NEWSLETTER#66: CONSUMER CONFIDENCE e INFLAZIONEUS CONFIDENCE INDEX
La fiducia dei consumatori è scesa a 98.7 a settembre, quasi al limite inferiore del range ristretto che ha prevalso negli ultimi due anni.
Il calo di settembre è stato il maggiore da agosto 2021.
Il calo di fiducia è stato più marcato per i consumatori di età compresa tra 35 e 54 anni.
Il deterioramento delle principali componenti dell’indice riflette le preoccupazioni dei consumatori riguardo il mercato del lavoro e le reazioni a meno ore, aumenti più lenti delle buste paga, meno opportunità di lavoro, anche se il mercato del lavoro rimane abbastanza sano.
INFLAZIONE AUD
Il tasso di inflazione australiano è sceso all'interno dell'intervallo obiettivo della Reserve Bank of Australia per la prima volta dall'ottobre 2021.
I dati mostrano un rallentamento al 2,7%, dal 3,5% precedente.
Anche le componenti core hanno registrato un discreto rallentamento.
La RBA attenderà ulteriori dati prima di mettere mano su un prossimo taglio dei tassi.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Permessi di costruzione (14:30) (USD)
- Vendite di nuove case (16:00) (USD)
Buon trading a tutti
Fundamental-analysis
NEWSLETTER#64: BANCHE E PMI BNS E RBA BANKS
Questa settimana è il turno di altre due banche centrali: Banca centrale australiana e banca centrale svizzera.
Le previsioni degli economisti sono orientate verso un mantenimento del tasso al 4,35% per la RBA e un taglio di 25 punti base per la BNS.
Se così fosse per la BNS, mi aspetto un ulteriore indebolimento del franco svizzero.
Attualmente è una delle economie con il tasso d’interesse più basso.
PMI E NMI BRUTTI
L’agenzia statistica segnala forti rallentamenti sul lato dei servizi per quasi tutti i paesi.
Commento PMI EURO:
“L’eurozona si sta dirigendo verso la stagnazione.
il PMI Composito di settembre ha registrato il calo più elevato degli ultimi 15 mesi.
Il notevole calo dei nuovi ordini e le previsioni sempre più pessimistiche da parte delle aziende, suggeriscono che questo brutto periodo è tutt’altro che finito”.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Indice manifatturiero IHS (15:45) (USD)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#63: BOJ e RETAIL SALESBOJ E PBOC
Gli eventi più importanti della settimana si sono conclusi questa mattina con l’intervento del presidente della BOJ Ueda.
Entrambe le banche centrali, PBOC e BOJ, hanno lasciato i tassi d’interesse invariati, rispettivamente al 3,35% e 0,25%.
Lo yen giapponese è riuscito a guadagnare terreno durante l’uscita dei dati ma con l’intervento di Ueda alle 8:30 ha subito un forte deprezzamento.
Anche lo yuan cinese ha registrato un apprezzamento dopo il rilascio dei dati.
RETAIL SALES UK
I volumi di vendita sono aumentati dell'1,0% nell'agosto 2024 dopo un aumento dello 0,7% nel luglio 2024.
Nel corso dell'anno fino ad agosto 2024, i volumi di vendita sono aumentati del 2,5%, il più grande aumento annuale da febbraio 2022.
Rispetto al livello pre-pandemia di coronavirus (COVID-19) di febbraio 2020, i volumi sono diminuiti dello 0,4%.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Vendite al dettaglio (14:30) (CAD)
- Fiducia dei consumatori preliminare (16:00) (EUR)
Buon trading a tutti
NEWSLETTR#62: FED e AUDLA FED HA DECISO!
La FED ha deciso: 50 punti base è la scelta giusta.
I tassi d’interesse americani scendono dal 5,5% al 5%.
Nel report ufficiale della Federal Reserve sono state aggiornate anche le proiezioni economiche per il 2024 e 2025.
I cambi più sostanziali li possiamo vedere nel dot plot chart, dove i rappresentati si aspettano un ulteriore taglio di 50 punti base entro dicembre 2024.
Sono state riviste a ribasso le proiezioni del PIL e del tasso di disoccupazione.
AUD, DATI SOLIDI!
Questa notte sono usciti i dati sul mercato del lavoro australiano e hanno mostrato un’occupazione in crescita.
Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,2%.
Il numero di disoccupati è diminuito di 10.500 unità, il che dimostra che il mercato del lavoro rimane ragionevolmente solido.
L'AUD è stato scambiato a ribasso all'inizio dei dati, ma è balzato leggermente a rialzo dopo la pubblicazione.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Decisione sul tasso d'interesse (13:00) (GBP)
- Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (14:30) (USD)
- Vendite di abitazioni esistenti (16:00) (USD)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#61: UK INFLATION E FOMC DAYINFLAZIONE GBP
Alle 08:00 sono stati pubblicati i dati relativi l’inflazione e i prezzi alla produzione del Regno Unito.
I dati sono stati in linea con le aspettative, a parte per la componente Core CPI.
Innanzitutto l’inflazione dei servizi è rimbalzata dal 5,2% al 5,6%, anche se è dovuta maggiormente agli effetti base.
La componente Core è rimbalzata dal 3,3% al 3,6%.
Dopo l’uscita di questi dati il mercato continua a non scontare nessun taglio nella riunione di domani.
La sterlina ha guadagnato terreno dopo l’uscita dei dati.
FOMC DAY
Il giorno tanto atteso è arrivato.
Staserà alle 20:00 Powell comunicherà la decisione riguardo i tassi d’interesse.
