposta, il Primo Ministro canadese, Justin Trudeau, ha annunciato l'introduzione di tariffe del 25% su beni statunitensi per un valore di 155 miliardi di dollari canadesi, alcune delle quali entreranno in vigore immediatamente, mentre altre seguiranno nelle prossime settimane. Trudeau ha sottolineato la necessità di una risposta "decisa ed energica" alle misure statunitensi, pur ribadendo l'importanza di mantenere aperti i canali di dialogo tra le due nazioni.
Parallelamente, il Presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha ordinato l'implementazione di un "Piano B" che prevede misure tariffarie e non tariffarie in difesa degli interessi messicani. Sheinbaum ha espresso la volontà di collaborare con gli Stati Uniti nella lotta al narcotraffico, ma ha respinto le accuse di collusione con organizzazioni criminali, definendo le tariffe statunitensi come un attacco significativo.
La Cina, dal canto suo, ha annunciato l'intenzione di presentare un reclamo formale presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) contro le nuove tariffe statunitensi e ha promesso di adottare "contromisure corrispondenti" per salvaguardare i propri diritti e interessi.
Gli economisti avvertono che queste misure potrebbero portare a un aumento dei prezzi per i consumatori statunitensi, in particolare per prodotti elettronici, alimentari e abbigliamento, a causa dell'incremento dei costi di importazione.
Inoltre, si prevede che le tensioni commerciali possano causare volatilità nei mercati finanziari e influire negativamente sulla crescita economica globale.
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NEWSLETTER#114: PMIESTRATTO PMI EUROZONA:
Il PMI composito è aumentato da 49,6 a 50,2.
"L'inizio del nuovo anno è leggermente incoraggiante.
Dopo due mesi di contrazione, il settore privato è timidamente ritornato crescere. La resistenza del settore manifatturiero si è un po' attenuata, mentre il settore dei servizi continua a segnare una moderata espansione.
La Germania ha esercitato un ruolo importante nel miglioramento dell'economia
dell'eurozona, con l'indice composito che è tornato in territorio di crescita.
Al contrario, l'economia francese è rimasta in contrazione
l settore manifatturiero è ancora in recessione, ma il ritmo del declino si è leggermente attenuato. Il settore continua a perdere rapidamente personale e anche i nuovi ordini sono in calo.
D'altro canto, prevedendo una produzione più elevata tra un anno, le aziende sono molto più ottimiste riguardo al futuro.
Questo potrebbe essere un effetto Trump inaspettato o dovuto all'idea che il fondo sia stato raggiunto dopo una recessione di quasi due anni.
In vista della riunione della BCE della prossima settimana, le notizie sul fronte dei prezzi non sono incoraggianti.
L'inflazione dei costi nel settore dei servizi ha indicato un rialzo, con la presidente della BCE Christine Lagarde che ha già dichiarato di monitorare la situazione attentamente. I prezzi di vendita nel settore sono aumentati a un ritmo simile a quello del mese scorso".
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NEWSLETTER#113: FRANCIA E USAFRANCIA E DEBITO PUBBLICO
L'economia francese è rimasta intrappolata in gravi difficoltà.
Secondo il primo ministro François Bayrou, il debito pubblico incombe sull'economia nazionale.
Secondo le stime, il debito pubblico francese ammonta attualmente a 3,3 trilioni di euro, rispetto ad appena 1 trilione di euro nel 2003.
Gli analisti dell'agenzia internazionale di rating del credito Moody's ritengono che la possibilità che il nuovo governo ottenga una riduzione stabile del deficit di bilancio sia estremamente bassa.
Moody's ha declassato il rating del credito della Francia alla fine del 2024.
Per quanto riguarda le prospettive economiche del Paese, l'agenzia prevede che il debito pubblico francese salirà al 120% del PIL entro il 2027, rispetto all'attuale 113,3%.
USA
Il presidente Donald Trump ha lanciato la sua prima accusa contro la Federal Reserve, dicendo giovedì che eserciterà pressioni per abbassare i tassi di interesse.
Ricordo che anche nel primo mandato le tensioni con i funzionari FED erano alte.
Il dollaro rimane sui minimi settimanali a quota 108.00
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NEWSLETTER#112: TRUMP e CINATRUMP
Donald Trump inaugura con determinazione il suo secondo mandato come 47º presidente degli Stati Uniti, pronto a mettere subito in atto le sue prime decisioni attraverso ordini esecutivi. Nel suo discorso d’insediamento, annuncia l’inizio di una “nuova età dell’oro” per il Paese, rilanciando lo slogan “America first” e promettendo che da questo momento in poi “tutte le nazioni ci ammireranno e non permetteremo più che ci sfruttino.”
Nel suo programma, parla di nuove tariffe commerciali, dell’abolizione del Green Deal, di un’espansione delle trivellazioni e di una politica più rigida sull’immigrazione.
Inoltre, annuncia l’intenzione di “allargare i confini” degli Stati Uniti, non solo ribattezzando il Golfo del Messico come Golfo d’America, ma riaffermando anche la volontà di riprendere il controllo del Canale di Panama.
CINA E CRESCITA:
Il PIL cinese del quarto trimestre 2024 è salito al 5,4% su base annua, il livello più alto del 2024 e la crescita più rapida dal Q2 2023.