I mercati sono ancora combattuti sulla possibile scelta di un taglio di 50 punti base o di 25.
Un taglio di 25 punti base porterà probabilmente a un rally del dollaro a causa di uno spostamento meccanico al rialzo dei rendimenti.
Notizie macroeconomiche della giornata
- CPI EURO (11:00) (EUR)
- Permessi di costruzione (14:30) (USD)
- Decisione sul tasso d'interesse (20:00) (USD)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#60: CANADA E YENINFLAZIONE CANADESE
Oggi pomeriggio alle 14:30 l’agenzia statistica del Canada rilascerà i dati relativi l’inflazione di agosto.
Le previsioni vedono una diminuzione di entrambi le componenti: core e headline.
L'inflazione core è già all'interno della fascia obiettivo del 2-3% della Bank of Canada.
Il tasso d’interesse canadese è stato già tagliato 3 volte quest’anno e ci si aspetta un ulteriore taglio di 75 punti base entro dicembre 2024.
L'annuncio politico di settembre è previsto per la prossima settimana.
NIKKEI E YEN
“Diversi membri della BoJ hanno segnalato che i tassi d'interesse giapponesi aumenteranno nei prossimi mesi, soprattutto in vista di un'inflazione più elevata.
I dati sull'inflazione saranno pubblicati questo venerdì”.
Quanto riportato sopra è la principale causa della performance positiva dello yen giapponese in queste settimane.
L’indice azionario Nikkei, al contrario, continua la sua discesa.
Notizie macroeconomiche della giornata
- FESTA CINA
- Sentimento di fiducia dello ZEW (11:00) (EUR)
- Vendite al dettaglio (14:30) (USD)
- CPI Canada (14:30) (CAD)
- Produzione industriale e manifatturiera (15:15) (USD)
Buon trading a tutti
NewsLetter#59: CENTRAL BANK WEEK!SETTIMANA DELLE BANCHE CENTRALI!
Questa settimana vedremo diversi eventi macroeconomici di rilievo: FED, CPI UK e EURO, BOE, BOJ e PBOC.
L’evento clou della settimana sarà mercoledì alle 20:00 quando il board della Federal Reserve si riunirà per la decisione sul tasso d’interesse.
Attualmente il mercato sconta un taglio di 41 punti base.
Il mercato ha già iniziato a scontare un taglio da parte della FED (DXY sui minimi annuali e oro sui massimi storici).
Oltre alla FED si riuniranno altre 4 banche centrali.
Da monitorare con attenzione le prossime mosse della Bank of Japan.
PRODUZIONE EUROPEA
La produzione industriale europea è scesa a luglio, continuando la tendenza ribassista iniziata a settembre 2022.
I fattori principali di questa debolezza sono: nuovi ordini bassi e costi dei fattori produttivi ancora troppo elevati.
L’Eurostat evidenzia come nei prossimi messi non è previsto nessun cambio di tendenza.
Notizie macroeconomiche della giornata
- FESTA CINA E GIAPPONE
- Bilancia commerciale (11:00) (EUR)
- Indice NY empire state (14:30) (USD)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#58: BoE e FranciaFED E BCE TAGLIANO, E LA BOE?
La prossima settimana sarà il turno della Bank of England.
Attualmente i mercati non scontano nessun taglio dei tassi per via dei seguenti motivi:
L’inflazione dei servizi si è attestata al 5,2% nell’ultima lettura, superiore a Stati Uniti e Eurozona.
Anche la crescita dei salari rimane superiori agli altri paesi.
Di conseguenza la Banca Centrale Inglese non ha fretta per anticipare un taglio di 25 punti base.
La sterlina, in effetti, su base mensile sta guadagnando terreno nei confronti di EUR e USD.
INFLAZIONE FRANCIA
Ad agosto 2024 i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,5% su base mensile e dell'1,8% su base annuale, in calo rispetto al 2,3% precedente.
Tuttavia, l'inflazione di fondo è leggermente aumentata, attestandosi a +1,7% su base annuale, dopo +1,5% di luglio.
I prezzi dei prodotti petroliferi sono diminuiti fortemente (-8% Diesel, -10% Benzina).
Notizie macroeconomiche della giornata
- Produzione industriale (11:00) (EUR)
- Indice di fiducia del Michigan (16:00) (USD)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#57: BCE, PPI e USOILOGGI BCE E PPI!
Oggi pomeriggio verranno rilasciati altri due dati da attenzionare: Decisione sul tasso d’interesse europeo e prezzi alla produzione americani.
Le previsioni vedono un possibile rimbalzo della componente PPI CORE dal 2,4% al 2,5%.
Se così fosse possiamo aspettarci un mantenimento dei livelli attuali per il dollaro (101.5-102).
Alle 14:30 verranno rilasciate anche le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione che rimangono ancora basse, continuando a divergere dalla correlazione con il tasso di disoccupazione.
La BCE alle 14:15 dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base.
REPORT PETROLIFERO AIE
La crescita della domanda globale di petrolio continua a decelerare, la più bassa dal 2020.
Il principale fattore trainante di questa flessione è il rapido rallentamento della Cina, dove i consumi si sono contratti su base annua per il quarto mese consecutivo a luglio.
Le vendite degli investitori hanno contribuito al sentiment ribassista, con le partecipazioni speculative nette sugli Exchange che sono crollate ai minimi pluriennali.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Decisione sul tasso d'interesse (14:15) (EUR)
- Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (14:30) (USD)
- PPI USA (14:30) (USD)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#56: OPEC+ e TRUMPREPORT OPEC+
“La crescita economica globale nel primo semestre 2024 si è dimostrata resiliente e questo modello di crescita stabile si è esteso al terzo trimestre 2024, sostenuto dalla forte spesa dei consumatori, in particolare nel settore dei servizi.
La crescita economica globale è prevista ad un buon 3,0% per il 2024, seguita dal 2,9% per il 2025.
Sebbene esistano alcuni rischi al ribasso, lo slancio nelle economie non-OCSE osservate dall’inizio del 2024, insieme ad una ripresa nei paesi OCSE, potrebbe fornire ulteriori vantaggi alla crescita economica globale.
Inoltre, si prevede che le banche si sposteranno verso politiche monetarie accomodanti entro la fine del 2024”.
TRUMP E HARRIS
Questa notte Trump e Kamala Harris si sono scontrati nel dibattito presidenziale tanto atteso.
Un recente sondaggio della CNN mostra come il 63% degli ascoltatori pensa che Harris abbia vinto il dibattito.
Diversi sono stati i temi: Dazi sulla Cina, deficit commerciale, immigrazione e tanto altro.
Il dollaro non ha registrato nessun aumento di volatilità ma ha perso terreno rispetto i livelli di inizio settimana.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Massa monetaria (10:00) (CNY)
- CPI USA (14:30) (USD)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#55: UK e CINAUK, MERCATO DEL LAVORO SOLIDO?
Alle 8:00 sono stati pubblicati i dati occupazionali del regno unito.
Il tasso di disoccupazione è diminuito dal 4,2% al 4,1% ma la crescita dell’occupazione a luglio è stata più forte del previsto.
Vi ricordo che attualmente i mercati stanno scontando un taglio entro dicembre di soli 50 punti base per la BOE, rispetto ai 100 previsti per la FED.
La reazione della sterlina a questi dati è stata inizialmente rialzista per poi, nell’ultima ora, ricoprire il movimento a ribasso.
SURPLUS CINESE
Questa mattina sono usciti i dati relativi all’export e l’import cinese.
Le esportazioni sono cresciute dell’8,7%, i massimi da febbraio 2023.
Al contrario le importazioni hanno avuto uno sviluppo meno sorprendente, registrando un piccolo aumento dello 0,5%.
Di conseguenza ad agosto è aumentato il surplus commerciale di circa 50 miliardi.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Previsioni economiche UE (11:00) (EUR)
- Report OPEC (13:00)
Buon trading a tutti
NewsLetter#54: Trump, CPI e BCE!BISOGNA ATTENDERE ANCORA…
I dati NFP di venerdì non sono riusciti a chiarire l’idea agli investori: Nella riunione di settembre la FED taglierà di 25 o 50 punti base?
Le aspettative hanno oscillato leggermente durante l’uscita dei dati per poi ristabilizzarsi sui livelli pre-news.
La palla passa ai dati CPI di mercoledì.
Gli economisti stimano un ulteriore calo della componente headline.
Attenzione al dibattito di domani sera tra Kamala Harris e Donald Trump.
Nell’ultimo intervento di giugno tra Biden e Trump i sondaggi hanno visto favorevole Trump, con un dollaro che aveva tentato il recupero su livelli superiori.
BCE WEEK!
Domani verranno pubblicate le proiezioni economiche della BCE; Attenzione alle possibili revisioni a ribasso dell’inflazione.
Giovedì la BCE esprimerà il proprio giudizio riguardo i tassi d’interesse: il mercato ha già scontato un taglio di 25 punti base e rimane aperta la possibilità di un taglio di 50 punti base.
Notizie macroeconomiche rilevanti della settimana
- CPI USA mercoledì (14:30) (USA)
- Decisione sul tasso d’interesse giovedì (14:15) (EUR)
- PPI USA giovedì (14:30) (USA)
- Indice di fiducia venerdì (16:00) (USA)
Buon trading a tutti!
NEWSLETTER#52 NFP e UK!VOLATILITA' IN ARRIVO
Oggi è il turno dei dati NFP.
Di solito non utilizzo mai la correlazione tra dati NFP e ADP, per via della correlazione molto bassa, ma i dati usciti ieri a 99.000 mila posti creati sono i più bassi da quando l’economia è uscita dalla pandemia da covid-19.
Se i dati NFP dovessero risultare più alti e il tasso di disoccupazione dovesse salire al 4,4% il dollaro registrerebbe ulteriori perdite.
La FED a quel punto sarebbe quasi obbligata ad un taglio di 50 punti base a settembre.
Tuttavia, in caso contrario, ovvero NFP forti e tasso di disoccupazione che scende il mercato rimarrebbe proiettato per un taglio di 25 punti base per settembre.
UK HALIFAX
Su base annua i prezzi delle case sono aumentati del +4,3%, il tasso più forte da novembre 2022.
“I recenti aumenti dei prezzi si basano su un’estate ampiamente positiva per il mercato immobiliare del Regno Unito.
I potenziali acquirenti di case si sentono più sicuri grazie all’allentamento dei tassi di interesse.
Questo ottimismo si riflette negli ultimi dati sull’approvazione dei mutui, ora al livello più alto in quasi due anni”.
Correlazione tra Halifax index e CPI UK:
Notizie macroeconomiche della giornata
- PIL (11:00) (EUR)
- Salario orario medio (14:30) (USD)
- Tasso di disoccupazione (14:30) (USD)
- Non Farm Payroll (14:30) (USD)
- Tasso di disoccupazione (14:30) (CAD)
- Indice IVEY manifatturiero (16:00) (CAD)
Buon trading a tutti
ELEZIONI, INFLAZIONE E MERCATO DEL LAVORO!Il secondo turno delle elezioni parlamentari francesi ha dato un risultato a sorpresa.