L'ufficio nazionale di statistica ha reso noto anche che la popolazione cinese è diminuita per il terzo anno consecutivo nel 2024, con il numero di decessi a superare ancora le nascite in un percorso destinato a peggiorare in futuro, secondo gli esperti.
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NEWSLETTER#111: USD e JPYUSD
I dati sulla produzione manifatturiera e industriale statunitense di dicembre hanno battuto le aspettative e, con le revisioni al rialzo di novembre e i sondaggi anticipati che indicano miglioramenti in corso, potrebbero finalmente esserci segnali di una svolta nel settore.
La minaccia di dazi del presidente Trump dovrebbe contribuire a rendere la produzione statunitense più competitiva sul mercato interno.
JPY
Lo yen giapponese, nonostante la debolezza della sessione odierna, ha comandato la settimana a rialzo.
Attualmente il mercato sconta una probabilità del 90% che la Bank Of Japan interverrà sul mercato forex con un'immissione di liquidità in tempi brevi.
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NEWSLETTER#110: CPI UK Finalmente qualche buona notizia per il mercato obbligazionario UK.
L'inflazione britannica di dicembre, pubblicata questa mattina, ha rallentato più del previsto.
Il CPI dei servizi, su cui si concentra maggiormente la Banca d'Inghilterra, si è attestato al 4,4% contro il consenso del 4,8%.
Il CPI Core è rallentato dal 3,5% al 3,2% e quello headline dal 2,6% al 2,5%.
La sterlina sarebbe normalmente crollata sulla scia di un'inflazione debole, ma non sta mostrando nessuna direzionalità.
Questa è un'altra testimonianza che mostra il comportamento di GBP simile a quello di una valuta dei mercati emergenti, essendo più sensibile ai costi di finanziamento a lungo termine rispetto alle prospettive a breve termine della banca centrale.
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IN ATTESA DELL'INFLAZIONE...I prezzi alla produzione USA a dicembre sono saliti al 3,3% su base annuale, dal 3% precedente.
Il rimbalzo è stato meno marcato rispetto le aspettative degli economisti.
Aumenta anche la fiducia delle piccole imprese USA.
"I proprietari di piccole imprese si sentono più sicuri e fiduciosi riguardo all'agenda economica della nuova amministrazione.
Le aspettative di crescita economica, minore inflazione e condizioni economiche positive sono aumentate in previsione di politiche e legislazioni pro-business nel nuovo anno"
Domani pomeriggio alle 14:30 verranno pubblicati i dati inflazionistici USA.
Gli economisti si aspettano un aumento della componente annuale al 2,9%, dal 2,7% precedente.
Domani oltre i dati USA verranno pubblicati, alle 08:00, anche i dati inflazionistici UK.
REPORT EIA:
"Questa edizione del nostro Short-Term Energy Outlook (STEO) è la prima a includere le previsioni per il 2026. Le ipotesi macroeconomiche sono un fattore chiave nelle previsioni.
La nostra previsione ipotizza che il PIL degli Stati Uniti crescerà del 2% sia nel 2025 che nel 2026.
Prevediamo pressioni al ribasso sui prezzi del petrolio per gran parte dei prossimi due anni, poiché prevediamo che la produzione globale di petrolio crescerà più della domanda globale di petrolio.
Dopo quasi due decenni di cambiamenti relativamente modesti, il consumo di elettricità è cresciuto del 2% negli Stati Uniti nel 2024 e prevediamo che continuerà a crescere a questo ritmo nel 2025 e nel 2026".
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STERLINA SOTTO PRESSIONE!La sterlina britannica continua a subire pressioni significative, perdendo terreno rispetto alle principali valute del G10.
L'incertezza economica e politica che avvolge il Regno Unito sta contribuendo a un contesto di crescente volatilità, con gli investitori che osservano attentamente gli sviluppi per individuare segnali di stabilità o ulteriori difficoltà.
Tra le questioni centrali, l'arrivo dei dati inflazionistici di mercoledì rappresenta un punto cruciale che potrebbe influenzare in modo sostanziale la direzione del mercato.
L'inflazione persistente rimane una delle principali preoccupazioni per la Banca d'Inghilterra, con impatti significativi sulle sue decisioni di politica monetaria.
Qualora i nuovi dati evidenziassero un rallentamento dell'inflazione, ad esempio con un calo del CPI dei servizi al di sotto del consenso attuale del 4,8% su base annua, i tassi d'interesse a breve termine del Regno Unito potrebbero registrare un ulteriore ribasso.
Tale dinamica rifletterebbe un riprezzamento da parte dei mercati, anticipando una politica monetaria più accomodante da parte della BoE.
Tuttavia, anche nel caso opposto, un'inflazione più alta del previsto potrebbe alimentare preoccupazioni sulla sostenibilità economica e rafforzare la percezione di vulnerabilità della sterlina.
Di fatto, la valuta britannica sembra essere intrappolata in una situazione di perdita, indipendentemente dalla direzione dei dati inflazionistici.
A complicare ulteriormente il quadro vi è l'attesa per le possibili decisioni fiscali del governo britannico.
Si prevede che il 26 marzo l'esecutivo potrebbe annunciare nuovi tagli alla spesa pubblica, una misura mirata a contenere il deficit ma che rischia di accentuare la narrativa di una politica fiscale più restrittiva.
Un simile scenario potrebbe esercitare ulteriore pressione sulla sterlina, generando aspettative di una combinazione di politiche monetarie più accomodanti e un contesto di debolezza economica complessiva.
Buon trading a tutti