Mentre era ampiamente previsto che il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen non avrebbe raggiunto la maggioranza, l'alleanza di sinistra Nouveau Front Populaire (NFP) ha inaspettatamente ottenuto più seggi (182) di qualsiasi altro partito.
Il gruppo centrista del presidente Emmanuel Macron è arrivato secondo.
EUR/USD ha registrato un aumento di volatilità durante l'apertura delle contrattazioni settimanali, rientrate durante la sessione di Londra.
USD:
Le buste paga non agricole degli Stati Uniti sono aumentate di 206.000 unità a giugno, superando il consenso di 191.000.
Perchè il dollaro non si è apprezzato dopo il rilascio delle notizie?
La lettura precedente di 272.000 è stata rivista a ribasso a 218.000, di conseguenza sono già 2 le letture riviste a ribasso negli ultimi 2 mesi.
Il tasso di disoccupazione è salito al 4,1% a giugno dal 4,0% del mese precedente.
Si tratta del tasso più alto da novembre 2021.
Se il mercato del lavoro continua a raffreddarsi e l'inflazione lo consente, la banca centrale sposterà parte della sua attenzione dalla stabilità dei prezzi per concentrarsi sempre più sull'altra questione, che è la massima occupazione.
Giovedì e venerdì verranno pubblicati due dati americani molto importanti: inflazione e prezzi alla produzione.
Le aspettative degli economisti vedono un aumento dello 0,2% su base mensile, in linea con il consenso, il che dovrebbe essere sufficiente per far sì che i mercati continuino a scommettere su un taglio dei tassi a settembre, che ora è scontato al 70%.
GBP:
Gli sviluppi della politica francese, le aspettative macroeconomiche statunitensi e le aspettative sui tassi della Banca d'Inghilterra rimarranno i principali driver della sterlina questa settimana.
Ai funzionari della BoE è stato impedito di commentare pubblicamente durante la campagna elettorale, e questo aiuta a spiegare perché i tassi del Regno Unito hanno ampiamente seguito l'azione dei prezzi negli Stati Uniti.
Per quanto riguarda le considerazioni valutarie a medio e lungo termine, le restrizioni di bilancio che il nuovo governo dovrà affrontare suggeriscono un indebolimento dei fondamentali economici per la sterlina e una certa pressione al deprezzamento.
Buon trading a tutti
NUOVO TREND PER IL DOLLARO!?Oggi pomeriggio verranno rilasciati i dati riguardanti i nuovi lavori JOLTs.
Se i dati JOLTs saranno effettivamente in linea con le aspettative degli economisti (previsioni a ribasso), rimane aperta la possibilità di un discreto movimento al ribasso del DXY verso l'area 103,15/20.
Questo potrebbe essere l'inizio di un trend ribassista del dollaro che durerà più settimane.
I dati deboli ISM di ieri hanno visto il DXY rompere al ribasso.
Il PMI manifatturiero scende dal 49,2 al 48,7, segnalando un rallentamento dei sottoindici principali: New Orders, production e prices.
Anche i dati della scorsa settimana hanno influito sui movimenti ribassisti del dollaro.
Il PIL americano è stato rivisto a ribasso all'1,3%, dal 1,6% precedente.
Attenzione ai dati NFP di venerdì.
EURO:
L'EUR/USD ha superato 1,0900 e i dati statunitensi di oggi potrebbero essere il catalizzatore per un ulteriore progresso a 1,0945 -1,1000.
Giovedì la BCE rilascerà la propria decisione riguardante il tasso d'interesse Europeo e il mercato si aspetta un taglio di 25 punti base.
Ieri l'euro ha registrato un buon rally sulla scia di una lettura più forte del PMI manifatturiero e dell'indebolimento del dollaro.
Estratto PMI euro:
“Forse stiamo assistendo ad una svolta nel settore manifatturiero.
L’industria è sul punto di bloccare il calo della produzione che dura dall’aprile del 2023.
Ciò è in gran parte sostenuto da nuove tendenze favorevoli nei sottosettori dei beni intermedi e
capitali.
Inoltre, un numero maggiore di aziende sta riportando sviluppi positivi dei volumi degli ordini ricevuti sia dal mercato domestico che da quelli esteri.
La fiducia delle aziende sulla produzione futura si trova ai massimi dall’inizio del 2022.
L’ottimismo sta crescendo ma le aziende continuano ad essere caute e a ridurre i livelli occupazionali mentre si trattengono dall’acquistare beni intermedi".
Buon trading a tutti
ASPETTANDO I DATI DI VENERDI'...Questa settimana mercati valutari rimangono in territorio di basse volatilità e il dollaro è riuscito a recuperare terreno.
A guidare questo recupero del DXY è stato il rimbalzo a sorpresa di ieri della fiducia dei consumatori statunitensi di maggio e anche un leggero aumento dei rendimenti statunitensi sulla scia di alcune aste deboli di Treasury USA a due e cinque anni.
Questa notte sono stati messi all'asta 44 miliardi di dollari di titoli del Tesoro USA a sette anni. La capacità del governo degli Stati Uniti di finanziare il proprio debito allo stesso prezzo sarà un tema caldo per i mercati finanziari quest'anno, ma finora l'aumento dei rendimenti statunitensi è stato associato a un dollaro più forte.
Il mercato è in attesa dei dati di questo venerdì riguardo l'inflazione PCE headline e core.
Ricordo che questa tipologia di lettura è la preferita della FED.
Da parte del dollaro non mi aspetto movimenti ampi prima dei dati macroeconomici di venerdì, di conseguenza vorrei vedere il DXY scambiare all'interno dei livelli attuali 105.100-104
AUSTRALIA:
L'inflazione australiana e salita del 3,6% su base annua, superiore al consenso, per il mese di aprile.
L'alto indice dei prezzi al consumo mette fine alle possibilità di un taglio dei tassi della Reserve Bank of Australia quest'anno.
Il mercato obbligazionario locale è stato colpito piuttosto duramente, con rendimenti in aumento di 10-15 punti base su tutta la curva.
L'elevata inflazione australiana potrebbe anche ricordare che le prospettive di un allentamento della Fed quest'anno (30 punti base di tagli ancora scontati) potrebbero ancora essere spazzate via.
Infine l'aumento dei rendimenti statunitensi ha trascinato l'USD/JPY nella zona di intervento valutaria 157,50/158,00.
Date le riserve valutarie limitate del Giappone, possiamo aspettarci che le autorità locali possano risparmiare l'intervento (50 miliardi di dollari di valute vendute finora quest'anno) fino a quando l'USD/JPY non sarà più vicino a 160.
Buon trading a tutti
IL DOLLARO STA CAMBIANDO ROTTA?Nel primo giorno di contrattazioni, il dollaro ha recuperato terreno grazie all'aumento dei rendimenti obbligazionari e alla pausa del rally azionario.
Nonostante alcune notizie positive sui dati economici statunitensi, nel breve termine ci sono rischi di un aumento dei rendimenti dei Treasury.
Pertanto, è difficile che l'USD mostri una significativa debolezza fino alla fine di maggio.
Gli sviluppi in Iran hanno avuto finora un impatto limitato sui mercati.
Nei prossimi giorni si vedrà se l'Iran affronterà turbolenze politiche in vista delle nuove elezioni presidenziali e se ciò influenzerà la guerra tra Israele e Hamas o le relazioni diplomatiche con l'Occidente.
Le aspettative di un allentamento totale della politica monetaria della Fed entro la fine dell'anno sono state leggermente ridimensionate a 40-50 punti base.
Gli eventi della scorsa settimana non hanno generato nessuna tendenza (PPI e CPI in linea con le aspettative).
Il mercato rimane in attesa del dato inflazionistico più importante: Prezzi PCE del 31 maggio.
-----------------------------------------------------------------------------------------
La sterlina britannica, negli ultimi sei mesi circa, continua a salire senza alcuna base sostanziale.
La BOE ha lanciato messaggi accomodanti, lasciando trapelare l'interesse di un taglio dei tassi durante l'estate.
Questi messaggi però, contrariamente da quanto ci potevamo aspettare, non hanno minimamente toccato la sterlina, che continua a mantenere un buon apprezzamento nei confronti del dollaro.
Anche Euro si trova sulla stessa barca.
Nonostante i messaggi accomodanti della BCE, l'euro non ne vuole sapere di scendere sotto la soglia 1.08-1.06.
In questo caso però gli ultimi dati macroeconomici europei, migliori delle aspettative, hanno dato supporto agli acquisti di euro nel breve termine.
La mia lettura personale vede il dollaro ritornare sui livelli di 105-105.500 nelle prossime settimane.
Rotture a ribasso della zona a 104, provocherebbero un ulteriore calo in zona 103.500-103.
TENSIONI GEOPOLITCHE, GOLD e DOLLARO!I prezzi del petrolio e dell'oro continuano a registrare aumenti significativi tra le materie prime.
Le tensioni geopolitiche rimangono in primo piano dopo l'attacco al consolato iraniano a Damasco, nel quale sono stati uccisi alcuni importanti funzionari iraniani, incluso Mohammad Reza Zahedi, un alto ufficiale delle Guardie della Rivoluzione in Siria.
L'ambasciatore iraniano in Siria, Hossein Akbari, ha dichiarato che Teheran risponderà con fermezza a questo atto.
Inoltre, il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha discusso con il segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC), Hissein Brahim Taha, sulla necessità di adottare misure immediate contro Israele.
USOIL attualmente si trova attorno agli 85$ al barile, con direzione 90-95$.
Il gold continua a registrare massimi storici, in una condizione macroeconomica favorevole che lo vedrebbe salire ancora.
Il dollaro non vuole saperne di fermarsi e continua a salire, raggiungendo il massimo di febbraio.
Il DXY è ora scambiato vicino ai 105 ed è al livello più alto dalla metà dello scorso novembre. Questa forza è un'estensione della mossa vista alla fine della scorsa settimana, quando Christopher Waller della Federal Reserve ha pronunciato un discorso meno accomodante delle aspettative.
Da allora, la spesa PCE di febbraio e i dati sui prezzi sono stati forti e i mercati hanno reagito ieri ad una lettura dell'ISM manifatturiero che è tornata sopra 50, insieme a una componente di prezzi pagati più alta.
Dopo aver prezzato 80 punti base di allentamento della Fed per il 2024 all'inizio della scorsa settimana, il mercato ora prezza solo 69 punti base.
Oltre alla pubblicazione di questo venerdì dei dati sui posti di lavoro NFP di marzo, i JOLTS di oggi sono un'importante pubblicazione.
Il rilascio dei dati è visto come potenziale market mover che, se debole, potrebbe invertire alcuni dei guadagni del dollaro visti alla fine della scorsa settimana.
Buon trading a tutti
QUESTA SERA TOCCA ALLA FED!Dopo l'intervento di ieri della Banca Centrale Giapponese e di quella Australiana oggi è il turno della FED.
A proposito della banca centrale giapponese....
La Banca del Giappone, a seguito della riunione di marzo, ha deciso di fare il primo passo verso la normalizzazione della sua politica monetaria.
Per la prima volta dal 2007, l'autorità di regolamentazione ha alzato il tasso di interesse, ponendo fine all'era dei tassi negativi (0,0%-0,1%).
Oltre al rialzo dei tassi, l'autorità di regolamentazione giapponese ha deciso di abbandonare l'acquisto di fondi indicizzati azionari e di fondi immobiliari giapponesi e di eliminare gradualmente, nel corso dell'anno, gli acquisti di obbligazioni societarie.
Nel frattempo, gli acquisti di titoli di Stato continueranno.
Concentrandoci sull'America, oggi è il giorno del FOMC e stasera l'attenzione sarà rivolta alla dichiarazione della Federal Reserve, alle proiezioni economiche e alla conferenza stampa del presidente della Fed Jay Powell.
I mercati attualmente scontano solo 70 punti base di tagli dei tassi della Fed quest'anno, e quindi un passaggio a soli due tagli attesi aprirebbe la strada a tassi statunitensi a breve termine più elevati e a un dollaro leggermente più forte.
Il dollaro il 10 marzo ha iniziato un altro impulso rialzista, aiutato dai dati inflazionistici e dei prezzi alla produzione più alti delle aspettative.
I rendimenti americani hanno continuato a salire.
L'EUR/USD ha chiuso in ribasso ieri, nonostante il rimbalzo del sondaggio tra gli investitori tedeschi ZEW sia tornato ai livelli visti l'ultima volta all'inizio del 2022.
Oggi pomeriggio verranno pubblicati i dati riguardanti la fiducia dei consumatori di marzo e terranno degli speech cinque relatori della Banca centrale europea.
Tra questi cinque ci sono i grandi battitori Christine Lagarde, Isabel Schnabel e Philip Lane. Aspettatevi una ripetizione del messaggio centrale secondo cui sono necessari più dati prima che la BCE possa prendere seriamente in considerazione un taglio dei tassi alla riunione di giugno.
L'EUR/USD probabilmente rimarrà sotto pressioni ribassiste fino alla riunione di questa sera.
Occhi puntati sul Dot Plot Chart che ci indicherà la prossima direzione da cavalcare.
DOLLAR INDEX SOTTO PRESSIONE!La sotto performance dell'USD continua mentre i tassi e i rendimenti statunitensi rimangono sotto pressione ribassista.
Nell'immagine precedente possiamo notare la debolezza del dollaro nei confronti delle altre valute su base mensile.
Il calo dell’inflazione statunitense è diventato un punto di debolezza fondamentale per l’USD poiché alimenta le aspettative del mercato di una svolta accomodante della Fed nel 2024.
Detto questo, ritengo che i mercati siano andati ben oltre, scontando già tagli dei tassi da parte della Fed.
La FED potrebbe deludere le aspettative accomodanti del mercato, in parte perché la recente tendenza disinflazionistica potrebbe rallentare nei prossimi mesi.
Ciò potrebbe aiutare il dollaro USA a consolidarsi all’inizio del 2024.
Ieri sono stati rilasciati i dati relativi il PIL trimestrale, 5,2% contro 4,9% precedente.
Gli aggiustamenti verso l'alto del PIL sono stati attribuiti principalmente all'aumento delle scorte e della spesa pubblica.
Dal punto di vista del mercato, l'aspetto degno di nota di questo rapporto potrebbe essere la decelerazione della spesa dei consumatori.
Anche Dollar Tree ha rivisto al ribasso la sua guidance, sottolineando le sfide affrontate dai consumatori a basso reddito.
Entrambi i fattori suggeriscono un imminente rallentamento dell'attività dei consumatori, che potrebbe alleviare i timori per l'inflazione.
I primi segnali provenienti da Germania e Spagna sono stati incoraggianti: l’inflazione nell’eurozona sta diminuendo più rapidamente del previsto, anche sul fronte core.
I mercati stanno già scontando un allentamento di 75 punti base da parte della Banca Centrale Europea nel 2024, senza nessuna possibilità di ulteriori aumenti.
Soprattutto, l’attenzione sembra essere molto più focalizzata sul deterioramento delle prospettive di crescita che su un ben noto rallentamento dell’inflazione.
Detto ciò, un'inflazione più bassa non è quasi mai positiva per una valuta e potrebbe limitare lo spazio di rialzo dell'euro.
Buona trading a tutti
OBBLIGAZIONI: GBP, AUD e JPY!AUD:
Dati gli ultimi movimenti ribassisti dei rendimenti americani, AUD/USD è riuscito a riportarsi sopra i livelli di 0.64500.
La fascia di resistenza 0,6520/40 è stata superata solo per un breve periodo e, nonostante un robusto rapporto sull’occupazione australiana, l’AUD mostra ancora una certa fragilità.
L'anno scorso AUD/USD aveva mostrato, sulla scia dei rapporti CPI statunitensi più deboli del previsto, un rally rialzista che è continuato con forza fino a gennaio 2023.
In quel periodo, il sentiment della Cina era migliorato nettamente con l'abolizione della politica "zero Covid", un forte vento favorevole per il dollaro australiano.
L'economia australiana è fortemente dipendente dalle esportazioni di materie prime, tra cui minerali, carbone e gas naturale.
La Cina è uno dei principali consumatori di queste materie prime.
Pertanto, le fluttuazioni nei prezzi delle commodities possono influenzare la domanda di dollari australiani.
È difficile vedere un rally simile nelle prossime settimane, data la scarsa risposta degli investitori alle misure di stimolo fiscale della Cina e la continua preoccupazione per lo stress del settore immobiliare.
Tuttavia, con i dati USA a breve termine messi in ombra dalla reazione dell'indice dei prezzi al consumo, il pullback del dollaro USA potrebbe proseguire ancora, portando l'AUD verso 0,6580/0,6600.
JPY
Non è un segreto che lo yen sia la valuta del G10 più debole finora nel 2023, -12% rispetto all’USD, poiché la BoJ ha apportato solo modifiche politiche limitate in contrasto con l’aggressivo inasprimento della Fed.
Lo yen è anche il più debole nel G10 dalla vigilia dell'attacco di Hamas a Israele (-1,3%), a differenza della tradizionale valuta rifugio.
Lo yen potrebbe riacquistare la sua sensibilità alla propensione al rischio globale, ma probabilmente non finché gli spread di rendimento tra il Giappone e il resto dei paesi del G10 non saranno meno estremi.
Alla riunione del 31 ottobre la BoJ ha avuto l'opportunità di apportare un cambiamento sostanziale alla politica rivedendo al rialzo le sue previsioni di inflazione.
Ha deciso di modificare il limite di rendimento a 10 anni causando il rimbalzo di JP10Y fino a 0,80%.
Sebbene permanga il rischio di intervento sull'USD/JPY, la debolezza dello yen sembra destinata a persistere nelle prossime settimane, in contrasto con la RBA che mantiene la porta aperta a un altro rialzo (prezzato al 50% per un tasso cash del 4,60% entro maggio 2024).
GBP
Il rally della sterlina dall’inizio di ottobre ha raggiunto questa settimana 1,2500, il massimo da metà settembre.
Il livello a 1.2600 nelle prossime settimane potrebbe essere un target interessante se la recente serie di dati deludenti dagli Stati Uniti continua.
I fattori trainanti statunitensi, come i dati più deboli sull'occupazione e sull'inflazione, sono stati i principali determinanti della direzione GBP/USD nell'ultimo mese.
A livello locale, se da un lato la posizione della BoE ha sottolineato la probabilità che il ciclo di inasprimento sia terminato, dall'altro ha anche espresso preoccupazione per il possibile persistere dell'inflazione e per la sua dipendenza dai dati.
Il capo economista Pill ha affermato questa settimana che la crescita salariale è “molto forte” e che l’inflazione dei servizi è stata “ostinatamente elevata”, senza che nessuna delle due misure sia coerente con il riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%, richiedendo quindi una “persistente restrizione” nella politica.
Buon trading a tutti
GOLD LEVEL, PARTE 2!Questo articolo è la parte 2, la parte 1 la trovate nel post precedente.
Nell'ultimo articolo abbiamo visto diverse correlazioni di XAU/USD, tra cui S&p500, Nasdaq, volatilità etc...
Oggi andiamo ad aggiungere due spunti molto interessanti.
Il primo spunto riguarda il franco svizzero.
Esiste una correlazione tra l'oro e il franco svizzero (CHF), sebbene non sia una correlazione perfetta.
A cosa ci può servire questa correlazione?
Prima di rispondere a questa domanda facciamo un passo indietro.
Durante le fasi di avversione al rischio, come quella che stiamo vivendo ora, la paura sui mercati non porta solo apprezzamenti sull'asset rifugio d'eccellenza (oro), ma porta benefici anche ad altri asset.
In questo caso parlo di 3 valute: Dollaro, franco svizzero e yen giapponese.
Oggi voglio soffermarmi solo sul franco svizzero.
Il franco svizzero (CHF) è spesso considerato un bene rifugio per diversi fattori:
-Stabilità economica e politica: La Svizzera è conosciuta per la sua stabilità economica e politica.
Il paese ha una lunga tradizione di politiche finanziarie prudenti e un sistema bancario solido (tralasciando gli scandali di quest'anno).
-Neutralità: La Svizzera è famosa per la sua neutralità in conflitti internazionali, il che la rende un luogo sicuro per i depositi e gli investimenti internazionali.
-Politica monetaria conservativa: La Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha una politica monetaria conservativa mantenendo bassi i tassi d'interesse e mantenendo stabile il prezzo della valuta nazionale.
Fatta questa premessa, la risposta alla domanda "a cosa può servire guardare il franco svizzero per contestualizzare l'oro", è la seguente:
In periodi di forte avversione al rischio sui mercati, dollaro, yen e franco svizzero tendono ad apprezzarsi, mostrando un movimento rialzista in correlazione con l'oro.
Di conseguenza è molto importante seguire le fasi di riassorbimento a ribasso.
Da inizio guerra il franco svizzero ha toccato una performance rialzista del 2%.
Non a caso, il CHF è la valuta più forte da inizio mese.
Dando uno sguardo al passato possiamo evidenziare come i movimenti sono correlati maggiormente in fasi di forti escursioni direzionali.
Il franco svizzero dal picco del 2% ha ripreso il movimento ribassista iniziato il 13 luglio.
Seguire i prossimi movimenti del franco svizzero potrebbe aiutare ad avere una visione corretta sui movimenti futuri dell'oro.
Un altro spunto importante è la domanda e l'offerta presente sul mercato.
I maggiori paesi produttori di oro sono: Cina, Messico, Perù, Australia.
In realtà la lista è più grande ma vorrei soffermarmi solo su due di questi paesi: Cina e Messico.
Dando uno sguardo ai grafici notiamo una comportamento molto interessante.
La produzione industriale mensile di Cina e Messico è in fase di contrazione, così come quella annuale che si trova sotto la media annuale.
La produzione industriale cinese e messicana può influenzare l'offerta globale dell'oro sul mercato.
Se la produzione industriale diminuisce a causa di una produttività più bassa, ciò comporta una riduzione dell'offerta globale, il che mette sotto pressione rialzista i prezzi dell'oro, a condizione che la domanda rimanga costante o aumenti.
Guarda caso proprio in queste settimane la domanda di oro è esplosa portando uno squilibrio importante tra domanda e offerta.
Questo, in parte, giustifica il fortissimo movimento rialzista dell'oro.
Nella parte 3 andrò ad inserire ulteriori dati macroeconomici per arrivare ad una comprensione limpida degli ultimi movimenti di XAU/USD.
Buon trading a tutti
GOLD LEVEL, QUALCOSA NON VA! I recenti movimenti rialzisti del Gold hanno mostrato una spinta anomala che hanno portato i prezzi dell'oro dai 1810$ all'oncia di inizio ottobre ai 1972$ all'oncia attuali.
Oltre 1600 pips di movimento in poco più di due settimane.
L'inizio dell'impulso rialzista risale a lunedì 9 ottobre, data che purtroppo segna l'attacco di Hamas ad Israele.
Paura e protezione sono l'unica causa del movimento rialzista?
Facciamo un passo indietro ed incominciamo a guardare qualche grafico.
Gli indici azionari dall'inizio della guerra hanno perso terreno, chiudendo le due settimane precedenti a ribasso.
L'andamento dell'oro e degli indici azionari non è influenzato da correlazioni inverse.
Tuttavia, ci sono scenari in cui l'oro può apprezzarsi quando gli indici azionari scendono, per esempio quando l'oro viene visto come asset rifugio.
L'oro è spesso considerato un bene rifugio in tempi di incertezza economica o turbolenza nei mercati finanziari.
Quando gli investitori perdono fiducia e temono perdite sui mercati azionari, possono cercare investimenti più sicuri.
Questo aumento della domanda spinge al rialzo il prezzo dell'oro.
In realtà gli indici azionari in queste 2 settimane non sono scesi solo per questioni geopolitiche ma anche per le trimestrali deludenti di alcune aziende importanti.
Da inizio ottobre possiamo notare come l'indice DJP ha rimbalzato di oltre il 4%.
L'indice DJP è un indice che traccia le prestazioni di una vasta gamma di materie prime, tra cui energia, metalli e prodotti agricoli.
Di conseguenza possiamo dedurre che il rialzo dell'oro è stato influenzato anche da altri fattori.
Le guerre e i conflitti possono portare a instabilità geopolitica in determinate regioni del mondo.
Questa instabilità può influenzare la produzione e l'approvvigionamento di materie prime, causando interruzioni nella catena di fornitura e influenzando i prezzi delle materie prime.
Inoltre, durante i conflitti, la domanda di petrolio e gas naturale può aumentare significativamente, poiché sono utilizzati per scopi militari, per la produzione di energia e per il trasporto delle truppe.
Diamo uno sguardo alla volatilità implicità dell'oro, GVZ.
L'indice di volatilità GVZ (Gold Volatility Index) è un indice che misura la volatilità implicita del prezzo dell'oro basato sulle opzioni.
La volatilità implicita rappresenta l'aspettativa del mercato riguardo alle fluttuazioni future dei prezzi.
A livello teorico la correlazione tra i due grafici dovrebbe essere inversa, mostrando una diminuzione del prezzo dell'oro durante le fasi di aumento della volatilità.
Dal grafico però notiamo qualcosa di diverso, ovvero che durante i picchi di volatilità anche il gold segna massimi strutturali.
In questo caso la correlazione non ci aiuta nella contestualizzazione.
Un'altro spunto che possiamo trarre dal grafico GVZ è il movimento ciclico.
Avere un'idea del tempo medio di riassorbimento della volatilità può essere d'aiuto, ma questo lo vorrei tralasciare in quanto sono studi personali.
Il focus si sposta sui mercati obbligazioni e nello specifico sui tassi reali, i quali mostrano una situazione interessante.
I tassi reali (US10y-t10yie) sono inversamente correlati al movimento dell'oro.
Negli articoli precedenti trovate la spiegazione completa del motivo della correlazione inversa.
Guardando il grafico notiamo come i tassi reali attualmente si trovano sui massimi annuali ma l'oro si è allontanato dai minimi di fine settembre.
Questo mostra che l'oro si trova a prezzi non omogenei rispetto la correlazione e questo ci porta a pensare ad un possibile ritracciamento per rialinearsi.
Ho intenzione di dividere in 3 parti questo articolo, avendo moltissimo materiale da condividere.
Nel frattempo, in attesa del prossimo articolo, lascio i livelli d'attenzione personali.
Il prezzo ha dato segni di reazione nella zona 1980-1990.
Il prezzo con una buona probabilità tornerà a ritestare i livelli 1960-1950.
Da li sarà interessante vedere la reazione del mercato e ci mostrerà la sue vera direzionalità.
Vi ricordo che in zona 1840 è presente un GAP rimasto scoperto.
Buon trading a tutti